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Autore: Giulia 96    13/03/2015    3 recensioni
Erano le 8:00 del mattino e solitamente a quell'ora al Navi Yard la squadra era al completo, anche Tony a quell'ora era abitualmente presente, perché l’orario di lavoro cominciava per le 7:00 quindi anche se a volte in ritardo, per le 8:00 c’erano tutti, eppure quella mattina mancava un membro della squadra.
I hope you will enjoy this story :D
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

 
 
Erano le 8:00 del mattino e solitamente a quell’ora al Navi Yard la squadra era al completo, anche Tony a quell’ora era abitualmente presente, perché l’orario di lavoro cominciava per le 7:00 quindi anche se a volte in ritardo, per le 8:00 c’erano tutti, eppure quella mattina mancava un membro della squadra.
Tony era seduto alla sua scrivania che lanciava pezzettini di carta addosso a McGee, mentre Gibbs era con Vance in ufficio, ma di Ziva nessuno sapeva nulla, non si era ancora vista.
 
“Ehi, McNerd!”
“Che c’è Tony?”
“Ziva? Strano che non sia ancora arrivata, non trovi? Che non l’abbiano rapita gli alieni!”
“Smettila Tony, può capitare di arrivare in ritardo una volta, no?”
“Proprio qui ti sbagli, ogni volta che Ziva è in ritardo succede sempre qualcosa, sbaglio o devo ricordarti quella volta in cui Ziva era braccata da tutti NCIS, FBI e persino suo padre, il Mossad?!”
“Già DiNozzo, le cose peggiori capitano quando ci sei tu al comando, non hai da lavorare?” disse Gibbs dando uno scappellotto a Tony.
“Mi metto subito al lavoro capo!”
 
Proprio in quel momento si sentì il ting dell’ascensore e Ziva raggiunse la sua postazione di corsa.
 
“Bene, ora che ci siamo tutti… prendete le vostre cose, abbiamo un caso, Marine morto, andiamo.”
“Guido io!” urlò Tony.
“Che non si ripeta più David.” Aggiunse sottovoce Gibbs una volta avvicinatosi a Ziva, la quale annuì.
 
Raggiunsero la macchina e diversamente dal solito Ziva lasciò McGee sedersi di fianco a Tony e lei andò a sedersi sul retro, una volta tutti seduti fu il turno del solito Tony a parlare.
 
“Allora racconta Ziva, come mai mi lasci guidare con il Pivello di fianco? Non sembro più un gentiluomo se porto sul retro una donna e un uomo davanti, insomma la gente potrebbe capire male, non che al nostro Pivello dispiaccia…”
“Oh, ma smettila Tony, per la prima volta che mi metto davanti devi già rompermi l’anima?” aggiunse scocciato McGee.
“Io veramente ce l’avevo con Ziva, secondo me ci nasconde qualcosa, non ha ancora parlato in tutta oggi, secondo me ha perso la lingua, Ziva, apri la bocca, facci vedere che ti hanno fatto gli alieni!”
“Tony, secondo me ti guardi troppi film.” Ribatté lei sorridendo.
“Oh allora ci sei! Quasi quasi pensavo di viaggiare solo con il piccolo McVoglioStareDavanti!”
 
Arrivarono sulla scena del crimine, si trovarono in un appartamento, il corpo riverso a terra, con una pallottola alla testa: Ziva si occupò delle foto, McGee di controllare i video di sorveglianza, Tony di interrogare i vicini, Ducky insieme a Palmer di spostare il cadavere dopo aver fatto un veloce esame, per constatare che a prima vista il corpo era morto a causa del colpo di pistola e Gibbs metteva insieme tutte le informazioni che riceveva dalla sua squadra.
Tutto si svolgeva come al solito, almeno questo è quello che sembrava a prima vista, ma a Gibbs non sfugge mai nulla, non poté non notare che i movimenti di Ziva erano distratti, come se fosse altrove e non in quella stanza d’appartamento.
Una volta aver raccolto tutte le prove per il caso si diressero tutti alle macchine e Gibbs fece un cenno a Ziva di salire in macchina con lui.
 
