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Autore: MrMistero23    15/03/2015    0 recensioni
Avete presente quelle storie, quelle leggende, quelle favole dove la compagnia è unita e cerca di adempire ad un nobile scopo, le divinità sono estremamente potenti e maestose e il cattivone di turno ambisce alla conquista del mondo? Bene. Sappiate che i protagonisti, oltre che ad essere un cartomante, una licantropa, una cacciatrice e due ragazzi con degli inusuali amuleti, sono male organizzati, perditempo, egoisti e con un brutto, anzi terribile, carattere, le divinità hanno strani feticismi e discutibili gusti sessuali e il cattivo potrebbe semplicemente essere un pover'uomo che passava li per caso. In un mondo dove il soprannaturale non è molto sopra, un solo dettaglio può fare la differenza. Buona lettura.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3
Sapete cari lettori, il brutto dei lunghi viaggi in automobile non è ne la sete. Il vero disagio è la noia. La noia nata dal guardare lo stesso punto cambiare per ore e ore mentre stai fermo. E vedendo che tutto si muove nasce spontanea la domanda: Perchè ?
Cioè si ok, esistono leggi della fisica per spiegare ciò di cui, ahimè cari lettori, Io non so nulla, ma il punto non è quello. Il punto è: come mai? Come mai è stato costruito un MOTEL su quella strada? Come mai ci sono più starbucks che alberi in questa città? Come mai non si vede nulla in questa nebbia?
Nebbia, I nostri eroi dell'Armada erano finiti in un enorme nebbia composta da dubbi e successo.
Come mai il buon vecchio Isaac ci tiene tanto a quel pugnale? Come mai nessuno, nonostante la taglia estremamente ricca, era riuscito a catturare quei miserabili? Troppe domande che una roulotte con soltanto quattro persone all'interno non può sopportare.
Mentre il dubbio viveva nella mente dei quattro, nutrendosi delle poche ore di sonno da loro compiute, Beatrix, tra una Red bull e l'altra, cercava di trascinare le sue mani lungo la pelle bianca del volante della spider.
Beatrix, alzando lo sguardo distrutto dalle ore di viaggio, si ritrovò dinanzi ad un insegna luminosa:
DZIO DONNIE
Le lettere, dei neon di dubbia qualità, erano di colore rosso e verde, le uniche lettere a fare eccezione erano la A e la Z che, probabilmente a causa di qualche cortocircuito, non erano illuminate.
Accanto a questa scritta vi era rappresentato una strana immagine: Dei neon che formavano un grasso uomo baffuto e un frate altrettanto grasso alzare dei calici di birra.
-Aggiungi un posto a tavola Don ! - Disse con della velata ironia Freddy.
-Io ordinerò un bel piatto di Lasagne.- Disse allegramente Jackie.
-Ritardata! Non siamo qui per mangiare, ma per trasformare quel Donald in una opera d'arte Moderna!- Rispose Aldo,guardando la povera ed impaurita Jackie con delle saette al posto degli occhi!-
-E non rompere i coglioni che non mangiamo niente da stamattina! Io voglio pulirmi la bocca da quella merda che ci hanno servito stamattina. Cazzo, quello non era caffè, quello era il cugino ritardato del caffè !- Si lamentò Vincent.
-Nano, se continui a rompere il cazzo ti abbasso di altri 10 cm! - Tuonò Aldo.
-Sentite, prendiamo soltanto il ricercato e tanti cari saluti. -  Disse Beatrix.
Aprendo una porta di vetro, I nostri eroi si trovarono all'interno di una grossa sala al cui interno risaltavano i tavoli coperti da una tovaglia rossa; il suono delle posate che venivano poggiate sul tavolo, rimbombava all'interno della sala, così come i mormorii della GENTE che discuteva del più e del meno.
Tuttavia, tra i quadri di Antonio de Curtis e le mappe di quella che voi chiamate: "Italia" emergeva soltanto un Particolare: Il profumo.
Il profumo di cibo che passava in mano agli esili camerieri fece impazzire i protagonisti di questa pazza, pazza storia.
Una bionda signora sulla trentina accolse l'Armada.
-Buonasera e benvenuti, io sono Anne Maria, come posso esservi utile ? - Chiese calorosamente lei.
- Un Tavolo per 5 persone !  - Risposero a gran coro Loro.
Dopo aver ordinato ed aver aspettato una decina di minuti, iniziò la vera esperienza.
I nostri amati protagonisti si trovarono ad annaspare in un oceano di piatti e profumi unici: pizze ,paste di ogni tipo , lasagne a kg ; ce n'erano di tutti i gusti e dimensioni.
E in questo sogno di gusto e sazietà, l'Armada si addormentò.
Al loro risveglio si trovarono distesi su un tavolo, con gli arti legati, e  davanti ad una persona, con pochi capelli, che potrebbe definire , impropriamente aggiungerei,  grassa.
Dico impropriamente perché, il personaggio in questione diceva a tutti che era nato con un difetto meglio noto come: ossa grandi , e dato che si parla di una persona che ama legare le persone per le mani come le novelle autrici di best- sellers c'era da fidarsi al cento, anzi, al duecento percento.
