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Autore: giuggiola95p    19/03/2015    3 recensioni
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Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Henry Mills, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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* Buona sera ragazzi. Scusate la lentezza ma, è un periodo un po' così... Spero vi piaccia questo nuovo capitolo. Vi abbraccio buona lettura*
V CAPITOLO
"Casa nostra"
 
Henry entrò dalla porta e ci vide abbracciate strette l'una fra le braccia dell'altra e si fiondò tra i noi. 
<< Vi voglio bene. >> 
Era bravo a capire le cose lui. E aveva capito anche questa, ancora prima che noi ce ne rendessimo conto. Eravamo una famiglia. 
Henry poggiò la sua testolina sul mio braccio.
<< Henry scotti...ti senti bene? >>
Regina si preoccupò...
<< Vieni qui piccoletto >> con le labbra gli sfiorò la fronte << Emma ha ragione, scotti. Andiamo a casa >>
Feci un cenno con la testa, mi prese la mano e ci dirigemmo verso casa Mills.
Entrammo nella grande casa bianca e Regina si fiondò di sopra alla ricerca di un termometro. Io intanto feci stendere Henry sul divano. 
<< Ti faccio qualcosa da mangiare? Vuoi qualcosa da bere? >>
<< No mamma, grazie. Ho solo tanto mal di testa, voglio riposare. >>
<< Aspetta che ti misuriamo la febbre poi, sali di sopra e riposi ok ragazzino? >>
<< Ok mamma >>
Regina intanto scese di corsa le scale.
<< Misura la febbre, Henry >>
38.5 ... aveva la temperatura alta. Lo portai di sopra, mentre Regina rimase seduta sul divano pensierosa.

Mio figlio aveva la febbre ma io non riuscivo a pensare ad altro che non fosse il nostro bacio, le sue labbra che sfioravano le mie così dolcemente da farmi toccare il cielo. Questa donna mi aveva rapito, i suoi occhi ogni volta che incontravano i miei mi stregavano come la più potente magia che esistesse. Ora come non mai, mi stavo accorgendo che lei è la mia ancora, è lei che mi fa sorridere la mattina presto anche se le nuvole impediscono al sole di splendere alto nel cielo, è lei che mi fa venir voglia di essere buona... La amo. Poggiai la testa su un cuscino del divano e sprofondai in uno di quei sonni tranquilli e felici.

Scesi le scale e la trovai li, distesa sul divano, più bella che mai. Quando dormiva riusciva a sprigionare tutta la dolcezza e la tenerezza che c'era dentro di lei e che non mostrava a nessuno. Era così bella. Le poggiai una coperta di sopra così che non sentisse freddo e mi misi a sedere nel divano di fronte. La fissavo e non riuscivo a trovarle un difetto, vedevo solo la persona meravigliosa che era. Improvvisamente un sorriso le spuntò sul viso e non riuscii a trattenermi dal non sorridere pure io. 
***

Erano passate delle ore e io non avevo fatto assolutamente niente. Ero rimasta li a guardarla dormire. E sorridevo perchè finalmente avevo trovato qualcuno che mi facesse sorridere senza dire o fare niente. Avevo trovato qualcuno che mi rendeva felice, che mi faceva innervosire così tanto da non volerla più vedere ma che, dopo nemmeno un secondo, mi faceva tornare da lei, perchè insieme siamo invincibili. Perchè insieme siamo la più potente forza al mondo, una famiglia. 

Mi ero addormentata chissà per quante ore e lei era li, di fronte a me con il sorriso stampato il faccia che mi fissava. E io li sdraiata con la faccia ancora assonnata mi chiedevo cosa ci trovasse in me, cosa l'aveva fatta innamorare di me. Come si può amare una persona che in passato ha fatto così tanto male, anche alla sua famiglia e a lei. Come si può? Ma io l'amo anche per questo, perchè lei vede del buono in me. E continuerà a vederlo perchè mi ama. 

<< Ben svegliata dolcezza >>

Diventai tutta rossa e iniziai a sentire caldo. Mi portai le mani sul volto e mi sentii calda, come se una palla di fuoco avesse investito il mio viso. Lei se ne accorse e si fece scappare una risata. Risi.

