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Autore: MyLittlePony    16/03/2015    1 recensioni
Il finale alternativo della mia precedente fanfic Cut Love.
Forse non tutto andò
rose e fiori nel loro rapporto.
Questo è il finale alternativo di Cut Love. Per scrivere questo finale, mi sono ispirato ad alcune canzoni che ascolto.
P.S essendo un ragazzo molto negativo mi sarebbe piaciuto un finale più tragico. Spero vi piaccia
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Matsukaze Tenma, Tsurugi Kyousuke
Note: Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Believe skillet TSURUGI POV "Ripensandoci, non ho fatto la cosa giusta. Sono consapevole che non è servito a niente, anzi ha peggiorato le cose. Ma che importa. Anche lui ha sbagliato" Pensai fissando quei polsini. Passai la Sserata nel mio letto Sotto le coperte. Non piangevo, forse avevo finito le lacrime. L'indomani, entrai Senza aspettare chi non mi avrebbe dato attenzione quindi mi recai in classe e mi Ssedetti al mio solito posto. Tenma non arrivava. Non che io lo Sstessi aspettando ma ero curioso di sapere come si sarebbe comportato..la prima lezione passò e avevo capito che Tenma quel giorno non sarebbe venuto a scuola. Poggiai le mani sul banco. Il polso pulsava fastidiosamente e portava un dolore Insopportabile. Alzai la mano per farmi notare dalla prof. lei annuì senza ascoltare la mia domanda. Così mi alzai e senza problemi mi diressi in bagno davanti alla segreteria. Non lo avessi mai fatto..Magari sarei rimasto in classe un altro pò. Nella segreteria c'erano Tenma e zia Aki. Forse stavano facendo il permesso per entrare la seconda ora. Per educazione mi avvicinai ad Aki e le diedi un bacio sulla guancia per salutarla.. Mi sorrise. Poi però, quel sorriso diventò serio all'improvviso. Guardò il mio polso e notò i polsini che non indossavo da mesi. Mi guardò male, ma io rimasi impassibile cercando di mostrarmi il più sicuro possibile. La salutai di nuovo lasciando stare Tenma che non si era neanche girato per salutarmi. Entrai in bagno togliendo velocemente i polsini per Assicurarmi che la ferita ancora fresca non stesse sanguinando. Non stava sanguinando, pulsava solo dandomi un fastidio tremendo. Uscì dal bagno, Aki e Tenma non c'erano più. "Sarà in classe" pensai sbuffando. Mi diressi in classe ed entrai. Mi sedetti vicino a lui che non ostinava a cambiare posto. Lui mi guardò e io lo guardai. Poi lui con lo sguardo seguì il mio braccio bianco pieno di cicatrici ormai sbiadite che stava poggiato sul tavolo. Io seguivo il suo sguardo che lentamente si posò sui polsini. Mi guardò con gli occhi lucidissimi e sbiaditi dal pianto dei giorni precedenti. Annuì non sapevo per cosa e si girò verso la prof che stava spiegando le equazioni. Lo osservavo, avevo paura di ciò che fece mentre lo guardavo. Si asciugò le lacrime che erano appena scese dai suoi occhioni "Sei libero questo pomeriggio?" Gli sussurrai all'orecchio sperando in una risposta. "Dobbiamo parlare" aggiunsi. "Alle 4 a casa mia se ti interessa parlare" Dissi infine ricevendo silenzio come risposta. Avrei voluto chiarire ciò che stava succedendo. Io non lo volevo ciò che stava succedendo. Dopo la scuola, il tempo a casa passava lentamente aspettando le 4 del pomeriggio. Passava lentamente ma si fecero le 4. Si fecero le 4:15. Non arrivava. Non gli interessava chiarire. Non era interessato a me. Le lacrime cominciarono a scendere lentamente segnando il mio volto bianco. "Visto che non gli interessa niente posso fare ciò che voglio no?!" Urlai prendendo quella scatola sul comodino. "No". Qualcuno rispose alla mia domanda. Mi girai verso la porta fissandola. Qualcuno la aprì. Era Tenma. Si avvicinò a me prendendo quella scatola che tenevo in mano gettandola a terra. Lo guardai ansioso mentre le lacrime continuavano a scendere. "parla. Non volevi parlare?" Disse lui freddo sedendosi sul mio letto Io tacqui non sapendo cosa dire. "Perché lo hai fatto?" Mi domandò abbastanza infastidito da quel silenzio che si era venuto a creare . "Per ciò che ha detto quel coglione" risposi io rferendomi al compagno che mi aveva provocato giorni fà. "Hai tradito la fiducia del tuo ragazzo con quel gesto sai?" Tacqui nuovamente essendo a corto di risposte. "Lo sai si o no?" Aggiunse singhiozzando. I miei occhi Diventarono lucidi quasi come i suoi. Mentre lui cominciava a piangere, io lo abbracciai. Lui stese fermo. "No" mi disse scansandomi. "Devi rispondere a quella domanda" aggiunse asciugandosi le lacrime. "Si lo so" risposi io guardando da un'altra direzione per evitare quello sguardo freddo con cui mi guardava. "Prima era solo uno" disse mentre le sue lacrime ricominciarono a scendere. "Era solo uno.." Dissi io a bassa voce ripetendo ciò che disse lui un attimo prima. Cominciai a piangere anche io. "Visto che mi hai lasciato mi sono sentito libero di soffrire come volevo" esclamai alzandomi di botto dal letto. Cominciai a tremare. "Mi hai detto delle cose orribili" aggiunsi mentre le lacrime scendevano più velocemente. "Mi hai fatto capire che saresti stato Meglio di me" Dissi alla fine. Le sue lacrime aumentavano come le mie. "Se mi hai creduto quando ho detto che sarei stato meglio senza di te. Vuol dire che non mi conosci realmente" ribattè lui asciugandosi ancora una volta le lacrime. A quelle parole il mio cuore scoppiò in mille pezzi. Aveva ragione. Avrei dovuto capire che era solo arrabbiato. "Perché io ti amo" aggiunse alzandosi anche lui dal letto e poggiando velocemente le due labbra sulle mie. quando ci staccammo.."scusa" gli dissi sperando che accettasse le mie scuse. "Non farlo mai più" disse lui. Mi aveva perdonato. Ero così felice
   
 
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