E va
bene!!!!
Ma allora
questo ragazzo voleva davvero farmi saltare i nervi!!!!!
Non mi resi
nemmeno conto che dal semplice pensare di torcergli il collo ero arrivata a
farlo davvero.
O meglio che
avrei provato a farlo. Solo che era davvero alto..e veloce..non riuscivo ad
afferrarlo, così optai per un po’ di botte alla cieca..e AHI!!!!
Voglio
dire..CAVOLO!!! se questo ragazzo andava in palestra!!!
Era come
colpire una pietra..cioè, doloroso e inutile.
Non sembrava
che gli facessi più che un semplice solletico.
Provai a
metterci più forza ,ma in meno di un secondo lui mi bloccò i polsi.
-Peggio per
te.-sibilai, ricorrendo al piano B, i calci.
-E va bene,
ora basta. –disse smettendo di ridere.
Non so
nemmeno come ma mi ritrovai lui alle spalle che mi stringeva in una specie di
morsa d’acciaio. –Lasciami andare subito..Logan ti ho detto di lasciarmi.
LASCIAMI!!!
Tentai di
liberarmi ma fu inutile.
-LASCIAMI
SUBITO!!!!!
-Solo se la
smetti e ti dai una calmata. –disse, e lui sì che era perfettamente calmo.
-Tu non PUOI
dirmi cosa devo fare!! NESSUNO lo può fare, NESSUNO…
Continuai a
scalciare e a dimenarmi sperando in un suo attimo di distrazione o stanchezza
per liberarmi, ma Logan sembrava instancabile.
Stavo
cominciando a meditare una resa quando lui cambiò le nostre posizioni e mi
ritrovai a due centimetri dal suo viso praticamente incollata a lui.
Nonostante
la nuova situazione si prestasse a dargli un paio di calci ben assestati alle
parti basse..mi ritrovai mio malgrado incapace di muovere anche un solo
muscolo.
Odiandomi
ogni secondo mi accorsi di essere arrossita.
Abbassai il
viso cercando di nasconderlo ma quando sbirciai vidi che non stava guardando
me.
Era assorto,
come in ascolto, concentrato su un punto alle nostre spalle.
Stavo per
chiedergli cosa avesse sentito quando un fascio di luce ci colpì in pieno.
Subito dopo
una voce chiese cosa stava succedendo. Doveva essere una delle guardie del
campus.
-Ora sei nei
guai .- sibilai.
Lui rise
piano soffiando aria sul mio viso. Rabbrividii all’istante.
-Non sono io
quello che voleva rubare una macchina. –mi rispose parlando in modo che potessi
sentirlo solo io.
-Lasciami
andare o gli dico che mi stai molestando.
Si voltò a
guardarmi e intanto avvicinò di più il suo viso al mio.
Il mio cuore
impazzì. Lo sentivo così forte che per un attimo pensai davvero che stesse per
uscirmi dal petto.
-Dubito che
ci crederà..-sapevo che mi stava prendendo in giro..ma DIAMINE SE ME NE
IMPORTAVA QUALCOSA!!!!
L’unica cosa
che sapevo era che si era avvicinato ancora un po’.
Era così
vicino ora che sarebbe bastato un minimo movimento per far unire le nostre
labbra.
Non riuscì proprio ad impedirmi di schiudere
le mie.
Vidi le sue
muoversi. Forse stava parlando, ma io non udì una sola parola.
Sentivo solo
il mio cuore. Probabilmente ora chiunque nel campus poteva sentirlo.
-..cosa?..-chiesi
confusa come mai.
Lui sorrise
di nuovo e si sporse verso di me. Io protesi istintivamente le labbra, ma lui
con una manovra decisa si spostò dirigendosi verso il mio orecchio.
-Direi che
li abbiamo convinti, no?-probabilmente alludeva alla guardia, ma io ero troppo presa per voler verificare.
Io sbattei
un paio di volte le palpebre cercando di riprendere un minimo di controllo.
-..mmm?..-Logan
si era di nuovo allontanato ma mi stringeva ancora tra le braccia.
