Anime & Manga > Toradora
Segui la storia  |       
Autore: maeg    09/03/2015    5 recensioni
Sono fan di TORADORA! (il mio manga preferito) così ho pensato di scrivere come immagino il futuro della coppia drago(Riuji)&tigre(Taiga). La storia inizia al termine della cerimonia per il diploma, quando dopo essersi rincontrati, si ritrovano a casa Takasu dove Yacchan ha una notizia sconvolgente per i due piccioncini, che cambierà le loro vite.
Non vi anticipo nulla, spero la leggerete.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ryuji Takasu, Taiga Aisaka, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La notte sembrò durare all’infinito per Ryuji. La vergogna che aveva provato nel momento in cui Taiga gli aveva rivelato di essersi perfettamente accorta della sua eccitazione, non gli faceva chiudere gli occhi e quando ci provava quelle parole gli risuonavano nelle orecchie, rendendogli impossibile anche solo l’idea di appisolarsi. “Va beh, ma prima o poi dovrai pure prendere l’iniziativa.. E che cavolo!”. In effetti, pensò, stavano insieme da un po’ di tempo ormai, considerando anche il tempo in cui erano stati lontani. E poi le voleva bene, la amava. Insomma era più che normale che la sua ragazza lo eccitasse. Ma, allora, perché non si sentiva a suo agio a pensarla fra le sue braccia in atteggiamenti decisamente più intimi rispetto a quelli che erano abituati ad avere. Forse era per la sua aria da bambolina, per averla vista in momenti in cui era particolarmente vulnerabile. Forse, semplicemente, era preoccupato dal momento che sarebbe stata la prima esperienza per entrambi e doveva ammettere a se stesso che aveva davvero paura. Paura di sbagliare, paura di farle male, paura di non essere all’altezza.

Si rigirò nel letto e finì con il guardare la finestra, fermandosi per la prima volta a guardare il vuoto che ormai c’era fuori dalla finestra. Non che al nuovo complesso ultramoderno la vecchia catapecchia che era casa sua togliesse il sole, ma guardare, notare la sua mancanza era doloroso. In fondo era una catapecchia ma era la sua catapecchia, o quanto meno lo era stato fino a poco tempo fa. 

Gli era davvero impossibile riuscire a pensare alla nuova casa come casa sua ed ancora una volta si convinse che un giorno o l’altro tutto sarebbe cambiato. “Ma quando?”

 

Taiga si rigirò nel letto e finì con il circondargli i fianchi con un braccio e bloccargli una gamba fra le sue. Gli si accoccolò addosso. Si fissò a guardare incantato il suo volto da bambina e si stupì nel notare che effettivamente qualcosa in lei era cambiato. I lineamenti erano molto dolci come sempre eppure nel vederla dormire si accorse che la sua espressione era diversa. Sembrava un po’ più cresciuta. Forse era il nuovo taglio di capelli che la mamma le aveva regalato oltre alla nuova biancheria, oppure il fatto che la bocca aveva perso quell’alone di fanciullezza cedendo il posto a delle labbra più definite, desiderabili. Strappa baci. Non riuscì a resistere e le poggiò delicatamente un bacio sulla bocca, stando attento a non fare troppa pressione per evitare di svegliarla. Aveva le labbra morbide ed invitanti. Quasi quasi gli avrebbe fatto piacere addormentarsi in quella posizione, poiché gli sembrò che quel leggero tocco gli aveva tolto tutta la tensione e tutti i pensieri tristi che non lo facevano dormire.

Inaspettatamente Taiga ricambiò il bacio. “Ma questa non dorme mai?”

 

-Ei, che ore sono?- fece la ragazza con la voce assonnata.

-Non lo so. Non ho controllato l’ora, ma credo che siamo ancora un po’ lontani dall’alba.

-Mmmh. E perché sei sveglio?- poggiò la testa sul petto del suo ragazzo inalandone il profumo buono di sapone.

-Non riesco a dormire. 

-Per via della casa?

-Anche.

-Ed allora cosa?

-Non lo so.

-Ti va di parlarne?

