Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
Segui la storia  |       
Autore: Angelblood    12/03/2015    1 recensioni
Questa è una delle mie prime creazioni che si baserà sull'anime di Black butler, precisamente la storia tra Ciel e il suo diavolo di maggiordomo Sebastian.
La storia partirà dal capitolo ventiquattro della prima serie dell'anime, dove si conclude con Sebastian che mette finalmente fine al contratto tra lui e Ciel, avendo così la sua anima.
Ci tengo a precisare che è una Shonen-ai e che tengo molto a questa mia creazione e spero che venga seguita con interesse e so che questo spetterà sopratutto a me che dovrò mettermi d'impegno che vi assicurò, non mancherà.
Vi auguro una buona lettura.
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ciel Phantomhive, Sebastian Michaelis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A






La mia mano si poggia istintivamente alla maniglia per aprirla e quasi subito viene seguita da quella di Sebastian che stringendo la mia quasi cerca di darmi coraggio, e con un sospiro e senza altri pensieri, con decisione apro quella porta mai vista prima, era nera, nera come la pece e al centro c'era un intreccio di rose rosse che circondavano proprio il marchio che affermava il contratto tra me e il demone. 

Davanti a noi si presenta un lungo corridoio, non si vedeva la fine e le luci erano soffuse visto che si trattavano solo di candele accese e poste molto lontane tra di loro, non avevo voglia di fare domande, sapevo che sarei stato ammonito dal mio maggiordomo, o che sicuramente avrebbe deviato la mia domanda cambiando discorso, così lo seguo in silenzio, senza proferire parola, era tutto così strano quanto curioso. [..]

Non so per quanto tempo stiamo camminando, ma le mie gambe iniziano a sentire la stanchezza, volevo solo fermarmi per almeno cinque minuti, ma sapevo che se l'avrei detto a Sebastian lui sarebbe finito con il prendermi in braccio, non che la cosa mi dispiacesse ma quel gesto mi imbarazzava, anche se mi era difficile ammetterlo. 

"Non si preoccupi, bocchan.. Siamo quasi arrivati." 

Finalmente ecco la sua voce che mi riprende dai miei pensieri riportandoli alla realtà, potevo ora vedere una luce in fondo a quel lungo corridoio che avevamo percorso per troppo tempo, ma istintivamente mi ritrovo ad avanzare il passo curioso di vedere cosa ci fosse dall'altra parte. 

Ero sempre più vicino e sentivo l'ansia divorarmi completamente, ma finalmente ecco, ora eravamo immersi in quella luce che presto però si oscura. 

"Sebastian?"

"Siamo arrivati."

"Arrivati? Arrivati dove?!"

Chiedo ora spazientito, da quando avevamo abbandonato il luogo dove sapevo che aveva concluso tutto, non mi dava più spiegazioni e questo mi faceva ribollire di rabbia, non ero stupido, mi stava nascondendo qualcosa e il bello e che non l'aveva mai fatto prima.

"Ora tocca a lei vivere nel mio mondo."

Cosa stava dicendo? Mi prendeva forse in giro? Io vivere in un posto pieno di demoni? Non aveva senso, non poteva essere così, infondo ero solo un'anima.. Sì, un'anima divorata da un demone, quindi.. Quello era l'inferno. 

Mi giro verso di lui e con le poche forze che avevo e la poca lucidità che ancora mi restava, gli diedi un sonoro schiaffo sulla guancia destra, ma lui restò impassibile come al solito e prendendomi entrambi i polsi in una sua mano, porta quella libera sotto al mio mento, avvicinando così il viso al mio. Eravamo fin troppo vicini, quegli occhi rossi ardevano di qualcosa di particolare che non sarei stato mai capace di spiegare. 

"Non è come pensa, non siamo all'inferno, non avrei mai potuto portare lei in quel posto."

"Allora.. Allora dimmi dove siamo! Sono stanco di seguirti come un cane senza sapere niente!"

