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Autore: lamalinconiadiroberta    13/03/2015    2 recensioni
SCRITTURA INTERATTIVA/ISCIZIONI CHIUSE(leggete la parte finale del capitolo e capirete)
Una ciurma formata da otto membri ma i personaggi sono nuovi...seguiteci nelle nostre avventure!
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Mugiwara
Note: Lime, Movieverse, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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~~‘Vieni con me.’ Quella voce calda lo scostò dai cupi pensieri. La donna gli porgeva la mano, sorridente, mentre il ragazzino piangeva silenzioso sotto l’albero. Aveva dieci anni, quando trovò una famiglia adottiva. Aveva dodici anni, quando scoprì che quella famiglia era la sua biologica.
Si svegliò di soprassalto, mentre la fronte, grondante di sudore , pulsava continuamente. Cercò nella sua borsa, notando una fasciatura pessima attorno al suo braccio ferito. Prese un piccolo contenitore, da cui bevve un sorso, e poi afferrò altre fasce che sostituì a quelle che aveva, stringendo con cura, dopo aver pulito per bene il sangue.
‘Si è svegliato?’
Una voce femminile proveniva dall’esterno della cabina. Era dolce e non troppo acuto. Molto spontaneo.
Non ricevette risposta. Ma sentì dei passi avvicinarsi alla porta, e dei colpetti richiamarlo all’attenzione.
‘Sei sveglio?’
‘Lascialo stare. Se vede te, svegliandosi si spaventa.’
Una voce maschile ridacchia, seguito poi da un enorme tonfo e da un lamento. ‘Cavolo May, vacci piano!’
May?!
‘Oh gli hai preparato una minestra Cato, ottimo!’
‘Si, vuoi portargliela tu?’
Sente un verso di esitazione e poi dei passi allontanarsi. Altri colpetti alla porta, questa volta più forti.
‘E’ permesso?’
Il ragazzo si alza, stringendo a se la borsa e osservando la figura dai capelli verdi entrare con tranquillità, poggiare la minestra sul tavolo, dare un’occhiata veloce al braccio del ragazzo e ,infine, uscire senza dire una parola.
Il ragazzo si rimette seduto, guardando quel piatto caldo emanare un profumino invitante. ‘No, sta volta non ci casco.’
Apre leggermente la porta, guardando tre persone a prua parlare animatamente. ‘Bene.’ Esce in silenzio,guardandosi attorno  alla ricerca di una scialuppa di salvataggio.
‘Non ne troverai qui.’
La voce profonda e sinistra lo avverte.
Il ragazzo, alto dalla pelle chiarissima e gli occhi grigi, lo osserva freddo. Sembra spaventoso.
‘Voglio andarmene.’
‘Non dovresti almeno salutare, prima?’ L’altro ragazzo dai capelli verdi li raggiunge, seguito a ruota da un tizio color caramello con i capelli a spazzola e un ragazzo con i capelli ricci e azzurri che , però, si tiene in disparte.
‘Non vi conosco.’
‘Almeno ringraziare?’ Continua il cuoco.
‘E di cosa? Non vi ringrazierò di niente.’
‘Lasciatelo andare, se è questo che vuole.’ La voce femminile li fa voltare tutti. Una ragazza dai capelli color viola scuro sorride ai suoi compagni. Qualcosa, nel suo sguardo, gli fa venire la pelle d’oca.
‘May.’
‘Tu conosci il mio nome- la ragazza si volta, sentendosi chiamata dopo che si stava allontanando- ma noi non sappiamo il tuo.’
Stringe gli occhi, incorniciati dalle sopracciglia folte.
‘Gli prendo la scialuppa dalla stiva.’ Commenta il ragazzo spazzola, lanciando uno sguardo d’intesa a May.

Prende con facilità la barca, poggiandola sulla spalla e accarezzandosi i capelli con la mano libera.
‘Se fosse per me ti riempirei di schiaffi.’ Commenta Max.
‘Fallo, allora.’
Ridacchia divertito.
‘Lei è il capitano?’
Lo guarda, cercando di studiarlo e di capire cosa intende con LEI, poi scrolla le spalle. ‘Si, quella bambina è il nostro capitano.’
‘Parli tu, signor caramello.’
Alza gli occhi al cielo. ‘Che hai in quella borsa Dice, indicandola mentre la stringeva al suo petto.
‘Cose mie.’
‘UNA NAVE PIRATA!’
Il ragazzo sale le scale, lasciando la barca, seguito dall’altro in fretta.
‘Che succede?’ Chiede, andando verso gli altri.
‘Guarda.’
May fa cenno a Singarti di passargli il binocolo. Una barca color lilla sgargiante ricoperta da brillantini, si avvicina con fare trionfante.
‘Oh no..’ Sospira il ragazzo.
‘Che succede?’ Chiede Cato.
‘Ci devi delle spiegazioni.’ Commenta Leo.
Tutti lo osservano, mentre il ragazzo continua a fissare l’enorme nave in lontananza.

‘Vengo da un’isola chiamata Isola di Drum, o anche Isola Invernale. Sono stato trovato da una famiglia, che poi ho scoperto essere la mia. Un giorno, però, la Marina ha appiccato un incendio..perchè voleva liberarsi di me e mia sorella…e i miei genitori sono morti. Mia sorella è scomparsa. Quei pirati mi hanno catturato, sapevano anche loro del mio potere e volevano utilizzarmi come cavia, ma sono riuscito a scappare. E poi sono molto abile nelle medicazioni…quindi mi volevano sfruttare.’
‘Questo potere…in cosa consiste?’
‘Mi trasformo, diciamo.’
Si girano tutti verso la nave. ‘Sono forti?’ Chiede May, speranzosa.
‘Abbastanza.’
Max si strofina il braccio con un ghigno e accarezza i suoi nunchaku; Cato afferra i coltelli che porta nel suo marsupio; Leo scopre il braccio metallico,liberandolo dalla manica della camicia; Singarti sfodera il machete e l’alabarda, che tiene sulle spalle.
‘Bene.’ Commenta infine May, sorridendo in modo sadico  e ghiacciando l’aria intorno.

 
   
 
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