Serie TV > Arrow
Segui la storia  |       
Autore: La Sibilla    10/03/2015    1 recensioni
La trama di questa fan fic è complentamente reinventata partendo dalla tipica base "romance" dei romanzi Harmony.
Protagonisti di questa storia d'amore ovviamente sono Oliver e Felicity.
Rispondete con me alla domanda "what if..Oliver and Felicity would have been a tipical Harmony couple?"
Spero che vi piaccia!
A presto
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Puntuale come un orologio svizzero, Felicity si svegliò alle prime luci dell'alba.
L'uomo sdraiato al suo fianco le cingeva la vita con atteggiamento protettivo tenendola stretta a se. Sentiva il respiro di lui sulla pelle nuda della schiena.
La notte trascorsa insieme ad Oliver sarebbe rimasta impressa nella sua mente come un marchio a fuoco, indelebile, per sempre.
Presto sarebbe tornato alla sua vita a New York e lei avrebbe iniziato il nuovo lavoro a San Diego. Questo sogno meraviglioso quindi era, senza ombra di dubbio, destinato a durare poco. Era ora che scendesse dalle nuvole e ricominciasse a pensare razionalmente.
Se Jasmine non si fosse fatta male ci sarebbe stata lei al suo posto? Faticava a credere che quello che aveva condiviso con Oliver fosse solamente puro piacere carnale.
No. Era stato molto di più. Si erano amati con un intensità tale da lasciarla stupefatta, confusa, deliziata.
Il cervello era andato in tilt, la sua mente matematica aveva smesso di calcolare e il suo cuore aveva preso il sopravvento. Si era donata anima a corpo a quell'uomo meraviglioso.
Si conoscevano solo da due giorni eppure era come se lo avesse atteso per tutta la vita e finalmente lo avesse trovato.
Poteva davvero rinunciare a lui? Era intenzionata a godere di ogni minuto del tempo che dovevano ancora trascorrere insieme, a fare tesoro di ogni istante e, quando inevitabilmente fosse andato via , avrebbe avuto mille dolci ricordi a tenerle compagnia.
Si girò per guardarlo. Il suo viso era rilassato e le sue labbra erano piegate in un lieve sorriso.
Gli accarezzò la fronte e gli diede un bacino sul naso sussurrando:-" Ti sei preso il mio cuore Oliver Queen"-.
Lentamente scivolò giù dal letto facendo attenzione a non svegliarlo, si diresse verso il bagno e si infilò dentro la doccia. Dopo una decina di minuti, avviluppata nel morbido accappatoio, scese le scale.
Si fermò qualche istante ad ammirare la visuale dalla vetrata del salotto, raccolse i vestiti sparsi sul pavimento e si avvicinò alla porta. Si affacciò brevemente sul corridoio.
L'efficente maggiordomo, appena si accorse della sua presenza, corse a domandarle se aveva bisogno dei suoi servigi. Felicity arrossì dalla punta dei piedi alla radice dei capelli. Salutò con un sorriso restando nascosta dietro la porta, gli consegnò i vestiti e chiese di mandarli in lavanderia, poi attaccò il cartellino " non disturbare" sulla maniglia.
Accidenti che imbarazzo! Doveva trovare un modo per distrarsi.
Si guardò intorno e individuò un impianto stereo. Lo accese, regolò il volume ad una tonalità che non disturbasse il riposo di Oliver e poi si diresse verso la cucina.
La struttura della scala separava il soggiorno dall'angolo cottura. Sulla sinistra c'era un altra porta che conduceva alla stanza di Tommy. Quella suite era più grande del suo appartamento.
Felicity cercò il frigorifero. C'era ogni ben di dio la dentro! Aveva l'imbarazzo della scelta: uova, pancetta e latte.
In uno scaffale trovò del pane da toast e del burro d'arachidi,nella cassettiera tutta la biancheria e le posate per apparecchiare la tavola.
Aveva l'occorrente per una super colazione.
Oliver aveva aspettato che Felicity scendesse al piano di sotto prima di alzarsi dal letto.
Si era svegliato appena l'aveva sentita muoversi, ma aveva preferito far finta di dormire. L'intenzione era quella di farle un piccolo scherzo ma ,subito dopo, lei gli aveva fatto quella confessione così sincera,che non aveva potuto rompere l'incanto di quel momento.
Anche lui decise di fare una doccia.
Quando tornò in camera, pensò di ordinare la colazione ma, percepì l'odore di pancetta affumicata e caffè quindi, posò il cercapersone sul comodino e scese in cucina.
Felicity canticchiava allegramente, sulle note di Miss Indipendent mentre spalmava il burro d'arachidi sui toast. Aveva i capelli umidi e indossava solo l'accappatoio.
Il formocolio nello stomaco cominciò a tormentarlo di nuovo. Quella visione aveva messo in moto le sue fantasie.
Mentre faceva una piroetta, lei, si accorse della sua presenza. -" Oh..Oliver... Buongiorno!"- disse allegramente
-" Buongiorno"- rispose sorridente avvicinandosi a lei.
