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Autore: Freya Crystal    16/03/2015    3 recensioni
- Perché mi hai scelta, Pai? -
Un istinto inspiegabile le suggeriva cosa doveva dire. Retasu non si era mai rifiutata di dare ascolto a quella voce.
Gli occhi viola dell'alieno furono attraversati da un guizzo d'odio.
- Non ho idea di cosa tu stia parlando. -
Il ventaglio era ancora puntato verso di lei, ma Pai non accennava ad attaccarla.
- Sì, invece. Perché sei venuto da me? -
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Pai Ikisatashi, Retasu Midorikawa/Lory, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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White waters







Quando Profondo Blu aveva abbattuto la spada al suolo, Ichigo era rimasta esattamente immobile, guidata dalla folle, irrazionale certezza che quell'attacco non l'avrebbe spazzata via assieme a tutto ciò che la circondava.  
All'ultimo istante la razionalità aveva ripreso il sopravvento, spingendola a chiedere un muto aiuto prima che fosse troppo tardi per lei e per la vita dei suoi amici. Eppure la sua iniziale certezza si era rivelata veritiera. 
Il suolo aveva tremato sotto ai suoi piedi, ma nulla più.
Non un solo suono, non una sola voce era udibile nel bosco.
Ichigo continuava a tenere gli occhi chiusi, inspirando ed espirando lentamente ad ampie boccate, in cerca di un rimedio per il suo cuore agitato. Al di fuori di sé percepiva chiaramente che qualcuno l'aveva circondata per le spalle e la stava stringendo, respirando rapidamente con un ritmo irregolare. 
Ma che ne era  stato degli altri? 
Le sue previsioni si erano rivelate sorprendentemente giuste. Dovevano essere lì.
Fu il bisogno di vederli, non l'istinto di sopravvivenza, a spingerla ad aprire gli occhi. 
Profondo Blu era di fronte a loro, gli occhi chiari puntati su Kisshu, che non accennava a volersi staccare da lei, nel timore che lui potesse farle del male al primo passo falso.
Ichigo voltò la testa a sinistra e a destra, ma non individuò nessuno. 
Erano soli. 
Lei, Kisshu e Profondo Blu. O meglio, loro tre e Masaya. 
Profondo Blu inclinò la testa di lato, scrutandola con  curiosità. << A quanto pare la ragazza confetto ha capito tutto. >>
<< Di che parli? Dove sono i nostri amici? >>
Kisshu la lasciò andare, estrasse i sai e fissò il suo vecchio padrone con la stessa aria di sfida, se non più spavalda, di due anni prima. 
Profondo Blu buttò la testa all'indietro e si lasciò andare ad un'irresistibile risata divertita. 
<< Incoscienti come sempre. Siete una coppia alquanto azzeccata, sapete? Folli, sprovveduti, ribelli, impulsivi. Eppure vi ostinate a guardarmi con quell'aria da eroi, come se aveste la certezza assoluta di potermi sconfiggere. >>
<< Dove sono i nostri amici!? >> 
<< Ops, avevo dimenticato di aggiungere "impazienti" alla lista. >> Profondo Blu sorrise in direzione della Mew Mew, scostandosi una ciocca di capelli dal viso. << Ma visto che state per morire, potrei essere gentile con voi. Vedi, ragazza confetto, i tuoi amici sono caduti nella mia trappola. E chi non ci sarebbe caduto, a parte gli stolti? La paura di morire per mano della mia spada li ha portati via, a differenza vostra, che siete animati dalla ridicola sicurezza di essere destinati a sconfiggeremi, di essere gli eroi intoccabili che niente e nessuno potrà fermare. >>
Ichigo era consapevole che Kisshu fosse rimasto lì solo perché aveva cercato di proteggerla, e da un lato, nonostante non sapesse se gli altri stavano bene, si sentì in colpa per averlo coinvolto nella sua pazzia. 
<< Dove sono, bastardo!? Parla chiaro. >>
Kisshu sollevò il braccio, puntando la lama del sai verso Profondo Blu. << Ne ho abbastanza del tuo inutile farneticare. E mi spiace deluderti, ma se avere la certezza che tu non avresti potuto ferirci perché sei un'ombra significa essere stolti, allora sono fiero di esserlo. >>
Ichigo trasalì. Ma certo... Un'ombra
