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Autore: _piccolascrittrice_    22/03/2015    9 recensioni
Questa fan fiction è il sequel di "Il risveglio".
Ambientata tra la seconda serie -More blood- e la terza -Dark fate-,
i capitoli allacciano la mia fantasia con alcuni passi della trama originale.
Cosa, o meglio, chi dovranno affrontare Yui e i fratelli Sakamaki?
Davvero la morte del Capostipite non avrà ripercussioni su di loro?
Sarà necessario fare una scelta, che segnerà profondamente ogni vampiro.
Una scelta che deciderà le sorti delle famiglie Sakamaki, Mukami e anche gli Tsukinami.
Lasciando svelare la vera essenza di Yui Komori.
Dunque, vi invito a seguirmi in questi nuovi capitoli,
che illustreranno risposte e porranno altri temi, culminando con la fine della storia.
Ma secondo voi...sarà un lieto fine?
...O finirà tutto in un bagno di sangue?
Genere: Dark, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo 21 Angolo autrice:
Buonasera carissimi, vogliate scusare l'ennesimo, mega ritardo.
Non sto più riuscendo a racapezzarmi con la scuola, mi pare che debba fare gli esami di Stato da un giorno all'altro, per la miseria. Ormai mi riduco a scrivere sempre di domenica e in alcune ore rubacchiate a random xD nei giorni normali... Quindi, anche se la storia è giunta agli sgoccioli, non so dirvi quando o quale sarà l'ultimo capitolo che pubblicherò. Da qui a un mese, però, non vi sarete ancora liberati di me, questo è sicuro! "xD
Ci tengo a dirvi che, per come la penso ora, non concluderò con dei finali alternativi. Ma su questo vorrei in assoluto sapere del vostro parere.
Ah, mi sento piuttosto amareggiata per non aver ancora risposto a nessuna delle ultime recensioni: tengo davvero, davvero tanto
a ognuna delle mie amiche, però mi sembra più crudele scrivervi mentre ho la testa all'aria o sono di fretta piuttosto che aspettare di avere un momento tutto per me per poter ridere, allegrarmi e addolcirmi (mi sciolgo come caramello fuso in pratica ahahahahah) delle vostre parole.
Chiunque stia leggendo ora questo angolino, grazie, grazie di cuore della pazienza, l'attenzione e l'interesse.
...E anche dell'umana comprensione x)!
Buona lettura

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Scioccata dalle rivelazioni fatte da Yuma,
cioè, Orso..ah no, Edgar; la mente della giovane Yui annaspa come un esploratore caduto
in un torrente impetuoso, in cerca di un aggrappo, un filo logico nell'intreccio di ramoscelli: si immagina proiettata nella camera da letto di Shu, mentre gli chiede di sfogare le proprie inquietudini, che per troppo tempo sono rimaste segregate nei suoi incubi, i ricordi distorti, a contornargli le sofferte iridi cristalline, aleggiando sul suo viso in un'espressione fredda, talvolta angustiata. Sapendo questo, la fanciulla può spiegarsi perché lui ami fare lunghi bagni, ammollato nell'acqua gelata, a detergere con metodo la sua cute già perfetta, ora con il pollice in piccoli movimenti circolari, un'altra volta sfregandovi l'accappatoio bianco con lentezza calcolata, quasi si tratti di sporcizia difficile da svellere; ecco come mai il vampiro non osa avvicinarsi al fuoco, che sia lo scoppiettio nel camino o la fiammella sotto una pentola, e se ne allontani con un brontolio sommesso o cadendo in apparente stato comatoso sul divano poco più distante.
Tutti quegli atteggiamenti, sguardi, parole, delineano il profilo di un vampiro pigro, insensibile, schivo.
Yui, però, ora ha compreso che quel "tutto" costruisce solo una maschera.
***
-Io..Io credo di dover andare adesso-. Balbetta la ragazza, mordendosi un labbro screpolato, mentre armeggia per togliersi le cinture di sicurezza con mani tremanti. I suoi occhi palpitanti di paura sono già guizzati allo sportello, sicché percepisce l'ilarità di Yuma udendo
la risata, con ogni probabilità di scherno, che gli gorgoglia in gola.
Nel momento esatto in cui il suo polso centra il tasto automatico che le blocca la cinghia nera sul torace, una mano le si insinua sotto il mento e lo afferra, costringendola a rivolgere lo sguardo a due iridi ambra scintillanti di malizia.
-Grazie per la chiaccherata, zuccherino. Ora va, e riferisci-. Le sussurra il vampiro castano, ammiccandole.
Quell'occhiolino annichilisce all'istante il sentimento di paura: Yui si divincola dalla presa con sdegno, fa riavvolgere la cintura di scatto e si allunga ad aprire con impeto lo sportello, sbraitando: -Fermate la macchina!-.
Con prontezza sorprendente, le ruote della limousine nera stridono un paio di secondi sull'asfalto, prima di inchiodare a ridosso del marciapiede: la vampira vi pianta gli stivaletti con baldanza, nonostante il brusco arresto della guida abbia invece calcato i Mukami contro la parete opposta dell'abitacolo (sormontandola di compiacimento).
Poi, mentre lei aguzza la vista per individuare la limousine bianca nei dintorni, Yuma, deciso fino alla fine a prendersi gioco di lei,
è il primo a riassettarsi fra i vari grugniti, e protendendosi dall'apertura, comincia a dice:- Sono sicuro che ci rivedremo molto presto. Già, sicuramente sarai proprio tu a...-. Ma non riesce a concludere la frase che, con uno sbuffo esasperato, Yui gli sbatte lo sportello in faccia.
***
Nell'esatto istante in cui lei è salita sulla limousine distante di lì qualche centinaio di metri, la vettura dei Mukami -in perfetto sincronismo- è ripartita, voltando con sinuosità alla prima svolta a destra del viale alberato.
Dimodoché, accomodarsi su un sedile di pelle bianca non l'ha mai fatta sentire così...risollevata: nella rassicurante stretta tra le figure di Ayato e Subaru, la fanciulla si bea del mescolio di profumi che la circondano, e ammira in lontananza il familiare profilo della villa Sakamaki, ascoltando pure con attenzione i discorsi dei sei fratelli.

