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Autore: Jade    14/02/2005    0 recensioni
Ginny e Draco si trovano a condividere un sogno. ma è solo un sogno? perchè il mattino entrambi hanno uno strano simbolo sulla mano?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 2’

Il risveglio dei sensi

-Avete sentito? Virginia Weasley e Draco Malfoy si leggono nella mente!-

-Lo sanno tutti, è logico che lo sappiamo!-

-I professori sono in riunione. Oggi a lezione la guardavano in modo strano-

-Logicamente stupida!! Ma l’hai vista? Ha gli occhi rossi di pianti ed è scioccata! Chissà che diavolo avrà in testa quello…certo cose che la scioccano a dir poco!-

-Io vorrei tanto sapere cosa gli passa per la testa a quel bel ragazzo!!!-

-Ecco brava, così chissà che scopri, usa la testa. Se Ginny scoprisse cose compromettenti secondo te lui o il padre non farebbero qualcosa per azzittirla? Rischia la vita lei-

-Ma si sa come è successo?-

-Neanche Silente ne sa qualcosa-

-Ma Ron? Harry? Secondo voi come hanno preso la cosa? So che la famiglia di Ron ha dei segreti con Silente…Un Ordine di difesa creato dal preside…Vi partecipano alcune persone che, probabilmente, fanno parte della cricca di lord…Voi-sapete-chi come infiltrati…sarebbe un macello se Malfoy lo scoprisse-

-Secondo me però Ginny ammattisce prima che questo accada. È successo da meno di 24 h e guardate com’è conciata. È il ritratto vivente del dolore!-

-Lo sarei anche io…Ora sta con Harry, Ron ed Hermione in Sala Comune…spero solo che non le facciano il terzo grado…la farebbe stare ancora peggio per i miei gusti…-

-Si, ma non credo la conforteranno…anzi probabilmente la emargineranno-

-Non lo so Ron!!!! Non so come è successo!!!- Ginny fuori di se dalla rabbia li guardò tutti e tre. Da mezzora le stavano facendo il terzo grado e i pensieri verso di loro, sicuramente, stavano facendo divertire parecchio Malfoy e i suoi amici idioti. Ron urlava senza sosta e a dargli man forte Harry ed Hermione non muovevano un dito per aiutarla

-Ma dovrai saperlo Ginny!!! Non è possibile essere infilati nel sogno altrui così, per caso. Sicuramente avrete fatto…-

-Non cominciare a sparare cazzate!- urlò Ginny -Non sai che dici- si guardarono poi guardò il fratello ed Harry. Non aveva neanche il coraggio di piangere davanti a loro -Perché mi fate questo…Io sto male, ho un casino in testa che rischia di farmi impazzire, forse Tom Riddle cerca ancora di farmi fuori e voi…voi mi trattate come una criminale…- si sedette passandosi l’indice sotto gli occhi umidi

-Siamo preoccupati- disse Harry -Se finisce che gli dai delle informazioni…-

-Infor…Harry…sono alle prese con una cosa orribile, con pensieri da maniaco e tu pensi alle…informazioni…- scosse la testa

-Dobbiamo. Se lui scoprisse cose dell’Ordine…troppo private, siamo nei guai- Ginny strabuzzò

“Piton!” pensò dentro di se portandosi le mani sulle labbra

“Piton?” Ginny chiuse gli occhi

“No, non ascoltare Malfoy, non farlo!!!” gridò con il cuore ai mille

“Non è facile Weasley e poi mi piace sentire le tue dolci parole per San Potter e company”

-Che succede?- Ginny guardò Harry

-Niente- si alzò scuotendo la testa -Vado un attimo a fare un giro- ed uscì veloce

Era quasi l’ora di cena quando rientrò nel dormitorio. Tutti stavano scendendo ma lei sprofondò su una poltrona particolarmente stanca. Guardò il camino spento. Il quadro si richiuse quando furono tutti usciti poi chiuse piano gli occhi

-Ginny!!!- la ragazza aprì gli occhi. Fiamme verdi dal camino le mostrarono il viso della madre molto spaventato

