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Autore: gibutistan    16/03/2015    1 recensioni
La mia è una semplice raccolta ,ispirata ai color spread, le illustrazioni a colori che a volte Oda disegna e pubblica nei suoi volumi.
1- Tales
2- Celebrità
3- Speedsters
4- Giornate stravaganti
5- Shopping selvaggio
6- Pesca alternativa
7- Favola della buonanotte
8- Zephir
9- Tokyo Tower
10-Quando non si digerisce...
11-Animals
12-La prima sfida
13-Lost in snow
14-Associazione a delinquere
15-Shark attack
16-La tigre e il dragone
17-Horror party
18-Muoio felice
19-Riunione nel tempo
20-Dietro lo specchio
21-Washing day
22-Brutta sensazione
23-Mermaid cafe
24-Zombie...again
p.s. Può darsi che mi scappino lievi accenni Zonami;P
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mugiwara
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Favola della buonanotte 

 

Una sera, nella camera delle ragazze sulla Sunny...

"Momo, vuoi che ti leggiamo una favola prima di dormire?"

"Non lo so principessa Nami, non so se ai guerrieri di Wa è permesso..."

"Oh, sei sempre così onesto nel definirmi! Facciamo che per ora sei un piccolo imperatore, non un giovane guerriero."

"Va bene principessa! Sarò lo shogun di un grande regno!"

"Posso unirmi a voi?"

"Certo Robin! Anzi, se ci farai da narratrice la storia sarà ancora più bella!"

"D'accordo, mettiamoci comodi sul letto. Ti può interessare una storia dove si parla di un re, una principessa, un cavaliere e un drago?"

"Credo di si Robin."

"Allora iniziamo... c'era una volta, in un regno lontano, un re molto giovane ed amato dal suo popolo, Rubber, che viveva insieme alla sorella Dami.

Le sue terre prosperavano e molti principi dei regni vicini assillavano il regnante, affinchè concedesse in sposa a uno di loro la bella principessa.  Tutte le sere discutevano delle varie proposte di matrimonio, ma non trovavano mai un accordo."

 

" Dami, prima o poi qualcuno lo dovrai sposare, altrimenti diventerai vecchia e avvizzita!"

" Senti chi parla, nemmeno tu sei sposato! E poi tutti quegli spasimanti mirano alla ricchezza del nostro regno, che grazie a me è florido... fosse per te saremmo già al collasso! Poi, se mai deciderò di sposarmi, sarò io a scegliere mio marito!"

Continuò così per parecchio tempo, finchè il re un giorno decise che si stava annoiando troppo, così ,insieme al suo inseparabile scudiero-consigliere Nasop, pensò di indire un bel torneo per movimentare la situazione.

Ma gli serviva un buon motivo per organizzarlo, e l'unico che gli venne in mente fu una sfida per la mano di sua sorella.

Senza dirle niente, mandò dei messaggeri a tutti i regni vicini, per invitare i guerrieri più forti.

Perchè oltre a divertirsi ,voleva che l'uomo che avrebbe sposato la principessa fosse abbastanza forte per proteggerla al suo posto.

Dami venne a saperlo solo una settimana più tardi, scatenandosi in una furiosa sgridata al fratello; ma ormai lei non poteva fare più niente! Rifiutare quel torneo voleva dire offendere i regni che vi avrebbero partecipato.

Sconsolata e un po' delusa dal fratello, si ritirò nei suoi appartamenti, dove solo la sua dama di compagnia e migliore amica poteva entrare.

"Olvia , mi ha praticamente condannata a sposarmi con qualcuno che nemmeno conosco! Questo è ingiusto...   I nostri genitori hanno avuto la possibilità di scegliersi e ci hanno insegnato a seguire il nostro cuore.            Ma per un suo stupido capriccio ora sono obbligata!"

"Beh, puoi sempre scappare!"

"E rinunciae ai tesori che ho guadagnato? Mai... poi per l'affronto pagherebbe quel tonto di Rubber."

"Allora devi sperare che vinca qualcuno che ti piace! Ho dato un'occhiata a quelli che hanno inviato la conferma..."


"C'è qualche buon partito almeno? "

"Per ora c'è il principe di Bellavita Duvall, Gamba Nera di All blue, il conte Caribou..."

"O mamma mia, smetti di elencarli... sono tutti uno più appiccicoso dell'altro! Non potrò mai sposare uno di questi lumaconi! Sono disperata..."

