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If
I had a Heart »
«More,
give me more, give me more
If
I had a heart I could love you
If
I had a voice I would sing
after
the night when I wake up
I'll
see what tomorrow brings.»
1
[Persefone]
La
prima volta che ha posato gli occhi su di
lui è stato il terrore ad accecarla, a ferire i suoi begli
occhi illuminati dal
sole e a imprigionarle in gola un grido che non aveva voluto saperne di
uscire.
Non
aveva mai veduto così da vicino una
creatura degli Inferi – non aveva mai respirato la stessa
aria del sovrano
dell’Oltretomba – né aveva mai pensato
che l’avrebbe visto in un campo di
profumati fiori di lavanda, così lontano dal suo regno,
così lontano dalla
morte. Eppure non così lontano, forse, vista la lunga scia
di fiori anneriti e
rinsecchiti e accartocciati su se stessi che si dispiegava alle spalle
del dio
man mano ch’egli avanzava verso di lei sul suo cocchio assai
più nero della
notte.
Non
aveva avuto il tempo di reagire, né di
chiamare aiuto, neppure di piangere o tentare di scappare,
perché non aveva
compreso fin quando non fu ormai troppo tardi quali erano le intenzioni
della
divinità. E quando esse le furono ben chiare, il possente
braccio pallido come
la carne di un cadavere e altrettanto gelido era ormai già
stretto intorno ai
suoi fianchi, in una morsa marmorea, decisa, dalla quale era
impossibile
districarsi.
Allora
Persefone aveva ritrovato la voce,
strillando, aveva scalciato come un animale selvaggio, le sue dita
avevano
artigliato il braccio del dio fino a farne sgorgare sangue, ma niente
di tutto
questo era servito ad allentare la stretta. Il suo rapitore, avvolto
dalla
testa ai piedi da un prezioso manto di velluto nero – quasi
che la luce del
carro di Apollo potesse ferirlo, in qualche modo – la teneva
ferocemente contro
il proprio petto, allo stesso modo in cui un uomo stringe la propria
amante, ma
senza la medesima tenerezza.
I
mostruosi cavalli infernali dagli occhi di
brace avevano già ripreso la via per l’Averno,
distruggendo i fiori con i loro
zoccoli duri come la roccia per poi inabissarsi con il loro prezioso
carico
nello squarcio dal quale erano spuntati.
Non
appena la terra si fu richiusa sopra di lei
con il rombo di un tuono, Persefone aveva compreso di essere perduta.
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Drabble: 350 parole
Nota dell'Autrice: Non aspettatevi capitoli lunghi e/o profondi, sono semplicemente innamorata di questa ship classica e volevo contribuire alla categoria con qualcosa di mio. Lo so, lo so, niente di originale, roba trita e ritrita, ma chissene. :D
E visto che è davvero troppo corta e malgrado tutto va contro i miei principi (lol) vi pubblico subito anche il secondo capitolo. Sciò, sciò, proseguite con la lettura! Bacio ♥