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Autore: _piccolascrittrice_    08/03/2015    8 recensioni
Questa fan fiction è il sequel di "Il risveglio".
Ambientata tra la seconda serie -More blood- e la terza -Dark fate-,
i capitoli allacciano la mia fantasia con alcuni passi della trama originale.
Cosa, o meglio, chi dovranno affrontare Yui e i fratelli Sakamaki?
Davvero la morte del Capostipite non avrà ripercussioni su di loro?
Sarà necessario fare una scelta, che segnerà profondamente ogni vampiro.
Una scelta che deciderà le sorti delle famiglie Sakamaki, Mukami e anche gli Tsukinami.
Lasciando svelare la vera essenza di Yui Komori.
Dunque, vi invito a seguirmi in questi nuovi capitoli,
che illustreranno risposte e porranno altri temi, culminando con la fine della storia.
Ma secondo voi...sarà un lieto fine?
...O finirà tutto in un bagno di sangue?
Genere: Dark, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo 20 Angolo autrice:
Eccomii, sono ritornata!!
Perdonate l'incalcolabile ritardo, ma al mio ritorno a scuola, ho dovuto mettermi sotto con lo studio tutti i pomeriggi.
Questo sarà un capitolo dedicato completamente ai nostri quattro orfani Mukami =] Ma vi prometto che dopo di qui ci sarà solo un'altra parte di monologhi infiniti XD
Prima di lasciarvi ad una buona lettura, ringrazio ancora con tutta me stessa l'appoggio e la costante presenza delle mie amiche,
le quali, con la loro spontaneità, allegria e dolcezza, hanno saputo farmi maturare sia come scrittrice che in fatto di autostima!
E sono anche grata a tutti i lettori "silenziosi": ogni vostra vista ad un capitolo equivale (letteralmente) ad un mio sorriso!
A questo punto, mi rivolgo a coloro che amano esprimere la propria creatività attraverso la scrittura e desiderano mostrarla agli altri: non vergognatevi! Abbiate coraggio e perseveranza, buttatevi a capofitto in un racconto, un romanzo, una favola...
E pubblicatelo. Su EFP ci saranno tantissime persone che apprezzeranno il vostro lavoro e la vostra passione.
Parola di piccola Scrittrice.



Le iridi ambra del vampiro scintillano nella penombra, mentre le labbra carnose si schiudono per lasciar assaporare la zolletta di zucchero al palato: Yuma par di proposito rigirarla con la lingua, sfiorando più volte i denti bianchissimi ed aguzzi, sfacciatamente rivolto in direzione della giovane che non riesce a distogliere lo sguardo dalla sua bocca.
-Da chi vuoi cominciare?-. Le domanda, con voce arrochita, e distende le braccia tornite su ambo i lati dello schienale in pelle nera, muovendo la mascella come se stesse masticando una gomma.
Il suo tono inopportunamente equivoco e le movenze arroganti la fanno agitare sul posto, rossa in viso.
-Calmati, Yui. Vuole solo provocarti-. Sussurra la vocina dentro di lei, intanto che getta un'occhiata allo specchietto retrovisore, individuando nuovamente il cofano della limousine bianca.
Okay, può anche concedersi di stare al loro gioco.
-
Immagino da te-. Gli risponde allora, inclinando leggermente il capo di lato ed accennando un sorriso ironico.
Il vampiro non deve aspettarsi una reazione del genere, poiché si raddrizza di scatto sul sedile e asserisce, in modo brusco e con impeto: -Oh no, io sarò il tuo dessert.-, ingoiando rumorosamente lo zucchero. Dopo di che, si caccia una mano nello stesso taschino di prima della camicia candida e ne estrae un'altra zolletta, portandosela alle labbra senza distogliere lo sguardo torbido da lei.
-Sarà un'ossessione?-. Si chiede la fanciulla, innervosita ed allo stesso tempo ipnotizzata dalla vista di quel cubetto bianco che si scioglie rapidamente sotto gli schiocchi della sua lingua, in una sorta di danza impudente e indiscreta.
-Suvvia, Yuma, un po' di contegno. Spero che avrai altri momenti per poter giocare così con lei, perché ora siamo in dovere di parlare seriamente-. Lo riprende con finto rimprovero il leader, scambiando con il compare un'occhiata complice.
A quelle parole, Yui si sente accendere dall'indignazione.
-Guardate come la fate arrossire: potrei restare a guardarla per ore, ma purtroppo, Ruki ha ragione-. Interviene Kou, ravviandosi i capelli chiari e rivolgendole un lento sorriso di scherno.