Il desiderio ardente di riavere Masaya al suo fianco era tale da averle obnubilato la mente. Il senso di colpa per Kisshu svanì quando capì il vero motivo per cui era sfuggito all'inganno di Profondo Blu, ma non bastò a scacciare il senso di amarezza che provava verso se stessa. 
Lei e Kisshu avevano indebolito Profondo Blu, due anni prima, ma avevano perso la battaglia, perché lei non era stata capace di affrontarla lucidamente. Pensava solo a Masaya.
Ma chi poteva combattere lucidamente, a parte i mostri privi di sentimenti, come quell'elegante alieno? Forse non doveva biasimarsi così duramente.
<< Non ricordavo fossi intelligente. >> Profondo Blu si complimentò ironicamente con Kisshu, sorridendo appena.
L'alieno dagli occhi dorati, dal canto suo, incassò il colpo senza fare una piega. << Non credo tu possa fare molto nelle condizioni in cui ti ritrovi. Perciò facciamola finita. >>
Ichigo lo trattenne per il polso prima che potesse avventarsi sul nemico. << No. Aspetta >>, gli intimò. Kisshu la fissò risentito. << Perché? Quanto ancora dovremmo aspettare? >>
Profondo Blu si rimirava le unghie, perfettamente rilassato, sfoggiando una sicurezza inaspettata. 
Ichigo scosse la testa, senza aggiungere una sola parola. Qualcosa nei suoi occhi convinse Kisshu ad abbassare i sai e a lasciare che fosse lei a prendere in mano la situazione. 
<< Perché fai questo? Al tuo stadio attuale non puoi servirti dell'acqua cristallo, ma io potrei offrirtene una cospicua quantità per risanare il tuo pianeta. Non è necessario distruggere questo per ridare al tuo popolo ciò che si merita. >> Ichigo gli parlò con estrema calma, soprendendo più se stessa che Kisshu per quell'offerta azzardata. 
Profondo Blu l'ascoltò senza fare una piega,  continuando a rigirare la punta sottile della spada al suolo, come se fosse pensieroso. 
Ichigo avanzò cautamente verso di lui. << Ti sei risvegliato solo per causare morte e devastazione? Non meriti anche tu di vivere una vita vera, dopo un sonno durato millenni? >>
<< Ichigo... >> la richiamò Kisshu in tono d'avvertimento. 
Ma lei non gli prestò ascolto. Il ticchettio dei suoi stivali accompagnò i suoi passi verso Profondo Blu, mentre una sottile, eppure viva speranza si riaccendeva in lei. 
Sfilò il campanellino che portava al collo, e lo fece tintinnare, sorridendo amorevolmente a quegli occhi di ghiaccio che la scrutavano ora con un filo di interesse. 
<< Io lotto per proteggere le persone che amo, anche tu hai qualcuno da proteggere. Lo so perché ti ho visto entrare in azione per quella persona. Non ricordi? >>
Fece tintinnare ancora il campanellino, senza distogliere gli occhi dai suoi, in attesa che qualcosa scattasse in lui. 
<< Ichigo... >> 
Il richiamo di Kisshu fu un sussurro lontano, udibile indistintamente, come un suono ovattato. 
<< Non ricordi? >> ripeté lei. 
Se avesse alzato ulteriomente le mani, avrebbe potuto sfiorare il viso diafano dell'alieno.
<< Contro cosa stai combattendo, Masaya? Riposati... è ora di dormire... >>, mormorò dolcemente, sollevandosi in punta di piedi e prendendogli il viso tra le mani. 
Si era aspettata di sentire le sue dita scivolarvi attraverso, come se fosse un fantasma, ma ciò non avvenne. Profondo Blu boccheggiò a quel tocco e la spada gli cadde di mano, producendo un tintinnio sordo sul suolo. Ichigo annullò la distanza tra le loro labbra, inviandogli l'amore che aveva custodito per due anni dentro di se. 
<< Ma cosa... >>
All'inizio era solo un puntino luminoso, ma ben presto divenne un cerchio bianco che andò a circondare interamente Profondo Blu.
Kisshu sentì la minuscola metà del suo acqua cristallo reagire a quel fenomeno, e ne ebba la certezza: il cristallo madre dimorava dentro Profondo Blu.
Era il suo cuore. 
Sotto i suoi occhi increduli, quest'ultimo circondò la vita sottile della ragazza, rispondendo al bacio.
Non era possibile. 
Ichigo era riuscita a svegliare Masaya.
Ma come...?
Kisshu non ebbe il tempo di metabolizzare l'accaduto. Una figura familiare si materializzò alle spalle dei due amanti, incrociando le braccia al petto con un sorriso di muta soddisfazione. 
 