Olvia, che era molto intelligente e intraprendente, non poteva vedere la sua amica in quello stato, così prese una decisione:

"Non posso permettere che ti accada tutto questo! Mi travestirò da cavaliere, eliminerò dai giochi i vari pretendenti e vincerò la tua mano. A quel punto io potrò donartela indietro!"

"No, è troppo pericoloso! Verranno combattenti da tutte le parti del regno, ti faranno del male!"

"Non temere, ho già un piano. E magari tra gli sfidanti troverai l'uomo giusto per te, nel qual caso lo aiuterò a vincere."

Dami cercò in vano di far desistere la donna, acconsentendo alla fine a reggere quel folle piano.

In quei giorni i preparativi per il torneo fervevano e ben presto i pretendenti cominciarono ad arrivare.

La cortesia voleva che prima del torneo, ogni cavaliere si presentasse al cospetto del re e della principessa: parecchi erano già venuti a presentarsi, e Dami era piuttosto disperata.

Di tutti gli uomini che erano arrivati, neanche uno l'aveva interessata... Anche se quasi tutti rispettavano il criterio della ricchezza, erano privi di altro:
chi per bruttezza, chi per mancanza di cervello, altri per la spiccata dote di farle venire l'urticaria.

Sperava che il re, vedendo di persona la qualità degli uomini che si erano presentati, le risparmiasse quel suplizio. Ma niente, era talmente esaltato dall'evento, che non aveva ascoltato nemmeno due cavalieri senza distrarsi!

Non aveva sentito lo sproloquio del principe Cavolish, che sottolineava di farle un piacere a sposarla ,mentre lamentava il fatto di non aver organizzato una giostra a cavallo, dove poter sfoggiare il suo superbo destriero Farul.

Non aveva visto il viscidume, sia morale che fisico, del conte Caribou, che tra una parola e l'altra borbottava cose sconnesse ,guardandola con lussuria.

Per non parlare di quel certo Bartolomeo, che non era un nobile, ma un mercante arricchito, il quale era più interessato a diventare cognato del re , che suo marito!

Ora, di fronte a loro, un cavaliere si inchinò leggermente presentandosi :

" Sono il cavaliere Nico Robin e giungo dal reame di Tequila Wolf. Parteciperò al torneo e otterrò la mano della magnifica principessa!".

Nonostante la voce camuffata, le servì un secondo per capire la sua vera identità ; Olvia indossava un'armatura che camuffava ben poco il suo prosperoso corpo da donna, ma sufficiente per trarre in inganno tutti gli idioti che, evidentemente,  la circondavano.

Nel salone di accoglienza ,si spandeva il melodioso sottofondo del  musico, chiamato da tutti il Canterino, che a volte smetteva di suonare per ridere ,con la sua risata particolare, mentre scambiava qualche parola con gli invitati.

Anche lui si era bardato di tutto punto: cotta di maglia, elmo, spallacci, pettorali, panziera e schinieri. 
Nonostante tutto si notava comunque la sua magrezza scheletrica  e l'altezza inconsueta.

"Oh, un altro personaggio stravagante! Dalla stazza si direbbe un troll..." osservò Dami:  spalle larghissime su due gambe non molto proporzionate che, orrore degli orrori, erano prive di schinieri,lasciando in mostra le pelle ! 

" Super-ba giornata King! Parteciperò al torneo per mettere alla prova le mie invenzioni ,più che per la mano della tua Super-sorella!"

"Invenzioni?!" esclamarono quasi all'unisono Rubber, Nasop e il più giovane apprendista cerusico del regno, Tony.

"Certo, delle super invenzioni che vi lasceranno a bocca aperta!"

"Ma è grandioso! Voglio subito parlare con te in privato! Scusa Dami, lascio a te il resto delle questioni di etichetta! Io mi sono stancato!"

"Aspetta, non puoi lasciarmi qui da sola!" protestò in vano, ma quello era già sparito.

 

"Robin, questi guerrieri proprio non mi convincono! Si deve sempre combattere per nobili motivi!" obiettò Momonosuke perplesso.

"Abbi pazienza, la storia non è ancora finita."


Ascoltò fino a sera tutti i pretendenti; erano rimasti solo due cavalieri: uno era Gambanera, che in realtà era una vecchia conoscenza, visto che viveva nel territorio confinante.

L'altro era rimasto  nella penombra tutto il tempo, avanzando di un passo solo all'ultimo: era alto e ben piazzato, sulla panziera era inciso un teschio con tre spade, il viso duro e spigoloso era solcato da una cicatrice che interessava anche l'occhio; a prima vista sembrava un ramingo, un soldato senza padrone.

