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Autore: Zayle    18/03/2015    9 recensioni
"Des" bisbigliò lui rigirando la sigaretta tra le dita "il tuo nome, mi sono sempre chiesto cosa significhi."
Lei lo guardò mentre spegneva la sigaretta con un sorriso tirato.
"Daisy è l'equivalente di Margherita. E' il nome di mia nonna. Ha origini italiane e voleva che mi chiamassi come lei."
"Ah il fiore!" esclamò lui sorridendole "Ti sta bene"
"Cosa intendi?" chiese lei confusa.
"Perchè sei bella, come i fiori. Forse anche di più" disse alzandosi e lasciandola lì con i suoi pensieri.
Daisy. Zayn. Voglia di vivere. Voglia di amare, paura di farlo. Paura di perdere ancora.
Un segreto che cambierà la sua vita per sempre.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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10.
 
‘Daisy era  in mezzo alla stanza, era tutto buio, lei continuava a gridare perché una grande paura le stringeva  il petto e non le permetteva  di respirare, camminava cercando di trovare la luce ma non c’era niente, era come se fosse dispersa nel buio più profondo. Si lasciò cadere a terra, la testa tra le mani cercando di coprirsi gli occhi e i gomiti appoggiati sulle ginocchia. Quando guardò di nuovo la luce invase tutto, era in un grande prato pieno di margherite  e Zayn era seduto accanto a lei. Daisy gli gettò le braccia al collo. Lui aveva  portato luce dove c’era solo l’oscurità.’
 
Daisy aprì gli occhi capendo che era stato solo un sogno.  La luce filtrava forte dalla finestra e una musica bassa faceva da sottofondo nella stanza. Si alzò leggermente per mettersi seduta e notò Zayn intento a fare flessioni sul pavimento, ascoltava la musica ad alto volume dagli auricolari e creava un rimbombo che si sentiva in lontananza. Daisy si fermò qualche secondo a guardarlo. Era senza maglietta, indossava solo dei pantaloncini neri e delle scarpe da ginnastica dello stesso colore. La pelle imperlata dal sudore sembrava più scura di quanto già non fosse e i muscoli delle spalle si tendevano ogni volta che scendeva verso il pavimento. Zayn si alzò completata un serie e si sorprese vedendola sveglia. Si tolse gli auricolari e si avvicinò al bordo del letto dove Daisy era seduta.
 
“Buongiorno” le disse baciandole una guancia.
Daisy si alzò in ginocchio sul letto per arrivare alla sua altezza e lo attirò a se baciandolo sulle labbra. Si strinse forte a lui sentendo il bisogno di averlo vicino il più possibile.
Lui le teneva entrambe le mani sulla parte bassa della schiena e quando Daisy fece scivolare la lingua sul suo labbro inferiore, Zayn dischiuse le labbra.
Quando si separarono erano entrambi senza fiato ma continuavano a tenersi stretti.
 
“Ho sognato qualcosa” sbuffò lei sulle labbra di lui.
                                                                                                                                             
“Cosa hai sognato?” chiese lui accarezzandole la schiena da sopra la canottiera leggera.
 
“Te” affermò subito Daisy abbassando lo sguardo sul tatuaggio che colorava la parte superiore del petto di Zayn. Mosse le dita sul suo petto accarezzandolo poi scese sulla vita dove altri tatuaggi ornavano la pelle perfetta, gli addominali di Zayn si tesero e Daisy riportò le mani sulla parte superiore del petto.
Non ricevendo risposta capì che lui stava aspettando solo che lei raccontasse così, per qualche minuto gli spiegò cosa aveva visto.
 