 
 
*****


 
Nulla.
Nero assoluto
Percepì solamente la mano calda di Ryou che stringeva la sua.
Poi la morsa ai polmoni. 
Inaspettata, opprimente, inesorabile.
Retasu vacillò, il petto che le si alzava e riabbassava rapidamente, nella disperata, vana ricerca di ossigeno. 
<< Non riesco a respirare!... >>
<< Cosa? >>
<< Non riesco a respirare! Perché non respiro!?... >>
Ryou la prese per le spalle. Poteva distinguere vagamente i contorni della sua figura e scorgere l'espressione impanicata sul suo viso. Cercò di mantenere la calma. Doveva  tranquillizzarla, non poteva permettersi di mostrarle quanto fosse agitato di fronte a quell'inspiegabile circostanza. 
<< Retasu. >>
<< Non ci riesco... Non ci riesco!... >>
<< Retasu. >>
<< Non ce la faccio!... Non ce la faccio!... >> 
Ryou la strinse per le spalle con più decisione. Lei si immobilizzò istintivamente a quel gesto brusco.
<< Dannazione Retasu, ascoltami! >>, lo sentì dire in tono fermo, e poi proseguire con voce più morbida.
<< Devi restare calma. Se ti agiti è peggio, finirai più in fretta l'ossigeno che ti rimane. >>
<< Cosa!? Oh cielo, cielo, cielo!... >>
Decisamente aveva scelto le parole meno appropriate.
<< Retasu, calmati. Ti prego. >>
Forse fu il modo in cui glielo disse, così calmo e controllato da indurle lo stesso stato d'animo. Forse fu il modo in cui le accarezzò il viso, facendo scorrere lentamente e delicatamente le dita sulla guancia. Retasu riuscì a reprimere l'agitazione e a domare il terrore, di colpo, come se Ryou avesse premuto un interruttore su di lei. Tacque, serrando le labbra in una linea stretta, inspirando ed espirando lentamente, come se ci fosse effettivamente qualcosa da respirare. << Dobbiamo tornare indietro >> sentì dire da Ryou. Non riusciva a vederlo, la sua voce e le sue mani erano l'unico appiglio a cui poteva aggrapparsi per sentirsi ancora viva. 
<< Ma come? >>
Ryou sentiva l'ansia crescere in lui a dismisura. Perché Retasu non riusciva a respirare? Perché lui ci riusciva? 
Pai l'aveva ferita mentre era saltata oltre la sfera rossa?
Niente panico. Devo trovare una soluzione. E in fretta. 
Sparò col fucile, servendosi del fascio di luce generato dal colpo per illuminare l'ambiente. 
La luce si irradiò nel vuoto per alcuni istanti, poi svanì, facendo ripiombare entrambi nella più completa oscurità.