-Mamma? Oh mamma!!- si inginocchiò davanti al fuoco

-Piccola mia ho saputo…ma è terribile…davvero terribile…-

-Mamma ho paura-

-Non averne! Non farti spaventare da quel Malfoy OK? Tu sei forte- Ginny sentì gli occhi velarsi dim lacrime

-E se impazzisco?-

-No, Silente ti salverà, non permetterà ti si faccia del male…va bene piccola?- Ginny annuì -Ascolta ti scriverò, ora devo andare-

-Va bene mamma-

-Ti voglio bene piccola-

-Anch’io- sorrise e le fiamme sparirono. Ginny fece un sospiro e si rattristò enormemente

-Ma Drackie, è terribile!!!!- strillò Pansy stretta al suo braccio -Ma davvero leggi i pensieri di quella miserabile?- Draco la guardò decisamente troppo vicina a lui. Annuì -Ohhhh!!! Che orrore!!!- cinguettò -Povero il mio Drackie!!!-

-Anche a me piacerebbe un sacco sentire quello che dice- Draco guardò Sean Jhonson e lo fulminò. Del suo stesso anno lo odiava a morte. Era l’unico che non aveva mai seguito le sue direttive, era un po’, una spina nel fianco e se non fosse stato che aveva come amici dei Corvonero, avrebbe detto che non ne aveva

-Ma davvero?- lo freddò Pansy -E perché mai?-

-Perché è una delle ragazze, o forse l’unica, per cui valga la pena dannarsi per averla. Non è…come qualcuno di mia conoscenza che si fa abbindolare da un nonnulla- sorrise. Era un ragazzo alto, non arrivava al metro e ottantadue di Malfoy ma c’era vicino e dopo di lui, era il Serpeverde più ricco e bello della scuola. Dai capelli neri e gli occhi verdi, assomigliava un po’ ad Harry ma in confronto a lui, era di famiglia purosangue dalle unghie dei pedi ai capelli. Milioni di ragazze gli facevano gli occhi dolci ma da quanto si poteva ricordare, mai una volta lo si era visto con una ragazza di quelle che gli chiedevano d’uscire. Era forse Virginia la causa? -Allora Malfoy, dammi qualche dritta. So che non le piace San Potter quindi, dimmi un po’ che ci vuole per farsi apprezzare da lei- Draco sorrise

-Credo sia tu il problema Jhonson…Non sei il suo tipo…-

-Dici?- annuì -O te la vuoi tenere per te?- Draco lanciò lampi di ira dagli occhi -E’ così…-

“Ma che cazzo…io con quella stracciano non ci farei neanche un pranzo vicino! Che schifo…gliela lascio senza troppi…”

“TI HO SENTITO STRONZO!” Draco chiuse gli occhi. La voce lo aveva quasi assordato

“Weasley…”

“Io…io ti…io ti…vorrei uccidere! Ecco…Tu e…tutti i guai che mi porti! Sei un maledetto…maledetto e marcio fino al midollo!”

“Che seccatura, a proposito perché gnoli?”

“Che ti frega!”

“Potter e company vero? Ti hanno mandato a farti un giro?”

“Piantalo OK? Dico a Pansy cosa pensi di lei se no”

“No hai il coraggio”fece lui sorridendo divertito guardando il vuoto

“Vuoi vedere?”

“Te la farei pagare”

“O tuo padre me la farebbe pagare…so che te l’ha scelta lui quella vacca!”

“Gelosa?”

“Certo…come no!” sbottò lei “In realtà sono stupita che abbia scelto lei con tutte quelle decenti purosangue a questo mondo”

“Tu non sei sulla lista anche se ti piacerebbe”

“Piacermi? Ehi, non sono conciata così male e poi tu, non sei nei miei canoni di super bellezza!”

“Potter è meglio? Mi offendo!”

