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Autore: slanif    09/03/2015    5 recensioni
WonKyu
Ma quando rientrò, notò ai piedi del letto un’altra busta. La tirò su e ne versò il contenuto sul letto finalmente sgombro. Si palesarono la t-shirt con la scritta e le mutande di Superman.
« Come ho fatto a dimenticarmele? », ridacchiò tra se.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Choi Siwon, Kyuhyun
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '50 Prompt'
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Titolo: Mutande
Autore: slanif
Fandom: Super Junior
Personaggio/Coppia: Kyuhyun, Siwon (WonKyu)
Prompt: 30
Rating: Verde
Conteggio Parole: 1152
Note: Seguito del prompt “Occhiali”. Potete leggerla anche senza aver letto quella, ma alcuni punti vi resteranno oscuri.
 


 
Kyuhyun tornò al dormitorio carico come un mulo di pacchetti. Aveva così tante buste nelle mani e infilate negli avambracci, che sentiva tutta la pelle ustionare e tirare, a causa del sangue che non riusciva a circolare bene.
Dopo che riuscì ad aprire la porta e a entrare nella sua camera, lanciò le buste sul letto con un puro sospiro di sollievo e piacere: finalmente le sue mani potevano riprendere sensibilità. Il formicolio che sentiva ne era una prova.
Si buttò a sedere sulla sedia della scrivania, sfinito, cercando di bloccare il fiatone e osservando quel marasma di oggetti.
Adesso arrivava la parte noiosa: mettere tutto apposto.
Fissò la montagna colorata di buste con aria sconsolata. Gli aspettava un vero e proprio lavoraccio…
Cincischiò qualche minuto giocherellando col cellulare, sperando di rimandare il più tardi possibile quella tortura, ma alla fine dovette convincersi che andava fatto, e che se non ci avesse pensato lui, nessuno l’avrebbe fatto. Perciò si tirò su e afferrò la prima busta che gli capitò a tiro. Ne estrasse delle scatole di cibo, perciò le rimise nella busta e l’appoggiò il tutto sulla scrivania. Avrebbe ammonticchiato lì tutte le cose alimentari per poi portarle in cucina e metterle apposto da qualche parte nei ripiani, o nel frigo. Avrebbero avuto cibo pronto per la prossima settimana come minimo…
Quindi passò alla successiva da cui estrasse un maglione con un teschio davanti pieno di borchie: particolare, sì, ma non il suo genere. Lo rimise nella busta e, afferrando un pennarello da dentro il barattolo che teneva sulla scrivania dove metteva tutte le penne e matite, scrisse sulla busta “Hyuk”. Di sicuro lui lo avrebbe apprezzato molto di più.
Nella busta successiva trovò un cappello di lana a cuffia, bianco, blu e rosso. Carino, ma lui non li portava quasi mai, e se li portava non a cuffietta. Sulla busta scrisse “Teuk”.
Nella seguente estrasse una maglione. Gli piaceva moltissimo ma era… enorme! Se lo era provato al bar e ci cadeva dentro. A malincuore, scrisse sulla busta “Kan”.
Andando avanti, trovò altre cose da mangiare e qualche cosa che poteva tenere. Ma trovò anche, nell’ordine: una camicia azzurra per Donghae (a lui stava stretta. Maledetta pancia prominente…); una sciarpa verde a righe chiare e scure per Shindong (lui odiava il verde); un paio di scarpe stile mocassino ma molto da rockettaro che non si sarebbe mai messo nemmeno sotto tortura (o obbligato da qualche stylist per un live o programma) e che fu felice di regalare a Yesung; un paio di jeans blu scuro che erano decisamente troppo corti per lui e che regalò volentieri a Ryeowook; cinque paia di calzini delle più improbabili fantasie che fu più che felice di sbolognare a Heechul e un completo intimo slip e maglia che decise di dare a Sungmin, perché il rosa non era decisamente il suo colore.
Quando ebbe fatto le varie buste e i vari mucchietti, constatò che da mangiare c’era una valanga di roba (ancor più di quella che ricordava), ma che per se c’era davvero poco. Alla fine gli erano rimaste una felpa grigia con una scritta, un paio di pantaloni, una camicia, due sciarpe, un paio di occhiali da sole, e qualche boxer colorato. Era molta roba, ma considerando il quantitativo spropositato di regali ricevuti, alla fine non era granché. Meglio. Non aveva più spazio nell’armadio. Se non altro adesso poteva usare anche quello che un tempo era di Sungmin, essendo il maggiore trasferito nella sua nuova casa con Saeun appena sposato, ma negli anni aveva recuperato così tante cose che non sapeva seriamente più dove impilarla.
Decise quindi di buttare tutta la sua roba a lavare e di afferrare poi le buste degli altri e le cinque delle cose da mangiare e portare tutto in cucina.
Posizionando le cibarie tra scaffali, pensili e frigo, pensò che il modo migliore per lasciare i vari regali agli altri era metterli nei loro posti a tavola. Quella sera si sarebbero riuniti tutti per festeggiare il suo compleanno, perciò tutti sarebbero stati presenti e avrebbero ognuno occupato il posto che da dieci anni gli spettava intorno al tavolo da pranzo. avrebbe potuto semplicemente dare a ognuno di loro la propria busta, ma non voleva dei “Grazie” indietro, perché lo facevano sentire in imbarazzo, perciò pensò che quello fosse il modo migliore per dare quelle cose senza ricevere in cambio troppe smancerie.
Girando intorno al tavolo, lasciò nei posti giusti le varie buste e si diresse quindi di nuovo in camera, deciso a riposarsi un po’.
Ma quando rientrò, notò ai piedi del letto un’altra busta. La tirò su e ne versò il contenuto sul letto finalmente sgombro. Si palesarono la t-shirt con la scritta e le mutande di Superman(1).
« Come ho fatto a dimenticarmele? », ridacchiò tra se.
Ora: la maglietta se la sarebbe tenuta. Ma le mutande? Stette un po’ li a guardarle, poi gli venne un’idea malsana…
Afferrò il cellulare e compose a memoria il numero.
« Pronto? »
« Sono io. »
« Ehi… ciao. Hai ricevuto il messaggio? Volevo chiamarti, ma avevo paura dormissi. »
« L’ho ricevuto, grazie. Ascolta, puoi passare qui in dormitorio tipo… subito? »
« Adesso? Ma non è stasera la festa? »
« Sì, ma mi servi adesso. Dai… » Fece un tono caldo e mellifluo. Non era sua abitudine e non gli piaceva molto, ma in compenso gli piaceva ottenere ciò che voleva.
« Arrivo subito. » E infatti…
Sorrise trionfante e si mise ad aspettare disteso sul letto dopo aver portato la t-shirt a lavare insieme alle altre cose, poggiandosi quelle mutande oscene sulla faccia per coprire la luce della stanza e riposare gli occhi.
 