“Con te ci voglio stare anche fuori dal sogno” mormorò lui dopo aver ascoltato la storia.
Daisy rimase a bocca aperta e pensò agli ultimi giorni che avevano trascorso insieme: lui non l’aveva lasciata sola neanche per sbaglio e Daisy si meravigliò di essere piacevolmente sorpresa da quelle attenzioni che lui le riservava. Lei aveva sempre odiato le persone appiccicose e si annoiava facilmente di cose e persone, ma con lui era diverso: Zayn riusciva a starle accanto senza però risultare invadente e soffocante. La parte più bella era , però, che non avevano bisogno di riempire ogni secondo con le parole, riuscivano a stare anche in silenzio guardandosi e basta. Entrambi avevano bisogno dei loro spazi, che si concedevano l’un l’altro e svolgevano le loro attività preferite rendendosi partecipi a vicenda.
Daisy senza parole lo baciò di nuovo, questa volta però il baciò fu veloce e casto.
 
“Dovrei finire l’ultima serie” affermò Zayn “vuoi aiutarmi?” le chiese facendo l’occhiolino.
Daisy si alzò dal letto, indossava solo una canottiera e dei pantaloncini, la casa era molto calda e nonostante fosse inverno non aveva bisogno di coprirsi quando era dentro.
Zayn la trascinò per mano nel punto in cui prima stava facendo le flessioni.
 
“Stenditi” le disse e Daisy obbedì stendendosi a pancia in su. Zayn si abbassò e si distese sopra di lei tenendo il peso sulle mani appoggiate al pavimento.
Cominciò a scendere e quando i loro corpi si toccarono Daisy rabbrividì, ma non ebbe il tempo di pensarci poiché Zayn la stava portando alla realtà con un bacio sulle labbra. Ripeté il gesto altre volte finchè non arrivò alla fine della serie.
 
“Questa è l’ultima” disse affannato mentre si abbassava per baciarla. Daisy lo tirò dall’elastico dei pantaloncini  e lo fece scivolare su di lei.
 
“Des, questo non è corretto” disse lui fingendosi arrabbiato.
Daisy scoppiò a ridere guardando il suo viso così Zayn cambiò subito espressione, sorrise mettendo la lingua in mezzo ai denti e chiudendo gli occhi. Quello, per Daisy , era il vero sorriso di Zayn e amava ogni qual volta lui le sorridesse in quel modo perché la facevano star bene. “Piccola vorrei restare tutto il giorno qui con te, ma questa mattina ho un appuntamento.” Daisy si corrucciò e lo guardò con aria interrogativa
 
“E’ una cosa che non posso rimandare, ho preso una decisione e aspetto da troppo tempo” continuò alzandosi dal pavimento.
Daisy rimase a fissarlo dubbiosa e confusa, poi anche lei si alzò.
 
“Cosa devi fare di così importante?” chiese Daisy senza ricevere risposta, Zayn si era infatti stretto nelle spalle per poi girarsi ed entrare in bagno.
 
 
Mezz’ora dopo Zayn uscì dal bagno.
I capelli erano ancora umidi e scompigliati, Daisy pensò che in quel modo sembrava, se possibile, ancora più bello.
 
“Des perché sei ancora nel letto? Non vieni insieme a me?”
Daisy alzò gli occhi che teneva in grembo.
 
“Ma io… Zayn… Credevo che…” balbettò confusa.
 
“Sbrigati o farò tardi” affermò Zayn mentre si guardava allo specchio intento ad acconciare i capelli da un lato.
Daisy annuì e cercò di prepararsi il più velocemente possibile così che quindici minuti dopo entrambi entrarono nell’auto di Zayn.
 
Il viaggio fu inizialmente silenzioso, Daisy pensò che fosse inutile chiedergli dove sarebbero andati, non aveva risposto la prima volta e conoscendo Zayn sapeva che non le avrebbe detto niente.
 
“Credo che dovresti imparare a guidare” disse Zayn rompendo il silenzio.
 