Retasu riusciva a vederlo? 
Un'atroce consapevolezza lo investì in un lampo. 
Retasu non poteva vederlo. 
Retasu non riusciva a respirare perché lì non c'era ossigeno
Lui riusciva a vederla e a respirare grazie all'acqua cristallo che dimorava in lui. 
Merda. 
<< Ryou... mi dispiace... di averti... portato qui. >>
<< Non parlare, risparmia il fiato. >>
A cosa gli era servito diventare  più resistente al dolore, più rapido e scattante come era successo alle ragazze, se Retasu stava per morire soffocata senza che lui potesse aiutarla?
Si maledisse per non aver portato con sé le capsule speciali contenenti ossigeno. 
<< Aiuto! Qualcuno ci aiuti! >> gridò con rabbia. La sua voce si propagò come un'onda nel nulla, spegnendosi lentamente. 
<< Qualcuno mi sente!? >>
No. Era assurdo. Non poteva accettarlo. Da anni proteggeva la vita di quelle cinque ragazze da alieni e chimeri, e adesso una di loro si stava dirigendo verso la morte in quel modo. 
<< Ryou... >> lo richiamò Retasu debolmente.
<< Mi sentite!? Abbiamo bisogno d'aiuto! >>
<< Ryou... non c'è più niente da fare... >>
<< No, Retasu! Non dirlo! >> gridò frustrato. << Vi prego, abbiamo bisogno di aiuto! >>
La ragazza scivolò in ginocchio, boccheggiando. 
<< No... >>
Ryou sparò un altro colpo di fucile, alla disperata ricerca di una via di salvezza per la ragazza. 
Si inginocchiò di fronte a lei e la prese tra le braccia, camminando alla cieca. 
<< Dannazione, Retasu, resisti! >>
Lei non diede segno di averlo udito. Aveva smesso di affannarsi. Le palpebre le scivolarono pesantemente verso il basso, richiudendosi. 
<< No! Ti prego, Retasu, resta con me! >> 
Fece l'unica cosa che gli venne in mente. 
Inizialmente non sentì altro che la paura di non aver fatto in tempo ad inviarle il suo ossigeno, poi il contatto con le sue labbra risvegliò in lui un ricordo lontano, sopito. 
Labbra morbide, delicate, al sapore di sale.
Le stesse che lo avevano salvato da annegamento certo.
Le stesse che lo avevano riportato verso la luce. 
E la luce emanò di nuovo. Questa volta non fu Retasu a sprigionarla, ma Ryou. 
Un varco si aprì nell'oscurità e mani invisibili sollevarono entrambi, trascinandoli fuori dal limbo, verso la salvezza. 


 
*****
 
 