Interruppe un po' sgarbato il principe di All blue, rivolgendosi a me con tono sbrigativo:
" Che sia chiaro, a me non importa nulla di sposarla! Sono giunto qui perchè mi hanno riferito che parteciperà al torneo anche lo spadaccino errante Drakul. Devo sfidarlo per stabilire chi di noi due è il migliore."

Impiegò due secondi per smettere di rimirarlo e rispondere a tono , un pò acida:

" Le hanno riferito male, non si è mai presentato...e non credo che avrebbe partecipato comunque."

Quello un po' sorpreso, stava per girare i tacchi e andarsene, ma la principessa non era di quell'idea.

" Hei lei! non si è neanche presentato!"

"Ho detto che non mi interessa questo torneo... comunque mi chiamano Olonese."

Aveva sentito parlare delle sue gesta e non perse tempo, si alzò dallo scranno avvicinandosi a lui, legandogli una pezzuola nera al braccio.

"Ma cosa stai facendo donna!?"

"Per cominciare, sono la principessa e mi chiamo Dami! Questo che ti ho legato al braccio è il mio favore, ora sei obbligato a partecipare. Ti ho nominato mio eroe!"

"Cosa? Io non sono un eroe! Gli eroi sono quelli che condividono il loro liquore con gli altri! Io invece lo voglio bere tutto da solo!"

"Hai lo stesso concetto di eroe di mio fratello, andrete d'accordissimo! Se cercherai di tirarti indietro ti farò diventare un fuori legge... ma non lo farai, a meno che tu non sia un codardo!"

"Non sono un codardo!"

"Perfetto, allora ci vediamo domani al torneo!"

Una speranza si accese nella principessa, forse la sua vita futura di moglie era salva.
Ben bresto la folla nella sala si smarrì, diretta alla refettorio.
Dami si lasciò ricadere stanca sul suo scranno, tirando un sospiro di solievo; Olvia, ritornata ad essere dama di compagnia, si avvicinò, ridacchiando.

"Se non mi sbaglio, non dovrò più vincere il tuo diritto di scegliere chi sposare"

"Non ti sfugge neinte eh? Ora puoi ritirarti, così non correrai pericoli!"

"No, credo che parteciperò comunque! Poi ho trovato un alleato! E anche se il tuo campione è una leggenda vagante, un pò di aiuto non gli farà male!"

"E l'alleato chi sarebbe?"

"Messer Cutty Flam, quello delle invenzioni... è stato l'unico ad accorgersi che sono una donna. Così abbiamo chiacchierato un pò, prima che tuo fratello lo rapisse!"

"Non finisci mai di stupirmi..."

"Tu invece faresti meglio a fare un pò di conversazione col tuo eroe scontroso! Sarebbe disdicevole fargli vincere il torneo se poi si rifiutasse di sposarti!"

"Ah, quello non è un grosso problema...sono comunque la principessa di questo regno, posso sempre costringerlo"

"Ti ricordo che proprio tu stamani ti lamentavi di non poter scegliere il  tuo sposo!"

"E va bene, hai vinto tu... vado a fare almeno amicizia!"

Dami , rinvigorita dalla nuova missione, iniziò a cercare l'Olonese. Sbirciò dal corridoio che correva sul refettorio, ma li non c'era ; chiese a una delle guardie se l'avesse visto nei quartieri notturni, ma niente.
Un pò sconsolata, decise di andare a prendere qualcosa da bere; le serviva qualcosa di forte e una bella fiasca di Porto era l'ideale.

Attinse dalla sua dispensa personale e si avviò nel frutteto sul retro, che la stagione primaverile aveva trasformato in un bosco fiorito.

E li, dove meno se l'aspettava, poggiato con la schiena all'albero, dormiva russando come un cinchiale il cavaliere ramingo; nonostante la luce fioca delle torce del castello, notò il colore insolito della sua chioma, ora scoperta dal cappuccio della cotta di maglia.

"Hai intenzione di fissarmi ancora molto?" distolse lo sguardo sentendo la voce bassa dell'uomo.

"Controllavo solo che non ci fosse un orso nel frutteto...ma eri solo tu che dormivi... Posso sedermi?"

"Se è necessario. Poi sei tu la padrona di casa!"

"Perchè sei così scontroso con me? Poi ho portato una bottiglia di porto, potresti aiutarmi a finirla!"

