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Autore: RedDisposition    20/03/2015    2 recensioni
–perché il caffè non lo danno qui dentro- sbuffò la latina –ti aspetti che diano la caffeina ad un branco di matte?- Santana scoppiò a ridere ma si bloccò vedendo lo sguardo titubante di Rachel nel guardare il suo pranzo –Rach quante altre volte dovrò dirti che devi mangiare se vuoi uscire da qui?- Rachel alzò lo sguardo sulla latina –io mangio, è quello che faccio dopo che mi fa paura- Santana alzò un sopracciglio –com’è possibile che abbiamo parlato di tutto tranne che della nostra storia?- Santana fece spallucce –non ne ho idea- si alzò le maniche di poco mostrando appena i polsi e Rachel notò un paio di bende, quelle che una settimana prima non aveva.
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Kurt Hummel, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt, Mercedes/Sam, Quinn/Rachel, Rachel/Santana
Note: Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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CAPITOLO 11
 
Rachel sospirò e diede un’ultima carezza alla foto di Santana che aveva nell’armadietto –Rachel? Rachel Berry?- si girò e vide una ragazza raggiungerla da lontano –sei proprio tu?- Rachel le sorrise debolmente e chiuse il suo armadietto –si Tina, sono io- la ragazza sorrise e la strinse –quando sei tornata?- Rachel fece spallucce –una settimana fa- la ragazza sorrise, era alta quanto lei, con i tratti asiatici e aveva una frangetta sulla fronte con un vestitino a scacchiera –come sei cambiata- Tina annuì –si, ho tolto i colpi di sole blu e i vestiti neri, anche tu lo sei, cioè sei in gran forma, ti vedo più..ehm..più- Rachel rise –grassa?- la ragazza asiatica abbassò lo sguardo –non volevo dire questo- Rachel le sorrise –sono felice di essere più grassa, fidati- Tina salutò un paio di ragazzi e si rivolse di nuovo a Rachel –perché non vieni con me al glee?- Rachel sorrise e prese Tina sotto braccio –ti seguo- la ragazza rise e dopo poco si ritrovarono nella sala, tutti stavano seduti, i ragazzi si lanciavano delle palline di carta, le ragazze spettegolavano mentre il professor Schuester impostava il manichino per le regionali –ragazzi- Tina richiamò tutti facendoli bloccare, Rachel salutò con il gesto della mano e venne subito accolta dai compagni che correvano a stringerla –Rachel! Oddio quando sei arrivata?- Finn entrò dalla porta e corse a stringerla, Rachel lo guardò leggermente in imbarazzo –la settimana scorsa- risposte timidamente –allora signor Schue, devo fare un provino per entrare oppure vi basta che io sia qui?- il professore la guardò ridendo –Rachel siediti al tuo posto- la ragazza gli sorrise e camminò svelta fino alla sua sedia in prima fila, si guardò intorno, si sentiva proprio dove doveva stare, a casa, anche se una parte di lei l’aveva lasciata in quella clinica –stai bene?- Kurt le si sedette vicino e le strinse una mano –abbastanza- gli sorrise e cominciò ad ascoltare il professor Schue.
 
Giorno 62
Sono passati già due mesi che sono rinchiusa in questa gabbia, non credo di potercela fare, è una battaglia persa. Qui mi inducono a mangiare, non posso tornare nella mia stanza per tre ore dopo mangiato, non vogliono che io vomiti, non ce la faccio più, voglio tornare alla mia malata ma semplice normalità, mi mancano i miei amici, Kurt, Tina, Mercedes, Quinn e a volte anche Finn, perché non è mai venuto fino ad adesso? Forse ha vergogna di me? Come non potrebbe del resto, mi guardo allo specchio del bagno e mi sale solo la voglia di tirargli un pugno, qui dentro mi hanno tolto tutto, il cellulare, le pinzette per le sopracciglia e perfino i lacci delle scarpe sono andati via, come se poi io riuscissi a strozzarmi, certo ci ho pensato, ma non potrei farlo, i miei genitori stanno già abbastanza male, è solo per loro se sono stata chiusa qui dentro, altrimenti credo che me ne sarei già andata. Sono solo un brutto e insopportabile peso.
 