“Dacci un taglio”

“Come ti pare”

-Draco?- fece Pansy distogliendolo dai suoi pensieri -Ho un’idea interessante…-

Tutti i professori erano riuniti davanti al preside. Li guardava tenendo le punte delle dita incrociate. Si erano già consultati a vicenda interrogando, per sicurezza, i vari ex presidi senza però, risultati

-L’unica possibilità…- disse il professor Vitius -…è che si tratti di un incantesimo di Voi-sapete-chi, tra i più nascosti e oscuri che possieda- tutti si guardarono con un attimo di paura e smarrimento. Hagrid singhiozzava in un angolo

-Povera Ginny- disse asciugandosi i lacrimoni -Povera…prima Tom Riddle…poi questo sempre per mano sua…è orribile…orribile…che ha fatto di male quella povera cara…-

-Una cattiva stella- disse la professoressa Cooman con un aura di segretezza -Leggerò le carte per vedere il suo futuro…poverina…- la McGranitt scosse la testa come per evitare di pensare a ciò che avrebbe detto quella donna di li a poco. Parlò lei con più sicurezza di quanta non ne avesse in realtà

-Ma se fosse stato lui, perché avrebbe fatto unire le loro menti? Non ha senso…poteva prendere quella di Harry…Ginny non ha…niente da spartire con lui- martoriava un fazzoletto

-Povera cara…- disse la Cooman

-Povera Ginny…le ci vuole una tazza di te…parleremo io e lei- fece Hagrid -So che Harry, Ron ed Hermione ci hanno litigato…poverina…si sentirà sola…-

-Si servirà di lei per scoprire delle cose…sull’Ordine- fece Piton chiamando l’attenzione su di se

-Risentiremo sia Virginia che Malfoy- fece Silente -Dopo cena. Probabilmente, c’è sfuggito qualcosa di importante- i professori annuirono

Ginny batteva il piede a terra con forza. Harry, Ron ed Hermione l’evitavano, nessuno le rivolgeva la parola, tutti confabulavano tra loro e per di più, Malfoy era alle prese con dei pensieri a dir poco furibondi verso Jhonson che Ginny, identificò velocemente tra una marea di ragazzine in un brodo di giuggiole. Assomigliava ad Harry ma il suo carattere era diverso, i modi di fare anche, sembrava la sua copia fatta male. Si massaggiò le tempie

-Ora basta Malfoy!- scattò in piedi ammutolendo tutta la sala. Lui, davanti a lei ma di schiena, si voltò e si alzò -Se hai qualcosa da dirgli datti una mossa e non rompermi il cervello!-

-Chiudi la bocca. Oggi mi hai fatto dannare con i tuoi problemi-

-Ma davvero? E tu? Sono tre quarti d’ora che non fai altro che stramaledire quel poveraccio!!! Maledicilo apertamente ma non mi far diventare il cervello un brodo!- lui si accigliò

-Taci e siediti Weasley, non ho voglia di discutere!- lei strinse i pugni e gli gettò addosso, senza accorgersene, il bicchiere. Lo colpì e si frantumò, per poi riformarsi, a terra -Hai esagerato adesso- fece lui -Non è colpa mia se sei schizzata!- i professori li guardarono pronti ad intervenire

-No? No?!?! Guarda che non è stato mica un mio conoscente a farmi questo! Ma, il tuo amico Voldemort!- ringhiò facendo rabbrividire la sala -Quindi ora piantala di fare la vittima perché qui, da sei anni a questa parte, sempre per colpa di un fottuto Malfoy, sono finita sempre io di mezzo alla vostra merda!- fece quasi cadere la panca e se ne andò dalla sala senza aver mangiato niente. Draco, senza scomporsi si risedette. Un gufo entrò nella sala e lasciò cadere un lattere nelle sue mani. Il ragazzo l’aprì e alzò un sopracciglio. Era breve ma significativa: Scopri tutto quello che puoi.

-Malfoy- Draco si voltò. Si era appena alzato da tavola e già Piton gli era col fiato sul collo -Con me- Draco non ribatté e lo seguì. Sicuramente il preside gli doveva fare il terzo grado per come aveva trattato la ‘povera’ Weasley…Il preside sorrise

-Ottima esibizione signor Malfoy- si guardarono

-Lei è schizzata, per questo…-

-Lo saremmo tutti al posto della signorina Weasley…ma anche al suo, se non fosse che sembra particolarmente sereno della cosa- Draco alzò un sopracciglio

-Intende incolparmi?- domandò irritato -Solo perché è una tecnica di magia nera? A dirla tutta io non apprezzo molto l’Empatia…è disgustosa- Silente sorrise forse sollevato che non fosse stato lui l’artefice