A quel punto, la ragazza incenerisce con lo sguardo i tre vampiri ridacchianti, mentre Azusa, seduto composto nell'angolo opposto rispetto a lei, si limita a fissarla di sottecchi con i suoi grandi occhi lavanda imperscrutabili.
-Scusate un attimo, ma chi vi dice che io sia disposta ad ascoltarvi?-. Sbotta di scatto la fanciulla, stringendo convulsamente il blocco della cintura di sicurezza in un moto di stizza.
I tre Mukami troncano all'istante il momento d'ilarità, posando su di lei sei paia d'occhi cupi e freddi.
In un battito di ciglia, i suoi polsi si trovano inchiodati ai lati della testa, premuti sul tessuto in pelle dalle dita affusolate di Ruki,
il quale torreggia su di lei, con un ginocchio piegato sulla porzione di sedile fra le sue gambe divaricate; Yuma è seduto alla sua sinistra ed ha proteso il viso sul suo, mordicchiando la zolletta di zucchero con l'ombra di un sorriso crudele; Kou, infine, le soffia sul lobo dell'orecchio destro, accarezzandole una coscia scoperta con il dorso di una mano.
Notando con orrore come si sia rovesciata la situazione, Yui si sente colpire da un violento giramento di testa, che la fa boccheggiare ed irrigidire da capo a piedi.
-Devi sapere, Yui...che io, io ho considerato per tanto tempo l'orfanotrofio come il più bel posto che ci fosse-. Esordisce Kou, sussurrandole all'orecchio in apparenza incurante ed ignaro del fatto che lei sia schiacciata tra il suo e il corpo virile degli altri due vampiri, i quali rimangono immobili e la fissano con sguardo congiurante.
La ragazza si convince di contare fino a dieci prima di mettersi a gridare.
-Ero stato abbandonato in un tombino, cresciuto nelle fogne come un reietto, aspettando di poter ottenere il cielo intravisto da quelle grate arrugginite...E lo ottenni, un giorno: la guerra civile imperversava, e dei soldati mi scorsero, soccorsero e mi mandarono in orfanotrofio. Quel manipolo di uomini uccise tante persone davanti ai miei occhi, lo sai? Ma io ero un bambino che poteva finalmente correre con il sole di giorno e passeggiare sotto le stelle di notte, e questo mi bastò per riverirli per qualche tempo, loro e quei verri dell'orfanotrofio.-. Questa volta, finito di parlare, il vampiro protende minacciosamente il viso in modo da guardarla direttamente negli occhi, e trascina la sua mano dalla coscia fino al ginocchio, artigliandolo. Alla fanciulla pare che le balzi in gola il fegato, inghiottita dal suo sguardo sinistro e profondamente...turbato.
-Poi, il tracollo delle casse di Stato impose ai porci di spedire noi orfanelli nel "club"-. Fa una pausa, come ad effetto,
tant'è che a quel punto tutti i presenti pendono dalle sue labbra.
-Fummo tutti offerti per intrattenere un nutrito gruppo di aristocratici, i quali pagarono profumatamente il servigio all'orfanotrofio,
o meglio, al nostro paese incrinato: noi bambini eravamo considerata... merce rara, che venne tagliata, torturata, frustata
e picchiata.-.
Il suo bel e povero viso ha una contrazione dolorosa, mentre riprende a parlare a denti stretti, inchiodandola con occhi fuori dalle orbite: -Mi sfregiai l'occhio destro per farmi disgustare, ma finì per farmi desiderare di più, sempre di più dai clienti: saranno state le ferite inguaribili, l'evidente strazio della mia espressione a far sognare la loro depravazione?- per un attimo il suo sguardo si perde nel vuoto -...Capì che il mio mondo in realtà era un inferno; tentai di suicidarmi più volte, ma invano. Quando incontrai Ruki- nominandolo, il vampiro gli lancia un'occhiata fugace ed ambigua -lui mi spiegò che non sarei mai riuscito ad uccidermi perché conservavo ancora speranza.-. Finisce di parlare con l'ombra di un antico scetticismo, dopo di che si porta l'indice destro alle labbra secche e si passa l'altra mano nei capelli, scrutandola con l'iride rossa...il suo occhio sfregiato.
-Affidandoci la missione, Karl Heinz mi ha fatto anche un dono-.