"È una residenza, la residenza delle anime impure."

Si ferma solo per un attimo per lasciarmi andare, ma resta comunque lì in piedi a fissarmi.

"Bocchan, lei lo sa che durante il duello con Ash, l'angelo caduto, ci ho rimesso un braccio, e sfortunatamente era quello dove avevo il marchio con il quale abbiamo stipulato il contratto.. Senza quello, io non posso prendere la sua anima, di conseguenza ora lei è conteso tra me e un altro demone."

Non riuscivo a credere alle sue parole, e speravo vivamente che stesse scherzando. Come era possibile? E poi chi era quest'altro demone e cosa voleva da me?

"Sei un'idiota! Ora cosa vorresti fare, lasciarmi nelle mani di questo demone? E il nostro contratto?!"

"Non ho intenzione di lasciarla nelle mani di nessuno, lei appartiene a me padroncino."

"Sebastian!"

"Sì?"

"Qualunque cosa succeda non lasciarmi mai andare, hai capito?"

"Yes, my lord." [..]



La residenza sembrava essere nella norma, ed era una perfetta copia della mia, oltre che per i colori che erano scuri, fin troppo.. Nero, blu scuro, blu notte e così via, non c'era mai un colore più chiaro, perfino il rosso era talmente intenso che le pareti sembravano coperte di sangue. 

Lo seguo in silenzio ancora una volta, fino a quando arriva ad un enorme porta che viene aperta da lui stesso.. Era una camera da letto, talmente immensa che sembrava essere anche più grande della residenza stessa.

"Questa sarà la sua camera, non voglio che lei esca da qui senza di me, può essere pericoloso."

"Pericoloso dici? Vuoi tenermi chiuso qui dentro come se fossi un ostaggio? E tu, tu dove credi di andare?"

Lui sembra essere calmo come al solito, nonostante io fossi nervoso lui non si lasciava influenzare né dava peso alle mie parole, e questo mi infastidiva ancora di più come sempre.

Ma poi lo vedo sfilarsi la giacca nera che poggia su quel letto che sembra tanto morbido e che era ricoperto da delle lenzuola nere, davvero di pessimo gusto, tutto dava ancora più ansia e tristezza con quei maledetti colori.. Che però stavano meravigliosamente su Sebastian.

Poi ancora, si avvicina al mio corpo e con i denti prende un lembo del guanto rigorosamente bianco che tira in modo da sfilarlo, non badando a dove finisse una volta tolto completamente.

 Solo pochi istanti dopo sento il contatto che mi sta riservando, e lento e leggero, accarezza con il dorso della mano scoperta il mio viso, proprio come quando doveva divorare la mia anima.

"Voglio solo proteggerla."

Lo sento mormorare ora a pochi centimetri dal mio viso, mentre mi scruta attentamente, notando quanto mi bramava in quel momento.. Ma era sincero, lui voleva proteggermi, ed io dovevo lasciarglielo fare. 







| Spazio autrice. |
Bene, eccoci qui ancora una volta.
Vorrei tanto accennarvi qualcosa ma non mi piacciono gli spoiler e poi non ha senso, ma voglio dire solo una cosa, non è come sembra, la situazione è del tutto diversa. 
Poi volevo informarvi che ho cambiato alcune cose, prima era una fan fiction rossa, ora è diventata arancione. Come mia prima creazione su questi due personaggio non voglio buttarmi subito sull'erotico, per questo ho deciso di cambiare genere.. Spero di non aver deluso nessuno, anche perché preferisco creare una vera e propria storia basata sul loro rapporto invece che far diventare Ciel lo schiavo sessuale del nostro maggiordomo, per adesso non ce lo vedo ancora.
Ora non voglio dileguarmi oltre, ma concludo ringraziando tantissimo chi sta recensendo e chi la sta seguendo, perché davvero senza di voi non avrebbe senso. 
Con questo, a presto!

;Blackangel. 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler / Vai alla pagina dell'autore: Angelblood