<< Che diavolo ci fai tu qui!? >>
Kisshu infranse il momento catartico tra Ichigo e Profondo Blu, pronunciando quelle parole con un ringhio rabbioso. Quest'ultimo si voltò su se stesso ed individuò il nuovo arrivato, il volto delicato disteso in un sorriso divertito. 
<< Tu! >> gridò Ichigo, afferrando istintivamente la mano dell'alieno al suo fianco.
<< Non dovreste lasciarvi irretire dall'ingannevole arte della seduzione, padrone >>, esordì Leroy in tono soave, senza degnare Ichigo di una sola occhiata.
Profondo Blu parve accorgersi della mano che stringeva la sua solo a quelle parole. Con uno scatto repentino afferrò il polso di Ichigo, piegandolo verso il basso.
Ichigo boccheggiò per la sopresa e per il dolore, fissando con disperazione quegli occhi gelidi che per un istante l'avevano guardata con amore. 
<< Masaya... ti prego... >>, sussurrò tra le lacrime. 
Era stata così vicina dal poterlo riabbracciare. Perché tutto doveva remarle contro?
Una sfera d'energia investì Profondo Blu in pieno petto. 
<< NO! >> urlò allarmata, incapace di togliergli gli occhi di dosso. 
Qualcuno la stava trattenendo per la vita. 
<< Dannazione, Ichigo, ragiona! Lui non è Masaya! >>
Erano braccia sottili, ma forti, quelle che le impedivano di avvicinarsi a lui. 
<< Mollami, Kisshu! >>
Per una frazione di secondo le parve di essere riuscita a convincerlo, quando sentì le sue braccia sciogliere la presa e voltarla verso di lui, ma in quella successiva la sua convinzione crollò. Kisshu le tirò uno schiaffo. 
<< Sei una stupida >>, sibilò contrariato e risentito, << Se non l'avessi allontanato da te, Profondo Blu ti avrebbe uccisa! Smettila di comportarti da incosciente! >>
Le parole dell'alieno la ferirono come coltelli che grattano su ferite aperte. 
<< È davvero esilirante vedere Kisshu che fa la morale a qualcuno. >>
Fu Profondo Blu a parlare, rialzatosi elegantemente da terra. Denotava una calma sconcertante, come se Kisshu non lo avesse mai colpito. 
<< Taci, bastardo! >>
<< Modera le parole, traditore. Non è così che ci si rivolge ad un sovrano. >> Leroy scosse la testa con espressione sarcastica. 
<< Coraggioso da parte tua farti vedere quando sono armato e a piede libero. Questa volta ti risulterà difficile torturarmi, lurido moccioso >>, concluse Kisshu, uno scintillio perfido nelle iride dorate.
Ichigo sbarrò gli occhi per lo shock. Leroy, lo stesso, conturbante alieno che aveva imprigionato lei e le altre ragazze, aveva torturato anche Kisshu, Pai e Taruto. 
Se non avesse sperimentato sulla propria pelle il sadismo di cui era capace, lo avrebbe ritenuto assurdo. 
Leroy sorrise maligno in direzione di Kisshu. << Non ne avrò bisogno, perché oggi morirai. >>
Non ebbero il tempo di premeditarlo. 
Un potente scossone sbalzò Ichigo e Kisshu lontano dai due alieni. L'uno, alto e possente, afferrò la mano dell'altro, minuto e sottile. Non appena chiusero gli occhi i loro capelli presero a mulinare nel vento.
Ichigo fece per raggiungerli, ma Kisshu la trattenne nuovamente. 
I due alieni iniziarono a ripetere all'unisono parole cantilenanti in una lingua antica e sconosciuta. L'intero luogo sembrò reagire alla loro litania. Lampi e fulmini squarciarono il cielo, uno di questi andò ad infrangersi sulla corteccia di un albero vicino, incendiandolo. Il vento si sollevò con furia, fischiando turbolento. 
La presa di Kisshu sul polso di Ichigo si fece via via più lieve, ma lui non ebbe bisogno di rafforzarla, perché Ichigo rimase esattamente immobile, paralizzata dal terrore. 
<< Che cosa sta succedendo? >> la sentì gridare. 
Kisshu si sentì impotente come non mai. Conosceva quel rituale leggendario. Se avessero provato ad avvicinarsi a Profondo Blu e a Leroy, sarebbero stati sbalzati via. 
<< Leroy è l'anima prescelta da Profondo Blu. Si stanno fondendo, Ichigo. >>
 
 
 