-Non volevo farlo- gli fece cenno di sedersi -Affatto- si guardarono -Voglio che mi dica del suo primo incontro con la signorina Weasley quest’anno fino alla sera del sogno. Ogni minimo particolare- Draco annuì -E di cosa hai fatto in questo mese con lei- Draco si accigliò

-Fatto…con chi? Con la Weasley?- sorrise un po’ agitato -Io non ci ho fatto niente con quella…Merlino me ne scampi…mi preferirei, e mi preferirebbero, morto- Silente abbassò lo sguardo

-Procedi allora- il ragazzo cominciò

-Ero a King’s Cross con mia madre. Ero al suo fianco quando ho visto che sorrideva a qualcuno. Era da…- ci pensò -…era forse la terza volta che la vedevo sorridere…e sono rimasto colpito. Così ho guardato nella sua direzione e ho visto…lei. La Weasley. Ci sono rimasto. La Weasley mi ha visto osservarla e se ne è andata mentre mia madre tornava con il suo solito sguardo triste. Tutto qui- Silente annuì incrociando le punte della dita -Invece, la sera del sogno ho fatto le cose come al solito. Mangiato, studiato fino alle nove in biblioteca…ho ripassato in camera fino alle dieci…poi mi sono messo a letto- alzò le sopracciglia -E’ tutto- il preside annuì -Per quanto riguarda il sogno, mi ha svegliato il freddo. Mi sono guardato intorno e c’era solo nebbia e le sagome degli alberi morti e secchi. La Weasley mi ha trovato e abbiamo seguito la canzone che ci ha condotto ad un albero rigoglioso ai cui piedi c’era una ragazza che intrecciava delle rose bianche. Se le è messe in testa, si è avvicinata, ha chiesto le nostre mani, ha pronunciato le formule e poi ci ha impresso il marchio- scosse la testa -Poi il dolore mi ha svegliato immagino- Silente annuì

-Sta per arrivare la signorina Weasley. Se seguite il professor Piton, vi richiamerò a tempo debito- Draco si alzò e seguì, in una stanza attigua a quella, il professore.

La professoressa McGranitt l’aveva dovuta svegliare da un sonno che, sul suo viso, mostrava pace e tranquillità. Si era fatta seguire sin dal preside mentre, ancora imbambolata, sbadigliava sonoramente. Guardò il preside che sembrava in pace col mondo

-Come stai?- lei annuì

-Credo meglio ma…prima…I suoi pensieri a volte sono così forti che mi fanno scattare qualcosa dentro che…neanche riesco a capire. Mi spiace per quella scenata, non volevo…- lui sorrise

-Avrà rimediato un livido ma nulla più- la fece sedere con un cenno

-Ho paura di pensare cose che possano mettervi nei guai- disse di getto -Io vorrei…vorrei essere privata di alcuni ricordi- il preside alzò un sopracciglio -Quelli riguardanti l’Ordine…ho bisogno di rassicurarmi sul fatto che non…tradirò la mia famiglia- la McGranitt si coprì la bocca con le mani e scosse la testa

-Lo faremo…Professoressa…richieda la pozione a m.ma Chips- la donna annuì e uscì chiudendo piano la porta -Bene, ora Ginny voglio che tu mi dica del tuo primo incontro con Malfoy quest’anno, della sera prima del sogno e del sogno stesso- si guardarono -e di che cosa hai fatto con Malfoy-

-Fatto? io non ho fatto nulla con lui…- era scattata come una molla con il terrore negli occhi

