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Autore: lukespj    08/03/2015    4 recensioni
“Haz, mi vuoi sp-”
“Ti prego, so che sono un emerito coglione, un cretino, uno stronzo, tutto quello che vuoi. E mi dispiace, giuro. Ma non posso starmene con le mani in mano. Ti amo, cazzo, e non posso lasciarti andare, anche se probabilmente sarebbe la cosa migliore, ma non posso. Sarò anche egoista, ma non mi importa. Ti voglio con me e per me, e non mi interessa niente e nessuno. Che vadano tutti a farsi fottere. Sei la cosa migliore che mi sia capitata, ho sempre avuto bisogno di te, e tu ci sei sempre stata. E so che ci sarai ancora, perché anche tu hai bisogno di me, anche se io non ci sono stato molto per te, ma ti prometto che cercherò di migliorare. Te lo prometto. Ma ti prego, ti scongiuro.. Non lasciarmi” dico tutto d’un fiato, interrompendola e porgendole le rose.
[questa ff è nata in seguito alle tre OS che ho scritto su Harry, ma racconta quello che sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente da quanto avevo scritto]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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(Niall POV)

Continuo a cambiare i canali della TV, sperando di trovare qualcosa di interessante da guardare ma con scarsi risultati. Appoggio il telecomando sul bracciolo del divano, sbuffando, per poi spostare l’attenzione su Giulia, che dorme con la testa sulle mie gambe, raggomitolata in una coperta. Stando attento a non svegliarla, appoggio una mano sulla sua fronte, notando che è ancora calda. Non come i giorni scorsi, ma ancora la febbre non ha intenzione di abbassarsi. Inizia a muoversi, per poi sollevarsi ed emettere un verso di lamento, portandosi una mano alla testa.

“Come stai?”  chiedo, facendole un sorriso che ricambia subito.
“Se non fosse che il mal di testa mi sta uccidendo, ti direi bene”
“Dovresti prendere un’altra tachipirina” dico, alzandomi.
“Sì, ma prima dovrei mangiare qualcosa, non credi?” dice, alzandosi anche lei.

Fa un passo verso di me, bloccandosi immediatamente e chiudendo gli occhi.

“Ti gira la testa, non è vero?” chiedo, mettendole un braccio intorno alle spalle e camminando insieme verso la cucina.
“Mi sono solo alzata troppo in fretta” dice, alzando le spalle.
“Sì,sì, e menomale che non volevi farmi rimanere qui”

Alza gli occhi al cielo, scuotendo la testa.

“Non è che me lo devi rinfacciare sempre, eh”

Scoppio a ridere.

“Ti va se ordino una pizza?” chiedo, prendendo il telefono dal tavolo.

Fa per rispondere, ma la blocca il suono del campanello.

“Aspetti qualcuno?” le chiedo, mentre entrambi ci guardiamo confusi.

Scuote la testa.

“Come sai, El è da Louis, Mar è con Liam e non la vedremo finche lui non torna a Holmes Chapel e i ragazzi hanno una serata” dice, andando verso la porta.
“Avrai uno spasimante segreto, allora”
“Ovviamente” risponde divertita.

Scuoto la testa, sorridendo, mentre lei apre la porta.

“GIIUULLSS!” urla una voce femminile.

Una ragazza le salta al collo, facendole quasi perdere l’equilibrio.

“Dio, quanto tempo! Non immagini quanto mi sei mancata!” dice, stringendola in un caldo abbraccio.

Sulla porta, c’è una donna che deve essere la madre della ragazza.

“Mi stai strozzando, Gemma!” dice Giuls, ridendo.
“Scusami, è che non ci vediamo da troppo tempo!” dice la ragazza, Gemma, allontanandosi.

Giuls nota la donna all’entrata e le fa un gran sorriso.

“Ciao, Giuls” dice, abbracciandola.
“Ciao, Anne” la saluta Giuls, contraccambiando l’abbraccio.

Nessuna delle due si è ancora accorta della mia presenza, così mi avvicino, mettendomi a fianco di Giulia.
Gli sguardi delle due ospiti si spengono non appena mi vedono.

“Oh.. Emmh.. Niall, loro sono Gemma e Anne.. Gemma, Anne, lui è Niall”

Gemma lancia un’occhiata a Giuls come a dirle che devono parlare, mentre Anne mi porge la mano.