Santana finì di leggere un paragrafo di una pagina del diario di Rachel, ormai così le passava le giornate, leggendo le sensazioni e le emozioni che Rachel aveva scritto, le mancava così tanto, aveva letto la parte in cui lei non era ancora arrivata e non riusciva a credere che Rachel pensasse tutte quelle cose negative su se stessa, leggeva che voleva morire e la cosa le faceva abbastanza male –Santana!- la porta si aprì di scatto facendo sussultare la latina che alzò gli occhi dal diario della ragazza –Rachel- Santana sorrise e corse verso la sua ragazza –mi sei mancata un sacco- sospirò, Rachel le sorrise e si allungò in avanti per lasciarle un bacio –anche tu, scusami se non sono venuta ma avevo le prove del glee- Santana scosse la testa e la baciò di nuovo –non importa, sei qui adesso- Rachel sorrise e continuò a scoccarle diversi baci.
-e così sei rientrata nel glee club?- Rachel fissò Santana che era concentrata a giocare con i suoi capelli neri –si, quando uscirai di qui devi venirci assolutamente, già ti amano- Santana le sorrise e prese ad accarezzarle una guancia –a proposito, quand’è che verrai via con me?- Santana guardò Rachel e deglutì visibilmente –non lo so, a breve, la settimana prossima ho la consulenza con il medico, spero che mi dirà quando posso uscire- Rachel le sorrise sentendo un po’ di paura nella sua voce –uscirai presto da qui, ne sono sicura- Santana le sorrise e si sporse per baciarla –si e poi potremo finalmente avere una vera relazione- la latina le sussurrò sfiorando le labbra di Rachel con le sue –ti voglio così tanto- Rachel attaccò di nuovo le sue labbra su quelle di Santana –anche io, ma dovremo resistere un altro po’, va bene?- Rachel si allontanò un attimo da Santana e annuì prima di sdraiarsi accanto a lei.
 
-quando tornerai?- Rachel fece spallucce –prima possibile- le sorrise e si avvicinò lasciandole un bacio –buona notte- le sussurrò prima di dirigersi alla porta e di lasciare Santana sola. La latina riprese il diario di Rachel e passò a molte pagine avanti.
 
Ho perso il conto dei giorni che sono rimasta qui dentro, oggi è il mio compleanno, e come regalo ho ricevuto una porzione in più di colazione, no ma io dico, mi state prendendo in giro? Sono bulimica, cos’avete che non funziona? Non le mangio quelle cose! Come se non bastasse sta per arrivare una ragazza che sarà la mia compagna di stanza, oddio, adesso vogliono anche cercare di farmi legare con qualcuno? Ha la mia stessa età, e allora? Non le voglio le amiche qui dentro, mi fa schifo questo posto! Me ne voglio andare!
 
Santana si lasciò andare in un sorriso, pensando che Rachel non la sopportava prima di incontrarla, com’erano cambiate le cose, ora stavano insieme e lei sarebbe uscita presto. Sospirò portandosi il diario al petto, fece per riaprilo ma un foglio cadde e finì proprio sulle sue gambe –cos’è questo?- sussurrò e aprì il foglio leggendo alcuni versi, era una canzone, appena lo capì iniziò a canticchiare. Quella canzone le sembrava diversa, come se il tono e le parole le ricordassero qualcosa, così decise di analizzare le parole per bene –We are broken, we can’t fix it, there’s no cure for our condition- sospirò lentamente, quelle parole la colpivano sempre di più, passò a qualche verso dopo e lesse una frase che la fece sorridere –Even angels have their demons- lesse e rilesse quelle parole sorridendo, sapeva che la canzone l’aveva scritta Rachel, e quella frase le diede la prova che fosse una canzone ispirata su loro due, sorrise e si sdraiò nel letto con il foglio ancora stretto al petto.
 
-Kurt- Rachel sospirò avvicinandosi il cellulare all’orecchio e rifugiandosi sotto le coperte –hei tesoro, come stai?- Rachel sbuffò –Kurt lo so qual è la vera domanda che vuoi farmi- sentì un attimo di silenzio dall’altro lato poi il ragazzo sospirò –ti manca Santana?- Rachel deglutì e si passò una mano sul viso –non sai quanto, mi sembra di essere ancora lì, era l’unico motivo per cui sarei voluta restare- Kurt sorrise –cavolo Rachel, sei proprio cotta- la ragazza rise leggermente e chiuse un attimo gli occhi per assimilare il ricordo di Santana, li riaprì quando ormai il pensiero si era fatto troppo pesante da sostenere –com’è stato?- Rachel alzò un sopracciglio e si mise seduta togliendosi le coperte di dosso –cosa?- Rachel si sporse a prendere la sfera rossa che le aveva regalato la latina –salutarla- Rachel sospirò –oh Kurt, è stato più difficile andare via che entrarci - chiuse gli occhi e cadde all’indietro sul letto.
 
