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Autore: Kushina Namikaze    10/03/2015    1 recensioni
Salve! Forse sarò pazza a pubblicare una seconda storia a capitoli quando la prima non è ancora finita, ma ci provo. Questa volta ho deciso di raccontare la storia di Minato e Kushina dalla notte di quel famoso salvataggio fino alla loro morte. Volevo pubblicarla in un unico capitolo ma è venuta più lunga di quanto pensassi! Racconterò di come si sono conosciuti meglio, come si sono innamorati e i guai che hanno passato.
Dal Testo: “Credi davvero che mi importi? Anche se sei una forza portante non cambia ciò che sei veramente. Io ti amo e poco importa se dentro hai un demone o meno. Vorrà dire che il Kyuubi farà da terzo in comodo ogni volta che staremo da soli.”
Spero di avervi incuriosito ;)
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fugaku Uchiha, Kushina Uzumaki, Mikoto Uchiha, Minato Namikaze | Coppie: Minato/Kushina
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
Capitoli:
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La nascita del piccolo Itachi fu un evento molto atteso da tutti e soprattutto avvenne quando tutti meno c’è lo aspettavamo, soprattutto all’interno del clan Uchiha. Fortuna volle che la prossima prova dell’esame sarebbe stata circa un mese dopo perché io e Minato venimmo invitati alla festa enorme in casa Uchiha durata un bel po’ di giorni. Arrivavano doni da tutte le parti, ogni Uchiha portava qualcosa, le bambine portarono tante ghirlande di fiori, mentre i bambini gli regalavano dei piccoli kunai morbidi giocattolo da mordicchiare quando gli sarebbero cresciuti i dentini e giocattoli vali, i più grandi invece regalavano delle tutine di varie misure e di vari modelli. All’interno del quartiere Uchiha vi erano ovunque ghirlande e palloncini azzurri e tanti cartelloni colorati con la scritta “E’ Nato Il Piccolo Itachi” e cose del genere. Non mi sarei mai aspettata una festa tanto grande per la nascita di un bambino. Poi Mikoto mi disse che normalmente non vi sono questi festeggiamenti esagerati, tranne se si parla dell’erede del capo clan. Probabilmente anche Fugaku ha avuto una festa così alla sua nascita. Il piccolo Itachi, fortunatamente, era tranquillo. Piangeva raramente e quelle poche volte erano dovute alla fame o perché voleva che la mamma gli cambiasse il pannolino, una volta toccò a Fugaku farlo. Non ne voleva sapere, andava contro i suoi principi, però Mikoto doveva cucinare e il pianto di Itachi si faceva sempre più squillante, così Fugaku dovette abbandonare il suo orgoglio per permettere alle sue orecchie di avere un attimo di tregua. Quell’uomo era troppo abituato alla calma e al silenzio e per un tipo come lui un bambino in casa non è affatto l’ideale. Quella volta che dovette cambiare il pannolino Minato era con lui e quando restammo da soli mi raccontò tutto nei minimi dettagli visto che io ero uscita un attimo a fare delle compere per il pranzo che Mikoto stava preparando.
****
“Fugaku potresti cambiare tu il pannolino a Itachi? Se mi allontano qui si brucia tutto!” disse Mikoto dall’altra parte della cucina.
“Ma se glielo cambi dopo non è mica un problema.” Rispose Fugaku con pacatezza mentre Minato guardava i due coniugi battibeccare.
“Voi continuare a sentirlo piangere? Bene, ma poi non ti lamentare che la sera ti fa male la testa e soprattutto non dire che il suo pianto ti ha rotto i timpani.”
“Quello lo ha già fatto e adesso tu gli dai anche una mano.”
“Lo sai che se gli cambi il pannolino smette vero?”
“Ok d’accordo ci penso io!” disse alla fine Fugaku cedendo alle urla della moglie e al pianto del figlio.
Intanto Minato si divertiva nel fare da spettatore a quella litigata, peccato che Fugaku se ne accorse!
“Dato che ti diverti tanto ora mi aiuti a cambiargli il pannolino Minato!”
“Eh! Cosa? Perché io? Insomma non so mica come si fa?”
“Neanche io lo so, ci sarà scritto come fare nelle istruzioni.”
“Si ma puoi farcela anche da solo a leggerle non trovi?”
“Così non solo abbandoni il tuo migliore amico in un momento di difficoltà, ma non ti prendi cura nemmeno del tuo figlioccio. Dopo tutto l’aiuto che ti ho dato! Se non fosse per me non saresti riuscito neanche a diventare genin.”
“Ok ok ti aiuto! Non c’è bisogno di raccontare tutta la storia della nostra vita!”
I due uomini andarono nella cameretta del piccolo Itachi mentre Fugaku teneva in braccio il bimbo. Fugaku poggiò il bimbo sul letto mentre Minato prendeva i pannolini.
“Hey Fugaku vedi che qui non ci sono le istruzioni.”
“Che vuol dire che non ci sono?”
