PINOCCHIO (RUFY)
La storia molto breve di Pinocchio, versione Rufy.Questo è come mi immagino che Oda-sensei avrebbe scritto e di come sarebbe andata la storia se Rufy fosse stato Pinocchio.
C'era una volta, un vecchio marine, che nella sua lunga cariera aveva partecipato a numerose guerre, vinto innumerevoli battaglie,e sbattuto al fresco numerosi pirati per molti anni, come si conveniva a un un ammiraglio del suo calibro.Quando ormai, divenne un anziano,sessantenne appesantito e calvo decise di ritirarsi per godersi gli ultimi anni della sua vita in tranquillità.Tuttavia cominciò a crescere in lui il desiderio di aver un nipote a cui trasmettere tutte le sue conoscenze,e i suoi ideali di giustizia prima di morire.
A dire il vero il vecchio marine aveva una specie di apprendista, prima di ritirarsi l'esercito gli aveva chiesto di seguire la formazione di Coby una nuova recluta entrata poco dopo il suo ritiro,che voleva diventare un marine propio perchè lo ammirava. Ma Garp, pur apprezzando molto il suo entusiasmo e l'impegno, lo riteneva troppo debole e fifone per diventare un vero marine,lui voleva un nipote che fosse coraggioso e fortissimo come lui.
Quindi spinto da questo desiderio sempre più forte un giorno prese e intrecciò insieme dei fili elastici, e creò con le sue mani una bambola con la forma di un giovane ragazzo.
Il vecchio contento del suo capolavoro, chiamò il ragazzo di gomma, appunto, "Rubber" e si prese cura di lui ogni giorno.
Un giorno, una fata apprendista per superare l’esame per diventare una vera fata di nome Zoro scese dal cielo apparve davanti marins , e gli disse: «Ohi vecchio, volete esprimere un desiderio, o volete morire per mano della mia spada?»
Il marine colto alla sprovvista da quella improvvisa apparizione urlò: «Ahh! un fantasma!»
La fata assottigliò gli occhi prima di colirlo in testa con l'elza della sua spada.
«Non sono un fantasma imbecille! Sono una fata!»ringhiò irritato Zoro. Non gli era mai piaciuto esserlo,ed era stato costretto a fare quello stupido esame,ma non gli andava nemmeno essere scambiato per un fantasma.
Così con tono ancora più scocciato continuò:«Ohi vecchio,allora? ti sei rimbambito?se hai un desiderio spicciati a dirlo altrimenti ti affetto!» In risposta Garp lo colpì con un pugno in testa decisamente più forte del suo.
«Razza di impudente!come osi parlarmi in modo così arrogante?! vedi di portarmi rispetto ragazino altrimenti dovrò insegnarti io l'educazione!»
Zoro che era una fata orgogliosa e impulsiva ma non stupida, capendo che il vecchietto fosse piuttosto forte nonostante la sua età,così massaggiandosi l’enorme bernoccolo che gli era spuntato sulla fronte decise di chinare la testa e assecondarlo:
«Ehm, scusami vec... ehm... marins san ha un desiderio da esprimere?»
«Oh, bene vedo che hai capito chi comanda, scuse accettate, E ORA FAI IN MODO CHE IL MIO RUBBER DIVENTI VERO! E SPICCIATI PRIMA CHE DECIDA DI COLPIRTI DI NUOVO!»
Zoro emise un suono «Mah» e agitò la spada magica in aria.
In un fruscio, una luccicante polvere metallica uscì a uscire dalla spada e atterrò sul naso di
Rubber.Improvvisamente, la sua faccia si piegò in una smorfia e starnutì.
«ECHUU!»
Il vecchio fissò Rubber incledulo tuttavia il suo stupore si trasformò rapidamente in gioia e sollevò Rufy in alto le braccia e piangendo di felcità.
«Il mio ragazzo, il mio bel ragazzo di gomma!Questo è un miracolo!Da oggi sarai mio nipote,e io sarò tuo nonno,e insieme saremmo una famiglia felice vivendo in questo quartiere tranquillo finchè non diventerai un marine!»
Rubber ridacchiò dichiarando a gran voce,«No!»
La risposta inaspettata del ragazzo lasciò il vecchio senza parole.
Credendo di non aver sentito bene si passò il dito mignolo nelle orecchie chiedendo di nuovo, ma Rufy gli diede la stessa risposta: «NAH»
«Ma perché, ragazzo mio?Non vuoi essere mio nipote?Non vuoi diventare il mio apprendista e prendere il mio posto in Marina?»
Il giovane ragazzo di gomma alzò in alto la testa e gridò:
«NO!Io diventerò IL RE DEI PIRATI !
Il marins rimase a bocca aperta sgranò gli occhi e si pietrificò sul posto,e quasi gli venne un infarto nel udire quelle parole.
«COOSSAAAAAAA? IL NIPOTE DI UN MARINE CHE DIVENTA UN PIRATA? NON PUOI! TE LO PROIBISCO!» Prese a urlare furioso,senza accorgersi che il ragazzo di gomma non era più davanti a lui.
Rubber infatti ignorando beatamente la sua reazione si era messo a parlare con Zoro
«Ehi sei tu quello che mi ha dato la vita? Grazie mille! Ma fare la fata non sembra molto divertente! Vuoi far parte della mia ciurma?»
«Ma ne sei davvero sicuro? Guarda che se scappi di casa e diventi un pirata rimarrai per sempre di gomma e non diventerai mai un bambino vero!» Lo mise in guardia ma Rubber rise spensierato:
«Scherzi?Chi vuole diventare un noiossimo bambino vero? Essere di gomma è una ficata! »
A quel punto la fata Zoro, che odiava il suo lavoro, che era stato costretto a fare, superato il primo momento di incredulità accettò al volo, scappando con lui e lasciandosi alle spalle un nonno urlante e piangente.
Così Il ragazzo di gomma Rubber fuggì da casa, rubò una piccola barca da pesca, e prese il mare per diventare il re dei pirati.