Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: looking_for_Alaska    10/03/2015    1 recensioni
Achille è un ragazzo come gli altri, finché un giorno viene rivelato a lui e al suo migliore amico Enea cosa sono davvero: figli di dei greci. La loro vita cambia totalmente quando incontrano lei, Pandora. Automa di Efesto, è fuggita dalle Fucine del dio cercando la libertà. Tutto procede tra avventure e missioni, quando però un giorno scoprono che Elena di Troia è viva e cerca vendetta. E scoppierà la Seconda Guerra di Troia.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Afrodite osservava i volti nella Sala dei Dodici. Gli dei maggiori, i più importanti, erano seduti lì. Zeus, severo come sempre, sedeva in un trono più alto, come quello della vendicativa moglie, Era. Afrodite sedeva fra Ares, il suo amante, ed Efesto, il suo sposo. Era stata lei ad aver richiesto un'udienza. Tremò. Erano più di duemila anni che la Cerchia dei Dodici non si riuniva. Afrodite si alzò, e sembrò illuminare la sala con tutta la sua bellezza. Era raddrizzò la schiena. Anche lei era bella. Lei era la regina. Afrodite prese un respiro profondo e parlò : << Sono qui per comunicarvi una grande notizia, purtroppo alquanto preoccupante >>. Si bloccò, poiché Ebe, la Coppiera degli dei, era entrata per porgere un calice di cristallo colmo di vino rosso per Zeus ed Era, che sorrise freddamente, prendendolo con grazia. Appena Ebe se ne fu andata, Afrodite riprese : << Tutti voi sapete in che occasione la Cerchia dei Dodici si è riunita l'ultima volta. Ebbene sì >> continuò incrociando lo sguardo perplesso di Demetra, la dea dell'agricoltura, dall'altra parte della sala. << Sto parlando della guerra di Troia >>. Era la scrutò, chiedendosi dove volesse arrivare. Era stato un evento terribile, ma la colpa, alla fine, ricadeva solo su di lei. << Ebbene, tutti sappiamo che Zeus... Ha degli strani gusti in fatto di divertimento >>. Ci furono alcune risatine in diverse parti della sala, ma Afrodite proseguì, dritta al punto : << Solo che con la sua ultima scappatella, ha dato inizio a una guerra che pensavamo ormai conclusa >>. Tutti gli dei la guardarono, stupiti della piega della che aveva preso il suo discorso. Zeus la fissò gelidamente. << Chi sei tu, o dea lussuriosa, per giudicare me? Io, che sono il tuo re! Proprio tu vieni a farmi la morale, quando tradisci spudoratamente tuo marito con Ares? >>. Afrodite strinse i pugni. << Il mio matrimonio mi è stato imposto! >>. Era rise. << Ma bambina, il matrimonio è compito mio. Lascia fare queste cose agli adulti >>. Afrodite si fece sanguinare la lingua a a furia di stringersela fra i denti per non insultare la sua regina. << Be', si da il caso che l'ultima volta abbia messo incinta una donna. E voi potrete rispondermi, "e quindi? Che c'è di strano?". Ebbene, ve lo dico io. Colei che dorme in grembo di quella donna, è Elena. Elena di Troia >>. Poseidone scattò in piedi, Demetra si lasciò sfuggire un urletto. Era socchiuse la bocca, incapace di proferir parola. Elena. La rovina. La causa di morte di milioni di persone, di nuovo viva? Nella sala scoppiò il caos. Atena, la grande dea, si alzò. << Silenzio! >> urlò, e tutti si zittirono immediatamente. << Lasciatela continuare. Non ha finito >> detto questo, le fece un cenno e Afrodite annuì. << C'è dell'altro. Scoppierà una nuova guerra di Troia. Ma stavolta sarà Elena a scatenarla, per vendicare i Troiani. Ma le donne hanno molti poteri e molta più forza degli uomini. I ruoli si sono invertiti >>. Zeus scattò in piedi. << Assurdo! Fandonie! >> ma Era gli posò una mano sul braccio, invitandolo a sedersi. Demetra la scrutò. << Come sai tutto questo, Afrodite? Nemmeno Ermes, il nostro messaggero >> e indicò un ragazzo dai capelli castani e dall'espressione preoccupata << ne sapeva qualcosa. Come lo sai? >>. Afrodite tremò. Non poteva dir loro