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Autore: morgana_pendragon7    14/03/2015    3 recensioni
La guerra contro Gea è finita, e semidei greci e romani hanno ritrovato la loro pace. Questo finché una misteriosa figura non arriva al campo mezzosangue decidendo di portare con sé in viaggio un gruppo di eroi da lei scelti. Tra antiche magie e una nuova e pericolosa nemica, vecchi e nuovi eroi combatteranno insieme per proteggere un'antica e misteriosa terra. E qualcuno riuscirà a scaldare il cuore più nero...
"Sette eroi che la terra hanno affrontato,
Con l'ultima figlia della discendenza maledetta che la spada ha impugnato,
Il principe della morte e la dea perduta partiranno,
L'isola delle belle mele proteggeranno.
La spada del grande re dovranno recuperare
E la vittoria della terza sorella evitare.
Ma chi gli è più vicino li tradirà,
Il ripetersi della storia nessuno impedirà
E il drago bianco onore alla sua discendenza riporterà".

Spero di avervi incuriositi.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I sette della Profezia, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Reyna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The mystic's dream '
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Il mattino ha l'oro in bocca. Chiunque avesse inventato questa frase era un grandissimo idiota e presto avrebbe assaggiato la terribile vendetta di Nico. Era difficile per il figlio di Ade passare una nottata particolarmente tranquilla come quella che era appena trascorsa, ma ogni volta che riusciva a farsi una bella dormita, che avrebbe voluto allungare almeno ad altri due giorni, puntualmente veniva risvegliato da due semidei romani particolarmente rompiscatole. Jason e Reyna bussarono per la quinta volta di fila alla porta delle stanze di Nico, che, per un istante, desiderò far provare ai due ragazzi l'emozione di essere gettati nel Tartaro. Quando bussarono per la sesta volta, anche se contro voglia, fu costretto ad alzarsi e a dare inizio, a quella che si preannunciava essere, una lunga giornata.

Quella mattina la sala dei banchetti era praticamente vuota, questo perché quasi tutti si erano alzati presto, e Nico ne fu molto sollevato, visto che non correva il pericolo di incontrare una certa super diva, o almeno, non a colazione. Terminata la colazione, i semidei si diressero ai campi d'addestramento, nella speranza di poter trascorrere una normalissima giornata di allenamenti, ma, come era prevedibile, questo non fu loro possibile. I campi erano praticamente vuoti, tutti i cavalieri si erano andati a radunare in un unico punto alla fine delle zone d'addestramento; era una zona di terra recintata a formare un rettangolo al cui centro c'era un pezzo di staccionata solitario decorato con alcune ghirlande. Era stato montato anche un grosso tendone sotto il quale erano state sistemate su degli appoggi delle lunghe lance per la giostra. Un gruppo di volontari si occupavano dei cavalli mentre i giostranti si preparavano. Come era naturale il gruppo di semidei si divise per potersi dare un'occhiata in giro. Nico si recò al tendone. Girava tra le lance, lasciando che le sue due dita scivolassero sul legno di frassino di cui erano fatte; le osservava una ad una, immaginando che cosa si potesse provare a giostrare con una di quelle lance tra le mani. Ne scelse una e tentò di sollevarla.
- Io non lo farei se fossi in te-
Sì bloccò di colpo. Non era possibile. Ancora lei? La ignorò e sollevò la lancia, caricandosi il peso sulla schiena. Non l'avesse mai fatto. Perse l'equilibrio e finì irrimediabilmente a terra con la lancia addosso.
- Mater dea-
Victoria alzò i suoi occhi scuri al cielo. Guardò Nico, poi la lancia, e a quel punto le sue iride nere si tinsero d'oro. La lancia si sollevò da sola e tornò al suo posto. Nico non riusciva a credere a ciò che aveva appena visto.
- Non riesco a capire se tu sia sordo o semplicemente idiota. I nostri fabbri realizzano le lance in modo che si equilibrino perfettamente con il peso del cavaliere. Questa lancia pesa 35 chili ed è inadatta a te. Per uno come te andrebbe bene una lancia da 24 chili-
Nico si rimise in piedi, si ripulì i pantaloni dalla polvere e guardò irritato Victoria che continuava, ostinata, a guardarlo con quella sua aria da miss perfezione.
- Ma tu non hai nessun altro da tormentare? Tipo, non so, il tuo ragazzo?- sbottò stufo lui
- Il mio ragazzo?-
- Il ragazzo latino-
- Oh, Diego! Certo! Lui non è il mio ragazzo. È mio fratello-
- Fratello?-
- Fratellastro in realtà... E comunque. Si. Ho di meglio da fare. Tra poco tocca a me. Ti conviene aprire bene gli occhi. Non so quante volte ti ricapiterà di assistere a uno spettacolo simile-
Sì allontanò. Nico provò un forte desiderio di fermarla e strangolarla, ma scelse di trattenersi.