“E’ un vero piacere conoscerti, Niall.. Sia Giuls che Sophia mi hanno parlato molto bene di te” dice, sorridendomi.
“Piacere mio” dico, contraccambiando il sorriso.
“Spero non ti dispiaccia che siamo piombate qui all’improvviso.. Volevamo farti una sorpresa e passare un po’ di tempo con te” dice poi Anne a Giulia.
“Come potrebbe dispiacermi? Non vi vedo da un sacco! Solo non sono molto presentabile per il fatto che non mi passa la febbre, ma-”
“Sempre la solita ad ammalarsi a fine Giugno, eh?” la prende in giro Gemma.
“Se vuoi, possiamo dormire abbracciate così te la passo”
“Ma anche no!”

Scoppiano a ridere.

“Comunque, stavo dicendo che le mie coinquiline non ci sono, quindi vi potete sistemare indifferentemente in una delle due camere.. Poi io e Niall stavamo per ordinare la pizza, se vi va, se no posso vedere di-”
“Va benissimo, Giuls, stai tranquilla” dice Anne.

Poi lei e Gemma vanno verso la camera di El e si sistemano.

“Scusami” dice Giuls, quando siamo soli.
“Ti stai scusando perché delle persone che ti vogliono bene sono venute per passare del tempo con te?” chiedo.

Annuisce.

“Sarà meglio che chiamo per le pizze, va” dico, guadagnandomi una linguaccia.

***

La serata passa velocemente, tra chiacchiere e risate, anche se si vede che Giuls sta per collassare a causa della febbre- che le sarà salita ancora-, ma ce la sta mettendo tutta.
Dal canto mio, è tutta la sera che cerco di capire a chi assomigliano Gemma e Anne, mi ricordano troppo qualcuno, ma non riesco a ricordare chi.

“Parlando di cose serie, devi assolutamente tornare a casa, sei l’unica che può far ragionare mio fratello” dice Gemma.

Giulia si incupisce.

“Oh, beh.. Sono sicura che sa cavarsela da solo” dice, concentrandosi sulla fetta di torta.
“No, dal momento che non ha nessuna intenzione di lasciare quei coglioni e gira sempre con Lucy appiccicata”
“E’ grande e vaccinato, Gem”
“Oh, questo perché non sai che Lucy prima era una sfigatella che non se la cagava nessuno, e per essere notata è diventata come Emily”

Giulia la guarda, senza capire dove Gemma vuole andare a parare.

“E’ quella che ha fatto lasciare Liam e Danielle e che ha provato a-”

Giuls quasi si strozza con il boccone di torta che stava mangiando. Beve un po’ d’acqua, cercando di riprendersi in fretta.

“STAI DICENDO CHE HARRY STA CON QUELLA… - si blocca, forse per pensare alle parole giuste da dire- QUELLA NON DIRO’ CHE COSA PERCHE’ NON SI MERITA NEMMENO CHE SPRECHI IL MIO FIATO PER LEI!”

Harry, ovviamente. Avrei dovuto capirlo.
Guardo verso Giulia, che ha una strana espressione. Vorrei provare a dire o fare qualcosa, ma so che qualsiasi cosa sarebbe inutile. Quello che prova per lui è ancora forte, e so che prima o poi dovrò farci i conti.

“Sì, Giuls.. E’ per questo che ho detto che sei l’unica che può farlo ragionare”
“Possiamo evitare di parlare di Harry? Per favore” sussurra Giuls.

Riesco a vedere che sta trattenendo le lacrime. Il muro che aveva costruito si sta sgretolando, facendo riemergere tutto il dolore e l’amore che prova per lui.
E io devo prendere una decisione, prima che sia troppo tardi.

(Giulia POV)

Continuo a rigirarmi nel letto senza riuscire a dormire. Darei la colpa alla febbre, ma questa volta, non è per quello. Sospiro, poi mi alzo, stando attenta a non svegliare Niall. Vado lentamente in cucina, cercando di fare il meno rumore possibile, e, quando ci arrivo, quasi mi viene un infarto a vedere Gemma mentre beve un bicchiere d’acqua.

“Ti ho svegliata?” mi chiede, dolcemente.
“No, tranquilla.. Ho solo troppi pensieri per la testa”
“Sì, ho notato.. Da quando ho parlato di mio fratello sei stata completamente assente”

Abbasso lo sguardo, sedendomi su una delle sedie del tavolo.