la verità. Apollo, biondo e bellissimo, la salvò. << Gliel'ho detto io. Sono il dio dei responsi. Il mio oracolo a Delfi mi ha informato >>. Era, per la prima volta, parlò. << Tu cosa proponi di fare, quindi? >>. La sala fu pervasa da sussurri. Era, la grande Era, colei che era nata per regnare, chiedeva un consiglio ad una dea dell'amore? << Io penso di conoscere la soluzione >>. Prese fiato, sapendo che ciò che stava per dire non sarebbe stato ben accolto. << Dovranno rinascere tutti i semidei che hanno combattuto a Troia. E non solo. Ne servono molti, molti di più. Da quanto so, il potere di Elena sarà quasi immenso. La soluzione è che ogni dio si unisca con un mortale qualsiasi al fine di generare tutti i suoi antichi figli. Io per esempio, genererò Enea. Di nuovo >>. Atena parlò. << Stai dicendo che una persona, se duemila anni fa aveva per esempio undici figli mortali, dovrà tornare sulla Terra e unirsi con undici mortali diversi per undici volte? >>. Afrodite annuì. In un secondo tutti gli occhi si puntarono su Era. Zeus, che l'aveva tradita così tante volte, doveva ritornare con tutte quelle donne. Era era livida, pallidissima, i capelli biondi quasi bianchi che sfuggivano dalla crocchia strettissima. I suoi occhi fissavano il vuoto. Le labbra, aperte, tentavano si formulare delle parole. Era arrabbiatissima. Era allibita. Si sentiva morire. Zeus, intuendo ciò che stava pensando, abbassò la testa, imbarazzato. La regina, che stringeva nella mano sinistra il calice di cristallo, premette attorno ad esso le dita talmente forte da spezzarlo in mille frammenti. << Era... >> cominciò Zeus, ma senza ascoltarlo, lei, lentamente e barcollando, si alzò. Nella sala regnava il silenzio; tutti gli dei aspettavano trepidanti che succedesse qualcosa. La famosa ira di Era non era conosciuta ovunque per niente. Finalmente parlò. << Stai dicendo >> la sua voce era poco più di un sussurro. << Stai dicendo che dovremo... Dovranno... Tornare con tutti quegli insulsi mortali? Per ogni figlio? Ogni volta? >>. Afrodite annuì. Una sola volta. La regina abbassò la testa e annuì a sua volta. Poi la alzò di scatto. << No. Non succederà, è fuori discussione. Sai cosa vuol dire, piccola puttana, vedere il marito che ami più di te stessa, andare e spassarsela con tutte quelle donne? Lo sai? No, non ne hai idea! Tu lo capisci vero? Anche tu sei una traditrice. Ma mettiti per un attimo nei miei panni >> si voltò per incrociare gli occhi di tutti gli dei presenti nella sala. << io lo so cosa dite alle mie spalle. Io sono la stolta, quella che fa finta di niente. Che sa, ma non fa nulla per cambiare le cose. Non è così. Io so, e ho fatto tanto. Questi due figli >> e indicò Ares ed Efesto. << Sono il frutto del mio marcio amore verso mio marito. Guardateli. Sono due delusioni. Io li odio. La loro vista mi fa rabbrividire. Io non voglio subire tutti quei tradimenti, Afrodite. Non di nuovo >>. Era gridò cosí forte le ultime parole da far tremare i vetri, ma poi si calmò. Si voltò verso Zeus, e gli si parò davanti. << Tu sei contento, vero? >>. Zeus scrollò le spalle, evitando il suo sguardo. << Be'... >>. Fu allora che la regina degli dei fece qualcosa di tremendamente coraggioso, e tremendamente stupido. Qualcosa che a nessuna dea o dio sarebbe mai dovuto venire in mente di fare. Sputò ai piedi di Zeus, re dell'Olimpo, dio della giustizia e del cielo, suo marito. Lui ne fu così sorpreso che ci mise un po' a realizzare. Ma lei non aspettò. Scese le scale e raggiunse Afrodite. << Va bene. Ripopoleremo il nostro esercito. Ma io sarò contro di te, in questa guerra >>. Detto questo, uscì dalla sala, orgogliosa e forte e bella come sempre, senza voltarsi indietro. Solo qualcuno con una vista davvero buona avrebbe potuto notare le lacrime furiose che le rigavano le guance.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: looking_for_Alaska