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Autore: WickedSwan    08/03/2015    4 recensioni
A #Larry Fanfiction!
DAL TESTO: "Che schifo.
Ridotto a trascinarmi in locali sconosciuti dei sobborghi di Londra, pur di essere me stesso.
Che poi, forse, non sono me stesso neanche così.
No, non sono più me stesso da un po’ di tempo ormai.
Come sempre, il mio autista mi sta aspettando in una via laterale, pronto ad accogliermi in macchina, una berlina, ovviamente, e riportarmi a casa.
Sono sicuro che qualche sera non mi vedrà arrivare.
Prima o poi qualche pazzo mi rapirà, con la speranza di tirarci fuori un bel riscatto. O magari solo per il gusto di torturarmi ed uccidermi lentamente e con gusto.
Come se non ci stessi già pensando da solo."
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 12 – PER FAVORE, NON ANDARE.
 

 
I Can't Fight The Way I Feel
Surrendering, Let Fate Take The Wheel
Can't You See I'm Not Afraid?
Cause I Know What It Costs To Have Already Lost You

It's More Than Love To Me
A Wave Upon The Sea
Oh, This Is Gravity

Please Don't Go
Cause You And I Were Meant To Be
Please Don't Go
Cause You And I Were Meant to Be
It's More Than Love To Me
Oh, This Is Gravity
 
HARRY POV

“Harry..?”

Una voce lontana mi sta chiamando, ma sono ancora troppo immerso nel mondo dei sogni, per accettare di ascoltarla.
Sento dei rumori strani intorno a me, mentre un nuovo tepore sembra avermi appena circondato le spalle.
Non vorrei davvero aprire gli occhi, ma poi, in un attimo, mi torna in mente tutto ciò che è successo questa notte ed il sonno passa all’improvviso.
Muovo il viso verso destra e verso sinistra, prima di stiracchiarmi ed aprire finalmente gli occhi.

Speriamo che Louis non se ne sia già andato.
Devo assolutamente raccontargli ogni cosa, o adesso o mai più. Dovrà credermi, per forza.

Louis non è più accoccolato sul divano, mentre la coperta che avevo utilizzato per fermare i suoi brividi adesso è comodamente appoggiata sul mio corpo, facendomi scudo dal freddo mattutino.
Lui mi ha..coperto?

Sento finalmente dei rumori provenire dall’altra stanza, e con un respiro di sollievo capisco che non se n’è ancora andato; ho ancora tempo.
“Boo?” Lo chiamo, prima di rendermi conto di aver utilizzato il suo nomignolo.
Oddio, speriamo che non mi abbia sentito, o potrebbe iniziare a fare domande prima del previsto.

Dato che non arriva nessuna risposta dal corridoio, decido di alzarmi e, dopo aver ripiegato la coperta, mi dirigo verso la fonte dei fruscii.
“Cazzo. Perché sono così stretti? ‘Fanculo.” Lo sento bubbolare dal bagno; non posso fare a meno che ridacchiare alla sua solita incazzatura mattutina, mentre sono ormai molto vicino al bagno.
L’unica luce accesa è quella, sarà sicuramente lì.

Proprio mentre sto per bussare, la porta si apre di scatto ed un Louis ancora mezzo addormentato mi finisce addosso, spingendomi indietro di qualche passo.
“Oops!” Si affretta a dire, ritirandosi imbarazzato, mentre i capelli sono ancora tutti incasinati per la dormita sul divano.
E io, nonostante il colpo al cuore nel trovarmelo davanti in questo stato, come potrei non cogliere l’occasione di ricreare il nostro primo incontro?
“Ciao.” Gli rispondo, mentre continua ad osservarsi i piedi imbarazzato.

Alza lo sguardo su di me, improvvisamente consapevole di ciò che è appena successo.
Non che non me lo aspettassi; la sua memoria non poteva essere così tanto danneggiata.
“Harry, questo è il dialogo del nostro primo incontro, vero?” Mi chiede, con un sorrisetto furbo.
In fondo, è sempre lo stesso.