“Che è successo? Siete così distanti ed era da un sacco che non succedeva” dice, sedendosi vicino a me.
“Questa volta è un completo casino..”
“Dai, racconta.. Così quando torno a casa lo picchio” dice, strappandomi un sorriso.
“Noi.. Siamo stati insieme per un po’..”
“COSA?! E PERCHE’ DIAMINE NON ME LO AVETE DETTO?!” urla Gemma.

Le faccio segno di non urlare, poi le racconto tutto. Le racconto di come è piombato qui, di quando mi ha detto che mi amava, del nostro primo bacio, della nostra conseguente litigata e di come poi siamo stati bene quando lui era qui, ma di come è andato tutto a rotoli con una telefonata.

“Giuro che lo strozzo e lo spedisco qui a calci” commenta Gemma, quando finisco di raccontarle.

Scoppio a ridere, sapendo che ne sarebbe davvero capace.

“Lo ami ancora, non è vero?” mi chiede.
“Non ho mai smesso di farlo”

Mi abbraccia, stringendomi forte.

“Si sistemerà tutto, Giuls” dice, appena ci sciogliamo dall’abbraccio.
“Lo spero.. Ma mi dispiace che si sta ripetendo di nuovo quello che era successo con Zay”

Mi appoggia una mano sulla spalla, come per farmi capire che andrà tutto bene.

“Domani mattina ne parlerò con Niall”

Gemma sorride, poi si alza e mi lascia un bacio sulla guancia.

“Io vado a dormire.. Ci vediamo domani mattina”
“Notte, Gem” dico, sorridendole.
“Notte, Giuls” dice, sparendo dietro la porta della camera di El, lasciandomi sola con i miei pensieri.

(Harry POV)

Quando arrivo a casa è passata l’ora di cena. Cerco di fare il meno rumore possibile, o mamma mi ammazzerà.  Appena entro, trovo la casa decisamente troppo silenziosa e buia, a eccezione della luce accesa in cucina, dove ci trovo Robin intento a farsi un toast.

“Oh, Harry! Pensavo stessi fuori stanotte” dice, appena mi nota.
“Nono, ho solo fatto un po’ tardi” dico, prendendo un bicchiere e versandomi dell’acqua.
“Dov’è mamma?” chiedo, dopo qualche attimo di silenzio.
“Lei e Gemma sono andate a Londra a trovare Giuls”

Sputo l’acqua che stavo bevendo.

“Cosa?!”
“Sono andate a Londra per passare un po’ di tempo con Giuls, staranno lì tutto il weekend”
“E perché non me l’hanno detto?”
“Perché non sei mai a casa, Harry” dice con una punta di disapprovazione nella voce.

Ha ragione, maledizione. Non sapendo che altro dire, esco dalla cugina e mi dirigo in camera mia, dove mi butto sul letto a peso morto. Sono ormai sei mesi che io e Giuls non ci vediamo ne’ sentiamo, e sapere che avrei potuto andare con mamma e Gemma mi fa salire il nervoso.  Non posso continuare così, con questa vita malsana lontano da lei, devo fare qualcosa per riaverla con me e lasciare finalmente quei coglioni con cui sto.
Vengo distolto dai miei pensieri quando sento il mio telefono vibrare nella tasca dei jeans. Lo prendo e, quando vedo chi è il mittente, il mio cuore smette di battere.

Mi manchi, Haz

Rileggo quelle tre parole un’infinità di volte, prima che senza nemmeno rendermene conto, la sto chiamando.

“Pronto?”
“Giuls..”
“Sì, è il mio nome.. Mi fa piacere che te lo ricordi, Haz”

Sorrido come un ebete e mi sento dannatamente bene sentendo la sua voce e rendendomi conto che, nonostante tutto, non è cambiato niente.
Iniziamo a parlare di tutto quello che è successo in questi mesi, finche la chiamata si interrompe.
Riprovo a chiamarla, ma una vocetta del cazzo mi informa che ho esaurito il credito.

Mi è finito il credito, merda
Stavo già per mandarti a quel paese per avermi attaccato in faccia
Sai che non lo farei mai
Menomale che esiste internet, o non potresti nemmeno scrivermi
Avrei trovato un modo
Lo so
Vai a dormire, se no non ti passa più la febbre
Mi è passata nel momento esatto in cui ho sentito la tua voce
Giuls, sto andando a prendere il treno
HAHAHAHA, stai lì, tra non molto torno a casa
Ti aspetto, piccola
Buona notte, Haz
Notte Giuls

Appoggio il telefono sul comodino e mi metto a letto. E, per la prima volta dopo mesi, mi addormento serenamente.
   
 
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