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Autore: ThreeTacosForSweetRevenge    08/03/2015    2 recensioni
Tutti dicono che esiste un’anima gemella per ognuno di noi, ma non è così. O almeno, non per me. Non una reale. L’unica anima gemella per me è un ragazzo che ormai mi perseguita ogni notte nei miei sogni. E’ perfetto: ha i capelli corvini, gli occhi verdi smeraldo e un naso leggermente all'insù che gli da l’aria di un elfo. Il suo corpo ha delle linee magnifiche, e per fortuna non è troppo alto per me che sono una specie di Hobbit con i tatuaggi.
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gerard’s POV
Sono davanti al foglio da disegno immacolato con la matita in mano, ma senza idee. Era da un po’ che pensavo di fare un fumetto per guadagnare un po’ di soldi, ma non ho fatto molti progressi. Ho solo ideato i personaggi di questa storia: sono degli eroi, chiamati Killjoys, che combattono contro la Better Living Industries, una società che vuole che tutti siano felici, ma con regole ingiuste create da loro.
Gli ho dato anche dei nomi, e ognuno di loro è ispirato a qualche persona a me cara. Il primo è Party Poison, ispirato a me: è molto testardo ed è il più pazzo diciamo. Poi c’è Fun Ghoul che è ispirato al mio Frank, il più grande amico (per me qualcosa di più) che si possa avere. Kobra Kid è invece ispirato a mio fratello Mikey, quasi sempre serio ma molto intelligente, mentre Jet Star è ispirato a Ray, il coinquilino di Frank, un tipo sempre allegro e molto simpatico.
Sto per poggiare la matita sul foglio per fare qualche bozzo, quando sento il mio cellulare squillare.
“Pronto?”
“Gerard? Sono Kristin, lavoro nel negozio di Frank.” Oh sì, Frank me ne ha parlato, ma non capisco perché ha la voce così agitata.
“Che succede?”
“Ti ho chiamato perché sono arrivata in negozio per sostituire Frank e l’ho trovato a terra privo di sensi.” Il mio cuore perde un battito e il mio stomaco sembra rivoltarsi nella mia pancia, come se fossi sulle montagne russe. Non ha senso.
“Cosa?!”
“Non so perché, ma devi venire qua. Frank è in pericolo.”
Frank è in pericolo. Quelle quattro parole fanno scattare in me qualcosa, qualcosa che non avevo mai provato prima. Prendo la giacca e me la metto, poi esco di casa, con la mente vuota. Non riesco a ragionare. Il fatto è che il mio cervello ha sentito e accettato quello che mi ha detto Kristin, ma il mio cuore non può sopportare una delusione. Non un’altra, almeno.
Arrivo al negozio e quando entro ci trovo Kristin seduta sul pavimento accanto a Frank, che giace a terra con gli occhi chiusi e uno sguardo angelico sul volto, il viso così perfetto che ogni volta che lo accarezzo ho paura di rovinarlo, per quanto è fragile.
“Io…” Cerco di dire qualcosa, ma dalla mia bocca non esce alcun suono. Okay Gerard, calmati niente panico. Devo chiamare un’ambulanza, così lo porteranno in ospedale. Prendo il telefono e con mani tremanti digito il numero dell’ospedale, e dopo aver sentito che l’ambulanza arriverà a momenti mi siedo accanto a Frank.
“Mi dispiace…” Dice Kristin, evidentemente agitata vedendo la mia espressione vaga e confusa. Il mio sguardo vaga sul corpo del mio ragazzo, dai capelli scuri alle gambe corte.
Dopo pochi minuti, che a me sembrano ore, sento la sirena dell’ambulanza e vedo vari medici che reggono una barella scendere da lì. Prendono Frank ancora privo di sensi e lo poggiano dentro all’ambulanza, chiudendo le porte.
“Ehy aspettate, voglio venire anche io con lui.”
“Mi dispiace, ma non credo sia possibile, lei non è un parente.” Cosa cavolo significa?! Credono che io non accompagni personalmente Frank fino all’ospedale, controllando che lo trattino bene e che non lo usino come cavia per qualche strano esperimento? Beh allora si sbagliano di grosso.
Punto i piedi a terra e mi metto le mani sui fianchi, cercando di essere convincente.
“Forse non avete capito. Non me ne frega nulla delle vostre stupide regole ospedaliere, io salgo su questa ambulanza e accompagno il mio ragazzo, e nessuno me lo impedirà.” I medici si guardano con aria strana, pensando che sono pazzo forse, poi annuiscono sospirando.
“Ciao Gerard! Prendo la macchina e arrivo anche io.” Mi saluta con un cenno della mano e io cerco di farle un sorriso tirato.