*****


 
Retasu riaprì gli occhi sotto un cielo terso, prendendo la più profonda boccata d'aria di tutta la sua vita. 
Una voce bellissima, calda e rassicurante, ripeté il suo nome. 
Scostò gli occhi dal cielo ed incontrò quelli di Ryou, che la fissavano dall'alto con sollievo e commozione. 
Gli sorrise di rimando.
Lui l'attirò a sé, stringendola saldamente. << Ce l'hai fatta... >>, le sussurrò all'orecchio. 
Se fosse morta, lui non avrebbe potuto stringerla tra le sue braccia come stava facendo in quel momento. 
Se fosse morta, lui non avrebbe potuto sussurrarle quelle parole. 
Se fosse morta, semplicemente, non avrebbe potuto sentirsi così bene come solo Ryou era in grado di farla sentire.
Lacrime di gioia scivolarono come fiumi sulle sue guance, liberandola dalla paura e dalla rassegnazione a rinunciare alla vita che l'avevano colta pochi istanti prima. 
Gli circondò la schiena, inspirando ed espirando profondamente. << Respirare non si è mai rivelato così interessante >>, mormorò con un sorriso bagnato di lacrime di contentezza. 
Lo sentì ridere piano, mentre rafforzava la presa su di lei. 
<< Che cosa è successo, Ryou? >> 
Lui sorrise oltre la sua spalla.
<< Credo che loro abbiano sentito la mia richiesta d'aiuto. Devono averti riconosciuta, Retasu. >>
La ragazza si scostò lentamente da lui, confusa.
Si era sentita talmente felice all'idea di essere sopravvissuta, completa, tra le braccia di Ryou, da non aver notato le luci multicolori che fluttuavano mollemente intorno a loro. 
Si mise in piedi, calpestando il prato fiorito che aveva percorso in passato. 
Le anime la circondarono come un gruppo di devoti fedeli che si riuniscono amorevolmente intorno alla loro guida, infondendole calore e protezione. 
Le venne un nodo alla gola. Non avrebbe saputo descrivere il suo stato d'animo.
Fu qualcosa di meraviglioso, commovente, irripetibile. 
Le parole le morirono in gola per la troppa emozione. Non riuscì a muovere un solo muscolo, benché avrebbe voluto correre e saltare sino a perdere le forze. 
<< Bentornata. Sapevo che ci saremmo riviste. >>
Retasu boccheggiò, attonita. Una delle gocce iridescenti era più luminosa delle altre, vibrava ed emanava un calore più intenso, sospesa in aria all'altezza del suo viso. Scrutandola a fondo, la ragazza fu in grado di individuare il volto di una bambina che si muoveva al suo interno.
<< Fujin... >>, mormorò meravigliata. 
Ryou osservava la scena alle sue spalle, temendo che il solo suono del suo respiro potesse interrompere quella magia. Quando Retasu aveva raccontato cosa le era successo nell'Aldilà, aveva creduto che una buona parte dell'accaduto fosse stato il frutto di una sua allucinazione. Invece era tutto vero. Lo stava appurando con i suoi stessi occhi e con le sue stesse orecchie.
<< Profondo Blu ci assorbirà molto presto. Pensi di poterglielo impedire? >>
Intorno a lei aleggiavano sospiri. Voci di anime umane ed aliene, stanche ed affaticate.
<< Farò tutto ciò che posso >>, replicò prontamente Retasu. << Però... non sappiamo come fare a tornare indietro. >> Una ruga di perplessità le solcò la fronte, mentre si affannava a cercare una soluzione. Se avesse nuovamente attraversato la sfera rossa, sarebbe finita in un limbo privo di ossigeno. Ryou però poteva respirare, grazie al frammento d'acqua cristallo che dimorava in lui.
Poteva...
<< La strada è qui, proprio davanti a te. >>
Retasu fissò la goccia che rappresentava l'essenza di Fujin con profondo sconcerto. 
Le anime brillarono con maggiore intensità, vibrarono, emisero un suono simile ad un grido prodotto in lontananza e si fecero più vicine a lei, recitando in coro. 