Appena salita in auto, però, le era stato impossibile distinguere subito le voci, poiché i vampiri avevano avuto la bella idea di aggredirla tutti nel medesimo momento: Reiji aveva subito preteso di farsi dire minuziosamente degli interventi di Ruki; Raito chiese
con fare caustico
se non l'avesse per caso tradito con uno dei Mukami; Ayato si limitò a ringhiare qualcosa riguardo una punizione
(al che lei lo ignorò spudoratamente); Kanato la rimbrottò a gran voce di aver spaventato a morte il suo Teddy,mentre Subaru esigeva di accertarsi che non le avessero torto un capello.
E Shu grugnì.
***
-Ora vai e parli con lui-. Si ripete la fanciulla, per la quinta volta, all'atto di varcare l'ingresso della grande dimora, immersa nel buio afoso di una notte d'estate. Affiancando le colonne in marmo dell'entrata, il diretto interessato intercetta per un momento il suo sguardo concentrato, come a captarne le intenzioni, al che la vocina dentro di lei le suggerisce: -No, mia cara, stai solo andando in paranoia-, in tono vagamente preoccupato.
Poco dopo, quando il vampiro è sul punto di slogarsi la mascella a causa di uno sbadiglio, Yui è lungi dal dubitare riguardo le sue capacità intuitive.

