Fanfic su attori > Jamie Campbell Bower
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Autore: RemusTonks98    19/03/2015    3 recensioni
Sam Grey è una ragazza sfortunata, che vive da sola in un appartamento di Londra. Ci racconta di lei e della sua vita, ma soprattutto di come questa sia cambiata nel giro di pochi giorni.
Una storia particolare, che evidenzia il carattere dei personaggi scelti come protagonisti.
Non è facile iniziare una relazione con uno sconosciuto, soprattutto se questo è un famoso ragazzo tutto tatuato e pieno di piercing con una passione per il rock, ma qualcuno che ci riesce magari in questo mondo c'è.
Via auguro una buona lettura :)
RemusTonks98
Genere: Comico, Dark, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jamie Campbell Bower, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11

“IN DECEMBER”

Cammino per le strade di Camden Town da sola, diretta verso la metropolitana per andare al lavoro.
Una fredda aria mi sferza il viso e sono costretta a tirare su il cappuccio della mia giacca di pelle perché sta iniziando a piovere. Odio dicembre con tutta me stessa. Soprattutto qui a Londra. Sarà perché ho passato la maggior parte dei Natale da sola, spesso svegliandomi su una panchina, senza mai ricevere mezzo regalo. Certo, è stata colpa mia. Non ho mai voluto ricevere nulla dalle mie famiglie adottive e perciò scappavo di casa sempre prima delle ricorrenze come il mio compleanno, Halloween, il Natale.
Mi chiedo perche Cathy mi abbia chiamata per fare questo maledetto photoshoot all’aperto in una giornata così umida. Anche se stiamo promuovendo la stagione invernale 2010/2011 non vedo perché dobbiamo tutti morire di freddo.
Ah, sì, ho detto promuovendo perché, a quanto pare, da dopo che è stata diffusa la foto di me e Jamie che ci baciamo da Harrods, il Kid’s Cot è diventato un negozio di alta moda per bambini.
Che culo!
Anche se Jamie non è molto famoso, pare che i giornali li leggano in molti.
Sembra quindi che Cathy stia iniziando a fare soldi e abbia addirittura cucito con le sue mani una nuova linea per la prossima estate. Intanto a me l’aumento non è ancora arrivato…
A proposito di Jamie, mi viene un brivido al solo pensiero di quel ragazzo.
Quando quella famosa mattina dopo essere stata a letto con lui mi sono svegliata e ho sentito che accanto a me non c’era nessuno, ho pensato di essere ancora a casa mia e che fosse stato solo un sogno. Purtroppo, quando ho aperto gli occhi, non ero nel mio piccolo monolocale.
Ho chiamato Jamie per un po’, pensando che fosse in bagno o a fare colazione, ma non mi ha risposto nessuno.
È stato in quel momento che la rabbia ha iniziato a montarmi nel petto. Dove diavolo si era cacciato?
Ma la risposta l’ho trovata subito. Non  c’era. Se ne era andato. E chissà dove.
Ho subito capito che tipo di ragazzo è. Fa parte di quella categoria di uomini che si fanno la prima che passa solo per divertimento, senza badare al fatto se sia carina o meno. Se poi è vergine, tanto meglio.
Da qualche mese ho iniziato a chiamare queste persone GDS che, detto tra noi, sta per “Gruppo Di Sverginamento”.
A Chris però non l’ho detto che sono andata a letto con un GDS. L’ho sentito poche volte dopo quella sera e lui non ha mai fatto domande su Jamie.
Continuo a camminare finche non salgo sulla metropolitana.
Ho l’impressione che la gente mi guardi male, come al solito, ma non capisco perché. Sono vestita normalmente! Indosso i jeans, la maglietta e la solita ed unica giacca che ho.
Finalmente arrivo al negozio. Cathy mi sta aspettando seduta dietro il bancone e sta già servendo una giovane donna.