<< A volte ciò che sembra pieno è vuoto, e ciò che sembra vuoto è pieno. Nulla, Tutto, non esistono. Esistono solo infinite strade. >>
Il profumo dei fiori rendeva quella visione ancora più suggestiva. Retasu, vestita dei colori della natura, era interamente circondata da gocce di luce, e altre, numerosissime, tingevano il cielo dei colori dell'arcobaleno. Ryou la vide voltarsi verso di lui e sorridergli incoraggiante, una vivida sicurezza incisa nei tratti.
In quello stesso istante il rumore dell'acqua che scorreva su altra acqua prevalse su qualsiasi altro rumore presente in quel paradiso fittizio. La consapevolezza riflessa negli occhi di Retasu divenne anche sua. 
Le anime erano state chiare ad indicare loro la via da percorrere. 
Ryou le rivolse un cenno d'assenso per farle capire che aveva colto il loro messaggio. 
Retasu si voltò ancora una volta verso Fujin. << Grazie per avermi salvata >>, mormorò con voce incrinata dalla commozione. 
Fujin fluttuò verso la sua guancia, muovendosi lentamente su di essa, come a volerle imprimere una carezza. 
<< Siamo imprigionati qui dentro da molto tempo. Siamo stanchi... Ci aiuterai ad ottenere l'eterno riposo? >>
Retasu aveva socchiuso gli occhi, beandosi di quel piacevole conforto. << Lo farò. >>
<< Noi verremo con te. Cercheremo di resistere finché Profondo Blu non verrà sconfitto. Ma tu e i tuoi amici dovete fare in fretta. >>
La ragazza scambiò una lunga occhiata con Ryou. Il loro silenzio fu più esplicito di qualunque altra parola. 
<< Ce la faremo >>, promisero all'unisono. 
Il campo fiorito era sospeso nel vuoto. Fare un passo all'infuori di esso avrebbe sognificato precipitare in eterno, verso il nulla.
Ma le anime avevano detto che il nulla non esisteva. 
Retasu e Ryou si posero l'una di fronte all'altro, fissandosi intensamente. 
<< Sei sicura di volerlo fare? >> le domandò lui.
Retasu sporse il viso verso il vuoto, osservando l'infinita coltre di nuvole color sabbia. Le vennero le vertigini,  tuttavia l'adrenalina che sentì in corpo le suscitò un'emozione quasi piacevole. L'istinto le stava suggerendo che non si sarebbe pentita della scelta compiuta, e la incitava ad agire al più presto, come non era mai stata in grado di fare in vita sua. 
Alzò il viso verso Ryou, decisa. << Ti fidi di me? >>
Lui sgranò gli occhi per un istante, sorpreso dalla determinazione e dalla tranquillità incisa in quelli dolci di lei. << Mi fido di te, Retasu. >>
Sembrava così sicura di sé, in quel momento, nonostante ciò che stavano per fare. Nonostante il loro futuro costiuisse un'incognita. Nonostante non sapessero se ce l'avrebbero fatta.
Ryou la prese per mano, intrecciando saldamente le dita con le sue. Adorò il lieve rossore che le comparve sulle guance. Adorò l'effetto che era in grado di farle anche in un momento come quello. 
<< Se sopravviviamo, avremo una storia straordinaria da raccontare. >>
Retasu rise sommessamente. << La racconteremo, Ryou. >> Distolse lo sguardo dal suo viso e lo puntò verso il basso, prendendo un profondo respiro. 
Lui comprese le sue intenzioni. << Al tre, allora. >>
Sentì le dita sottili di Retasu stringere le sue con forza e un senso di calore lo invase. Si sentì pronto a tutto. 
<< Uno... >>
Le anime volteggiavano sopra di loro, sospirando stancamente.
<< Due... >>
L'acqua scorreva lungo le cascate in un'incessante discesa.
<< Tre! >>
Si lasciarono alle spalle il campo fiorito, buttandosi nel vuoto. 
