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Autore: Sachi93    16/03/2015    2 recensioni
Un nome non è mai semplice da capire, ci soffermiamo sul loro significato, ci pensiamo, chiediamo, ma poi la curiosità passa tanto velocemente quanto era nata.
Quella che state per leggere è un piccolo esperimento, che avevo intenzione di fare da tempo.
Tutti noi sappiamo che le nostre care nazioni hanno dei nomi e dei cognomi, ma le domande che di frequente spuntano sono: da dove proviene il loro nome/ cognome? Lo hanno scelto loro o gli viene donato da qualcuno?
In questa piccola fic, io insieme a voi cercheremo di scoprirlo.
1. Il suo più grande orgoglio (Finlandia)
2. La straordinaria coincidenza... (Russia)
3. Alba (Scozia)
4. Il divenire assoluto negli occhi (Germania)
5. Il fiore guerriero... (Spagna)
6. Il dono (Francia)
7. L' aurora (Norvegia)
8. Un ricordo annidato dai colori dei secoli (Inghilterra)
9. Ed ero felice (Polonia)
Genere: Generale, Introspettivo, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Un ricordo annidato dai colori dei secoli

 

Arthur... Arthur... Arthur...

 

Era rimasto assorto per tutto il pomeriggio.

Da quando, quella mattina, aveva sentito una vocina sottile sottile lo aveva sconvolto.

No, non era una delle sue fatine, tanto amiche e care, ma un ricordo, annidato dai colori dei secoli.

Era rimasto davanti a quello scaffale per un paio di minuti, poi il coraggio ebbe la meglio.

Prese quel volume, così vecchio e logoro, tanto singolare fra tutti i libri.

Puzzava di muffa, ma il fruscio delle sue pagine aveva un suono così nostalgico, che gli accarezzava il cuore.

 

A quei tempi era così piccolino, coperto da un logoro mantello e li osservava estasiato.

Loro, su possenti cavalli, in fulgide armature.

Il terreno tremava alle esercitazioni, le spade e gli scudi cozzavano, il clangore risuonava fra i rami.

Poi uno fra tanti, il migliore sbaragliò gli altri, disarcionandoli.

Applausi ed incitamenti inneggiavano a quell'uomo, tanto che anche Inghilterra esultava con loro.

Il cavaliere scese dal cavallo e sorprendendo tutti quelli che aveva sconfitto, regalandogli una sonora e benevola pacca dietro le spalle.

Un solo nome risuonava nella valle.

Arthur.

Inghilterra era rimasto folgorato da lui, un cavaliere diverso dagli altri

Un uomo che non irrideva o distruggeva i suoi avversarsi, ma li rispettava.

Rendendoli suoi pari.

 

Degli occhi chiari scrutavano il folto della foresta.

C'era qualcosa di diverso, come una presenza, che li osservava, pacifica, qualcosa o qualcuno che si trovava fra il loro mondo e quello magico, che Merlino tanto decantava.

Un ciuffo biondo spuntò dai cespugli.

Sì, si disse il cavaliere sorridendo, per lui era decisamente qualcuno.

Chissà se mai si sarebbe presentato.

 

Inghilterra non ebbe mai il coraggio di mostrarsi a quel re.

Pensava, che nei suoi vestiti logori potesse vedere solo una persona bisognosa di carità, invece di una piccola ma determinata nazione.

Così decise di adottare il nome di quel cavaliere, la cui forza ancora ruggiva fra le chiome degli alberi, sperando un giorno di poter essere come lui.

Per ora sarebbe rimasto sempre al limitare del bosco.

Osando di tanto in tanto affacciarsi alle finestre delle sale, che ospitavano i grandi banchetti.

 

I giorni passavano, i mesi e forse qualche anno.

Camelot era diventato solo un ricordo, delle macerie nascoste fra le collinette.

Così le gesta di un grande uomo erano diventata solo una leggenda.

Arthur continuava a salire su e giù dalle scale.

Entrare ed uscire dall' ufficio sino alla biblioteca.

E di tanto in tanto buttava l'occhio in un angolo, sospirando una felice nostalgia.

Il libro era lì, aperto su un leggio.

Le pagine macchiate dal tempo, l'inchiostro sbiadito e ancora per tutto questo tempo cantava.

Narrava le gesta di un re, Arthur.

E il mesto sorriso di Inghilterra, nato mentre toccava adorante il libro, ci fa capire quanto fosse orgoglioso di aver scelto quel nome, tanto tempo fa.

 

 

Salve a tutti,

Chiedo mille volte scusa per il ritardo di due settimane, ma stavo male e lo studio non mi dava tregua.

PERDONATEMI T.T

Ora come vedete ho postato il fatidico racconto su Inghilterra, sappiamo tutti da dove deriva il nome di questa nazione, da re Artù, (ovviamente è italianizzato), che per tutto il racconto ho lasciato in lingua inglese. Non ho voluto raccontante uno spettacolare incontro, ma semplicemente una ispirazione, il nome che sceglie Inghilterra è dovuto alla profonda ammirazione che prova per re Artù, un uomo saggio, coraggioso, leale. Un vero cavaliere della Tavola Rotonda.

Perciò Arthur vuole essere come lui, adottandone persino il nome, sperando di essere un po' come lui.

Spero vivamente che vi sia piaciuta e mi piacerebbe anche conoscere la vostra opinione anche sul precedente racconto su Norvegia.

 

Per quanto riguarda il voto, la lista si trova nel racconto di Norvegia, perciò scegliete con giudizio, le modalità di voto sono le stesse via voto e via e-mail.

A presto con il prossimo racconto e scusatemi ancora per il ritardo.

Sachi93

  
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