“Già” Ribatto “Come dimenticarlo?” Gli rispondo, prima di vederlo scoppiare in una fragorosa risata di fronte a me.

E cosa posso fare a questo punto?
Mi metto a ridere anche io, come uno scemo, mentre lo osservo dirigersi verso il salotto, ancora in preda ad una risata quasi isterica.
Mi avvio ad aprire le persiane, per lasciare che il sole faccia finalmente il suo ingresso nella stanza; in fondo la mattina sembra essere iniziata nel modo giusto ed un po’ di luce non può che migliorare ulteriormente il nostro umore.
Sì, forse oggi sarà davvero una bella giornata.

“Harreh..ho lasciato i pantaloni e la maglia in bagno; i miei vestiti adesso sono asciutti, come vedi. Anche se questi jeans sono così stretti che ci ho messo dieci minuti buoni ad infilarli!” Mi informa lui, continuando a sorridere e guardarmi.
Dio, ti prego, fa che io possa svegliarmi così ogni mattina.

“Oh, non è mica colpa mia se ti metti gli skinny anche alle cene eleganti, solo per mettere in risalto quel bel culetto che ti ritrovi!” Gli rispondo, troppo felice per capire che certe cose, per adesso, non dovrei proprio dirle.
Purtroppo però, ormai il danno è fatto.

La temperatura della stanza, nonostante i raggi del sole, scende precipitosamente, mentre l’espressione di Louis si rabbuia all’improvviso ed io inizio a maledirmi mentalmente.
Stupido Harry, stupido!

“Ehm..sì..comunque adesso è meglio che io me ne vada. Grazie e scusa per..essermi addormentato sul divano.” Mi dice, mentre inizia a raccogliere le sue cose, pronto per andarsene.
No.
No, ti prego, no.
Oggi deve essere quel giorno, chiaro? Oggi devi sapere tutta la verità, perché se adesso ti lascio uscire da quella porta..non credo proprio che avrò un’altra occasione così perfetta.

“Aspetta. Io..devo parlarti, non ci vorrà molto.” Lo blocco, sperando in cuor mio che, invece, possano passare ore, prima di vederlo andare via.
O magari, potrebbe anche non andarsene più.

“Uhm..ok, pensavo che tu dovessi andare dal parrucchiere.” Mi risponde, mentre sposta il peso da un piede all’altro, visibilmente nervoso.
Cazzo, il parrucchiere.
Che figura di merda.

“Il parrucchiere può aspettare, Lou. In fondo oggi è Natale, probabilmente non ne troverò neanche uno aperto.” Gli dico, ammettendo di aver detto una cazzata, prima di fargli cenno di sedersi sul divano.
Lui sembra sorpreso per un attimo e non capisco se per la storia del parrucchiere o perché anche lui -come me, del resto- si è ricordato soltanto adesso che oggi è davvero Natale.
E qui dentro non c'è nemmeno una piccola decorazione.

“No, non importa. Resto in piedi, tanto hai detto che non ne avremo per molto, no?” Mi dice, con un mezzo –falsissimo- sorriso.
Prendo un bel respiro e mi accingo ad iniziare la conversazione più importante della mia vita.
Incrociamo le dita.

“Senti, mi dispiace per ieri sera, io non so che mi sia preso ad abbracciarti così, scusa, hai ragione, non ne avevo alcun diritto..io, volevo solo farti capire, spiegarti, ma mi rendo conto che..oddio, non so cosa sto dicendo..”
“Harry, calmati. Ieri sera non è successo niente. Non è successo proprio niente. Proprio. Niente. Ok?” Mi risponde lui, con un’espressione decisa sul viso.

Quindi, vuole davvero fingere che non sia successo un cazzo?
Devo di nuovo dimenticare, come ha fatto lui?

“Cosa vuol dire, ‘niente’? Non puoi dirmi che quello che è successo fra noi stanotte è ‘niente’, ok?”
Vaffanculo, Tomlinson.
Adesso basta con le cazzate.
Ora tu mi stai a sentire, ci siamo capiti?

