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Autore: RedDisposition    15/03/2015    2 recensioni
–perché il caffè non lo danno qui dentro- sbuffò la latina –ti aspetti che diano la caffeina ad un branco di matte?- Santana scoppiò a ridere ma si bloccò vedendo lo sguardo titubante di Rachel nel guardare il suo pranzo –Rach quante altre volte dovrò dirti che devi mangiare se vuoi uscire da qui?- Rachel alzò lo sguardo sulla latina –io mangio, è quello che faccio dopo che mi fa paura- Santana alzò un sopracciglio –com’è possibile che abbiamo parlato di tutto tranne che della nostra storia?- Santana fece spallucce –non ne ho idea- si alzò le maniche di poco mostrando appena i polsi e Rachel notò un paio di bende, quelle che una settimana prima non aveva.
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Kurt Hummel, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt, Mercedes/Sam, Quinn/Rachel, Rachel/Santana
Note: Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO 10
 
-Santana!- Rachel tolse le coperte di dosso alla sua ragazza e la scosse per un braccio –cosa vuoi? È Natale, fammi dormire- Rachel sbuffò togliendole il cuscino da sotto la testa –appunto! Stanno arrivando i miei!- Santana spalancò gli occhi e in un millisecondo si alzò mettendosi in piedi e correndo a vestirsi –Santana aspetta- la latina tornò indietro –Kurt mi ha detto di farti indossare questo- Santana alzò un sopracciglio e fissò il maglioncino che le era stato dato –è uguale al mio, credo l’abbia fatto apposta- Santana annuì sorridendo a Rachel e chinandosi a darle un bacio su una guancia. –allora Santana i miei non devono sapere che stiamo insieme- la latina si sedette sul suo letto –mi hai detto che sono gay o sbaglio? Non credo che ti caccerebbero di casa se dici che stai con una ragazza- Rachel le sorrise e si avvicinò al loro albero –che fai?- Santana le si avvicinò –tolgo gli addobbi che i miei genitori non devono vedere- Santana scosse la testa –ma non se ne parla proprio, questa è la nostra storia- Rachel la guardò negli occhi e le sorrise annuendo –quindi lasciamo il mio scatolo di lassativi e le tue lamette al loro posto?- Santana annuì e si guardò allo specchio –ma dove diavolo l’ha trovato questo maglioncino?- Rachel scoppiò a ridere vedendo che era abbastanza stretto e che le fasciava le curve come a volerle tenere strette in una morsa protettiva –credo l’abbia fatto lui- Santana tirò la pancia in  dentro –non respiro- disse lasciando andare un sospiro forte –auguri comunque- Rachel scoppiò a ridere e le lasciò un bacio a fior di labbra –non ho mai capito perché si fanno gli auguri a natale- Rachel fece spallucce –e poi tu sei ebrea- Rachel rise di nuovo –si festeggia un’altra festa lo stesso giorno di natale- Santana annuì –va bene, quando verranno i tuoi? Dobbiamo aprire i regali- Rachel sorrise e fissò il suo regalo sotto l’albero, non potevano uscire per andarne a comprare qualcuno, quindi c’era la strana usanza di dare alla propria compagna di stanza o ad un’amica del posto qualcosa di proprio che significhi qualcosa –Rachel sono arrivati i tuoi- Jo irruppe nella stanza e due uomini arrivarono a stringere la brunetta, Santana sorrise da lontano, non abbracciava i suoi da tempo, anzi era come se non li conoscesse affatto –auguri tesoro- disse il più alto allontanandosi da Rachel e posando lo sguardo sull’albero –anche a voi- sorrise Rachel e si avvicinò alla latina –oddio quell’esibizione fu una delle migliori- l’altro suo padre si mise le mani davanti la bocca commosso , Rachel si schiarì la voce ricevendo lo sguardo dei suoi su di lei –lei è Santana, la mia compagna di stanza – il più basso le si avvicinò allungando una mano –vedo che ti sei fatta un’amica, io sono Hiram e lui è Leroy- Santana sorrise e strinse la mano calda dell’uomo –Santana- i due le sorrisero tornando a guardare l’albero –è originale- disse Leroy fissando le piccole scatole di lassativi –già e anche i vostri maglioni lo sono, ve li ha fatti Kurt?- Rachel annuì sorridendo.
 