“Vuol dire che non ci sono! Sicuramente sarà talmente facile che non servono le istruzioni. Vedi come è messo quello che già ha e metti quello pulito nello stesso modo.”
“Ok proviamo!”
Fugaku iniziò a spogliare il piccolo Itachi che continuava a piangere, ma non appena sbottonò la tutina trovò una sorpresa non molto gradevole.
Quello che doveva essere un piccolo bisognino si era trasformato in un conglomerato misto fra pannolino tutina e cacca del bimbo, credo sia inutile descrivere la faccia schifata dei due amici. Minato, dall’olfatto sopraffine, dovette allontanarsi per qualche istante per  evitare di rimettere. Fugaku, preso da una botta di coraggio restò li e iniziò a spogliare il piccolo. Minato ripresosi dalla puzza prese la tutina, tenendola sempre a debita distanza e la portò in lavanderia, almeno vi era un emanatore di puzza in meno. Intanto Fugaku arrivò al momento cruciale, stava per aprire il pannolino!
Lo aprì e vide l’orrore in quel pannolino! Minato arrivò tenendosi a distanza di sicurezza.
“Te lo giuro Minato in questo momento preferirei essere un anbu in missione!”
“Lo sai che loro fanno per di più missioni di livello “S” vero?”
“Fidati è meglio!! Avvicinati così capisci!”
“No grazie preferisco guardare da qui!”
“Ma che grande amico che mi ritrovo!” Disse Fugaku con sarcasmo.
Prendendo una boccata di coraggio Fugaku iniziò a pulire il piccolo Itachi con le salviettine, per poi passare alla spugna bagnata con acqua e un po’ di sapone. Quando finalmente sembrava aver finito ecco che Itachi riserva una sorpresa al suo papà. Minato si stava avvicinando per controllare la situazione quando Itachi iniziò a emanare qualche zampillo di pipì che finì tutta in faccia a Fugaku. Minato scoppiò a ridere mentre Fugaku diventava rosso dalla rabbia, ma non poteva di certo prendersela con il piccolo, era nato da appena qualche giorno non aveva di certo il controllo della sua vescica. Così se la prese con il malcapitato Minato.
“SI PUO’ SAPERE COSA HAI DA RIDERE!!”
“Scusami ma la tua faccia è troppo divertente!” rispose Minato mentre si asciugava qualche lacrima.
“Visto che stai li a divertirti ora ci pensi tu al resto!”
“Aspetta? Io? Ma non so da dove iniziarci! E poi il figlio è il tuo!”
“Ma sei il padrino e visto che hai riso tutto il tempo ora ci pensi tu!” gli disse Fugaku mettendogli davanti il pannolino pulito.
Minato, nella speranza che il peggio fosse passato ripulì il bimbo, quando finì tentò di capire come funzionava quel coso assorbi pipì.
Intanto io arrivai e andai a dare una mano a Mikoto quando mi disse che Itachi era in mano di quei due bamboccioni, così andai in aiuto del piccolo Itachi.
Quando arrivai vidi Minato alle prese con il pannolino (confondeva il davanti con il dietro), e Fugaku tutto bagnato che si lavava la faccia, direi che non servivano spiegazioni.
Mi avvicinai al bimbo e presi in mano la situazione.
“Spostati che qui ci penso io! Fugaku, visto che sei bravo con lo sharingan a copiare tutto guarda bene come si fa così la prossima volta sarai di aiuto. Minato non me lo aspettavo che non capissi come si fa. Impara perchè un domani sarai papà anche tu!”
“Aspetta che vuoi dire con “sarai papà anche tu”?”
“Bhè niente, solo che…che niente lascia perdere!”
Perchè mi era uscita quella frase non so. Stupidi ormoni pre ciclo! Adesso Minato si farà ventimila film mentali sul fatto che gli stia nascondendo qualcosa! Vabbè orma è fatta!
Intanto avevo finito di sistemare il piccolo Itachi così lo presi in braccio per coccolarlo un po’. Era davvero un bel bambino sicuramente da grande sarebbe diventato davvero un bel ragazzo, sembrava aver ereditato i lineamenti fini della madre fortunatamente, non che Fugaku non fosse un bell’uomo ma aveva dei lineamenti troppo rudi a differenza di Mikoto.
Poi le sue piccole manine avevano già una presa molo forte, segno che in futuro sarebbe diventato un ottimo shinobi, sicuramente Fugaku, nonostante le tante non sopportazioni dovute alla confusione in casa sua dovuta al piccolo, era già molto orgoglioso di Itachi. Lo si vedeva dal modo in cui lo guardava e da come ne parlava.
*****
Il pranzo fu un vero successo, Mikoto è sempre stata bravissima ai fornelli, in questi giorni ho imparato un sacco di ricette e trucchetti per fare dei pasti davvero squisiti.
Il pomeriggio proseguì, Fugaku sfidò Minato ad una partita a scacchi mentre io e Mikoto, dopo aver sistemato e pulito tutta la cucina coccolammo il piccolo Itachi che non voleva saperne di fare il riposino.