LOUIS POV (again, switching, perché non scrivo bene ed ho bisogno di questi cambi, #ciao)

“Cosa vuol dire, ‘niente’? Non puoi dirmi che quello che è successo poco fa è ‘niente’, ok?”
E invece io non ne voglio parlare.
Vaffanculo Styles.
Adesso basta con le cazzate.

Stamani mi sono svegliato su quel cazzo di divano con la tua mano fra i miei capelli, lo so che non posso dire ‘niente’.
Ma se non me ne vado adesso da questo appartamento so già che potrebbe succedere qualcosa di cui mi pentirei.

Meglio dissimulare.

“No, in effetti ultimamente..mi capita spesso di sentirmi male. Fra una settimana ho la visita di controllo all’ospedale, anche se ho parlato col dottore che mi cura..”
“Hai parlato col dottor Fleming?” E ora chi è questo Fleming?

“No..chi è Fleming? Il mio dottore si chiama Burke. E’ specializzato nei casi come i miei..dice che è normale anche a distanza di tempo e che passeranno piano piano.”
“Sono tutte cazzate!” Urla Harry, improvvisamente, facendomi sobbalzare sulla poltrona.
Ok, adesso sono proprio sconcertato.

Il ragazzo inizia a camminare avanti e indietro per la stanza, come se stesse cercando di non dirmi qualcosa che continua a combattere per uscire fuori.
Va bene tutto, basta non parlare di nuovo dell’incidente di ieri notte. Sono assolutamente poco fiero del mio comportamento, durante e dopo quella..cosa.

“Allora, tu sei qui per conoscermi, hai detto. Giusto?”
“Ho detto così, sì.” Rispondo, sperando che smetta di comportarsi come un pazzo, dato che qui, di matto, ci sono già io.
Basto e avanzo.
“E se ti dicessi che per conoscere me, dovrai sapere delle cose che in realtà tu non vuoi sapere? O meglio, dovrai cercare di ricordare delle cose che..il tuo cervello non vuole ricordare?”
Che cazzo sta dicendo.

“Non ti seguo Harry. Credo che tu sia ancora stanco, in fondo abbiamo dormito poco stanotte. Magari ne riparliamo un’altra volta, okay?”

“No. Non è okay. Non è okay proprio un cazzo di niente Louis. Niente!” Mi risponde, quasi urlando, mentre io non so se essere spaventato da questa improvvisa reazione oppure..affascinato da lui.
Cazzo, ancora? E stai buono adesso.

“Harry, calmati. Se vuoi dirmi qualcosa fallo, perché io devo tornare a casa. Eleanor sarà preoccupata.” Gli rispondo, appoggiando il giacchetto sul divano ed avvicinandomi leggermente al ragazzo pallido che ho di fronte.
“Certo. Povera Eleanor. Chissà com’è in pensiero.” Mi risponde, ridacchiando.

“Senti, se devi prendermi per il culo, tanto vale che me ne vado davvero!” Gli rispondo, seccato. Adesso mi sono stancato sul serio.
“No, no. Nessuna presa in giro. Tu adesso ascoltami. Devo raccontarti la mia storia. Ti prego, non interrompere e cerca di avere una mente aperta, okay?” Mi dice allora, con quegli occhi così grandi.
Come potrei anche solo pensare di dire di no a quello sguardo?
Ma che cazzo di problema ho, in questi giorni?

“Va bene. Ma muoviti.” Annuisco, ormai assolutamente curioso di sentire cos’ha da dirmi. Perché dovrebbe essere così sconcertante? Che è, ha ucciso qualcuno?

“Tu hai perso la memoria.” Mi dice, con uno sguardo tra il terrificato e lo speranzoso.
No, aspetta, che?

“Che??” Gli rispondo, sempre più stupito.
Ma cosa dice, è ubriaco?