-allora Santana di dove sei?-  la latina si svegliò dal suo sonno ad occhi aperti e smise di fissare fuori dalla finestra –sono della California ma mi sono trasferita a Lima- i due sorrisero –bene, almeno Rachel avrà qualcuno anche dopo questo- Santana annuì e abbassò lo sguardo tornando a fissare fiori dalla finestra –ma cos’ha?- Leroy sussurrò in un orecchio di Rachel –le mancano i suoi genitori- sorrise amaramente guardando la ragazza –non vengono mai?- Rachel scosse la testa –sono quel tipo di genitore a cui non frega un cavolo dei propri figli- Hiram spalancò la bocca e guardò di nuovo Santana –allora Santana, parlaci di te- la latina si girò e guardò il sorriso enorme sul viso dei genitori di Rachel, con un sorriso si avvicinò alla sua ragazza –ho diciassette anni, sono gay e sono finita qui per il bullismo- i due uomini annuirono –meno male, credevo che ti desse fastidio il nostro essere diversi- Santana sorrise –no, con il tempo ho capito che le etichette non servono a niente-  Rachel le strinse una mano e le sorrise leggermente, vide suo padre far scivolare il suo sguardo sulle loro mani e si allontanò immediatamente da Santana –allora Rachel, Finn è venuto a trovarti?- Rachel boccheggiò un paio di volte, ricevendo un sguardo stranito da Santana –no, non è mai venuto- Hiram si passò una mano sul viso –era distrutto quando entrasti qui dentro, qualche giorno fa l’ho incontrato, ero convinto che ti avrebbe fatto una sorpresa di Natale- Santana alzò gli occhi al cielo –scusatemi- disse sorridendo falsamente e camminò svelta fino al bagno –non è venuto, non stiamo più insieme- i suoi genitori alzarono gli occhi al cielo facendo finta di non averla sentita, mentre Rachel lanciava uno sguardo verso la direzione presa da Santana –hai rincominciato a cantare?- Leroy le sorrise dolcemente –si, Santana mi ha aiutato molto- Rachel sorrise involontariamente –Rachel, tu e ..- Hiram iniziò la frase e congiungendo le mani –Hiram! Non sono cose da chiedere in un posto come questo, e poi Rachel sta con Finn, giusto?- Rachel annuì poco convinta –sarà ora di tornare a casa, si è fatto tardi- Rachel lasciò un bacio su una guancia ad entrambi –salutaci Santana- Rachel annuì e dopo aver chiuso la porta sentì quella del bagno scattare –che hai sentito Santana?- la latina sussultò guardando Rachel con sguardo leggermente imbarazzato –ehm- si grattò la nuca –Sanno già tutto?- Rachel sorrise –no, sanno una mezza cosa- Santana annuì –chi è Finn?- chiese dopo qualche secondo di silenzio –lui era il mio ragazzo- Santana annuì –i tuoi non sanno che vi siete lasciati?- Rachel annuì e poi scosse la testa –si o no?- la latina iniziò ad innervosirsi e si sedette con le spalle contro il muro –si, ma non riescono ad ammetterlo, io e Finn siamo cresciuti insieme e mi adorava e io adoravo lui- Santana annuì –credi che dopo tutto questo in qualche modo riuscirete a riavvicinarvi?- Rachel le sorrise dolcemente –che c’è? Mi sembra normale fare queste domande- Rachel rise e le si avvicinò –io e quel ragazzo non abbiamo più niente in comune- Santana le sorrise sporgendosi a lasciarle un bacio sulle labbra –che vogliamo fare?- Santana fece spallucce –apriamoli- indicò i regali e si alzò prendendo per mano Rachel –va bene- Rachel sorrise guardando le loro mani –sono curiosa di sapere cosa sia- Santana scoppiò a ridere e le porse il suo regalo, Rachel si portò la busta all’orecchio e cercò di capire cosa fosse, dopo qualche secondo passato così e aver fatto ridere Santana decise di aprirlo e si ritrovò fra le mani un foglio e la pallina rossa di Santana, spalancò la bocca –San- la latina le sorrise leggermente –non puoi regalarmi questa pallina, ti serve- Santana scosse la testa –no, devi tenerla tu- Rachel la baciò velocemente e lesse ciò che c’era scritto sul foglio –questa è la mia scrittura- Santana rise annuendo –hai conservato quella conversazione per tutto questo tempo?- Rachel si strinse il foglio al petto e le lasciò un altro bacio –ora tocca a me- Santana saltellò sul posto come una bambina facendo ridere Rachel –che cos’è?- Santana si trovò un diario fra le mani –è la cosa più importante che ho qui dentro- Santana alzò un sopracciglio –oltre a te ovviamente- la ragazza scoppiò a ridere –è il diario dove scrivi sempre- Rachel annuì –quando uscirò da qui lo avrai tu e ti ricorderai di me- Santana la guardò interrogativa –che significa quando uscirai da qui?- Rachel deglutì e mordendosi un labbro fissò Santana.
 