-Non saprei neanche mettere insieme i pensieri per dirtelo.

-Dai, cagnolino! Dillo alla tua padrona!- Taiga gli fece il solletico con dolcezza, nella speranza di farlo sorridere poiché la sua espressione pensierosa e quasi triste, la preoccupava. Sul volto di Ryuji comparve un tiepido sorriso al tocco delle sue piccole mani e si dimenò non poco per fermarla. Le intrappolò le mani fra le sue, trovandosi faccia a faccia con lei, a meno di due centimetri dal suo viso. 

 

Rimasero per qualche secondo così, a fissarsi negli occhi, più o meno impacciati, non sapendo bene come comportarsi. Fu strano rendersi conto per entrambi che sentivano una scarica elettrica, una sorta di attrazione magnetica che spinse le loro bocche ad incontrarsi a metà strada. E fu travolgente. Incredibile e travolgente come poche cose. Il solo tocco delle loro labbra fece accendere una miccia che ben presto divenne un fuoco che spinse le loro lingue a cercarsi, intrecciarsi, desiderarsi. Si allontanarono giusto il tempo di guardarsi un attimo negli occhi, avvicinare i propri corpi tanto da renderli aderenti l’uno all’altra come una seconda pelle e poi si attaccarono con avidità l’uno alla bocca dell’altra.

Venne quasi naturale a Ryuji far scivolare Taiga sotto il suo corpo, stando bene a tento a puntare i gomiti nel materasso per evitare di pesare troppo sul piccolo corpo di lei. Si sorprese di tutta quella naturalezza e di sentire le mani di Taiga stringersi ed aggrapparsi alla sua schiena. Il fiato si fece corto mentre il desiderio avvampava nel loro corpo. Una fiamma che nessuno dei due aveva provato prima. Le mani della ragazza di intrecciarono fra i capelli del suo ragazzo. 

La testa di Taiga era vuota mentre la bocca di Ryuji si spostava dalla bocca alle guance, ai lobi, alla gola riempiendola di baci e morsetti. Le sue dita scivolavano lungo la schiena del ragazzo coperta della sola maglietta che utilizzava come pigiama, riuscendo a percepire ugualmente i suoi muscoli tesi. Sorrise pensando a tutto lo sforzo che Ryuji stava facendo per evitare di pesargli troppo addosso. Sorrise nel sentire la sua mano che, spostando tutto il peso sul solo gomito sinistro, accarezzava la sua pelle di bambina arrivando fino ai fianchi, incerta sullo scendere più giù e rischiare. 

Qualcosa, nel suo corpo, vibrò, probabilmente partendo da quel punto che nessuno aveva esplorato ne tanto meno lei e la colse alla sprovvista, facendole perdere per un attimo il controllo.

Proprio nel momento in cui la mano di Ryuji prese coraggio e si avviava verso le cosce, a Taiga vennero in mente le parole velenose di Minori. “Allora vuol dire che siete già finiti a letto insieme?”. Le risuonarono nella testa come uno schiaffo, un’altro schiaffo che la colpiva giusto in volto. O forse un pugno in pieno stomaco. Si staccò dal momento che stava vivendo con il suo fidanzato e ritornò a qualche ora prima, a quando le lacrime le erano scivolate incontrollabili sulle guance e non riuscì a far nulla per evitare che succedesse di nuovo.

 

- Ei, ti sto facendo male?- chiese Ryuji preoccupato che la stesse schiacciando.

-Come fai a farmi male?- disse fra le lacrime- Pur volendo, non saresti capace di farmene. Non tu.

-Ah.- Ryuji capì al volo. Le scivolò sul fianco e se la strinse al petto. Purtroppo però la sua eccitazione non svanì neanche al contatto con il corpo di Taiga irrigidito da quei pensieri tristi. Eppure si rese conto che in quel momento, lei non aveva bisogno di quel genere di contatto. 

Proprio non riusciva a vedere Taiga così triste. Non per colpa di Kushieda.

 

“Prendi nota Ryuji. Domani devi passare in farmacia”.

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Toradora / Vai alla pagina dell'autore: maeg