Era tutta rossa ma la potevo comprendere, era la prima volta che la chiamavo dolcezza. Era la mia prima volta ma era come se lo avessi fatto tutti i giorni della mia vita fino a quel momento perché mi usci così naturale.
<< Grazie >> disse ancora con le mani sul volto.
<< Come hai dormito? >>
<< Davvero benissimo, non avevo mai dormito così bene. Ma che ore sono? Tu che hai fatto fin ora? >>
Questa volta fui io ad arrossire, non sapevo se dirle la verità e rendermi ridicola o inventare che... ero uscita, avevo fatto un giro per la città, ero andata a casa... Ma le dissi la verità.

Era diventata un peperone. Non so cosa avessi detto ma qualcosa l'aveva messa a disagio.

<< Mmm... sono le 17:00. E ho passato tutto il pomeriggio qui. >>
<< Qui a casa? E che hai fatto? >>
<< No qui a casa, cioè si ma, non intendevo questo. Intendevo qui su questo divano. >>
Mi alzai da quel divano, che ormai aveva preso la forma del mio corpo e mi misi a sedere accanto alle sue gambe. Le passai le mani sui suoi piedi freddi e ripresi a parlare.

Era rimasta li tutto il pomeriggio...a fare che? Mi passo le sue calde mani sui piedi in modo da scaldarli e io mi sentii protetta, amata, accettata. 

<< Sono rimasta qui a... >> presi un bel respiro << a guardarti. Ho studiato ogni parte di te, ogni tua sfumatura, ogni tuoi sorriso, ogni tuo piccolo movimento. Ed eri così bella, piccola, indifesa. E mi sono sentita così fortunata ad averti al mio fianco. Ti amo Regina. >>

Ogni sua parola era come un piccola raggio di sole che riusciva a sciogliere la corazza di ghiaccio che avevo costruito in tutti questi anni. Era come se lei avesse il potere di farmi tornare quella ragazza buona e gentile che sono stata in un periodo lontano della mia vita. 

<< Ti amo anch'io Emma. E non lo dico solo perchè me lo hai detto  tu, non lo dico perchè mi sento obbligata nel farlo lo dico perchè è quello che davvero sento. TI AMO. Ogni volta che dici questa semplice parola riesci a sfondare la corazza che ho costruito, riesci a farmi sentire importante per qualcuno, riesci a farmi credere che il lieto fine è possibile anche per me, me che di bene nella vita ne ho fatto ben poco ma, con te al mio fianco so che niente è impossibile perchè con te mi sento forte. >>
<< REGINA... >> le presi la mano << Ogni volta che ho trovato la persona che riusciva a rendermi felice o mi ha abbandonato o è morto o era una scimmia volante. Tu sei la cosa più bella che mi potesse mai capitare perchè è inaspettata. Non ci avrei mai creduto se qualcuno mi avesse detto che sarei rimasta incinta di un uomo che era il figlio del signore oscuro, che avrei dato in adozione mio figlio, che i miei genitori sono personaggi delle favole , che mio figlio fosse adottato dalla "Regina Cattiva" e che mi sarei innamorata così profondamente di una donna. Della madre di mio figlio. Non ci avrei mai creduto ma, è successo e non credo ci sia cosa più sorprendente e potente come... >>
<< Il vero amore >> 
Non lasciai la sua mano e lei non lasciò mai la mia...
<< Non ci avrei mai creduto nemmeno io Swan, non avrei mai creduto che sarei diventata una dei buoni, che avrei amato Henry più della mia vita e non avrei mai pensato che mi sarei innamorata della figlia della persona che più odiavo al mondo. Ma è successo, perchè era scritto nel nostro destino. E niente al mondo potrà mai separarci perchè l'amore che ci lega è troppo potente. >>

La baciai perchè in quel momento era la cosa giusta da fare. Fu uno di quei baci delicati capace di mille parole. La guardai negli occhi. Lei improvvisamente abbassò lo sguardo. Non capivo.