Dopo circa mezz’ora, sentì una chiave girare nella toppa.
Si scansò le mutande da davanti alla faccia e sorrise.
Non fece neanche in tempo a mettersi seduto che la porta della sua camera si aprì.
« Ciao festeggiato! » Il sorriso raggiante di Siwon illuminò tutta la stanza.
Kyuhyun sorrise a sua volta mentre le labbra di Siwon si posavano sulle sue in un caldo bacio. « Buon compleanno… », gli sussurrò a fior di labbra il maggiore.
« Grazie… », soffiò Kyuhyun, dandogli un altro rapido bacio.
« Però non ho ancora il tuo regalo. Devo andare a prenderlo oggi pomeriggio. Non pensavo di vederti fino a stasera. », disse Siwon con tono colpevole, sedendosi sul letto vicino a lui.
Kyuhyun scosse la testa: « Nessun problema. Ho io un regalo per te. »
« Mh? », domandò Siwon confuso; mentre Kyuhyun estraeva da sotto il sedere (dove le aveva nascoste) le mutande e, facendole roteare sul dito indice, con sguardo malizioso guardò Siwon: « Wonnie… che ne dici di farmi vedere come ti stanno e poi te le fai strappare di dosso? »
La velocità con cui Siwon afferrò l’indumento e schizzò in bagno, batté persino i record di Usain Bolt.
 
 
 
FINE
 

  1. Mutande di Superman: Per chi non avesse letto l’altro Prompt o per chi semplicemente non se li ricorda, le mutande a cui faccio riferimento sono queste: FRONTE e RETRO.

   
 
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