“Riflettici un attimo Lou. Non ti sembra strano che dopo mesi dall’incidente continui ad avere questi mal di testa continuamente? Sono peggiorati negli ultimi tempi, vero? Sono più frequenti? E’ perché stai ricordando Louis. Tu stai ricordando.”
Continua, imperterrito, mentre il suo sguardo si fa sempre più convinto.

“Tu sei pazzo.” Gli rispondo. Adesso lo picchio.

“Non sono pazzo Louis! Sono stanco, cazzo! Sono stanco perché è troppo tempo che non posso stringere fra le braccia la persona che amo, che non posso baciarla, che devo guardarla amoreggiare con qualcun altro senza poterci fare niente!”

“Ma cosa c’entra la tua ex, adesso? Perché prima mi dici che ho perso la memoria e poi cambi completamente discorso? Che posso farci io? Se ti manca, vattela a riprendere!” Urlo, senza capire minimamente che diavolo stia succedendo.

“E’ quello che sto facendo. Me lo sto andando a riprendere, Louis. Ti sto venendo a riprendere.”
Ed il mio mondo si ferma.
Harry è innamorato..di me?

“Harry, ma cosa..” La mia voce è un sussurro, mentre un groppo in gola mi impedisce di parlare decentemente. Non so perché ma questa notizia mi ha notevolmente..scioccato.
“L’avevo detto che ti sarebbe servita una mente aperta. Io ti amo, Lou.”

“Beh, questo potrebbe essere un problema, perché io..” Tento di interromperlo, prima che possa davvero dire qualcosa di sconveniente.
In fondo facciamo pure sempre parte della stessa band.
Sarebbe difficile evitare situazioni imbarazzanti.

“Ti avevo detto che non devi interrompere. Io ti amo. E tu ami me.” Ma ti vuoi stare zitto??

Faccio per ribattere che probabilmente sta delirando, quando mi prende la mano e la forza sul suo cuore, prima di ricominciare a parlare, ora molto vicino al mio viso.
Fa caldo.

“Dimmi che lo senti, Lou? Stanotte, quando ti ho abbracciato, mi sono accorto di non essere l’unico ad avere queste sensazioni. Stavi tremando, esattamente come stai tremando adesso. Il tuo cervello potrà anche non ricordare, ma il tuo corpo sa esattamente come toccare il mio, e il tuo cuore batte all’impazzata quando siamo vicini. Non possiamo farci niente. Noi funzioniamo così. Noi funzioniamo insieme!”

Ormai è un fiume in piena, mentre i suoi occhi si riempiono di lacrime ed il mio cuore batte effettivamente all’impazzata.
Ma potrebbe essere la tensione del momento.
Questo non prova nulla.

“Non ti credo, Harry.” Dico secco, prima di strappare la mia mano dal suo cuore folle ed allontanarmi di qualche passo.
L’aria comincia davvero a mancarmi.
“Come cazzo faccio a credere di essermi dimenticato di amarti per colpa dell’incidente? Primo, io non sono gay. Secondo, ho una fidanzata già da prima di quel giorno terribile, e la amo. Terzo, ti rendi conto che è una cosa assurda?”

E prima che possa aggiungere altro, lui torna di nuovo all’attacco, parlandomi di Eleanor e di come l’avessimo ingaggiata come copertura; blatera qualcosa sul fatto di non aver mai raccontato niente alla mia famiglia per proteggermi; urla che l’ha fatto per me, che mi ha lasciato in pace perché sembravo felice, ma che adesso che sono stato io a riavvicinarmi non ha più la forza di lasciarmi andare.

‘Non lasciarmi andare’

Sono sempre più confuso, tutta la quantità di informazioni che ricevo mi manda nel caos più totale.
Eleanor che mi ha mentito tutto questo tempo? I ragazzi che sapevano tutto e non hanno detto niente? Io che lo amavo così tanto ed ora mi ricordo solo la sua torta preferita?
Sembra tutto così folle, eppure..

