Anime & Manga > Kaichou Wa Maid Sama!
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Autore: catto    08/03/2015    1 recensioni
La storia narra le vicende di una ragazza di nome misaki ayuzawa, una ragazza dai capelli bianchi, fredda e totalmente disinteressata all'amore a causa di una maledizione. Ma l'incontro con un ragazzo cambierà tutto a partire dalle emozioni che lei aveva soffocato per non far del male a chi amava.
È la mia prima storia all'inizio può sembrare noiosa ma migliora ve lo garantisco. Accetto critiche e consigli.
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Dopo essersi messa seduta, Misaki si guardò intorno cercando di evitare il biondo seduto accanto a lei,che continuava imperterrito a fissarla. La irritava ancora di più, con quell'aria da 'io sono il più figo quindi inchinatevi tutti ai miei piedi!'. Decise di concentrarsi sulla ragazza alla sua sinistra. Era mora,portava gli occhiali e giocherellava in continuazione con una specie di penna/pupazzetto. -piacere, io sono Shizuko!-le disse sorridendole la ragazza. Non era un sorriso che esprimeva gioia,era un sorriso di pura cortesia. -Piacere Shizuko io sono Misaki- le rispose. Ad un certo punto si senti' un rumore di tosse,il tipo di tosse che si usa per attirare l'attenzione e subito dopo: -Piacere io sono Usui Takumi! Spero che diventeremo ottimi amici- disse il tipo che aveva tossito, con un ghigno sulle labbra. Misaki si voltò verso di lui scrutandolo cercando di spiegarsi perchè solo il guardarlo gli faceva venire voglia di picchiarlo. -Piacere io sono Misaki!-Rispose quest'ultima con voce ferma, spostando lo sguardo verso la lavagna, ignorandolo definitivamente. Fnite le prime ore mattutine Misaki si senti' sollevata. Aveva avuto lo sguardo di quel ragazzo addosso per tutta la mattina portandola a chiedersi se fosse un maniaco travestito da diciassettenne. Finalmente era giunta l'ora di pranzo e Misaki decise di andare sul terrazzo cosi da poter rimanere un pò da sola.Dopo esser arrivata al quarto piano ed aver manomesso la porta della terrazza finalmente,Misaki,potè sedersi per gustare il suo pranzo. Iniziò ad avvicinare il cucchiaio, pieno di riso al tonno,alla bocca e ..-Aaaaaaaaaaah- -Che bella bocca larga che abbiamo, misa-chan-, un'ombra spuntò fuori dal buio,ma,anche se non si intravedeva il volto,quella voce irritante poteva essere solo di una persona. -cosa vuoi Usui Takumi? E sopratutto,da quando hai tutta questa confidenza da potermi chiamare 'Misa-chan'?- gli chiese misaki,tenendo lo sguardo rivolto verso il suo gustoso pranzo,di cui la bontà era stata rovinata da quell'odioso di Usui. -Non credi di essere un pò crudele Misa-chan? D'altronde io volevo solo scherzare!- si difese Usui con la voce che lui definiva da 'cucciolone',di solito tutte facevano una faccia tenera e lo consideravano carino,invece lei non lo guardava neanche. 'Com'è possibile che mi ignori totalmente?' continuò a chiedersi Usui a tal punto da innervosirsi. Mentre Usui continuava a martellarsi di domande, Misaki iniziò ad alzarsi decisa ad andarsene. Prima che potesse afferrare la maniglia della porta una mano l'afferrò per il braccio facendole cadere il pranzo e trascinandola fino al muro. Lui le bloccò le mani sopra alla testa,tenendole attaccate al muro,immobilizzandola. -Perchè fai cosi?- chiese lui. -Perchè mi ignori?-. -Non mi sembri una persona degna della mia attenzione, anzi mi sembri abbastanza noioso,uguale a tutti gli altri-rispose Misaki,lasciando sconvolto Usui che iniziò a tremare. 'Cosa io sarei uguale a tutti gli altri?Noioso? Ma come osa?'. Usui si stava innervosendo,e Misaki se ne accorse dalla stretta delle sue mani che stava decisamente cambiando. Usui avvicinò la bocca al suo orecchio sussurrandole la frase che fece traboccare il vaso:-Tu mi interessi Misa-chan!-. Dopo aver sentito questa frase Misaki si lasciò andare completamente. -LASCIAMI IMMEDIATAMENTE!- gli urlò Misaki guardandolo dritto negli occhi. Usui la lasciò immediatamente,quello sguardo l'aveva,come dire,spaventato ma non solo. Ne era rimasto inebriato,era veramente bella. Misaki corse via ed Usui seduto sul bordo sussurrò al vento:-è lei.- Misaki iniziò a correre verso il bagno delle ragazze. Era turbata e molto arrabbiata,'lui umile pezzente,come osa?' pensò. Era tantissimo tempo che qualcuno non le diceva qualcosa del genere, le dava fastidio. Lei non aveva il diritto di poter piacere a qualcuno e di poter amare qualcuno a sua volta. Dopo aver raggiunto il bagno entrò facendo sbattere la porta alle sue spalle. Non ce la faceva più,era arrabbiata e rischiava di far uscire il mostro. Doveva cercare di placarlo. Iniziò a prendere a pugni il muro sempre piu forte a tal punto da far uscire il sangue dalle nocche. Dopo aver placato la rabbia andò verso il rubinetto e iniziò a far scorrere l'acqua. E mentre aspettava che quest'ultima divenisse fredda si guardò allo specchio. I capelli bianchi appoggiati come al solito sulle spalle. Denti e bocca erano come sempre. Il problema principale erano gli occhi. I suoi occhi neri venivano attraversati da scintille argentee. 'Maledizione' pensò dando un pugno sullo specchio rompendolo. Improvvisamente si senti' un cigolio ed una porta dei bagni si apri',lasciando uscire un'ombra. 'Com'è possibile che mi abbiano già trovata' pensò Misaki trattenendo il fiato. -Misaki,se tu?- domandò una voce singhiozzante. -Si,sono io,chi sei?- rispose Misaki. -Shizuko- disse l'ombra. 'Oh grazie al cielo è solo shizuko'. Piano piano che si avvicinava si poteva intravedere meglio il suo volto. Aveva un livido sotto l'occhio,i vestiti sporchi ed una lente degli occhiali rotta. Non ci voleva un genio a capure che l'avevano picchiata. -Chi ti ha fatto questo?-chiese Misaki. Di solito non si interessava a queste cose ma doveva sfogare ancora un pò la rabbia questa era un occasione che non poteva sprecare. -Ehmmm, nulla,nulla-le rispose. -Shizuko,non sei brava a mentire- le disse misaki. Shizuko si senti osservata, aveva lo sguardo addosso di misaki indagatorio e penetrante. Nessuno avrebbe mai potuto mentire a Misaki con lo sguardo ed il carattere che si ritrovava. Se gli interessava qualcosa era pronta ad uccidere pur di trovare utili informazioni. Shizuko iniziò a raccontare.
   
 
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