“Non ho mai avuto qualcuno che mi insegnasse e ho lasciato perdere” rispose Daisy ricordandosi quante volte avesse pregato suo padre qualche anno prima e Mike in seguito perché le insegnassero almeno le cose basilari ma nessuno dei sue si era mai impegnato, neanche Ashley l’aveva aiutata, troppo occupata nei suoi drammi amorosi con Luke.
Al pensiero di Ashley, Daisy si irrigidì ricordandosi come, in quei giorni a scuola, era stata fredda e distaccata. Inizialmente Daisy aveva dato la colpa a se stessa pensando che questa sua freddezza fosse dovuta al passare continuamente tempo con Zayn e non passare il tempo nel vicolo come aveva sempre fatto, ma lo era stata anche con tutti gli altri, con Luke soprattutto.
 
“Potrei insegnarti io”
 
Le parole di Zayn la svegliarono dai suoi pensieri e gli sorrise mente  lui parcheggiava di fronte ad un edificio ornato di murales, sulla porta di vetro vi era una grande scritta a Led rossi: TATTOOS.
Daisy allora capì ciò che Zayn voleva fare.
 
“Voglio che sia una sorpresa, quindi mi aspetterai qui, non ci metterò molto” disse lui baciandola con urgenza sulle labbra.
 
“Vado a fare una giro in quel negozio dall’altra parte della strada” rispose lei, convinta che, se fosse rimasta in macchina sarebbe letteralmente impazzita per la curiosità.
Slacciò la cintura e scese dalla macchina dirigendosi nel negozietto che vendeva più che altro roba vintage e accessori. Il posto era piccolo, con luci soffuse in modo da far sembrare la stanza più accogliente, su ogni parete erano appese collane e cinture e in fondo alla stanza vi era un grande specchio vicino al quale delle porte scorrevoli fungevano da camerino. Daisy si guardò intorno cercando tra le file di vestiti qualcosa che potesse interessarle quando le cadde lo sguardo su una figura slanciata e dai lunghi capelli bianchi alla cassa.
Ashley.
A Daisy sembrò strano trovarla lì considerando che il guardaroba di Ashley era governato da vestiti molto semplici e basilari ma non ebbe tempo di finire i suoi pensieri perché notò, vicino all’amica un ragazzo. Era alto e ben piazzato, i capelli corti e castani, la mano intorno alla spalla di lei spuntava fuori da una felpa nera.
 
“Ash” gridò Daisy e quando la ragazza si girò non fu per niente sorpresa di trovare la sua amica lì, Daisy al contrario raggelò quando il ragazzo vicino ad Ashley si voltò a sua volta rivolgendole un sorriso subdolo che contagiava gli occhi troppo azzurri che sembravano fatti di ghiaccio.
Daisy cercò di avvicinarsi ma la mano di Ashley scese su quella del ragazzo e l’afferrò come per voler spiegare quello che era ormai evidente e come se le fosse stato sferrato un pugno nello stomaco indietreggiò.
 
“Non è possibile” sussurrò inizialmente per poi ripeterlo ancora più forte.
“Ashley tu non puoi farlo” continuò Daisy guardando i due pietrificata.
 
“Perché non posso? Devo avere il tuo consenso per stare con lui?” sputò Ashley  “Ho lasciato Luke, con lui non mi sarei mai sentita apprezzata e felice mentre con Jonah lo sono.”
 
“Tu non sai di cosa lui  sia capace, Ashley lascia perdere ti prego.” Daisy la supplicò mentre le tornava in mente tutto ciò che Jonah e suo padre avevano fatto, non poteva permettere che Ashley si facesse del male.
 
“Certo che lo so, è per questo che sto con lui” disse con un ghigno divertito “tu e Zayn ve la siete meritata.”
A quelle parole Daisy si bloccò, sentì l’ansia pervadere ogni parte del suo corpo e qualcosa che saliva su per la sua gola quasi come se avesse bisogno di vomitare.
 
“Credevo che fossi mia amica” gridò ad un tratto Daisy bianca in volto.
 