Reyna girovagava tranquilla tra i ragazzi, gettando ogni tanto lo sguardo ai cavalieri che si scontravano nella giostra ed evitando qualche ragazzino particolarmente euforico, quando i suoi occhi incontrarono la figura flessuosa di un ragazza dagli occhi verdi, che Nico le aveva detto chiamarsi Allie. Parlava con Eric, stringendo le mani del cavaliere tra le sue; poi avvenne ciò che la semidea, di certo, non si aspettava. Eric si abbassò su Allie e la baciò, la ragazza gli portò le braccia al collo approfondendo quel bacio dolce e passionale. Reyna sgranò gli occhi. Era mai possibile?
- Reyna! Quale onore!-
Ecco, si parla del diavolo... e spunta il principe.
- Arthur! L'onore è tutto mio-
Cercava di non darlo a vedere, ma era alquanto agitata. Non sapeva cosa fare in una situazione simile.
- Che cosa stavi guardando?-
"Grandioso! Che altro?" Pensò la figlia di Bellona, mentre il giovane principe volgeva lo sguardo ai due amanti.
- Eric e Allie-
Reyna lo guardò stranita. Niente scenata di gelosia. Niente urla. Questo voleva dire solo una cosa. Che Allie non era la ragazza di Arthur.
- Stanno insieme da quasi tre-
- È come mai ballavi tu con lei l'altra sera?-
- Allie è una mia cara amica. Ma ora passiamo a te. Cosa ti porta qui stamattina-
- Solo il mio desiderio di conoscere le tradizioni di Avalon-
- Allora permettimi di mostrarti la giostra da vicino. Gradirei che fossi al mio fianco quando affronterò il mio prossimo avversario-
- Chi è questo avversario?-
- Oh. Un avversario forte e inarrestabile. Come il cavaliere da cui discende. Nonché mia vecchia e cara amica. Sto parlando di Victoria Marlowe-
- Interessante. Allora accetto l'invito-
Il principe le porse il braccio, ma lei lo rifiutò gentilmente, camminando al suo fianco.
- Un'ultima cosa. Come hai fatto a vedermi in mezzo a tutta questa gente?- chiese la semidea.
- È stato semplice. Il tuo passo fiero ed elegante è inconfondibile-.

Victoria indossò l'armatura completa e salì in groppa a Silver, la sua fidata puledra dal manto color argento. Si posizionò su una delle due estremità della barriera, mentre il suo avversario si posizionava davanti a lei sull'estremità opposta; Diego le passò la lancia. Era pronta.
Spronarono i cavalli e partirono all'attacco. Le lance andarono in frantumi sulle loro corazze a causa della forte collisione, ma nessuno dei due giostranti intendeva mollare. Si armarono e partirono di nuovo all'attacco. Lo scontro. Le lance che andavano in frantumi. Un cavaliere disarcionato. I volontari che correvano ad aiutarlo. Victoria si sfilò l'elmo, godendosi le grida e gli applausi che la sua vittoria su Arthur le avevo donato; anche il principe si tolse l'elmo, e dopo essersi piegato in un piccolo inchino alla sua avversaria, la lasciò a godersi la gloria del momento. Victoria vagò con lo sguardo sui volti dei presenti, fino ad incontrare il volto pallido di Nico, gli lanciò un'occhiata come a volergli dire " Visto! Sono la migliore" con il risultato che il ragazzo se ne andò via, abbastanza irritato...

Angolo autrice:
eccomi qui, sono tornata, avete sentito la mia mancanza? No. Va bene, come non detto. Finalmente il nuovo capitolo, anche se non è un granché. Per tutti coloro che si aspettavano di vedere i semidei giostrare mi dispiace deludervi ma loro sono solo ospiti ad Avalon, perciò si limitano ad osservare le tradizioni di questa antica terra. In compenso abbiamo qualche piccola novità. Prima di tutto Diego è il fratellastro di Victoria, e quindi anche di Eric. Ve lo aspettavate? Passiamo a Reyna. Mettete via le armi. Scopriamo che la bella Allie è la ragazza di Eric, perciò, forse, per la nostra figlia di Bellona c'è una speranza, e che speranza signore e signori. Come ho già detto il capitolo non è un granché, è perlopiù un capitolo di passaggio, e spero di rifarmi al prossimo. Fino ad allora un dolce ciao dalla vostra Fata Morgana.

   
 
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