Trascorso il pomeriggio io e Minato ritornammo a casa, ma prima ci fermammo nel nostro luogo segreto ad ammirare il tramonto dai mille colori. Ci sdraiammo vicini ai piedi di un albero nell’erba alta e fresca, era da tanto tempo che non stavamo da soli in quel luogo per così tanto tempo. Fra esami e riunioni improvvise avevamo avuto davvero poco tempo da dedicare a noi stessi come coppia, sapevamo che nessuno li ci avrebbe disturbati. Ci coccolammo, ci baciammo e parlammo davvero tanto. Non parlavamo così dai tempi in cui ci allenavamo insieme, era bello sapere che il nostro rapporto era ancora intenso come tanti anni prima, se non addirittura di più.
“Allora? Cosa volevi dire oggi con ‘presto sarai padre anche tu’?” disse Minato cogliendomi di sorpresa.
“Bhè niente te l’ho detto solo che un domani anche tu sarai padre magari fra parecchi anni ma lo sarai insomma!” risposi impacciata.
“Ma davvero? E come fai a saperlo? Non mi dire che prevedi il futuro!?” disse con un tono scherzoso.
“AAAAAAAH Lascia stare sono gli ormoni pre ciclo a parlare!!”
“Sbaglio o dovevi averlo già passato? Insomma secondo il calendario sarebbe dovuto arrivare circa due settimane fa!”
“Ti dico che sta per venire ho persino tutti i sintomi! E poi come fai a sapere quando doveva arrivare??”
“Lo scrivi ogni mese sul calendario, proprio perché dimentichi sempre il giorno.”
“Tranquillo sarà un banale ritardo, vedrai che sta notte arriva!”
“E come fai a saperlo??”
“Bhè ogni volta che deve arrivare il ciclo la mattina vomito, è già da due forse tre giorni che capita quindi sta arrivando!!”
“Se lo dici tu ci credo! Comunque ammetto che non mi dispiacerebbe diventare padre, magari fra qualche anno dopo che si saranno risolti tutti questi conflitti fra i paesi. Se devo essere sincero invidio molto Fugaku, un po’ per tutto. Lui ha Mikoto al suo fianco…”
“Bhè tu hai me!”
“E guai a chi ti porta via! Però non è solo questo, ha una bella famiglia adesso e anche alle spalle, ha una bella casa in un posto dove tutti lo conoscono, gli Uchiha sono davvero tanti ma sono anche una grande famiglia unita. Io a parte te non ho niente!”
“Non è vero che non hai niente’ttebanè!! Oltre a me hai tanti amici che ti stanno vicino, hai jiraya sensei, hai Obito, Rin e Kakashi che ti vogliono bene, e poi casa tua non sarà un villone, ma è abbastanza grande per noi due ed è questo ciò che conta! E poi facciamo già fatica a tenere ordinata quella che hai per via dei nostri impegni figurati se la casa fosse un mega villone da dieci stanze!”
“Guarda che non è solo casa mia, è anche casa tua baka!!”
Restammo li ad osservarci a baciarci, ormai il sole era tramontato da un pezzo lasciando spazio alla luna e alle sue stelle.

Ritornammo a casa, cenammo e andammo a letto abbastanza presto. L’indomani avremmo avuto la visita generica mensile. È una visita che devono fare tutti gli shinobi per garantire la nostra salute. Sono molti gli shinobi che hanno vizi come il fumo o l’alcol, fortunatamente non noi, e queste visite servono soprattutto a loro, così se i loro vizi iniziano ad ucciderli dall’interno i medici se ne accorgono in tempo per salvarli, inoltre tutti noi durante le missioni rischiamo di entrare in contatto con dei materiali nocivi alla nostra salute, poi, a parte tutto questo, queste visite servono anche per tenere sotto controllo il peso e la nostra forma fisica.
Sapevo che già sarebbe andato tutto bene, ma se non facevamo queste visite l’Hokage poteva anche decidere di non mandarci più in missione, quindi saremmo andati lo stesso pur di non rischiare.



Si sono viva. Perdonatemi per tutto il tempo che vi ho fatto attendere, so che ormai qui sotto scrivo sempre la stessa tiritera, comunque...
Ho faticato a scrivere questa storia, in primo luogo volevo ridicolizzare un pò Fugaku, l'orgoglioso perfettino, e spero di esserci riuscita. Sono anche riuscita a ricavare quello che spero sia un bel momento MinaKushi. Aspettatevi delle belle e scoinvolgenti sorprese nel prossimo capitolo. Ma la domanda che mi pongo io è: riuscirà la nostra coppia preferita a superare tutte le difficoltà legate ad una coppia? Fino ad ora, a parte la lontananza tutto è stato perfetto nella loro vita. E se un tornado la sconvolgesse totalmete??
Continuate a seguirmi mi raccomando alla prossima, ciaooooooo!!!
  
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