~~Ciao a tutti,
come già sapete io mi chiamo Violetta e sono una ragazza diciasettenne che viveva in Spagna, più precisamente a Madrid.
Io e mio padre ci siamo messi in volo per tornare nella nostra prima casa a Buenos Aires. Vi starete chiedendo il perché: semplice. Per il lavoro di mio padre, sono costretta a viaggiare con lui perché non vuole lasciarmi da sola in un altro continente e per questo ha deciso di ri-trasferirsi nella nostra vecchia casa.
Non ho moltissimi amici però sono convinta che qui riuscirò a fare nuove amicizie.
Siamo appena arrivati sulla soglia della nostra vecchia casa e mio padre sta inserendo la chiave nella serratura della porta quando la nostra casalinga, Mara, ci accoglie a braccia conserte?
<< Signor Castillo, siete in ritardo. In tavola ci sono i vostri piatti preferiti che si stanno freddando>> << Ci scusi Marta ma l’aereo è atterrato con qualche minuto di ritardo e quindi…>> << Si, va bene ho capito. Ma adesso muovetevi che il cibo si congela>>
Non appena misi piede in quella casa, alla mia mente riaffiorarono mille ricordi passati con la mia mamma, che ora è in cielo in compagnia degli angeli.
Salì al piano superiore ed entrai in quella che un tempo era la mia dolce e colorata cameretta. Non era cambiata affatto: il letto dalla parte destra della stanza e l’armadio difronte; il bagno in camera con la porta in legno massiccio e la finestra con il balcone e una vista da mozzare il fiato.
Scendo di sotto e noto la presenza di una seconda figura femminile << Violetta?!>> << Zia Angie>> << Oh, piccola mia. Come mi sei mancata>> << Anche tu>>
Eravamo sedute sul mio letto a parlare di questi anni nei quali eravamo distanti e quindi non potevamo vederci << Ti piacerebbe venire a visitare lo Studio On Beat? Io lavoro lì e insegno canto, ma in quella scuola si studia danza, musica, canto, arte e tante altre materie. Ti piacerebbe iscriverti?>> << Certamente>> << Su, allora vestiti e usciamo>>
Mi cambiai e indossai una t-short, un pantaloncino di Jeans e le mie adorate convers, presi per mano mia zia e ci incamminammo verso lo Studio.
Quando entrai in quella struttura rimasi sbalordita: tutto era colorato da diverse tonalità di colori, gli armadietti erano personalizzati, per poi parlare delle aule spaziosissime piene di ragazzi e professori.
<< Andiamo, Vilu?>> << Siii>> le diedi la mano e ci dirigemmo in presidenza
Il preside si chiamava Rodrigo ed era molto gentile. Mi ha detto che per entrare a far parte dello Studio On Beat bisogna fare l’esame di ammissione e lui mi ha dato appuntamento per domani
<< Vilu ti devo lasciare un attimo, devo andare nell’aula di musica a prendere dei documenti. Mi aspetti qui?>> << Certamente. Non preoccuparti, fai con calma>> << Grazie, piccola mia>>
Ne approfittai per girovagare nello Studio: passai tra mille corridoi, fino a giungere in un salone enorme. Rallentai il passo per soffermarmi a guardare quell’immenso salone fino a quando non andai a sbattere con qualcuno. Qualcuno dotato di una bellezza infinita…
<< Sta più attenta ragazzina>> … dotato anche di ignoranza a quanto pare -.- << Scusai, non ti avevo visto>> << Sei nuova?>> << Domani dovrei provare a fare l’esame di ammissione>> << Ti do un consiglio: prima di fare una figuraccia, ti consiglio di ritirarti>> << Mi dispiace, ma io non mi ritiro comunque grazie del consiglio, Signor So Tutto Io>> << Come scusa?>>
Si stava avvicinando pericolosamente quando una voce mi salvò << Cosa succede?>>
Buonasera a tutte, mi chiamo Raffaella e ho 13 anni. Questo è il mio primo capitolo, spero vi piaccia.
La mia firma sarà _Jorgista