La ragazza posò il pane sul tavolo e lo abbracciò dandogli un bacio sulle labbra. -" ho preparato la colazione.. spero tu abbia fame.."-
-"mmm..si, in effetti, sono molto affamato.."- le mise una mano dietro la nuca e ricambiò il bacio, approfondendolo. Introdusse l'altra nella fessura dell'accappatoio e le sue dita si strinsero intorno al capezzolo . Lei gemette.
Quel semplice suono gli fece ribollire il sangue nelle vene, la sollevò e la riportò in camera . Giacevano fra i cuscini, Felicity sopra di lui.
-" Oliver Queen.. tutto il mio lavoro è andato sprecato!"- gli disse con un dolcissimo e finto tono di rimprovero.
-" Eri così bella che ho dimenticato l'aroma del caffè.. sentivo solo il delicato profumo del bagnoschiuma al sandalo.. mi perdoni?"-
-" mmm.. non lo so... mi farò venire in mente qualcosa..."- sorrise maliziosamente e iniziò a muoversi risvegliando la sua eccitazione.
-" ecco... sei di nuovo pronto per me.. questo può andar bene per fare ammenda.."-
Lui sorrise, la rovesciò sul letto e ricominciarono a far l'amore.
Molte ore dopo Felicity gli propose di fare un pic nic al Lorenzi Park.
Oliver ordinò un pranzo al sacco mentre lei si appartò per chiamare sua madre al telefono.
-" Virtue Professional Dating, sono Donna, come posso esserle utile?"-
-" Ciao Mamma.. sono io"-
-" Felicity! Non sei rientrata a casa..dove diavolo sei?"-
-" beh..io.. sono rimasta all'hotel ieri sera.."-
-" ah si? perchè non mi hai detto nulla?"-
-"mamma! non è che lo avessi programmato..insomma... è successo..."-
-" Felicity Smoak! E' successo?.. Cosa è successo?"-
-" mamma ti prego! non mettermi in imbarazzo più di quanto non lo sia già..."-
-" tesoro..dovresti sapere che puoi parlare di sesso con la mamma..."-
-"accidenti! non ho nessuna intenzione di parlare di queste cose con te!..."-
-" oh..la mia bambina.... va bene non insisto... di cosa hai bisogno?"-
-" vado a pranzo al Lorenzi Park, mi serve un cambio di vestiti.."-
-" te li faccio recapitare fra venti minuti.. "-
-" grazie!"-
-" Oh.. Felicity..."-
-" si?"-
-" salutami il Signor Queen.."-
-" ouch"-
Riagganciò per non sentire la risatina di sua madre.
Alla fine non si era comportata molto diversamente da quelle ragazze che aveva spesso criticato. Del resto sfidava qualunque donna a non essere attratta inesorabilmente da Oliver Queen.
Era felice che Jasmine fosse caduta dalle scale. Era meschina ed egoista, ma era felice. Poteva illudersi che il suo incontro con Oliver fosse voluto dal destino.
Appena pronti raggiunsero l'entrata dell'hotel dove il concierge li stava aspettando per consegnargli le chiavi di una fiammante Aston Martin rossa.
Oliver le aprì la portiera e la invitò a sedersi, poi raggiunse il posto di guida, tirò fuori gli occhiali da sole dal cruscotto e li indossò. Selezionò l’itinerario, dall’hotel al parco, sul navigatore satellitare e accese il motore.
Felicity si guardò intorno alla ricerca dello stereo.
-“ Un po’ di musica di sottofondo..per James Bond!”- disse in tono scherzoso.
Lui scoppiò a ridere.
-“ Sei pronta all’avventura Bond girl? Guido come un pilota di formula uno!”-
-“ Interessante.. vediamo, quali altri talenti possiedi Signor Queen?”-
-“ mmm… avrai modo di scoprirlo..”-.
Suonava come una promessa. Lo aveva detto in tono deciso e serio.
Mentre sfrecciavano ad alta velocità sull’autostrada, Felicity si ritrovò a pensare che la settimana a Sidney sarebbe stata molto impegnativa. Chissà se avrebbero trovato il tempo per fare qualche breve escursione.
Le sarebbe piaciuto visitare la cattedrale di Saint Mary e il Parco Centenario e ovviamente avrebbe adorato uno spettacolo al Teatro dell’opera.
Non aveva ancora aperto il computer di Jasmine, doveva dare un occhiata alla presentazione per la conferenza e anche ai piani per il tempo libero, magari poteva trovare un oretta dove inserire qualche piacevole diversivo.
Ci avrebbe pensato quella sera stessa. Adesso, però, l’unica cosa su cui si doveva concentrare era il suo pomeriggio con Oliver.
La stazione radio mise in onda  Wicked game.
I due si scambiarono uno sguardo intenso e carico di significato.
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Arrow / Vai alla pagina dell'autore: La Sibilla