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Autore: graziiia    17/03/2015    1 recensioni
E' la mia primissima long, quindi siate clementi, vi prego. Ha come protagonista assoluta Caroline e naturalmente il mio amatissimo Klaroline. La storia non segue del tutto lo show se non per alcuni piccoli aspetti,(qualcuno morto ritorna in vita) quindi aspettatevi di tutto.
Verrà aggiornata ogni martedì.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caroline\Klaus, Enzo, Klaus, Originari, Tyler Lockwood, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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< Ei principessa, dove vai tutta sola? >
Si avvicina a me con molta calma guardandomi, con ammirazione.
< Non sono sola. >
Rispondo alla donna dai lunghi capelli rossi, facendogli notare, mio padre alle mie spalle.
< Sei veramente bella lo sai. >
E gentile, come tutte le persone che ho incontrato da quando sono venuta a vivere in questa grande città, si inginocchia d’avanti a me per mettersi alla mia stessa altezza.
< Grazie, signora anche lei e molto bella. >
< Ma non sono te, nessuno avrà mai il potere che sei destinata ad avere tu. >
Mi  prende la mano per guardarla come se fosse una lettrice di mani.
< Tu, mia cara sei destinata a fare la regina, sei destinata a portare la pace. >
< Dove. >
Chiedo in modo infantile, guardando la donna difronte a me come se fosse colei che mi avrebbe svelato il futuro.
< Di questa città, tu sei destinata ad essere una giusta regina. >
< Caroline, andiamo? >
Mi richiama mio padre alle mie spalle.
< ARRIVO. >
Rispondo prima di ridare la mia totale attenzione alla donna dai lunghi capelli rossi.
< Come si chiama signora? >
< Genevieve. >
< Sono contenta di averla conosciuta Genevieve, ma ora devo andare. >
< Va pure maestà, ci rincontreremo un giorno, ma fino ad allora nessuno deve sapere di questa conversazione. >
< Perché ? >
< Perché io sono morta. >
E con queste ultime parole si dissolve nel nulla, come se non fosse mai comparsa.
 
Le due forte braccia tra cui sono svenuta mi tengono stretta come se fossi la cosa più importante di questo mondo, e la velocità a cui sento il vento sul mio corpo e disumano.
< KLAUS. >
Sento urlare Elijah, che mi tiene stretto a se, anche quando una figura, non so cogliere di chi, si presenta difronte a noi.
< Cose e successo? >
< Non lo so, Genevieve la toccata e lei e svenuta, poi abbiamo lottato perché voleva portarla via con se. >
Gli risponde agitato mentre mi deposita tra altre due forti braccia, braccia che conosco molto bene e di cui non mi separerei mai, se solo potessi.
Senza neanche proferire parole mi porta al piano di sopra, apre la porta di una qualunque stanza, quale non so, visto che i miei occhi non si decidono ad aprirsi.
Mi deposita su un comodo letto, mentre lo sento tornare indietro e chiudere la porta, non è andato via posso sentire molto bene una sedia messa alla mia destra difronte a me.
< Apri gli occhi, so che sei sveglia. >
Si riferisce a me con voce , tenera dolce senza fretta, non e un ordine e una muta richiesta.
Apro gli occhi molto lentamente e me lo rivedo d’avanti bello più che mai.
< Tu la conoscevi già, come? >
Mi sento chiedere dolcemente.
< Non so di cosa parli. >
Gli rispondo sistemandomi meglio sul letto per poterlo guardare-
< Genevieve. >
Mi risponde lasciandomi basita.
< Come la conosci >
Gli chiedo esponendomi su di lui.
< Lo chiesto prima io. >
Mi risponde, so che ama il controllo ma si da il caso che anche io ami avere tutto sotto controllo.
< Se tu non parli non parlo neanche io. >
Gli rispondo sicura prima di vedere il suo viso indurirsi, non mi piegherà cosi facilmente e lo sa.
< Erano gli anni venti, lei era amica di Rebekah, tu? >
< Fu la prima volta che venni a New Orleans. >
Gli rispondo tirandomi su le coperte, improvvisamente sento un freddo tremendo. Il suo viso e sereno,  come se non volesse farmi altre domande, cosa molto strana visto che……
< Tu hai visto tutto non è cosi? >
Gli chiedo mi allontano da lui come se scottata. Non mi risponde, un muto consenso.
< Come? >
< Te lo già detto, siamo collegati, noi siamo…. >
< Non dirlo. Ok. Ancora non credo di essere madre di una figlia che non ho messo al mondo io. >
Gli rispondo mentre cerco di rialzarmi dal letto.
< Caroline, dove pensi di andare? >
Mi chiede mentre mi sbarra la strada.
< Ho bisogno di uscire, di prendere aria. >
Gli rispondo mentre sento un muto freddo entrarmi nelle vene, la testa mi gira, vorticosamente come poche volte e successo.
< Cos’hai non ti sei nutrita >
Mi chiede mentre mi viene incontro per stringermi a se.
< Si lo fatto, ma una sacca non mi basta più, almeno no, quando uso i miei poteri. >
Gli rispondo mentre mi rimette seduta sul letto.
< Il bosco. >
Mi risponde come se avesse avuto un illuminazione.
< Già, ogni volta che uso i miei poteri mi indebolisco tanto da arrivare all’ essicamento. >
Gli rispondo mentre sta difronte a me, prima di vederlo dirigersi verso un enorme scrivania dove estrae una boccetta piena di sangue, lo posso capire dal mio olfatto.
< Bevi. >
Mi ordina, non ho più le forze per oppormi al suo ordine cosi apro la boccetta e la bevo tutto ad un sorso.
Ha un sapore conosciuto, unico nel sue essere, e dolce come solo…..
< E il tuo sangue? >
Gli chiedo, prima avevo l’onore di assaggiare il suo sangue direttamente dalle sue vene ora invece mi devo accontentare di una stupida boccetta, non posso non sentirmi offesa.  Senza rispondermi mi pone la mano che anche se ferita da suo comportamento prendo. Posso notare la mia pelle ritornata ad essere del suo colore normale e la mia forza ritornare.
Mi porta nella stanza adiacente, e più piccola della precedete con in mezzo una culla di legno con dentro una piccolissima bambina che dorme indisturbata della nostra presenza.
< E suo il sangue che hai appena bevuto. >
Mi rivela guardando la piccola in un modo che solo poche volta ho avuto l’onore di  vederlo fare, quando sta con me.
< Lei e Hope Mikaelson, la figlia di Hayley, mia e tua. >
Mi risponde mentre la piccola si risveglia e mi guarda, come se avesse appena visto una angelo.
 
Angolo Autrice
Ed ecco un nuovo capitolo. Spero che ora la situazione sia un po’ più chiara. Caroline e considerata una regina dagli abbitanti soprannaturali di N.O. perché da piccola con la sua forza e riuscita mettere la pace tra creature che si odiano intensamente. Gnevieve. Vi sareste aspettati questo salto nel tempo? Il loro primissimo incontro?
Se avete domande sono qui. Voglio ringraziare tutti coloro che continuano a mettere la storia tra le preferite, le seguite e le ricordate. Vorrei anche ringraziare chi mi lascia delle recensioni, ma non posso farlo perché nessuno mi scrive, ma comunque ringrazio chi legge.
Un bacio graziiia.
 
  
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