-Rachel la tua auto è arrivata- la ragazza annuì e prese il borsone con la sua roba, si guardò intorno e per l’ultima volta respirò quell’aria che odorava di ospedale, ma che per lei odorava di quella scia di profumo che la latina si portava addosso, non le dispiaceva andarsene, le dispiaceva non poter restare, voleva portarsi la latina con sé, ma sapeva che Santana aveva ancora bisogno di aiuto, almeno solo per un altro po’ –Rachel!- Jo la richiamò –arrivo- la ragazza corse fuori e vide tutti i pazienti in fila pronti per salutarla e per ultima c’era Santana, bella come il sole, anche con i capelli in disordine e senza trucco –ciao ragazze- le salutò tutte con un bacio sulla guancia finchè non arrivò da Santana, si guardarono un attimo negli occhi e Rachel si limitò a lasciarle un bacio sulla guancia come fosse stata come le altre, si guardò intorno e lanciando uno sguardo carico di scuse a Santana si avviò all’uscita, la latina camminò con Jo fino al cortile e la vide allontanarsi –perché mi ha salutato in quel modo?- Jo fece spallucce –perché Rachel odia gli addii melodrammatici- Santana abbassò lo sguardo e fissò le sue scarpe, cercando di non pensare a Rachel –signorina Berry andiamo i suoi la aspettano- Rachel annuì e si guardò un attimo indietro, fu lo sbaglio più giusto che avesse mai fatto in vita sua, per sbaglio incontrò gli occhi di Santana, che aveva appena posato lo sguardo su di lei, fu come la prima volta, si perse negli occhi neri dalla ragazza, anche se stavano lontane, sentì un labbro tremarle e quasi come se la sua mente fosse sconnessa lasciò cadere la sua borsa, si girò completamente e prese a correre velocemente –San!- le urlò quando la latina ormai stava per rientrare, Santana la guardò leggermente confusa finchè non si decise ad aprire le braccia e a prenderla al volo –non dimenticarti di me – Santana le sussurrò in un orecchio –non lo farò mai, ti aspetterò pure per tutta la vita- la latina le sorrise prima di posarla a terra e di lasciarla andare –mi mancherai- sussurrò quando ormai Rachel era già partita. 
 
-Rachel? Ci sei?- la ragazza sussultò sul suo cuscino e si guardò di nuovo in torno, stava a casa sua, e la voce del suo migliore amico che la chiamava le fece capire che era passato un po’ da quel giorno –si Kurt, scusami- sentì il ragazzo sorridere e sospirò –arrivano i rinforzi, cinque minuti e siamo da te- Rachel alzò un sopracciglio –siamo?- domandò ma ormai Kurt aveva chiuso la chiamata, a Rachel non restava che nascondersi sotto le coperte.
 
-Hei è pronta la cena- Santana alzò lo sguardo verso Jo che era appena entrato –non ho fame- rispose prontamente tornando a leggere per l’ennesima volta quella canzone –di solito questa era la frase tipo di Rachel- Jo sorrise malinconicamente –tu l’hai aiutata molto sai- Santana annuì –posso chiederti una cosa Santana?- la latina lo guardò e posò il foglio –certo, chiedi pure- Jo si sedette su quello che prima era il letto di Rachel –voi due state insieme?- Santana si morse un labbro indecisa su cosa rispondergli, sapeva che Rachel si fidava completamente dell’infermiere così annuì leggermente –si, stiamo insieme- dichiarò aprendo il diario di Rachel –quel diario non lo mollava mai, qualche mese dopo il tuo arrivo la vidi scrivere una canzone e mi resi conto del bene che le stavi facendo- Santana sorrise –hai il cellulare con te Jo?- l’uomo annuì –si ma non posso usarlo- Santana si alzò e si avvicinò all’infermiere –ti prego, ho bisogno di chiamarla, solo un attimo poi te lo restituisco- Jo le sorrise e prese a cercare nelle tasche del camice bianco –lo conosci il suo numero?- Santana annuì –l’ha scritto sulla sua pagina iniziale- prese il cellulare sorridendo e corse in bagno –farò subito- Jo le sorrise strizzandole un occhio.
 