-Rachel com’è che ti sentivi quando facevi, ehm…- Rachel guardò il medico confusa –quando mi mettevo due dita in gola?- il medico rise –si, quello- Rachel lo vide scrivere qualcosa sul suo bloc notes –cosa scrive?- il dottor Edwards alzò lo sguardo dal foglio –sto scrivendo il modo in cui ti comporti, ironizzare  sulla cosa è già molto positivo- Rachel sorrise –allora spiegami com’è che stavi- Rachel annuì e si schiarì la voce –quando mangiavo mi sentivo in colpa, tanto da sentirmi un peso sullo stomaco, così per non farlo capire ai miei e per sfogarmi in un certo senso, mangiavo tantissimo, e alla fine mi rinchiudevo in bagno e aprivo l’acqua per non far sentire prima i miei lamenti e poi i miei singhiozzi, mi provocavo il vomito per sentirmi più leggera, per essere più bella e più popolare, ma a chi importa? In qualsiasi modo tu sia, gli altri troveranno un modo per farti credere che non sei abbastanza, lo sa dottore, lo sa come ci si sente ad essere ignorati e a esserci sempre per qualcuno, mentre quel qualcuno non c’è mai?- l’uomo la guardò –si lo so come ci si sente, tu lo sai?- Rachel annuì –prima di venire qui ci convivevo con il dolore e con l’umiliazione, ora non più, non me ne frega, sono bella così come sono e non c’è bisogno di un paio di dita in gola per farlo sapere alle persone- il dottore le sorrise amorevolmente e si alzò –la nostra seduta è finita Rachel- la ragazza spalancò la bocca –cosa? Ma come?- l’uomo le poggiò una mano su una spalla –prepara le valige, si torna a casa- Rachel sorrise e saltellò ma poi si fermò all’istante ricordandosi di Santana –fra quanto?- il dottore si mise un dito sul mento –dopo l’epifania- Rachel spalancò la bocca –cosa? Così presto?- l’uomo annuì –non sei contenta?- Rachel lanciò uno sguardo alla sua stanza –si, ma… non importa, arrivederci e grazie- salutò il suo medico e si avviò alla sua stanza.
 
-te ne vai?- Rachel annuì abbassando lo sguardo –oddio Rachel!- Santana la strinse fra le sue braccia facendole mancare il respiro –te ne andrai di qui, ti rendi conto- Rachel annuì –e io resto qui- Santana sussurrò assimilando la cosa –San io non ti lascerò sola, verrò ogni giorno se è necessario, non lascerò che tu rimanga sola- Santana le sorrise accarezzandole una guancia –mi aspetterai?- Rachel sorrise e le prese il viso fra le mani avvicinandolo al suo, Santana allungò le sue mani fra i capelli di Rachel sorridendo sulle labbra di quest’ultima, insieme si alzarono e Rachel fece cadere il libretto dalle mani di Santana –vai di fretta?- Rachel sorrise staccandosi e ammiccando maliziosamente –sta per scattare la mezza notte- sussurrò nell’orecchio della latina facendola cadere all’indietro sul letto –scatta l’ora a luci rosse?- Rachel scoppiò a ridere e le si sdraiò accanto –a natale si chiede scusa alle persone che vi hanno ferito- Santana alzò un sopracciglio –cosa? Tu non mi hai ferito- Rachel sorrise maliziosamente –scusa- le disse prima di morderle una guancia e passare alle sue labbra, morse anche quelle, un paio di volte finchè Santana non si sedette sulla sua pancia –Sei cannibale- Rachel scoppiò a ridere –a natale si perdonano le persone e ti ho già chiesto scusa- Santana alzò un sopracciglio, si avvicinò lentamente –fottiti- le disse ad un soffio dalle sue labbra allontanandosi –fottimi tu- Santana spalancò gli occhi –Rachel!- la ragazza scoppiò a ridere e la strinse –stavo scherzando- la latina ricambiò la stretta e la avvicinò a sé –tu scherzi sempre- sghignazzò fra i suoi capelli e appoggiò la testa sul cuscino di Rachel, mentre l’altra allungava un braccio su viso di Santana e le accarezzava una guancia.



SBAAAM. Chi se lo aspettava che Santana rimanesse lì dentro? Dovevo farlo, altrimenti appena uscite la loro vita sarebbe stat monotona. Per ora la nostra latina preferita resterà lì dentro, con quel diario. Cosa credete che riserverà il destino per loro?
Grazie, come sempre, siete troppo buoni.
-Kisses M
  
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