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Autore: Cecia chan    15/12/2008    1 recensioni
Osservo lo specchio.
Quel viso mi fissa.
È tutto il giorno che mi sta fissando.
E fra l’altro mi copia i movimenti!Ma non sono io, lo so.
Di questo sono certa.
Io sono una bellissima principessa
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Osservo lo specchio.

C’è un volto pallido, emaciato e stanco, racchiuso tra i contorni scrostati di quel pezzo di vetro crepato in più parti. Un volto con occhi sporgenti, circondato da occhiaie nere come la pece. I suoi occhi hanno uno sguardo spaventato e spavaldo, terrorizzato e terrorizzante, seminascosto dai capelli che ricadono scomposti sulle spalle, tagliati in ciocche diseguali.

Quel viso mi fissa.

È tutto il giorno che mi sta fissando.

E fra l’altro mi copia i movimenti! Se io alzo un braccio, lo fa anche lei. Se io apro la bocca, lei mi fa la linguaccia. Mi prende in giro, mi vuole fare il verso!

Ma non sono io, lo so.

Di questo sono certa.

Non sono sicuramente quella povera disgraziata dagli occhi neri come una notte senza luna, con lo sguardo perso nei suoi pensieri stravaganti frenati dai farmaci. No, ovvio che no!

Io ho un bellissimo viso, ho i capelli biondi e gli occhi azzurri...mia madre era la regina della Scandinavia, la terra del ghiaccio, e mio padre era l’Imperatore di tutta la Cina. Erano fieri della mia bellezza, mi volevano tanto bene: avevano persino promesso che mi avrebbero regalato una carrozza di cristallo per il mio compleanno; una carrozza magica, per andare sulla luna e per osservare le stelle dall’alto.

Io sono una principessa, il mio vestito è di tulle rosa, non è certo quel cencio bianco con le maniche troppo lunghe di quella tizia al di là dello specchio.

Tutti si sono innamorati dei miei capelli color dell’oro e della mia pelle bianca come un giglio della neve, tutti i principi mi hanno portato dei doni, perché volevano che fossi la loro sposa.

Ma io ho giurato amore ad uno soltanto.

Sì, solo a lui. Ma lui non è un principe.

E mio padre si arrabbia sempre per questo.

Però io sono innamorata di lui e non posso farci niente...lui è il figlio di un contadino, di basso rango e neppure tanto bello. Però quando eravamo bambini lui era l’unico a giocare con me, mentre tutti gli altri scappavano via urlando “Pazza, pazza!” e facendomi le boccacce.

Erano gelosi, lo so.

Erano gelosi perché io sono una principessa e sono più bella di loro.

Però ero triste lo stesso, perché avrei voluto giocare a palla insieme a loro invece di farmi le corone di fiori in attesa che mio padre scegliesse il principe che sarebbe diventato mio marito.

E lui era lì con me.

Mi raccontava favole bellissime di fate, di spiritelli degli alberi e di unicorni color indaco. La sua voce era dolce e non smetteva mai di parlare. E io credevo a tutto ciò che mi diceva, perché se lo diceva lui era vero. Non mi avrebbe mai mentito, perché mi voleva davvero bene, me lo ripeteva sempre.

Una volta mi ha raccontato che nel bosco vicino alla nostra casa c’era un folletto che esaudiva tutti i desideri, in cambio di una ciocca di capelli di una principessa. Mi disse che lui si mostrava solo in pieno inverno, quando ogni cosa è coperta dalla neve e che solo le persone buone lo potevano vedere.

Io ci andai, perché sono una principessa e sono buona. Volevo chiedere al folletto di farmi volare sopra il cielo, perché desideravo vedere dall’alto i bambini giocare e fargli ciao-ciao con la mano.

Lui disse che mi avrebbe aspettato fuori, perché non poteva entrare, era solo il figlio di un contadino.

E io andai nel bosco con la neve che copriva tutto.

C’era bianco e freddo e io avevo solo una sottoveste rosa, perché il folletto non avrebbe riconosciuto una principessa se non l’avesse vista con il suo vestito da festa.

Però il folletto non l’ho potuto incontrare.

Svenni, non so perché, forse il freddo, forse la paura di essere sola in tutto quel bianco.

E mi ritrovai qui.

Non so che posto sia questo.

Anche qui è tutto bianco e ci sono persone che fanno cose strane: urlano, parlano da sole, scalciano e mi tirano gli schiaffi senza motivo.

Non mi piace qui, mi hanno tolto il vestito rosa da principessa e mi hanno messo una camicia bianca pure quella, troppo grande di maniche e stretta in vita.

Devo tornare al bosco, devo tornare dal mio amore...sono sicura che mi sta aspettando, sarà preoccupato, avrà freddo in mezzo alla neve.

Anche se dalla mia finestra vedo i ciliegi in fiore, io so che lui è ancora là nel bosco tutto bianco che mi aspetta. Devo scappare, ma non so come.

E poi c’è quella antipatica che mi copia sempre dallo specchio.

Ecco, lo fa ancora!

Alzo il braccio e lo fa anche lei. Apro la bocca e lei mi fa la linguaccia.

Mi prende in giro, mi vuole fare il verso!

Ma non sono io, lo so.

Di questo sono certa.

Io sono una bellissima principessa, dai capelli color dell’oro e gli occhi azzurri come il cielo la mattina...

  
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