Mi baciò, e fu meraviglioso. Però improvvisamente mille immagini mi passarono per la testa, Killian, mia mamma, mio padre. Come facevo a essere felice con lei quando ancora il mio "fidanzato" non sapeva, lo stavo tradendo, stavo tradendo la sua fiducia, quando io gli avevo chiesto di non tradire la mia. Come potevo guardarlo ancora negli occhi? E i miei? Come avrebbero preso la notizia? Hanno sempre sostenuto che il vero amore è la cosa più potente ma, anche se il mio vero amore era una donna? Sprofondai nello sconforto.
<< Che succede Emma? >>
<< Scusami devo scappare. >>
Le lasciai improvvisamente la mano e mi alzai frettolosamente dal divano e mi diressi verso la porta. 

Se ne stava andando ancora una volta senza darmi spiegazioni, era la seconda volta oggi. Mi alzai di scatto e le urlai contro.

<< Emma Swan! Non ti lascerò uscire da questa casa senza che tu mi abbia spiegato il motivo di questa tua improvvisa fuga >> e con un gesto della mano bloccai la porta.
Aveva ragione, lei doveva sapere dove io stessi andando ma, davanti a dei problemi sono sempre stata pronta a scattare e affrontarli. Da sola. Ma ora c'era lei e doveva sapere cosa mi passa per la testa. Tornai indietro e mi ritrovai lei davanti, all'inpiedi con le mani sui fianchi e un'espressione fulminea.
<< Scusami se stavo fuggendo così improvviamente ma ... >> Iniziai a piangere ma, non sapevo nemmeno il motivo.
Lei si avvicinò a me e mi asciugò le lacrime. 
<< Respira. >>
Presi un bel respiro e ripresi a palare. << Ho pensato a Killian, non si merita tutto questo. Sto tradendo la sua fiducia, lui deve sapere, devo lasciarlo ma, ho paura. Ho paura della gente, ho paura di cosa possono pensare i miei genitori. Ho paura Regina. Ti amo e non posso perderti. >> Tra un singhiozzo e l'altro riuscii a dirle tutto ciò che avevo da dire. La guardai ma, non diceva niente.

Le lacrime scorrevano incessantemente sul suo viso, leggevo la paura nei suoi occhi e mi sentii in colpa perchè se non ci fossi stata tutto questo non sarebbe mai successo ma, adesso siamo insieme.

<< Emma, ti prego non piangere. Non avere paura, adesso siamo insieme e affronteremo il tutto insieme. Non sei più sola. >>
<< Scusami ma, non sono abituata ad essere importante per qualcuno >>
La baciai e tutto sembrò tornare al suo posto. 
<< Ti dovrai abituare. Perchè io da adesso in poi non ti mollo più. >>
Un sorriso spuntò su entrambe i nostri visi. 
<< Quindi che hai intenzione di fare? >>
Presi un bel respiro. << Intanto vado a parlare con Killian, è il primo che deve sapere. Poi con più calma andrò a parlare con i miei. >>
<< Andrai? >> Disse con aria minacciosa e mettendosi nuovamente le mani sui fianchi. Amo quando si arrabbia. Ha quell'espressione così carina. Non riuscii a trattenermi e sorrisi. 
<< Che hai da sorridere? >>
<< Sei così tenere quando ti arrabbi! >>
<< Sono davvero arrabbiata Swan >>
E quando mi chiamava Swan era vero. La bacia e dirigendomi verso la porta le dissi << Andremo, andremo amore mio. Comunque sua maestà mi fa la grazia di lasciarmi uscire da questa casa? >>

Arrossii nell'attimo in cui sentii chiamarmi "amore mio". Era così dolce e mi faceva così arrabbiare quando faceva la spiritosa. Ma l'amavo ancora di più.

<< Non faccia tanto la spiritosa signorina. >> E con un rapido gesto della mano annullai l'incantesimo. << Fammi sapere. >>
<< Non preoccuparti. Dormo qui questa sera? >> mi accorsi che la mia frase poteva essere, diciamo fraintesa e mi corressi subito << Cioè ora che stiamo insieme condividiamo lo stesso tetto? In modo da organizzarmi con i vestiti! >>

Eravamo una coppia ormai. Che sensazione strana che provai. Ma ero contenta e la mia voce tremante ne era una prova.

<< A questa sera. >>
Uscii lasciando che la porta si chiudesse dietro le mie spalle con la consapevolezza che quando sarei tornata, lei sarebbe stata li ad aspettarmi.


*Eccoci qui giunti alla fine di questo capitolo. Spero vi sia piaciuto. Grazie a tutti un bacio alla prossima *
  
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