-Ok, allora procedi-

-Ero con Ron, Hermione ed Harry al binario 9 e ¾ . avevamo già sistemato i bauli e stavamo salutando mamma e papà quando ho sentito degli occhi su di me. Ho cercato e ho incrociato gli occhi di una donna bionda. Era bella come un angelo ma sembrava…mi sembrava triste sotto quel sorriso. Fatto sta che ho risposto al sorriso ma subito dopo ho visto Malfoy e ho capito che era sua madre. Me ne andai per la mia strada e non la rividi più. La sera del sogno invece ho studiato, dopo cena, in sala comune fino alle undici e poi, sono andata a letto dopo aver salutato tutti. Era luna nuova. Lo ricordo bene questo anche se, non credo sia una cosa interessante o che serva alla cosa…- lo guardò. Lui annuiva molto entusiasta della novità -Nel sogno…- cominciò lei un po’ titubante -…mi sono svegliata per il freddo. Non vedevo nulla. La nebbia era bianca, densa e umida. Ero appoggiato ad un albero secco e striminzito. Come lui ce n’erano altri però. Il terreno era morbido, privo di foglie e cose che potessero ferirmi così, mi sono incamminata verso il nulla. Per un po’ ho incontrato solo alberi poi ho visto una figura.Temevo fosse Riddle così gli ho detto che non temevo la fantasia del sogno ma quando ho capito che era…Malfoy, stranamente rassicurata, mi sono avvicinata. Ho sentito per prima la canzone e così, mandatolo avanti perché ero terrorizzata, abbiamo raggiunto una ragazza. Era ai piedi di un albero che emanava luce blu ed era rigoglioso e immenso. Stava intrecciando delle rose bianche bellissime e finita la canzone, se l’è appoggiata sulla testa, la corona di rose intendo e ci si è avvicinata. Ci ha porto le mani. Malfoy ha appoggiato la sua destra ma io ero titubante. Quando però mi ha guardato negli occhi, gli ho dato la mia senza…pensarci. Era…magnetico il suo sguardo…Comunque ha chiuso gli occhi verdi e ha detto quelle cose. Poi ha passato il pollice sul palmo e ci ha impresso questo. Ho visto tutto nero e mi sono trovata in camera mia. La canzone che cantava parlava di…odio, amore e speranza. Era dolce quanto triste a dire la verità- Ginny scosse la testa -Tutto qui…- sembrava si sentisse in colpa per qualcosa

-Vuoi chiedere o dire qualcosa?- domandò Silente. Lei annuì -Dimmi-

-Vorrei scusarmi per avervi detto così poco- lui sorrise

-Hai detto molto invece- lei sorrise -Entrate- disse con voce più alta. Si voltò e lo guardò. Gli diede le spalle -Le mani- loro ubbidirono -Virginia, hai un ottimo spirito d’osservazione che, oggi, ha portato ad un passo avanti- incrociò i polsi facendo finire Ginny in braccio, quasi, a Malfoy -Ecco…la luna nuova- Ginny sorrise raggiante. I palmi delle loro mani, unite, avevano il simbolo della luna nuova. Ora, non ci serve altro che vagliare gli incantesimi e le maledizioni fatte durante la luna nuova perché così, più potenti- li lasciò e Ginny era fuori di se dalla gioia, era letteralmente in un brodo di giuggiole. Piton fece un sospiro e la McGranitt entrò

-Abbiamo una parte della soluzione!!!- strillò Ginny avvicinandosi -La luna nuova è la soluzione- disse solare come non mai -La luna nuova ha fatto si che si potesse fare questo incantesimo!- stava per abbracciarla

-Sono molto più sollevata- sorrise -Ma ora tieni, devi bere questa- prese il bicchiere fumante

-Pozione della dimenticanza?- fece Piton avvicinandosi

-La signorina vuole scordare alcuni particolari pericolosi sull’Ordine- Piton la guardò. Lei sorrise e quasi poté notare negli occhi del freddo professore, un velo di ringraziamento. Silente sorrise e Ginny bevve tutto l’intruglio, non particolarmente odioso, d’un fiato.

“Che devi nascondermi Wealey?” lo guardò mentre si incamminavano per i corridoi “Una cosa scioccante?”

“No, ma non voglio mettere in pericolo persone che in un certo senso, o almeno credo, mi stiano a cuore” si guardarono di sottecchi

“Piton?” lei sorrise “Perché un Grifondoro aiuterebbe…”

“Non ho detto che è lui” si guardarono “Non mi ricordo chi è…In realtà non ricordo neanche chi c’è nell’Ordine…so la mia famiglia ma non ricordo…chi della mia famiglia…non ho altro che sensazioni belle come ricordo…”

“Voi buoni…Patetici. Per aiutare gli altri perdereste pure la vostra memoria” lei si fermò

-Questo si chiama generosità Malfoy. Ciao- e se ne andò

“Ciao Weasley”

  
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