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Autore: Kuromi_san    11/03/2015    2 recensioni
Io sono pronta a vedere i vostri occhi sanguinare dal dolore,e voi?
Genere: Drammatico, Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'MIKE, UN RAGAZZO PARTECIPE DI PARTICOLARI CONTESTI'
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Continuavo a divincolarmi di qua e di là continuando a pensare a quella stupida,ma allo stesso tempo appassionante leggenda.Ad un certo punto chiedo al mio compare dal nome Greg:
-Perché non andiamo ad avventurarci in quella vecchia casa?- Al sentirmi fa un sorrisetto come se avesse appena scoperto qualcosa di interessante. Mi guarda e mi dice: 
-Adesso capisco perché continuavi a muoverti sul letto come se fossi uno stupido innamorato.- In quel momento lo guardo male.Sapeva benissimo quanto ritenessi inutile,sciocco e senza valore l'amore tra una coppietta felice.Per qualche motivo odiavo l'amore,e nonostante molte ragazze carine mi si fossero dichiarate, io le avevo sempre rifiutate e non provavo a fare il donnaiolo nonostante ne avessi tutte le possibilità.Semplicemente non provavo alcun interesse.Dopo un attimo di silenzio Greg mi domanda:
-Toglimi una curiosità.Come mai vuoi entrare in quella tetra casa?- Gli rispondo come se fosse la cosa più ovvia al mondo:
-Tu sai benissimo quanto adori il genere horror. Se non visitassi una casa che si suppone  infestata dai fantasmi,che razza di fan dell'horror sarei?-Greg annuisce alle mie parole.Poco dopo,però, mi chiede:
-Ma allora perché ti interessa solo adesso addentrarti in quel postaccio?-Con un tono di voce calmo,rispondo:
-Semplice,no? Per via della leggenda che ci ha raccontato oggi pomeriggio Alex.-Allora lui esclama tutto entusiasmato:
-Andiamoci allora!Basterà fare una telefonata a tutti gli altri e decidere un luogo di incontro.- Prende il telefono ed inizia a chiamare.Intanto io rimango ancora sdraiato sul letto a pensare a quella storia.A quell'orribile,ma affascinante leggenda dello sfortunato,ma coinvolgente destino di una stupenda,ma malaugurata ragazza.Si diceva che la casa sulla collina vicino alla cittadina di Petburn fosse infestata dallo straziante spirito di Annabelle,la quale aveva avuto un destino terribile. La casa lurida, vecchia,trasandata e abbandonata che io vedevo in realtà prima era una lussuosa e preziosa villa. Quel posto meraviglioso era stato  fondato  da una felice,prestigiosa e benestante  coppia sposata .I lavori durarono solo 9 mesi. Vennero terminati lo stesso giorno in cui Arianne,la donna di casa e la moglie di Joseph,diede al mondo il tesoro più significativo e di valore della loro vita. Quel giorno sbocciò un nuovo fiore a Petburn,a cui diedero il nome di Annabelle. Considerarono quella adorabile bambina l'inizio di una prosperosa e gioiosa  vita. Annabelle trascorse assieme alla sua preziosa e amata famiglia i suoi primi tredici anni nella totale spensieratezza e serenità. In un malinconico giorno di pioggia,però,accadde l'impensabile. Quel pomeriggio Annabelle l'avrebbe trascorso a guardare, prima un film al cinema, e poi a girare per le strade della città assieme ai suoi affettuosi genitori. Ma quel aspettato pomeriggio divertente e pieno di gioia non sarebbe mai arrivato. Joseph stava guidando l'automobile con controllo e attenzione come al suo solito. Quando,però,volle fermare l'automobile con il freno a mano,esso si ruppe e l'auto continuò ad andare avanti fino a cadere giù da un dirupo. Annabelle riuscii a salvarsi grazie a sua madre,la quale l'aveva stretta tra le sue braccia per proteggerla. I suoi genitori però erano su fin di vita.Dopo qualche ora dall'incidente, la macchina venne finalmente avvistata da un semplice,ma in quel momento eroico contadino.Egli lavorava per la famiglia di Annabelle,che appena venne avvistata dal contadino, la prese in braccio  e la riportò velocemente a casa. Arrivato alla dimora una cameriera prese Annabelle e la portò in camera ,nel frattempo un'altra cameriera chiamò l'ambulanza per cercare di salvare Arianne e Joseph.Ormai,però,era troppo tardi per loro.Vennero trovati distesi per terra abbracciati e coperti dal loro sangue,come segno del loro grande amore.Il giorno seguente fecero un funerale in loro onore e Annabelle versò lacrime di amarezza come non aveva mai fatto prima.Dopo un mese finalmente si decise quale  destino sarebbe toccato ad  Annabelle e alla sua casa.Lo zio di Annabelle,dal nome Robert,avrebbe preso le redini della dimora e avrebbe avuto l'affidamento di Annabelle. Dopo quella decisione Robert andò ad abitare nella casa di Annabelle assieme a suo figlio Eduard.