Comunque ora
che non era più incollato a me mi sembrava di poter ricominciare a far
funzionare il cervello a dovere…anche se una parte del suddetto cervello
continuava a reclamare il bacio mancato.
Lo spinsi
via e stavolta lui si allontanò rimanendo però sempre di fronte a me, con le
braccia ora incrociate sul petto.
Lo imitai.
Un po’ per mantenere la distanze,non facendo magari una stupidaggine..tipo
gettargli le braccia al collo..e poi perché mi sembrava di gelare adesso che
non mi abbracc..mi tratteneva più.
-Non osare
mai più mettermi le mani addosso. –gli dissi tra i denti.
-Volevo solo
impedire che ti facessi del male. –mi rispose lui semidistratto.
Ma che
sbruffone!!!
Ora nemmeno
mi ascoltava!!!!!
-Veramente
ero IO che volevo fare del male a TE!! –dissi sottolineando ogni parola perché
gli entrasse bene in quella zuccaccia.
Finalmente
si degnò di tornare a concentrarsi su di me.
-Ma tu sei
sempre così rissosa?- mi chiese inclinando leggermente le testa da un lato.
Non sembrava
volermi prendere in giro, ma solo curioso.
-Io non sono
rissosa. –ringhiai.
Lui rise per
la mia ovvia contraddizione.
Contai fino
a dieci con gli occhi chiusi per evitare di dargli altre prove a favore.
-Dicevi?
Calma, Mia,
non dargli soddisfazione..
-Io non sono
così..non sono rissosa..ma non sopporto i tipi come te..
-Quindi lo
sei solo con quelli come me?
Io annuii
decisa.
-E…che tipo
sarei secondo te io?
Di nuovo
sentii prudermi le mani.
Ora
ricominciava con quella storia che secondo lui io pensavo sempre a lui.
Come se
fosse una bugia!!! Commentò una irritante vocina nella mia testa, che io prontamente
zittii.
Forse e dico
FORSE, era vero che avevo pensato a lui ma solo per via di quello che
riguardava le mie ricerche.
Comunque con
lui finsi di non cogliere l’allusione e gli risposi per le rime.
-Un
ragazzino viziato. Figlio di papà. Uno che pensa di poter fare quello che vuole
con i soldi e magari la posizione di papino..-non sembrava molto offeso, così
rincarai la dose -..un tipo come Zack per capirci.
Mi impedii
di esultare quando vidi la sua mascella contrarsi .
Per il resto
non dava segni di aver accusato il colpo ma io ormai conoscevo bene i gesti
che..cioè..non che li avessi studiati…OH MERDA!!
Prima che la
situazione mi sfuggisse del tutto di mano mi chinai a raccogliere lo zaino e me
lo rimisi sulle spalle.
Tanta era la
fretta che ne rovesciai una parte a terre.
-Maledizione!!
Vorrei sapere come mai ogni volta che compari tu mi va tutto storto..
Logan si era
subito chinato, pensavo per aiutarmi, invece si rialzò quasi subito. Lo seguii
con lo sguardo e notai che aveva in mano il mio libro. Quello dei Quileutes.
-Ehi
ridammelo, è mio!!
-Della
biblioteca. –mi corresse in automatico.
-Ridammelo.
Ma lui non
fece nemmeno il gesto. Invece lo strinse con più forza e poi fissò i suoi occhi
nei miei.
Sembrava
volesse ipnotizzarmi.
-Che te ne
fai di questo? –poi diede uno sguardo al mio zaino bello carico e il suo viso
si fece sospettoso. –Dove stavi andando?
Gli strappai
il libro dalle mani e lo rimisi al suo posto.
-Ti ho già
detto che non sono affari tuoi.
Sembrò
meditare sulle mie parole e non sembrava molto d’accordo, poi però cambiò
rotta. Lo capii subito dall’espressione del suo viso..
Oh. E va
bene, VA BENE!!! Conoscevo le sue espressioni e i suoi gesti …ma questo non
voleva dire che mi piaceva. ASSOLUTAMENTE NO!!Lui mi interessava SOLO per quello
che poteva associarlo alle mie richieste. PUNTO.