“Credevi male” rispose Ashley per poi prendere per mano Jonah e uscire fuori dal negozio.
Daisy rimase per molti minuti ferma a fissare il vuoto, non riusciva a realizzare che fosse tutto vero.  Lei era stata sempre vicina ad Ashley, sapeva che nell’ultimo periodo aveva trascurato la loro amicizia ma non era niente di così grave per far si che lei si comportasse in quel modo e che la tradisse spudoratamente. Quella era Ashley, ma non la vera Ashley, era come se le avessero fatto il lavaggio del cervello ma per quanto potesse fare male, sapeva che non poteva fare niente.  Lei ora stava con Jonah.
Uscì dal negozio dove trovò Zayn appoggiato contro il muro.
 
“Dio Des cosa ti è successo?”
Daisy abbassò la testa scuotendola.
“Cazzo Daisy parla!” urlò Zayn. La ragazza era sicura di non averlo mai visto così, era terribilmente preoccupato e spaventato.
 
“Ashley e Jonah…” sussurrò per poi gettare via l’aria “Ashley e Jonah stanno insieme” finì la frase tutta d’un colpo e sospirò di nuovo mentre Zayn la fissava immobile come se gli avessero tolto la facoltà di parlare, lei allora annuì per accentuare ciò che aveva appena detto.
 
“Non è possibile” disse Zayn incredulo “lei è nostra amica” continuò dopo una breve pausa.
Daisy scosse la testa e lo guardò, si sentiva stanca come se quello che aveva appena scoperto le avesse prosciugato tutte le energie.
 
“Voglio solo andare a casa” disse voltandosi e cominciando a camminare, sentiva dietro di lei i passi di Zayn. Il bracciò di Zayn la tirò all’indietro mentre una macchina le sfrecciava accanto, accadde tutto così velocemente che inizialmente non riuscì a capire cosa fosse successo. Quella macchina stava per investirla e Zayn le aveva salvato la vita, una frazione di secondo più lontano e lei sarebbe finita sotto la macchina. Cercò di assimilare tutto quello che stava accadendo ma il ragazzo la prese per mano e la fece sedere nell’auto che avevano appena raggiunto.
 
“Stai bene?” chiese lui stringendole così forte la mano che sembrava volesse stritolarla.
 
“Bene” annuì lei.
Stava per ringraziarlo per averle salvato la vita, lo aveva fatto da quando si erano incontrati, l’aveva salvata da una vita piatta e incolore, l’aveva salvata dalle scelte sbagliate ma niente era in confronto a quello che era appena accaduto e tutto le fu chiaro, una scoperta di qualcosa che era già presente in lei, capiva ciò che provava, se prima poteva dubitare in quel momento ne era certa.
 
“Zayn io…” aprì bocca per finire la frase ma il suono del cellulare la interruppe.
 
Numero sconosciuto:
 
La prossima volta stai più attenta a non intralciare i miei piani… fiorellino. 




 

Angolo autrice

Buon pomeriggio a tutti miei cari lettori.
Lo so, lo so che è passato un secolo dall'ultimo capitolo, ma vi giuro che è stato davvero un periodo di merda e non sapevo davvero a cosa pensare per prima, non che adesso vada meglio, ma sonon riuscita a collegare un pò di idee che avevo in testa e metterle nere su bianco.
Non sono molto soddisfatta del capitolo, non adoro come l'ho scritto ma è davvero l'unica cosa che è uscita dopo uno o due mesi. Ho trovato difficile collegare i vari passaggi senza però dilungarmi troppo, se inizio a divagare non la smetto davvero più e questa tra le idee era la più leggibile. Spero riusciate a perdonarmi.
Non so dirvi tra quanti capitoli finirà la storia ma posso dirvi che siamo a buon punto, ho una scaletta e mancano solo quattro o cinque punti più l'epilogo da scrivere ma vi assicuro che sono quelli richiedono più impegno perchè vi faranno capire davvero tutto.
Ho preso una decisione per la trama della storia e forse mi odierete per questo ma spero che mi continuerete a seguire nonostante il colpo al cuore che vi farò prendere.
Okay ora la smetto. Vi prego di farmi sapere cosa pensate del capitolo e le vostre aspettative con una recensione, per me sono davvero importanti.
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Un bacio
Nicole xx


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