"Questo si può fare" disse raddrizzandosi del tutto.

"Ma mancano i bicchieri! non posso premettermi di farle bere a collo dal fiasco."

"Lascia perdere, con mio fratello mi sono abituata ad ogni scorrettezza a tavola!"

La principessa stappò il fiasco e bevve con grazia dal collo , passando poi il vino al cavaliere, che vinte le sue remore, ingollò un sorso.

"Allora Olonese, ho deciso che devo fare amicizia con te. Quindi ora chiacchieriamo un pò... per cominciare, come mai hai tre spade?"

"Vedo che vai dritta al sodo! Beh, è una storia lunga..."

"Abbiamo tutta notte!"

Così i due cominciarono a parlare delle loro vite, aiutati dal calore che portava con se il vino liquoroso; non erano tanto diversi l'uno dall'altra, erano due spiriti liberi e intraprendenti.
Continuarono tutta notte a scambiarsi ricordi ed esperienze vissute, risero, scoprendo che lui non era poi così burbero e freddo e che lei non era una principessa viziata.
All'albeggiare erano ancora svegli; il cavaliere, per proteggere dalla frescura la donna, si era levato la sua armatura fredda e l'aveva fatta appoggiare al suo petto.

"Spero che vincerai tu... anche se poi non vorrai sposarmi. "

"Ci conosciamo da poco, ma dopo tutte le chiacchiere che mi hai fatto fare stanotte mi sembra di conoscerti da una vita... e anche se per sposarti mi servirebbe conoscerti meglio... vincerò lo stesso e ti renderò il diritto di decidere."

"Davvero lo faresti per me? Sai ,sei già la seconda persona che si offre di vincere per rendermi libera!"

"Si, poi non sopporto perdere... E chi sarebbe questo buon samaritano?!"

"Quando te lo dirò. alla fine del torneo, non ci crederai!"

"Uff, quanti misteri... ora sarà meglio che torni nelle tue stanze. Il re sarà preoccupato..."

"Dubito che lo sia, ma hai ragione... ci vediamo al torneo."

Si salutarono, ignari che qualcuno aveva origliato una buona parte del discorso.

Nella tarda mattinata vennero sorteggiati i vari gironi del torneo, che sarebbe iniziato nel primo pomeriggio.     Il pranzo si svolse alla presenza di re Rubber, che aveva insistito per desinare con i combattenti.

Nasop, temporaneamente impiegato come annunciatore dei vari duelli, era nella tribuna d'onore con il re e Dami, intento a spiegare lo svolgimento del torneo:

"Le regole sono queste: ogni arma è ammessa, meno l'uso di magia; i combattimenti non devono concludersi con la morte del perdente e si svolgeranno due sfide contemporaneamente! Che i giochi abbiano inizio!"

Cominciò così una lunga serie di combattimenti, per lo più svolti usando le spade.

In pochi utilizzavano armi meno convenzionali: Barto combatteva con due scudi su cui erano inserite alcune lame, Caribou usava una frusta e Cutty Flam le sue invenzioni più disparate.

Le tenzoni si susseguirono senza sosta per tutto il pomeriggio e ogni qual volta scendeva in campo l'Olonese, l'attenzione veniva calamitata dalla sua straordinaria abilità nel maneggiare tre spade contemporaneamente.

Al tramonto erano rimasti in gara solo in quattro: Cavolish contro l'Olonese e Cutty Flam contro Caribou.

Lo scontro cominciò, tutti e quattro nella stassa arena, in modo che gli ultimi due rimasti in piedi cominciassero subito a combattere.

Dami seguiva con apprensione gli scontri. Aveva visto entrambi gli spadaccini combattere e la vittoria non era affatto scontata, visto che la lunga giornata di combattimenti si faceva sentire sulle loro spalle.

Cutty Flam si trovava in leggera difficoltà...  con una alabarda e le sue invenzioni , rispondere agli attacchi subdoli del suo avversario, che nonostante fosse armato solo di frusta, sfruttava la mole dell'inventore per farlo scivolare nel fango.

Fango della cui provenienza si interrogavano tutti, visto che all'inizio del torneo il campo era asciutto.

Nel bel mezzo di uno scambio di colpi forsennato, il principe Cavolish crollò addormentaato, così, di botto, sorprendendo il suo avversario, che , voltatosi si rese conto che anche Cutty aveva terminato il suo scontro; aveva infatti placcato il viscido Caribou e laveva legato per bene con la sua stessa frusta.