-Beh,
comunque non credo che andrai lontano a piedi.
-Pensa agli
affari tuoi Logan!!
Si chinò per
prendere il m io zaino e lo mise sulle sue spalle e poi mi tenne aperto lo
sportello dalla macchina. La sua macchina. Quella che avevo tentato di rubare.
-E questo
che vuol dire?
-Ti sto
offrendo un passaggio.-disse con lo sguardo più innocente del mondo.
Io sgranai
gli occhi e gli scoppia a ridere in faccia.
-Tu sei
pazzo!!!!!-esclamai sempre ridendo.
-No affatto.
Non diede segno di aver capito il mio rifiuto.
-Non esiste
proprio.-dissi tanto per non lasciare spazio a dubbi.
-Non puoi
andare a piedi. –disse come se fosse un dato di fatto. Una legge.
-Io faccio
come mi pare. E poi non sai nemmeno dove devo andare.
-Oh, ma
questo è un problema di facile soluzione. Basta che tu me lo dica.
-Sei
incredibile. –dissi guardandolo tra l’incredula e l’irritata.
-Grazie.
Neanche a
dirlo non fece una piega.
Restò
immobile come se davvero dovessi salire sulla sua macchina da un momento
all’altro.
-Logan, io
non verrò da nessuna parte con te. ANZI. Sei tu che non verrai da nessuna parte
con me.
Il suo
sorriso si fece ancora più angelico.
-E allora
non andrai da nessuna parte.
-Sono
proprio curiosa di sapere cime intendi impedirmelo. –e lo ero davvero, curiosa
voglio dire.
-Semplice.
Se tu non mi dici dove vai io ti denuncio per il furto della mia auto.
No, ecco,
ORA ero incredula.
Mi ripresi
in fretta. –E credi che ti crederanno?
-Naturalmente.
–sembrava davvero sicuro, ma era un bluff.
-La tua auto
è qui.-dissi con lo stesso tono che si usa con le persone un po’..toccate.
-Lo so.
-E allora?
-Allora
dimentichi i soldi, il potere e il resto.
Mi gelai.-E
tu vorresti scomodarti tanto per ..per cosa, esattamente?
-Voglio
venire con te.
-Ma se non
sai nemmeno dove vado!!-dissi esasperata.
Non mi
rispose, si limitò ad aprire di più lo sportello e a farsi da parte per farmi
entrare.
-Non stai
scherzando vero?
-No.
Qui c’era
qualcosa che decisamente non quadrava.
Perché cavolo
si stava comportando così?
Voglio dire,
era stato sempre irritante..ma sembrava normale.
Quindi
perché si comportava da pazzo?
-Tu mi vuoi
pedinare. –non era una domanda e infatti lui non rispose.
-Tu..ma
certo..il libro..-dissi tirando un paio di somme –Non vuoi che vada a Forks.
Ma la
domanda vera, quella da un milione di dollari era PERCHE’?
Perché non
voleva che ci andassi?
Logan sempre
immobile e impassibile non spiccicava parola.
-E’ per il
libro? Per quello che c’è scritto?
I suoi occhi
lanciarono lampi. –Non essere ridicola.
-Ridicola?
Oh no, non credo proprio. –Sì, col cavolo che mi fregava ora!!!
-Già la
prima volta che mi hai visto con questo libro hai cambiato espressione. Dimmi
perché.
-Non so di
cosa parli.
-E allora
perché mi segui? Perché vuoi sapere dove vado?
Niente
risposta di nuovo.
-Non ti
stavo seguendo. Ero venuto a prendere la macchina.
-Non ti
credo. Tu sai qualcosa e non vuoi che lo scopra anche io. Ora devi dirmi cosa.
Richiuse lo
sportello e posò lo zaino ai miei piedi.
-Era solo
uno scherzo..ma vedo che non è divertente come pensavo.
Sembrava
sincero..ma io non gli credevo perché..non sapevo perché. Era così,punto.
-Stai
mentendo.
-Mia, io non
so davvero cosa vuoi sapere…io non sapevo che volevi andare a Forks..non sapevo che
stavi cercando qualcosa..