Ultimamente siamo state costrette ad assumere un’altra commessa, ma devo dire che non mi dispiace. Il suo nome è Ginny ed è proprio una bella ragazza. Alta, slanciata, bionda e occhi chiari. Una me in negativo, insomma, tranne che per gli occhi. Sono convinta che se Jamie l’avesse vista ne sarebbe subito andato pazzo e se la sarebbe portata a letto la sera stessa. Magari lei non è vergine però. E allora il suo GDS come finirebbe?
 << Sam, dobbiamo andare.>> dice Cathy. La sua voce mi ridesta dai miei pensieri. Per fortuna! Stavo seriamente iniziando a farneticare.
 << Cathy, fa freddo fuori. E piove. Siamo sicuri di… >> non faccio a tempo a finire la frase che lei inzia a spiegarmi tutta la giornata.
È sempre sul pezzo questa vecchietta.
 << Partiamo tra quindici minuti da qui. Verso le dieci in punto dovremmo essere ad Hyde Park. Alle undici inizierà il photoshoot. Tu porti questo sacco con i cappotti e quest’altro con i pantaloni. Io penserò alle maglie e alle felpe. L’intimo lo tengo io… >> va avanti così per cinque minuti mentre mi porge sacchi e accessori, ma io non la sto più ascoltando da un pezzo. La mia mente si ferma a rimuginare su una parola.
Hyde Park.
È da quando ho sentito Jamie suonare che non ci metto più piede, e mi sono ripromessa di non farlo mai più.
E se lo dovessi rivedere? Come reagirei?
Probabilmente lo prenderei a pugni. Insomma, lui mi ha vista, mi ha baciata, mi ha usata
Non posso perdonarlo per quello che mi ha fatto.
Però è anche stato il primo ragazzo con cui io sia mai andata a letto. Mi chiedo sempre perche sono così stupida a star male per un ragazzo a cui non interesso.
Mi giro verso Cathy con aria decisa.
 << Andiamo. >> affermo.
Mentre camminiamo mi ritrovo a fare il conto effettivo delle possibilità che ho di incontrarlo. È un mercoledì di dicembre, piove e fa freddo. Lui di solito suona nelle domeniche primaverili, tiepide e soleggiate. Le probabilità sono praticamente nulle. Benissimo.
Arriviamo sul luogo del set prima del previsto. I bambini-modelli non sono ancora arrivati, così ho il tempo di lasciare Cathy con i vestiti e andare a prendermi un caffè lì vicino.
Tutto tranquillo.
Lungo il tragitto non ho avvistato nessun possibile Jamie e ne sono molto contenta. Non ho voglia di farmi dare delle spiegazioni. Non ne ho bisogno.
Bevo il mio caffè con calma, sperando che la vecchietta se la cavi con tutte quelle mamme in frenesia. Credo, in realtà, che si diverta, visto che non ha mai avuto figli e di conseguenza nipoti.
Tutti i clienti sono i suoi bambini.
Una volta pagato il caffè, torno sul set, pensando alla lunga, estenuante e umida giornata che mi aspetta.
Mi sto chinando per tirare fuori un cappotto dai sacchi, facendomi coraggio, che mi ritrovo davanti ad un biglietto stropicciato. Lo prendo in mano e faccio per buttarlo nel cestino più vicino, ma una parola scritta frettolosamente sulla carta sporca attira la mia attenzione.
Lo strotolo.
 
Buongiorno Sam!
Spero tu abbia dormito bene.
Mi dispiace salutarti così ma devo iniziare le riprese di un nuovo film.
Per ora non ti posso dire nulla di più.
Ti lascio il mio numero.
Chiamami.
J
 
Sul retro del biglietto era stato scarabocchiato un numero.
OK, le cose oggi stanno seriamente iniziando a mettersi male.
Ripiego il biglietto e lo infilo velocemente in tasca.


SPAZIO AUTRICE:

Sono tornata. E mi sto nascondendo. 
Ci ho messo troppo! 
Diciamo che questo capitolo è stato un parto troppo difficle per una serie di motivi che non vi sto ad elencare. 
Mi scuso tantissimo per il ritardo e spero di fare più in fretta con il prossimo.
spero che il capitolo vi piaccia. RECENSITE!

RemusTonks98

 
  
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