-Rachel sono arrivati Kurt e Mercedes- Rachel uscì fuori da sotto le coperte dove vi era rimasta almeno per dieci minuti e aspettò che i due entrassero in stanza –mio dio Rachel!- Mercedes corse ad abbracciare la ragazza –come stai? Oddio mi sembra passata una vita- Rachel rise leggermente –non bene ma è tutto apposto, perché non eri al glee l’altro giorno?- Mercedes si allontanò dalla ragazza –sono stata male, l’influenza gira ultimamente- Kurt sorrise e scosse la testa –e dillo che stavi con Sam- Mercedes gli lanciò un occhiataccia –non mi sembra una buona idea parlare di ragazzi in questo momento- Mercedes sussurrò nell’orecchio di Kurt indicando Rachel –Rachel l’ha superato, non le frega un bel niente di Finn- Mercedes alzò gli occhi al cielo –è così che ti ha fatto credere- Rachel sbuffò e li guardò scuotendo la testa –smettetela! Ci sono anche io!- odiava quando a volte i due confabulavano su di lei e non la facevano entrare nel discorso –scusaci, ci stavamo solo chiedendo se tu e Finn stavate in buoni rapporti- Rachel fece per aprire bocca ma sentì il suo cellulare squillare –scusate ragazzi- sorrise e rispose –pronto?- il numero non era salvato in rubrica così quando sentì la voce di Santana dall’altro lato sorrise quasi a far creare una spaccatura in mezzo al suo viso –oddio San!- urlò facendo sussultare Kurt e Mercedes –chi è questo San?- Kurt alzò gli occhi al cielo e le fece segno di stare zitta –aspetta un attimo- Rachel guardò male i due e camminò fino al bagno della sua camera, Kurt sbuffò e guardò male Mercedes –che c’è?- la ragazza lo guardò stranita come risposta ricevette uno sbuffò.
 
-Jo mi ha prestato il cellulare e ti ho chiamata- Rachel sorrise e si sedette sul bordo della sua vasca da bagno –mi manchi tanto- Rachel si lasciò sfuggire e sentì l’altra sorridere –anche tu, ma uscirò presto di qui, te lo prometto- Rachel sorrise –domani è martedì- Rachel sussurrò assimilando la cosa –si, domani sapremo quando dovrò uscire da questo posto- Rachel sospirò –hei non preoccuparti, abbiamo passato quasi sette mesi qui dentro, supereremo anche questo- Rachel sbuffò e si passò una mano fra i capelli –si, ma almeno stavamo insieme, mi sento persa, questa non mi sembra più casa mia, i miei amici sono degli sconosciuti- Rachel si alzò e camminò per la stanza –lo so amore, lo so, ma resisti ancora per un po’, va bene?- Rachel sorrise e annuì –resisto- accennò prima di avvicinarsi allo specchio –Rach ora devo andare, Jo ha finito il turno di sera- Rachel sbuffò –va bene, ci sentiamo domani pomeriggio, cercherò di stare lì appena le prove del glee finiscono- sentì Santana sorridere e sorrise a sua volta –come vuoi, e Rach?- Rachel aprì la maniglia della porta e si avviò fuori –cosa c’è?- sospirò avvicinandosi alla sua stanza –ti amo- sorrise e aprì la porta –anche io, ci sentiamo domani- sorrise e staccò la chiamata rimanendo a fissare la schermata del cellulare –ehm, Rachel?- Mercedes la fece svegliare dalla sua trans –lasciala sognare ad occhi aperti almeno per un attimo- Rachel si accorse che Mercedes stava rispondendo a Kurt e che di lì a poco sarebbe iniziata un’altra lite dove lei non sarebbe c’entrata così li fermò –non riiniziate per favore- Mercedes annuì e batte una mano sul letto facendola avvicinare –ci guardiamo un film?- Rachel si stupì della domanda, era convinta che Mercedes volesse chiederle di Santana, ma poi si ricordò di chi fosse la sua amica e di come forse fosse l’unica a conoscerla per davvero –sì, un bel film romantico che arriverà a far vomitare anche Kurt- le due ragazze scoppiarono a ridere ricevendo un’occhiataccia da Kurt.
 

Odio vederle lontane! Dio! vabbè, resisterò per almeno un altro po'. Mi scuso in anticipo se non riuscirò a caricare presto, ho la prossima settimana piena di interrogazioni e compiti, odio la scuola! 
Per non parlare di quanta tristezza ci sia oggi nell'aria, ma del resto #gleeksdontstopbelievin.
Comuunque, grazie come sempre.
-Kisses M

 
  
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