-Non intendo ricevere altre spiacevoli sorprese per questo giorno, quindi vorrei che stanotte uno di voi badasse a far dormire Yui quanto più serenamente possibile, grazie-. Prorompe dal nulla la richiesta di Reiji, cogliendo di sorpresa la ragazza, tanto da farla vacillare vistosamente sulle scale. Stringendo con forza il corrimano, lei lo guarda di traverso, consapevole che sta ridendo alle sue spalle, mentre gli altri fratelli si scambiano un'occhiata equivoca. Yui è lì per lì di rimbeccare il secondogenito acidamente, quando l'apparizione della languida mano di Raito su una sua spalla la induce a fare solo un sospiro. -Ahh, Bicchi-chan, io e te dobbiamo fare un discorsetto!-. Esclama il vampiro, in tono canzonatorio e allo stesso tempo puntiglioso, agitando un indice per aria. Udendo quel soprannome, la giovane si trattiene dal spintonarlo via; lui, forse sollevato dal fatto di non essersi ancora ritrovato oltre il corrimano, azzarda a soggiungere: -Sentito, fratello? Me ne occupo io stanotte-.
A quel punto, nella penombra del corridoio del primo piano, gli occhi -inconfondibili- di Ayato volgono lentamente su Raito, con un luccicchio ferino. Allora, lanciando ad Ayato uno sguardo apprensivo, Yui scansa via il corpo del briccone, e dice d'impulso:
-Non ce n'è bisogno! Vorrei, infatti, dormire in camera con Shu..-, però, vedendo il modo in cui sobbalza il vampiro chiamato in causa, si affretta ad aggiungere: -Sempre, ehm, se non ci sono problemi-.
La sua presa di posizione attira subitaneamente Reiji, che la osserva con una punta di curiosità; Ayato spalanca la bocca, con fare scioccato; Subaru arrossisce lievemente di...gelosia? Kanato e Raito erompono in una risata, sinceramente stupiti. Shu, invece,
si passa una mano tra i capelli, imprecando sottovoce qualcosa a proposito del pudore.
-No, Yui, ovviamente non c'è nessun problema. Anzi, ti ringrazio della collaborazione.-. Risponde Reiji, mellifluo, e rivolge a suo fratello maggiore un sorriso assassino. A quel punto la fanciulla si torce le mani, piccata dell'atteggiamento del vampiro, anche se Shu -messo,in un certo senso, con le spalle al muro- tergiversa sulla chiara provocazione e si limita ad dire: -Come volete voi. Prenda le sue cose e venga da me-.
Yui non fa in tempo ad intercettare il suo sguardo che lui si dilegua dalla loro vista, lasciando dietro di sé solo il rumore di un battente chiuso.
Piombati nel silenzio, i restanti fratelli la fissano più o meno con curiosità, ma non osano asserire altro (almeno per il momento),
e c'è chi si congeda con una scrollata di spalle, chi sorridendo in modo perverso, o gettandole un'occhiata circospetta.
Alla fine, resta solo Ayato in piedi nel corridoio, con il viso che pare scolpito nella pietra, tanto è la durezza e l'impassibilità della sua espressione.
-Mi dispiace, Ayato-kun, ma ora devo andare da lui.-. Pensa la fanciulla, cercando di comunicargli con lo sguardo la sua costernazione.
Non può sapere se lui l'abbia capito o meno, ma gli volta comunque le spalle, e si dirige con foga verso la camera di Shu.
***
-Ho intravisto una nuova consapevolezza nei tuoi occhi. Sei qui per questo motivo, vero?-.
Le parole del biondo vampiro la spiazzano: è seduto a cavalcioni sul suo letto sfatto, con le spalle cadenti rivolte verso l'uscio,
dove Yui si è immobilizzata, con ancora una mano stretta alla maniglia della porta.
-Shu-kun...-. Mormora, confusa, contemplando l'armonia delicata del suo collo marmoreo, le braccia lunghe, il busto slanciato.
D'un tratto, nella sua testa tutto quello che intendeva chiedergli è cascato giù come un castello di carte al primo spiffero di vento.
-Sai quanto mi infastidisce chi osa disturbare il mio sonno, Yui. Avanti, eri venuta solo per provocarmi?-. Insiste lui, in una sorta di velata minaccia, torcendo lentamente il capo a squadrarla con occhi tediosi. La fanciulla allora, sorprendendosi ad arrossire, replica con cautezza: -I Mukami mi hanno raccontato del loro passato e...-.
Il petto del vampiro è scosso da un pesante sospiro, che le inibisce all'istante la capacità di articolare le parole. Così, frustrata dalla piega che sta prendendo la situazione, la giovane è in procinto di girare la maniglia e andarsene, mentre affiora in lei un pensiero opprimente: forse, non vuole condividere con lei il suo passato doloroso. -O, magari, tu vuoi costringerlo a rammentare qualcosa che lui preferirebbe dimenticare-. Infierisce con crudezza la vocina nella sua testa.
-...Niente, sono stata indiscreta, scusami Shu. Oyasumi nasai-.
Il suo amaro saluto di congedo è seguito da uno sbuffo (esacerbato?) del vampiro, il quale si materializza di colpo al suo fianco e le trattiene la mano dallo schiudere la porta.
E' freddissimo. Ma le iridi azzurre brillano in modo strabiliante.
-Ho sempre apprezzato la tua innocenza.-. Le sussurra, sfiorandole dolcemente una gote con il polpastrello, che si incendia sotto il suo tocco.
Gli occhi ora paiono zaffiri fusi.
-Cosa ti hanno detto di me?-. Domanda, quasi febbrile, e prima che lei possa in alcun modo reagire, si ritrova distesa sul letto del vampiro, un fianco cinto dalle dita affusolate di lui che, puntellandosi su un gomito, la fissa dall'alto intensamente.
Lo sguardo rivela una sfumatura d'emozione differente per ogni sua sfaccettatura.
Così, la vista di quel viso le satura il cervello
, facendole risultare difficile parlare.
-Io...cioè, ho parlato anche con..Yuma e..-. Al pronunciare quel nome, Shu si ritrae di colpo, borbottando un'imprecazione tra i denti.
Yui percepisce all'istante una fitta al petto, cosicché si poggia sui gomiti, per riavvicinare il viso al suo. Poi, però, vedendo che lui non reagiva -se non passandosi una mano tra i capelli arruffati-, esclama d'impeto, più incredula che altro: -Mi ha detto di essere Edgar!
Il tuo amico d'infanzia, è così? E'...è vivo Shu, dice di non essere morto nell'incendio!-.
Lasciandole appena il tempo di finire di parlare, il vampiro le tappa la bocca con un palmo della mano, sibilando: -Come ha osato metterti in mezzo a questa storia?-, rivolto più a sé stesso. Vedendolo adirato, la fanciulla si maledice per aver fatto, in fin dei conti, esattamente ciò che le aveva imposto Yuma nella limousine.
Forse resosi improvvisamente conto del gesto veemente compiuto, Shu discosta la mano dalla sua bocca, ma dardeggia la ragazza con un'occhiata vagamente irritata, quando gli domanda: -Ma di quale incendio parlava?-, senza che riesca a tenere a freno l'inopportuna curiosità.