La sua data di nascita.
I suoi occhi.
Il modo in cui rispondo al suo tocco.
Lo shampoo.
La necessità di venire qui ieri sera.
La voglia di capire chi sia e sapere cosa stia pensando.
L’erezione di stanotte.


Mi perdo nei miei pensieri, mentre l’assurda idea che possa avere ragione inizia a fare capolino nella mia mente.
Lui si avvicina, e mi accarezza la guancia con la mano, ripetendo lo stesso gesto di ieri sera; e per un attimo, solo per un attimo, mi abbandono alla possibilità che sia la verità.
Appoggio il mio viso al suo palmo, tremante ed insicuro, e la sensazione che mi provoca questo contatto è incredibilmente..strana.
Dolce.
Vera.


Ma un brivido profondo mi attraversa la schiena, risvegliandomi da questo sogno.
Non posso farlo.
Tutto ciò non è reale.
E’ puro delirio.

“No!” Urlo, scappando lontano da quel tocco gentile, mentre i miei occhi si fanno più umidi dei suoi.
“Stammi lontano, Harry. Non mi devi toccare! Tu, devi farti curare, ok? Non puoi credere davvero in tutte queste fantasie! E’ una cosa folle, lo capisci??” Continuo a gridare, mentre il suo viso assume un’espressione sgomenta.

“Louis, tu devi credermi! E’ la verità! Io ti amo!” Tenta di raggiungermi di nuovo, ma io non voglio.
Non deve toccarmi.
Non deve neanche avvicinarsi a me.

E così, proprio mentre sta per raggiungermi, faccio una cosa che non avrei mai pensato di fare.
Gli tiro un pugno, forte, sullo zigomo sinistro.
Lo vedo indietreggiare, ferito, mentre il suo sguardo passa dal sorpreso all’arrabbiato al..disperato.

“Louis..”
“No. Basta cazzate, Harry. Io me ne vado. E vedi di trovare una soluzione a questi..problemi che hai. Stai vivendo in una fantasia, chiaro? Io non ti amo. Io amo Eleanor. Fine della storia. Non c’è nessun complotto ed io non ho perso alcun ricordo. Ti prego, cerca di ragionare.” Mi dirigo verso la porta, passandogli accanto, ma senza guardarlo.

Cazzo, spero che abbia capito.
Non voglio che soffra, ma ha davvero bisogno di aiuto.
Eppure, accettare che io me ne possa andare non sembra essere anche nei suoi piani.

Mi afferra di nuovo il braccio, facendomi voltare verso di lui, in modo da far sfiorare i nostri nasi.
Fa proprio caldo.

“Tu. Mi. Ami.” Mi ripete, stavolta con un filo di voce.
Non riesco a parlare.
Il suo respiro affannato sulla mia bocca ed il profumo dei suoi capelli mi stanno confondendo.
Io sono più pazzo di lui.

Cazzo, perché non può lasciarmi in pace?

Lo vedo deglutire, con la coda dell’occhio, mentre non riesco a smettere di fissare i suoi occhi.
Verdi.

“No, Harry. Non ti amo.” Sospiro, ormai completamente in trans.
“Sì, invece. Potrei dimostrartelo anche adesso.” Ribatte, sempre più vicino.

Non posso muovermi, non posso distogliere lo sguardo dal suo, non posso neanche ingoiare in questo momento.
Restiamo in silenzio, a respirare l’uno in faccia all’altro, mentre neanche so più se l’aria che mi entra nei polmoni sia quella della stanza o solo quella che esce dalla sua bocca semiaperta.

“No, invece. Lasciami andare.” Ringhio infine, con voce strozzata.
Basta follie, voglio tornare alla mia vita.
“Louis. Non ti sto trattenendo.” Risponde.

Cazzo, è vero.

Ha lasciato andare il mio braccio durante la nostra battaglia di sguardi ed io non me ne sono neanche accorto.
Basta, è colpa sua e dell’aria viziata di questa stanza.

Devo andare da Eleanor.