La verità è che ho paura. Ho paura che non ce la faccia, che muoia fra le mie braccia, perché è molto debole soprattutto con questo fatto che non si ricorda una parte della sua vita, e adesso lo ritroviamo steso a terra svenuto senza una ragione. Anzi, non ho paura. Sono terrorizzato.
Durante il tragitto mi viene in mente che devo assolutamente chiamare Mikey, voglio dire, anche lui prova qualcosa per Frank. Sarebbe ingiusto non dirgli nulla e lasciarlo all’oscuro di tutto. Quando glielo comunico gli viene quasi un colpo, e dice che si precipiterà qui. Speriamo.
L’ospedale è un grosso palazzo bianco, con centinaia di finestre tutte uguali che probabilmente coprono stanze tutte uguali, piene di malati. Al solo pensiero mi viene la nausea, così cerco di portare la mente su qualcos’altro. Quando entriamo i dottori mi lasciano in sala d’aspetto perché devono fare radiografie a Frank per capire il motivo del suo svenimento, così mi siedo su una sedia (bianca per cambiare) e comincio a tormentarmi le unghie per l’ansia.
Sta quasi per venirmi un attacco di panico, quando vedo una figura conosciuta per fortuna.
“Mikey!” Soffoco un urlo da ragazzina, vedendo lo sguardo severo di un’infermiera che mi trafigge.
“Gerard! Oddio dov’è Frank? Che gli è successo? Perché è svenuto?” Mio fratello mi riempie con così tante domande che sento il mio cervello esplodere.
“Mikey, io non so niente.” Dico, sul punto di una crisi isterica implacabile.
“Gerard.” Dice, guardandomi fisso con i suoi seri occhi scuri. “Devo chiederti scusa, mi dispiace. Prima mi sono messo con Frank, poi l’ho deluso, non gli ho detto la verità e infine sono scappato via. Sono un vero idiota, perdonami.”
Lo abbraccio, e dopo un attimo di esitazione lui ricambia.
“Non preoccuparti. Tutti commettono degli sbagli.”
In quel momento vedo un dottore passarmi davanti con trascinando Frank nella sua stanza, così mi alzo in piedi e gli vado dietro, seguito a ruota da mio fratello, quando mi si avvicina un’infermiera dai capelli mossi color rame e gli occhi verdi, che mi ricordano quelli stupendi e allegri di Frank.
“Di nuovo qui, eh Gerard?” Dice, flirtando chiaramente e lisciandosi i capelli. Io la guardo in modo strano, senza capire. Cosa significa, sono stato qui un’altra volta? E perché sa il mio nome?
Quando l’infermiera si allontana io mi volto verso Mikey che è diventato tutto rosso e alza le spalle.
“Dopo mi devi spiegazioni.” Mikey annuisce e io mi dirigo verso la sala dove è sparito il medico per andare dal mio ragazzo. 
“Dottore, ha capito cos’ha Frank?” Dico entrando con lui nella stanza dove un’infermiera stende Frank nel suo letto.
“Dalle radiografie abbiamo visto che ha preso una bella botta in testa che gli ha fatto perdere i sensi. Il problema è che…il fatto che lui ha avuto un’amnesia non aiuta. La prima volta ce l’ha fatta ma adesso il trauma celebrale è aumentato. Potrebbe…non riprendersi.”
 Sento il mondo crollarmi addosso. Non può essere vero. Frank non può lasciarmi. Il dottore se ne va e io mi siedo sul letto accanto  Frank, fissando il pavimento immacolato.
Senza di lui non posso più vivere. La verità è che da quando l’ho visto la prima volta sulla metro la mia vita è cambiata in meglio. Lui è l’unica speranza per me, l’unica cosa che non voglio perdere.
Sento le lacrime calde sulle guance: lacrime che bruciano, lacrime che fanno male. Ma è un dolore diverso da quello dei pugni di Adam. Questo fa più male, fa male al mio cuore ormai spezzato.
Sento una mano sulla mia spalla: è Mikey, che sta piangendo proprio come me, ma so che nessuno soffrirà mai quanto me. Solo io sono destinato a questa tristezza.
Restiamo qualche minuto senza parlare, poi vedo Kristin entrare con espressione dispiaciuta. Devo dire che è una ragazza meravigliosa: conosce Frank da quanto, due settimane? Eppure è qui, all’ospedale ed è anche triste.
“Mikey questa è Kristin.” Dico, cerando di soffocare le lacrime e di far uscire una voce decente dalla mia gola.
Mikey si gira e fa un’espressione strana guardandola. Un’ espressione che conosco perfettamente.
“Ciao, piacere!” Dice Kristin porgendogli la mano. Mikey la fissa per un attimo poi tossicchia e si decide finalmente a parlare.