Retasu ebbe la sensazione che solo il suo cuore la stesse inseguendo, e che il suo corpo fosse rimasto indietro sul campo fiorito, tanto era la velocità con la quale stava precipitando. Fu come essere sulle montagne russe, ma la mano di Ryou che stringeva la sua le permise di tenere a freno la paura e di continuare a credere fermamente in una via di salvezza. L'aria si addentrò con insolenza nei suoi polmoni, e urlare le sembrò l'unica soluzione per liberarsi del suo opprimente peso. Proprio quando le sembrò di essere spacciata, proprio quando cominciò a ricredersi a maledirsi di aver coinvolto Ryou in quella missione suicida, l'aria smise di fischiarle nelle orecchie. Nello stesso istante sentì una piacevole frescura avvolgerla interamente. 
Aveva smesso di precipitare.
Si guardò attorno, attonita. 
Era finita sott'acqua. 
Un'acqua bianca, pura, limpida.
L'origine della vita.
Quella consapevolezza la investì in pieno, inevitabilmente ed inesorabilmente. Non seppe spiegare a se stessa il motivo della sua intuizione, seppe solo che era vera. 
L'incantevole luccichio delle rocce colorate che abbellivano il fondale le fece venire voglia di piangere. Cosa aveva fatto in vita sua, per meritarsi l'onore di scoprire l'esistenza di una tale meraviglia?
<< È bellissimo... >>
La voce calda di Ryou le giunse nitida all'udito, come se si trovassero in superficie. Retasu lo guardò confusa e sorpresa. << Riesci a parlare sott'acqua? >>
Lui rise. << Anche tu ci riesci, a quanto pare. Tuttavia non credo che siamo sott'acqua. >>
<< Questo posto... Ryou, io... mi sento così viva quaggiù. >>
<< Anch'io. Non immagini quanto... Penso che non scopriremo mai cos'è questo posto. >>
Retasu osservò il suo profilo che si stagliava sotto la luce. Il suo cuore perse un battito. Era così bello. Bello in un modo che la faceva star male. Osservava le rocce sul fondale con sguardo rapito, attratto dal desiderio di raggiungerle. Retasu desiderò di essere guardata da lui in quel modo, e per un assurdo, interminabile istante si perse dentro quel pensiero struggente. Finché lui non distolse lo sguardo dalle roccie e lo puntò su di lei, destabilizzandola. 
<< Sei una vera eroina, Retasu. >>
Lei rimase incantata a guardarlo. Un'emozione potente, sublime, completamente devastante la invase. Nello stesso momento una luce bianca emanò da Ryou, inglobandola nel suo raggio. 
Il frammento d'acqua cristallo stava reagendo. 
<< È questa la chiave di tutto. >>
Ryou nuotò verso il fondale, e lei lo seguì. 
Quelle acque non le facevano paura, le infondevano forza, speranza, sicurezza.
Cercò di non perdere Ryou di vista, mentre la luce si faceva sempre più intensa. 
Entrambi sapevano di aver trovato la risposta a quel lungo viaggio che avevano intrapreso due anni prima. Entrambi sapevano dove andare e cosa fare. 
L'acqua bianca, l'origine della vita, stava mostrando loro la strada







 
*****

 
Spazio dell'autrice
Credo che questo sia un capitolo molto strano, forse il più strano che io abbia mai scritto. Era da mesi che figuravo questi avvenimenti nella mia testa (non ve lo aspettavate il bacio tra Ichigo e Profondo Blu, eh? :D) e vi assicuro che le sorpese non sono ancora finite, anche se ci avviciniamo alla fine di questa storia. 
Retasu e Ryou sono tornati nell'Aldilà "finto", le anime li hanno aiutati ad uscire dal limbo e hanno indicato loro una strada alternativa da percorrere per raggiungere gli altri. 
Profondo Blu si sta fondendo con Leroy, adesso cosa succederà?
Ci vediamo presto, spero, con un nuovo capitolo! Ricordate che siete voi il mio sostegno, sapere che cosa ne pensate mi motiva a pubblicare, ed è la ragione per cui ho ripreso in mano questa storia dopo un periodo di blocco.
Alla prossima gente! :)

 
 
 
  
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