Si stava per
voltare ma io lo bloccai.-NO!!
-No cosa?
–disse fermandosi.
-E’
importante. –lo supplicai. –Se sai qualcosa..qualcosa che potrebbe aiutarmi a
capire..-mi morsi il labbro prima di dire troppo.
Mi guardò in
un modo in cui non mi aveva mai guardato. Sembrava volesse entrare nel mio
cervello e trovare lì, direttamente , le informazioni che gli servivano.
Restammo a
fissarci per un momento infinito. Volevo che leggesse nei miei occhi quanto era
importante per me sapere.
Lui sembrava
combattuto. Sembrava che volesse dirmi qualcosa, ma c’era qualcosa che lo
tratteneva.
Un qualcosa
che sembrava simile al motivo per cui io non potevo dire niente a lui.
-Devo
saperlo Logan..qualcosa di quello che c’è nel libro è vero?
Si riscosse e
lessi nei suoi occhi che il momento era passato e lui non avrebbe parlato.
-Io..ho
bisogno di saperlo.
-Vuoi sapere
se esistono i vampiri? O gli uomini lupo?-mi schernì. Ma non sembrava si stesse
divertendo.
Scossi
decisa il capo. –Certo che no..so che quelle sono solo
favole..chiacchiere..ma SO che c’è qualcosa di vero..qualcosa che sembra essere
un prodotto della fantasia di qualcuno..ma in realtà è vero.
-E come lo
sai?
-Lo so. -
ribadii.
-Sai che i
vampiri non esistono. –disse per chiarire il concetto.
Io sbuffai.-
Certo!Non sono stupida..voglio dire..creature né vive né morte che si nutrono
di sangue..e si trasformano in pipistrelli..o uomini che con la luna piena
diventano grossi cani..
Mi sembrò
più rilassato. Accidenti..vuoi vedere che mentre io pensavo che fosse matto lui
pensava..che la matta fossi io?
Era per
quello che si era irrigidito? Pensava fossi una di quegli strambo idi che
credono agli ufo?
-Io non sono
una pazza mitomane..
-Non lo
sei?- alzai la testa di scatto ma lui sembrava di nuovo tranquillo e mi stava
prendendo in giro.
-Non più di
altri suppongo.
-Ma credi al
soprannaturale.
Mi mossi
impaziente.
Non mi
piaceva quella conversazione..e se davvero avevo capito male, e lui non sapeva
niente gli avevo detto anche troppo.
-Lascia
stare. Fa conto che non abbia detto nulla..forse dovrei cambiare genere di
letture..-tentai di liquidare la faccenda così. –Mi sarò fatta condizionare
dalle lezioni del professor Gardiner.
Sperai
davvero che Logan lasciasse cadere la cosa.
-Mi sembra una buona idea. –disse infine , dopo
quello che mi era sembrato un secolo.
Più
tranquilla ma col desiderio di allontanarmi da lui il più in fretta possibile
ripresi lo zaino e me lo misi su una spalla.
-Torni al
dormitorio?
-Sì..sì,
certo…Non so davvero cosa mi era preso..non ha nemmeno avvertito Joe..
-Ti
accompagno .
Scossi la
testa. –No..vado da sola.
-E’ tardi.
-Devo
pensare.-dissi ed era la verità.
Probabilmente
lo capii, perché annuì e non insistette oltre.
-Ve
bene..allora buonanotte.-gli dissi fin troppo gentile per i miei standard e mi
incamminai da dove ero venuta.
Mi sentivo
così stanca. Così avvilita.
Stavolta
avevo davvero creduto di poter giungere a un risultato.
Mi sembrava
di aver finalmente trovato una pista..e invece..
Avevo solo
fatto la figura dell’esaltata..e avevo quasi rischiato di svelare il mio
segreto.
Mi voltai a
vedere Logan. Stava salendo in macchina.
Due secondi
dopo mi schizzò accanto a tutta velocità e poi sparì.
Quindi era
vero..era davvero venuto lì per prendere la macchina..
Mi sentii
ancora peggio e dandomi ripetutamente della cretina rientrai a casa.