La folla di spettatori cominciò a rumoreggiare sempre più, inneggiando all'eroe che si erano scelti.

L'Onese e Cutty si avvicinarono studiandosi, e quando non furono a più di due metri di distanza:

"Olonese, ascoltami un attimo. Sono io l'alleato!"

"Chi saresti tu?"

"Come chi sono? La principessa non te l'ha detto? Io e il cavaliere Robin abbiamo gareggiato per il tuo stesso motivo, restituire la scelta del marito a Dami!"

"Ora ricordo... ma non mi va di vincere uno scontro per favoritismo!"

"E a me non piace perdere apposta... facciamo così, combattiamo al nostro meglio, per divertirci! Tanto il nostro obiettivo, chiunque vinca, è raggiunto!"

"E sia! Preparati!"

Dopo questo breve dialogo tra loro, cominciarono un duello serrato, ma fin da subito sbilanciato a favore dello spadaccino. Colpo su colpo, l'inventore indietreggiava, spossato un pò dalla sua mole, un pò dalla giornata intensa.

"Tradimento, è tutto un imbroglio!" urlò verso la tribuna d'onore il conte Caribou, riuscitosi a liberare in qualche modo "I due finalisti si sono accordati su chi dovesse vincere!"

Re Rubber soppesò per un attimo l'accusa, mentre sua sorella passava con sguardo terrorizzato da lui all'uomo che portava il suo favore legato al braccio; si alzò in piedi, prendendo solennemente parola:

"Non importa, stanno combattendo come leoni e mi hanno rallegrato la giornata! Poi visto che nessuno dei due è interessato a sposare mia sorella...tanto meglio!"
Spiazzato dal quelle parole, Caribou cominciò a ruotare una mano verso la terra, dove immediatamente comparve una pozza fangosa, che si allargava sempre più.

"Se è così, allora la principessa me la prenderò con la forza!" e detto questo, un drago verde emerse dalla fanghiglia, dirigendosi minaccioso verso Dami, che fece in tempo solo ad afferrare una delle mazze dei combattenti, prima di venire avvolta dalle spire della coda del rettile.

"Questo no dovevi farlo!" ruggirono all' unisono Rubber e l'Olonese.
Il primo si scagliò contro il conte Caribou, urlando al cavaliere di salvare sua sorella e non uccidere il drago, perchè voleva addomesticarlo.

"Salva mia sorella, non uccidere il drago... qualche altra richiesta?" borbottò infastidito lo spadaccino, mentre attaccava il drago con il piatto della sua spada favorita.
Il grosso rettile si rivelò meno pericoloso del previsto, colpito dall' Olonese in testa e dalla delicata principessa che gli martoriava coda e schiena con la mazza, si arrese per evitare altri danni.

In fondo a lui ,di rapire fanciulle , proprio non interessava, senza contare che gli sarebbe toccato tornare nella pozzanghera dove quella specie di mago lo imprigionava.

Così, per mettere fine a quella violenza a senso unico, girò improvvisamente la coda, facendo ricadre Dami tra le braccia del suo salvatore, che per fortuna la prese al volo.

Nel frattempo, il viscido conte mago aveva avuto la peggio ed era stato impacchettato in una botte dal re e da Cutty Flam, su suggerimento di Olvia.

Occhio negli occhi, il prode cavaliere sorrise sghembo, per poi rivolgersi alla donna che aveva in braccio:

"Credo di aver vinto..."

"Cosa ne farai del premio allora?" 

"Bhe, credo che lo donerò a te..."

"Ti ringrazio, accetto volentieri il tuo dono... a una condizione. Vuoi res.."

"Vuoi rimanere con noi nel nostro castello? Sei proprio in gamba e magari se ti fermi ,quella schizzata di Dami si innamorerà di te!"
Il re aveva interrotto l'idilio, ma il concetto era lo stesso.

"Mi sembra un buon affare! Accetto!"

"Da allora l'olonese e il drago rimasero per sempre al servizio di re Rubber e della principessa Dami."
"E la storia come continua Robin ? Ora sono curiosa! Alla fine quei due si sposano?"
"Chi lo sa, quando avrò l'ispirazione magari inventerò un seguito... ora dormiamo, altrimenti con le nostre chiacchiere sveglieremo Momo"
"Giusto! buonanotte!"
Le due piratesse si chinarono a dare un bacio in fronte al bambino, sdraiandosi poi sul letto per un meritato riposo. 



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