-Compari miei -  Sospirò il panzone, mentre giochicchiava con le armi deni nostri protagonisti, poggiate su di un tavolo.
-  Pensavate di fare fesso zio Donnie? - 
Era Donald Smith a parlare, e dietro di lui si poteva vedere l'intero entourage del ristorante, Anne Maria compresa.
- Palla di Lardo! Liberaci subito ! - Urlò con tutti i polmoni Beatrix.
-Oh guarda,  'na creatura  che piange- Commentò con la stessa pietà di una bimba di 5 anni con un cucciolo di labrador ferito tra le braccia e la stessa ironia di un gerarca nazista con una cesta piena di pane ammuffito il giorno dello Yom Kippur  ebraico .
- Sacco di Merda !- Disse Aldo con un tono di voce particolarmente alto mentre Vincent si lasciò sfuggire uno sputo diretto all'occhio di Donald.
- Imparate le buone maniere!- Urlò Donnie tirando uno schiaffo a Vincent - E che cazzo! -
A quel punto Donnie, rosso come un peperone,  prese  un fazzoletto per asciugarsi la fronte che grondava sudore.
- Sapete chi non sopporto?- Riprese Donnie, mettendo il fazzoletto del taschino all'interno della tasca del grembiule che indossava in quel preciso istante -I maleducati. Si la GENTE che mangia senza chiudere la bocca, quella che urla sempre, ma che cazzo facevano quelle puttane delle vostre madri mentre mangiavate la verdura con le dita? Ma sapete chi odio più dei maleducati? Chi cerca di fottermi!- 
In quel momento si sentí un motivetto dalla tasca di Donnie, era la suoneria di un cellulare; Donald perciò estrasse un vecchio Motorola unto di olio e sudore dal grembiule e lo mise vicino all'orecchio.
-Pronto? Buonasera Denzel! Purtroppo non posso continuare questa chiamata… Si hai capito, li sto arrostendo per benino. Vabene ci risentiamo. Ciao caro,ciao,ciao-
Dopo aver premuto il pulsante rosso sul telefono Donnie puntò lo sguardo verso un non poco seccato Freddy.
-Dimmi un po giovanotto, che aspetto ho?- Chiese Donnie ad un Freddy molto seccato.
-Cosa ?-  Chiese a sua volta svogliatamente Freddy.
-Da dove vieni, eh ?- Richiese con poca calma Don.
- Cosa? - Richiese confuso Fred.
- "Cosa" è un paese che non ho mai sentito nominare. Li parlano la mia lingua? - Chiese con moltissima rabbia Fred.
- Cosa? - Richiese un Freddy che a stento riusciva a parlare.
-La mia lingua, figlio di puttana, tu la sai parlare?-  Disse con uno sguardo iracondo Donnie.
-Si! Si! Si! - Rispose ad alta voce Freddy.
-Perciò descrivi Donald Smith - Ordinò  Donnie.
-Cosa? - Chiese esasperato  Freddy mentre gli altri si stavano guardando dubbiosamente.
A quel punto la mano di donnie iniziò a sciogliersi in acido cloridrico; li egli la avvicinò la mano al volto di Freddy e urlò- Di' "cosa" un'altra volta, di' "cosa" un'altra volta!! Ti sfido, due volte, ti sfido, figlio di puttana: di' "cosa" un'altra maledettissima volta!! - E a quel punto Freddy rispose. -Sei obeso …- Donnie incalzó. -Vai avanti! - E Freddy riprese - ...è senza capelli... - A quel punto con lo sguardo colmo d'odio : Secondo te sembra una puttana? Allora Freddy fece una terribile domanda - Cosa? - Donnie, flemmaticamente poggió la mano ricolma di acido sulla spalla di Donnie e richiese con il tono di voce più comprensibile possibile - Secondo te... io… ho l'aspetto di una puttana?- E urlando e  soffrendo come un animale Freddy rispose - Nooo! - E allora alzando il tono della voce Donnie chiese: Perché allora avete cercato di fottermi   come una puttana? - E Allora Freddy rispose: Non l'abbiamo fatto... E Donnie Riprese: -Sì voi l'avete fatto... sì, tu voi l'avete fatto, Vi hanno sentito fuori dal ristorante, Avete cervato di fottermi! - - No! - - Ma a me non piace farmi fottere da anima viva tranne che dalla signora Anne Maria.-
Mentre pronunciava queste parole, l'intero corpo di Freddy iniziò a  sciogliersi, portando con se tavoli, elettrodomestici e i suoi stessi colleghi; la stanza era diventata un mare acido.
-Spero vi siate goduti la vostra ultima cena! - Disse sarcasticamente Freddy.
L'armada piangeva disperata cercando di liberarsi, ma era tutto inutile.
Signori questa la potremmo definire come l'ultima avventura dell'Armada.






Se non fosse per l'arrivo di un enorme cometa rossa che  entró nella stanza.
Quella cometa era una donna alata.
Quella cometa era un angelo.
Quell'angelo era rosso.
Quell'angelo era un angelo caduto.
   
 
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