“Allora Ziva, hai tempo finchè arriviamo in ufficio per spiegarmi cosa ti succede, dopo ti voglio al 100% per risolvere il caso… cos’hai?”
“Cosa dovrei avere Gibbs?”
“Non lo so, questo dovresti dirmelo tu, sei tu quella che è arrivata con un ora di ritardo stamattina, e sei tu che nel mentre facevi le foto eri in un altro mondo, si può sapere che ti succede?”
“Ah, si notava molto?”
“Che diavolo ti succede Zee?”
“Ma nulla di che, non ho sentito la sveglia e non ho dormito molto bene stanotte, scusa se ti ho fatto preoccupare per niente…”
“Mai chiedere scusa Zee…l’importante è che adesso tu riesca a concentrarti sul caso, e che non ti veda più nel mondo delle nuvole, sono stato chiaro?”
“Cristallino, Capo!” disse contenta del fatto che si fosse preoccupato per lei.
 
Una volta in ufficio si sedettero tutti alle loro scrivanie, eccetto Gibbs che portò la presunta arma del delitto ad Abby per farla esaminare.
 
“Ora che siamo soli Ziva, come mai eri in ritardo? Qualcosa non va?” chiese Tony apparentemente serio e preoccupato.
“Tranquillo Tony, mi sono solo svegliata con la gamba sbagliata stamattina.”
“Piede Ziva, mi sono svegliata con il piede sbagliato.”
“È quello che intendevo Tony. ” Sorrise di nuovo e tornarono tutti a lavorare al caso.
 
Dopo circa 2 orette di indagini ininterrotte Ziva si alzò di colpo e corse al bagno, al Navi Yard si guardarono tutti stupiti e con lo sguardo Gibbs fece capire a Tony di seguirla.
 
“Tutto ok Ziva?”
“Penso di aver mangiato qualcosa di sbagliato Tony, tutto qui…”
“Sicura? Io non ti ho vista mangiare niente però… ”
“Sarà un colpo d’aria allora…” aggiunse sciacquandosi la faccia.
“Vuoi che ti accompagni a casa?”
“Non ce né bisogno, mi è già passato tutto Tony, grazie comunque…” disse accarezzandogli la guancia uscendo dal bagno.
 
Nel vedere che tornarono entrambi sereni Gibbs si tranquillizzò.
 
“Cosa avete scoperto?” chiese Gibbs rivolgendosi alla squadra.
“Che Ziva probabilmente ha preso freddo…”
“Parlavo del caso DiNozzo…”
“Certamente!” esclamò Tony tirandosi uno scappellotto da solo.
“Raily Mason, sottoufficiale della Marina Militare, nato a Washington nel 1970, cresciuto dalla madre vedova, perché il padre Jeffry Mason è stato ucciso in Israele da una bomba.” Riferì McGee proiettando i dati sullo schermo.
“Sposato con Helen Camp da più di 3 anni, niente figli e prima sospettata perché al momento non raggiungibile” aggiunse Ziva.
“Ha telefoni staccati e il telefono di casa squilla a vuoto.” Spiegò Tony.
“Bene, che aspettate? Tony, McGee, andate a prenderla, tu Ziva va da Abby e senti come è messa con le impronte sulla pistola. Io andrò da Ducky… muoversi!”
 
 
ANGOLO AUTORE:
Non ho mai provato a dedicarmi a due storie in contemporanea, ma avevo paura che se non buttavo giù subito le mie idee, avrei potuto perdere l’idea, quindi eccomi qui con questa nuova storiella, che ne pensate?
Questo giro ho pensato di raccontare la storia in terza persona, non più in prima, in modo tale da potervi raccontare tutto quanto, come se fosse un vero e proprio episodio ;)
Non penso di scrivere molti capitoli di questa storia, ma mai dire mai, non si sa mai che scherzi mi gioca la mia fantasia :D
Come dicevo, spero vi piaccia, un saluto, la vostra solita Giulia innamorata di NCIS :’D
 
 
   
 
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