“C-ciao.” Mio fratello diventa rosso come un peperone e abbassa lo sguardo per terra.
“Gerard, ho trovato un modo per capire come ha fatto a svenire Frank. Qui ho la memoria della videocamera del negozio, che ci darà una spiegazione.” Prende una schedina e la mette nel suo computer che si è portata e subito sullo schermo appare un’immagine del negozio con Frank che mete a posto dei cavi. Dopo un po’ si vede una figura che entra nel negozio: Adam. Si avvicina a Frank e gli tira un pugno sulla mandibola facendogli sbattere molto forte la testa. Guardo a bocca spalancata lo schermo, continuando a vedere l’immagine di Frank svenuto a causa del colpo.
E’ colpa sua, di quel deficiente. Io lo ammazzo. Sento la rabbia nelle vene e il sangue pulsarmi sulle guancie. L’unica cosa che voglio fare è trovare Adam e prenderlo a botte. Non mi importa se non ne uscirei vivo neanche io.
“Stai bene?” Mi chiede la ragazza, preoccupata.
“Sì. Forse ho bisogno di stare un attimo da solo.” Così loro de escono chiudendosi la porta alle spalle lasciandomi da solo con Frank nella stanza bianca. Appena sento le loro voci allontanarsi scoppio a piangere come non avevo mai fatto, singhiozzando così forte che probabilmente mi avranno sentito tutte le infermiere, ma a me non importa più nulla. Voglio solo piangere fino a che mi finiscono le lacrime, fino a che la testa mi gira.
Guardo il volto pallido di Frank, le sue labbra perfette, che mi ricordano tutti i baci che mi ha dato, il suo sapore, il sapore del mio Frank. Non ce la faccio più a perdere le persone così. La verità è che circa due anni fa ho incontrato una ragazza dolcissima di nome Lindsey. La amavo moltissimo, e lei amava me, nonostante tutti i miei difetti e tutti i miei problemi. Le volevo fare la proposta di matrimonio, quando una sera si sentì male mentre era insieme a me, così la portai all’ospedale, dove scoprii che era malata di cancro da un po’, ma non ce ne eravamo accorti. Morì due giorni dopo nella stanza dell’ospedale e io ne soffrii per tantissimo tempo, non riuscendo ad accettare la cosa. E’ per questo che odio gli ospedali e i medici. Poi incontrai Adam che si approfittò della mia debolezza dopo Lindsey e io lo lasciai fare, non capendo che non era quello che pensavo fosse e poi non riuscii più a liberarmi di lui per paura, ma poi arrivò Frank con il suo sorriso e la sua allegria innocente e mi conquistò, aiutandomi a lasciare Adam. E ora sono qui, e mi sembra di rivivere un deja-vu. Io che piango su un letto d’ospedale, Mikey che cerca di consolarmi. Perché sono destinato ad essere infelice?
Mentre le lacrime continuano a scendere dai miei occhi, prendo la mano di Frank e unisco le sue dita gelide fra le mie. Poi avvicino il mio volto al suo e poggio le mie labbra sulle sue, mentre le mie lacrime cadono sulle sue palpebre chiuse.
“Io non voglio perderti …” Sussurro, anche se so che non può sentirmi.
“Non lascerei mai che prendano la luce nei tuoi occhi. Ho fallito e ho perso questa battaglia.” E’ vero, ho perso la mia battaglia che ho combattuto per Frank, e ora la morte me lo trascinerà via.
Ora che la sua vita è in pericolo e vedo il suo volto privo della sua solita allegria finalmente capisco cosa provo per lui.
“Io…io ti amo Frankie. Amo il tuo viso, il modo in cui sorridi, la tua voce, il tuo amore per i tatuaggi. Semplicemente ti amo.”
Ricomincio a singhiozzare, ma una voce inconfondibile mi interrompe.
“Anche io ti amo, Gee.”
 



Buoooonasera a tutti!
Per farmi perdonare di aver postato un capitolo abbastanza brutto e anche in ritardo sono tornata ed ho aggiornato subito yay
Allooora sinceramente non so bene cosa dire di questo capitolo, solo che è veramente triste e quasi piangevo mentre scrivevo, non so nemmeno perchè ho mandato Frank all'ospedale sono cattiva mwahahaha
Mi piacerebbe tanto sapere cosa ne pensate in una recensione, vorrei anche sapere se questo punto di vista di Gerard mi è venuto bene e se vi è piaciuto ^^
Fra l'altro ho anche cercato di farlo un po' piú lungo questo capitolo, quindi spero che vi sia piaciuto e che abbiate provato tanti feels mentre leggevate ahahah :)

Tanti abbracci ♡

-S
   
 
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