Mi allontano lentamente, senza aggiungere altro, e lui non fa niente per trattenermi.
Forse stavolta sono davvero riuscito a convincerlo.
Recupero definitivamente il giacchetto dal divano e mi avvicino alla porta, mentre lui non si sposta di un millimetro, e continua a fissare il pavimento.

“Stai scappando. Sei un fottuto vigliacco!” Urla infine, rompendo l’innaturale silenzio della stanza e facendomi sobbalzare.
“Vaffanculo Tomlinson, sei un codardo!”

Ed io che mi ero anche preoccupato che stesse bene.

La rabbia torna a montarmi dentro, più forte ed intensa di prima, mentre apro la porta e la sbatto violentemente alle mie spalle, senza neanche voltarmi a guardarlo.
Corro, veloce, come ieri sera; ma la mia meta, stavolta, è molto diversa.

Non posso continuare a vivere così, pieno di dubbi ed insicurezze; pieno di problemi, paure e senza certezze.
Devo cambiare qualcosa della mia vita, devo fare in modo che Harry Styles non possa più avvicinarsi a me in questo modo; deve capire che tutto questo è assurdo, illogico e senza senso.

Prendo un taxi al volo e mi faccio accompagnare il più velocemente possibile al mio appartamento, dove mi aspetta la realtà, dove mi aspetta Eleanor, la mia ragazza.

Chissà quanto sarà stata in pensiero, stanotte.
Chissà quante chiamate e messaggi vocali troverò, nell’accendere il cellulare.

Ultimamente mi sono un po’ allontanato da lei, sentivo troppo la pressione della nostra storia, sentivo che lei si aspettava qualcosa in più da me, qualcosa che non ero ancora disposto a darle.
Mi dispiace di averla abbandonata così, proprio la sera del mio compleanno, per andare..
No basta, non devo più pensarci.

Adesso so cosa fare.
Adesso so perché stanotte ho avuto quel cedimento.
Adesso so qual è la decisione più giusta da prendere.

Quando entro in casa, Eleanor è sul divano, evidentemente sconvolta, con il telefono in mano ed i capelli arruffati.
E’ adorabile. (#bimbeodioscriverestecosemivienedavomitare)

Non appena mi vede si tuffa fra le mie braccia, singhiozzando parole incomprensibili, ma sicuramente di rimprovero e terrore, dopo la notte che le ho fatto passare.
Continua ad accarezzare i miei capelli e stringermi fra le sue braccia per qualche minuto, mentre io cerco di sentirmi a mio agio e scelgo le parole più adatte per dire quello che devo dire.
Non è affatto facile.

“Hey El..è tutto apposto, sono qui adesso.” La rassicuro, mentre lei scioglie l’abbraccio per guardarmi in faccia.
“Oddio Lou, ero così preoccupata, io..dove sei stato? Perché sei scappato così?” Mi chiede, visibilmente più tranquilla.
“El, ti spiegherò tutto (o quasi), ma adesso devo dirti una cosa ed è importante che tu mi ascolti attentamente, ok?” Le dico, in preda all’ansia.
“Ok. Intanto, Buon Natale amore.” Mi risponde, prima di baciarmi dolcemente e guardarmi, curiosa.

La osservo attentamente e, finalmente, inizio a parlare.
Ed è in questa mattina, fredda ed assolata, che decido di cambiare la mia vita, per sempre.
 

SPAZIO DELLA SCEMA: Eccomiii ragazze! Avevo detto sabato, ma è Domenica..mi perdonate??
E poi, scusate, ma questo capitolo è stato davvero un parto. Ho riscritto tutto almeno due volte, perché è così difficile spiegare bene quello che pensano e provano questi due cretini!
Comunque, che diavolo avrà in mente Louis? Sarà una cosa bella o una cosa brutta? E chi ne dovrà soffrire le conseguenze????

MAMMA MIA.

Fatemi sapere i vostri pensieri..il prossimo aggiornamento verso fine settimana!!
XX

Iri <3
   
 
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