All'istante, Yui si sente tanto sorbita dalle sue ultime parole da non accorgersi che lui ha sporto il viso fin a sfiorarle la punta del naso con il suo. -Guardami-, le ordina in un basso ringhio, imprigionandole il mento tra le sue dita. Come non dotato di volontà propria,
lo sguardo della fanciulla vortica fino ad incatenarsi a quell' iride destra, rossa e oscura.
-L'occhio che non mi ha permesso di rimirare il cielo, ora può scrutare nell'anima degli umani  per appurare la verità.-.
Il modo in cui lo dice, in un sussurro macabro e compiacente, o forse la consapevolezza che si ritrovi nuovamente inerme ed indifesa, la fa sobbalzare dal panico.
Come spezzatosi l'incantesimo, Yui si libera con forza dalla presa di Ruki e si divincola tra i corpi degli altri due vampiri, prendendo un tale slancio da andare a sbattere con le spalle allo sportello destro dell'abitacolo.
Accesa dall' adrenalina, sta per afferrare la maniglia, quando si sente strattonare con violenza indietro. Cacciando un grido di sorpresa, si dibatte debolmente contro la presa al ventre delle braccia di...Azusa: solo lui può averla imprigionata sul sedile in quel modo, visto che gli altri tre Mukami la scrutano ardentemente a un metro di distanza, sovrastandola in tutta la loro altezza.
I loro sguardi eccitati, maligni, la indignano più dell'atto compiuto da Azusa.
-Perché hai così fretta di andare, Yui-chan? Vorrei raccontarti anche la mia, di storia-. Avendola imprigionata da dietro, il placido vampiro ha accostato le labbra ad un suo orecchio, mentre le punte dei capelli le solleticano il collo e la clavicola scoperta.
-Ah, Dio mio, siamo ancora ad otto-. Pensa la ragazza, in un connubio tra il rassegnato e l'affascinata. Il profumo delicato da lui sprigionato, poi, contribuisce a farla arrendere a quelle braccia fasciate.
Intanto, Yuma e Kou si lasciano cadere sul lungo sedile di lato con in viso stampato un sorriso vagamente sollevato, mentre Ruki rimane in piedi ad osservare lei ed Azusa attentamente, con la testa reclinata leggermente all'insù e le braccia rigide lungo i fianchi.
-Ecco, in realtà non c'è molto da dire su di me, Yui-chan. Da bambino girovagavo per strada e non avevo da mangiare.
Però avevo conosciuto i tre figli di un ladro, che stavano con me e mi picchiavano. Io ridevo, perché il dolore mi faceva sentire vivo,
e non capivo perché ad un certo punto si fermavano.- facendo calare nell'abitacolo un breve silenzio, pare seriamente pensieroso -...Poi però vennero uccisi da un nobile, nel tentativo di derubarlo. Mentre me ne tornavo a vivere sulla strada, piansi molto per la loro morte- ora sembra trattenersi dall'aggiungere qualcos'altro -Un giorno, svenni dalla fame ai piedi di un panificio.
Il proprietario uscì a prendermi a calci perché interferivo con il suo lavoro, ma il mio godimento lo schifò al punto da farmi spedire
in orfanotrofio.-. Parlando, Azusa si mostra così.. naturale, sereno, ingenuo, da attirare sguardi malcelanti pena.
-
Anche lì gli altri orfani finirono per picchiarmi. Ad esclusione di Yuma-. A quel nome, la ragazza ruota il capo come può per osservare lo scambio d'occhiata dei due vampiri, che per un lungo momento paiono persi in un altro mondo.
-Yuma? Gentile? Con Azusa? E chi se lo aspettava-. Commenta con stupore la vocina dentro di lei.
Poi Azusa le si rivolge con un timido sorriso, dicendo: -Lui fu l'unico ad essere gentile e disponibile con me, e il pezzo di pane che mi regalò mi fece...sperare.-. Pronunciando quella parola con un vago senso di sorpresa, continua a guardarla con rinnovato sorriso.
E Yui cerca di imprimerlo bene in mente.
-...
Io invece lo schiaffeggiai poco prima che tentassimo di fuggire dall'orfanotrofio, dove ci avevano rinchiusi tutti e quattro insieme:
allora era ancora in bilico tra il fuggire e il restare.-.
Ruki si intromette con aggressività, scrollando le spalle come per giustificarsi.
Contemporaneamente all'impulso della giovane di ribattere, il leader si lascia cadere pesantemente sulla porzione di sedile accanto
a lei e la tira a sé con forza: Azusa, a mani vuote, scivola nell'angolo di pelle nera opposto a loro con indifferenza, mentre Yuma
e Kou si scambiano un'occhiata eloquente.