Annabelle aveva buoni rapporti con suo zio, e appena ebbe il piacere di conoscere suo figlio Eduard nacque un nuovo sentimento dentro di lei. In un primo momento sembrò che la fortuna stesse appoggiando Annabelle. I suoi sentimenti d'amore verso Eduard vennero ricambiati.Infatti iniziarono anche una relazione. Annabelle inoltre dedicava le sue giornate allo studio ottenendo ottimi risultati, a leggere i suoi libri preferiti, a stare nel bosco a disegnare o a suonare il suo flauto. Già,tutto sembrava andare per il meglio,fino a quando una notte non accadde il peggio. Annabelle stava dormendo quanto sentii  la porta della sua camera aprirsi.La prima cosa che vide fu suo zio con altri due uomini,che però lei non conosceva. Quando tentò alzarsi si rese conto di essere stata ammanettata al letto. Inoltre non indossava la sua solita veste da notte,bensì un vestito a dir poco provocante. I due uomini sconosciuti diedero dei soldi a suo zio Robert,il quale subito dopo uscii dalla camera chiudendo la porta a chiave. Annabelle,rendendosi conto in quale situazione si trovasse, cercò ad ogni modo di liberarsi dalle sudice mani di quei due individui,ma fu tutto inutile.Era in trappola e non poteva fare niente. Ormai aveva perso quello a cui teneva di più,la sua verginità.La cosa che dispiacque più ad Anabelle fu il fatto che non potè decidere lei a chi cedere quel suo piccolo tesoro. Lei avrebbe tanto voluto donarlo al suo amato Eduard,ma per sua sfortuna le cose non andarono così.Quando i due estranei individui finirono, Annabelle si sentii persa. Suo zio entrò nella camera, liberò Annabelle da quelle orribili manette e le bisbigliò all'orecchio:
"Scusami,ma non avevo altra scelta." Annabelle si raggomitolò su se stessa e iniziò a piangere rinchiusa nella sua camera. Per ben due giorni non fece altro che piangere. Non diede alcuna spiegazione nemmeno ad Eduard.Inoltre non permise,anzi non ebbe la possibilità di far entrare qualcuno per essere consolata. Quando finalmente riuscii a calmarsi e a prendere sonno,per sua sfortuna, accadde di nuovo quella medesima situazione spregevole.Era ammanettata di nuovo al letto,indossava  un'altra volta quel vestito provocante  e c'erano due uomini all'entrata con suo zio Robert.L'unica cosa diversa furono gli uomini,non furono gli stessi dell'ultima volta. Appena suo zio Robert venne pagato,rimasero solo lei e quei due nuovi ed estranei individui. Annabelle si arrese subito capendo di non avere alcuna speranza e si sottopose al lurido trattamento di quei maiali. Questo tipo di situazione continuò a ripetersi per un lungo periodo. Annabelle ormai trovava solo un po' di  conforto quando si faceva un rinfrescante bagno.Era l'unico modo in cui riusciva a togliersi lo sporco del suo disonore. Il suo dolore,però,non svanii fino a quando non venne sostituito da un'altro sentimento: la rabbia. Annabelle non voleva più piangere,non voleva più soffrire ed essere ferita,voleva solo ritornare nelle braccia del suo amato Eduard e ricominciare la sua vita da capo. Fu così che una notte  prese di nascosto un coltellino dalla giacca di uno di quei tanti luridi uomini e decise di porre fine a quella storia colpendo il nocciolo della questione.Aveva un piano ben predefinito.Appena quei uomini se ne sarebbero andati,e Robert sarebbe entrato,Annabelle l'avrebbe attaccato con quel coltellino.Quella notte piovve a dirotto.Appena Annabelle vide una figura entrare nella sua camera,con tutte le sue forze ,corse verso quell'individuo e lo colpii in pieno sul torace. Quando però un lampo illuminò la stanza,Annabelle vide chiaramente il volto della persona che aveva attaccato.Colui che aveva attaccato non era suo zio Robert,bensì il suo amato Eduard, che ormai giaceva sofferente tra le sue braccia. Sul finire della sua vita,Eduard enunciò le sue ultime calorose e dolci parole ad Annabelle:
-So che non è stata colpa tua mia dolce Annabelle. Ricordati che ti ho sempre amata.- Fu così che Eduard morì e un'altra volta Annabelle pianse dal dolore e dalla malinconia.Appena suo zio Robert vide la scena, prese suo figlio e rinchiuse Annabelle nella sua camera ancora una volta. Passavano i giorni e l'unico che poteva fare Annabelle era rimanere al letto a piangere ,ma in breve tempo cominciò a perdere la ragione.Dopo l'accaduto con Eduard, cominciò ad avere degli incubi sulla sua morte e sull'incidente dei suoi genitori.A causa degli incubi passò  notti insonne,e ben presto cominciò a diventare nervosa e ad avere ansia, fino ad arrivare ad una totale schizofrenia. Iniziò ad avere allucinazioni.A volte le capitava  di vedere del sangue colare dal soffitto giù per le pareti,altre volte credeva che ci fossero degli uomini sul punto di violentarla e poi ucciderla con armi da fuoco. Altre volte apparivano nella sua stanza delle fiamme dal nulla,bruciando ogni cosa si trovasse intorno a lei.Le sue allucinazioni andavano peggiorando e col passare del tempo cominciò anche a sentire delle voci. Voci maligne,voci che le ordinavano di morire,che la insultavano,che la maledicevano. Annabelle era diventata completamente pazza. Suo zio sapeva in che stato si trovava ,ma terrorizzato decise di non aiutarla. Al contrario decretò che fosse meglio ucciderla,ma nessuno doveva sapere della sua morte. Perciò licenziò tutto il personale,e quando se ne andarono tutti diede fuoco alla casa,lasciando dentro Annabelle con la sua schizofrenia.Aveva però lasciato qualcosa di molto prezioso,un baule contenente un grande tesoro,ma quando se ne ricordò era già troppo tardi.Il fuoco si spense dopo un grande acquazzone,e la casa non venne distrutta completamente,ma di Annabelle e del tesoro non ci fu traccia. La leggenda racconta che lo spirito sofferente di Annabelle soggiorni ancora in quella casa mediocre,e che non permetta ad alcun intruso di entrarci,o per meglio dire, di uscirne vivo.Infatti si dice che chiunque entra in quella casa ne rimane intrappolato,e che  il grande tesoro nascosto non venga mai ritrovato. Quando finalmente smetto di pensare a quell'assurda leggenda,riesco a percepire la voce del mio amico Greg che mi stava urlando addosso:
-Mike! Mike! Ritorna in questo mondo!- Al sentirlo,mormoro:
-Eh? Allora quando andiamo in quella casa?- Lui mi risponde:
-Certo che sei proprio idiota!anzi più che altro distratto.Te l'ho detto poco fa!- Sbuffa ed infine aggiunge:
-Questa stessa notte,alle 24.00 ,davanti a quella casa. Verranno tutti, questa notte la banda si riunirà come ai vecchi tempi.- Già,proprio come ai vecchi tempi in cui combinavamo un sacco di guai. Quei tempi emozionanti e pieni di situazioni spericolate,che ebbero fine con l'inizio del liceo.Sentivo che quella notte sarebbe stata molto divertente,anche se alla fine non risultò essere così.
   
 
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