-Ah! Intendeva l'incendio che io appiccai al villaggio del piccolo Edgar. Pittoresco, non c'è che dire. In quel bel pomeriggio d'estate, senza dubbio tu e lui vi stavate divertendo nel bosco limitrofe, non è così? Rimane un peccato che i genitori siano soffocati nel fumo, mentre Edgar ne è uscito miracolosamente salvo. Oh, ma tu non potevi saperlo questo, Shu. Già, è stato appagante dannarti l'anima per tutti questi decenni.-.
 
Né Yui né Shu hanno sentito arrivare Reiji-sama.
Neanche quando quest'ultimo ha spalancato l'uscio della stanza, accostandosi alla parete monocromatica in una posa tracotante.
Tantomeno nel momento in cui ha sorriso e si è preparato ad esporre il suo monologo, frutto di anni di ripensamenti e correzioni.
Né l'una né l'altro l'hanno visto veramente, finché il primogenito non ha asserito: -Yui, potresti uscire un attimo?-.

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Post Scriptum:
Un paio di giorni fa, la mia carissima cristie13 mi ha fatto presente una cosa che ha lasciato entrambe -e lascia tutt'ora-, piuttosto amareggiate e risentite.
Lei ha visto sul famoso e sicuramente a voi noto sito di Wattpad, che un certo user di nome Auri64 (al diavolo la discrezione)
ha pubblicato come sue storie e "a sua inventiva" proprio
Il Risveglio
e Il Capo dei Vampiri, di cui, come è ovvio che sappiate, sono io l'autrice!

Non ho ancora ben capito come abbia fatto, e osato sopratutto, questa ragazza (ironia della sorte, il suo profilo Facebook è facilmente rintracciabile) a trovare la mia pagina su EFP e scopiazzare i miei lavori. Spero che tutti voi conveniate con me che si tratta di un atto ingiusto e disonesto verso un qualsivoglia scrittore che crede in ciò che esprime con le sue parole e si vede d'improvviso rubare tutto da qualcun'altro. Peraltro nel mio caso c'è la beffa oltre il danno, perché ci sono molti lettori di Wattpad che seguono le due storie e le fanno pure i complimenti..!
Vi ho scritto questo p.s come un sfogo ed anche un'avvertenza per chiunque non si spiegasse nel vedere le mie storie pubblicate su Wattpad. Ho già contattato gli amministratori del sito e spero che risolvano presto il mio problema, altrimenti ho già pensato di vedermela personalmente con quest'user.
La vostra ritardataria cronica, astiosa e piccola scrittrice ora vi deve lasciare, ma sappiate che desidera ogni altro modo di farsi rivedere presto.




 





 









































 












   
 
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