-Okay, il tempo è finito!-. Si allarma la ragazza tra sé e sé, constatando con inquietudine che il vampiro le ha passato un braccio sulle spalle ed indugia con le dita sulle gote e il mento.
-A differenza loro, piccola, io sono nato in una ricca famiglia di aristocratici.-. Asserisce, in un tripudio di arroganza, scherno
e causticità. Ma è l'uso del nomignolo a farla lividire di collera.
-Non mi interessa, Ruki. Lasciami andare-. Replica seccamente, facendo leva sulle palme per spingere via il suo petto trasudante virilità. Ma il vampiro, scosso da una breve risata, le afferra il mento con le dita e la obbliga a guardarlo negli occhi, mentre rafforza la presa del braccio. Dio, cosa ha intenzione di fare?
-Oh, invece mi ascolterai, Yui Komori. Devi sapere, infatti, che mi divertivo molto a sottomettere le persone per le mie frivolezze (solo nel passato?). Poi però la mia brutalità mi si ritorse contro, poiché gli stessi servi della mia famiglia mi picchiarono...
Pensa un po', proprio mentre erano intenti a saccheggiare la villa dagli oggetti di valore.-. Ora sorride con tagliente ironia, e continua a beffarsi dell'espressione irritata della fanciulla, celando nello sguardo che le rivolge qualcosa di indecifrabile.
-Furono loro a rivelarmi, prima di pestarmi "per tutte le cose crudeli che li avevo fatto", che mio padre era andato in bancarotta
e mia madre era fuggita con il suo amante segreto. - man mano che continua, il suo tono di voce si fa più freddo -Quando andai in giardino, trovai mio padre impiccato. Ma ricordo che rimasi nella casa di famiglia per qualche tempo, sperando che mia madre tornasse e mi dicesse che mi amava, così come aveva fatto nella lettera lasciatomi.
...Ma ciò non avvenne mai: finì in strada e successivamente in orfanotrofio, dove conobbi gli unici ragazzi decenti della mia vita,
Azusa, Kou e Yuma.-. I nomi dei suoi compari, pronunciati con sorprendente affetto, fanno distendere a poco a poco il cipiglio di Yui, la quale, anzi, si capacita seriamente della vicinanza del vampiro ed inizia ad arrossire.
In un certo senso, sembra che lui abbia voluto sdrammatizzare la sua triste infanzia.
-
In realtà, non riuscimmo a scappare dall'orfanotrofio. Fummo catturati e severamente puniti - per un attimo gli si smorza la voce -...Cosicché ci venne data una seconda possibilità di vita solo quando Karl venne a farci visita-.
Il solo nominare quell'uomo le fa venire l'impulso di rigettare tutto. I Mukami sono dalla sua parte. Loro...
-
Trasformandoci in vampiri, Heinz ci fece rinascere. E di questo gli siamo eternamente debitori, perciò vendicheremo la sua morte
e compiremo la missione assegnataci.-. Proferisce Yuma, alzandosi dal sedile ed incidendo verso di lei, con lentezza.
-Tu sei Eva, figlia del signore dei demoni, e sceglierai di mescolare il tuo sangue con un Adamo, sicché sarà in grado di ottenere il potere per controllare il mondo, e procreare discendenti che lo cambieranno.-. Pronunzia il vampiro, senz'ombra di incertezza,
o ilarità, puntandole contro indice e sguardo nefasto. Mentre Yui è impietrita da una paura viscerale, lui si flette sulle ginocchia
e la osserva con la testa inclinata di lato, alla stessa altezza dei suoi occhi vitrei.
-Ed eccoti al dessert, Yui: io sono cresciuto in una banda di strada, sì, ho rubato e lavorato come schiavo, ho malmenato ed insultato, anche; ma a te questo non interessa. Tantomeno vuoi sapere come mi sia potuto ritrovare sotto il grigio soffitto d'orfanotrofio,
in compagnia dei qui presenti. -. Ammutolisce un secondo, forse aspettandosi una sua reazione.
Ma la vampira è troppo scossa per agire in qualsiasi modo.
Così Yuma decide di darle il colpo di grazia: -Io, io sono la causa degli incubi e il malessere di Shu-san. Chiedigli pure di Edgar, l'amico di infanzia con cui giocava, finché il villaggio non è stato messo a fuoco. Digli che non sono arso tra le fiamme, ma cresciuto come Orso nella banda dei Venturi. E ribattezzato, da suo padre...vostro padre, col nome di Yuma.-.































   
 
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