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Autore: MrRaider    22/03/2015    1 recensioni
Dopo la morte di Terzo, Deus ha deciso di sostituirlo con un altro partecipante, e ha scelto l'eroe americano Jack Bauer, che ha da poco salvato Londra da un altro attentato terroristico e che ha accettato di partecipare. Se la caverà Jack? Riuscirà a vincere il Survival Game?
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"-Credetemi.- disse ora Jack. -Voi non sapete di cosa sono capace. E se qualcuno di voi si metterà sulla mia strada lo ucciderò.-"
Genere: Azione, Sentimentale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Yukiteru Amano, Yuno Gasai
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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Quinto 

Era passata almeno una settimana dall’incidente al tempio. Da allora Jack era rimasto la maggior parte del tempo lì, con Kasugano. Tutto sommato, le giornate passavano abbastanza tranquillamente; ogni giorno un sacco di persone andavano a pregare al tempio e dato che la sacerdotessa non era più segregata in quella gabbia le visite erano molto più piacevole e tranquille rispetto a prima.
Ma da quando era successo l’attentato Jack non si era più sentito con Amano e con Gasai. Qualche volta andava in commissariato da Kurusu ma nulla di più, nulla di meno. Inoltre Keigo per qualche strana ragione aveva lasciato andare Nona, cosa di cui Jack non era molto d’accordo. Kurusu gli diceva che era tutto sotto controllo, ma Bauer ci credeva poco e stava cominciando a dubitare di lui. Gli unici di cui si fidava ciecamente erano Tsubaki e Yukiteru.

In quegli ultimi giorni però Jack e Kasugano avevano notato qualcosa di molto strano: a casa di Amano infatti era da poco tornata la madre del ragazzo e con lei c’era questo bambino di cinque anni, Reisuke Houjouh. Grazie al diario della Sesta poterono guardare tutta la situazione:  quel bambino aveva messo a soqquadro l’intera casa, e nel casino Yuno aveva tentato di farlo fuori, ma ferì involontariamente la madre. A quel punto Jack e Kasugano capirono che bisognava intervenire.
Proprio in quel momento Yukiteru si trovava lì, con Yuno e con la madre, ancora svenuta dal colpo di Gasai e distesa nel letto.

-Scusa Yukki!- disse la ragazza in preda alle lacrime, sentitasi in colpa per aver fatto del male alla madre di Yukiteru.

-Te l’avevo detto mille volte Yuno…-

-Scusa Yukki! Scusa Yukki!-

-Senti Yuno… sono sicuro che troveremo il diario di Rei senza necessariamente ucciderlo. Quindi calmati e continuiamo a cercarlo ok?-

Per calmarla le aveva messo le mani sulle spalle e lei, ormai tranquillizzata, gli promise che ci sarebbe riuscita. E mentre la ragazza si alzava suonò il cellulare di Yukiteru

-E’ Jack.-

-Rispondi.-

Così il ragazzo, dopo aver fatto un lungo respiro, rispose alla chiamata.

-Yukiteru, sono Jack. Yuno è lì con te?-

-Sì, è qui. Aspetta, ti metto in vivavoce.-

-No! Rei potrebbe sentirci.-

-Sai di Rei?- chiese stavolta abbassando la voce.

-Sì. Vi abbiamo osservato per tutto il tempo grazie agli uomini di Kasugano. Lei ha riconosciuto il bambino: i suoi genitori sono morti durante l’attentato al tempio di una settimana fa. Comunque, Rei è un possessore, Quinto per l’esattezza.-

-L’avevamo intuito. Ha cercato di folgorare Yuno mentre si stava facendo la doccia. Non so come faccia! Abbiamo cercato ovunque in casa ma non abbiamo trovato il diario.-

-Questo perché non è li il diario.-

-Cosa?-

-Poco fa se non sbaglio tua madre e Rei sono usciti di casa. Lui si è portato con sé il diario, l’ha dato a un postino, assieme a un orario di consegna proprio a casa vostra. Sono sicurissimo che il Diario presto sarà da voi  e Rei lo avrà se non farete in tempo.-

-Abbiamo capito, grazie Jack.-

-Aspetta. Devi fare una cosa per me: appena avrai il pacco NON devi aprirlo. Ho un piano: Yukiteru, tu dovrai prendere il pacco, e Yuno dovrà bloccare Rei; non appena avrete fatto voglio che mi facciate una videoconferenza, ho bisogno di parlare con quel bambino, devo farlo ragionare.-

-Faremo il possibile.-

-Bene. Buona fortuna.-

Yukiteru staccò la chiamato e disse a Yuno quello che gli aveva detto poco fa Jack, così i due decisero di seguire il suo piano.

-Possiamo fidarci di Jack. Ci ha salvati la vita, gli dobbiamo molto.-

-Va bene Yukki…-

Yuno rispose tranquillamente, col suo solito sorriso carino e raggiante che faceva quando era con Yukiteru. Sembrava tranquilla, ma Yukiteru non lo era, temva che la ragazza potesse impazzire da un momento all’altro e mandare all’aria tutto quanto…
I due uscirono dalla stanza non appena suonò il campanello. Yukiteru corse verso l’entrata notando Rei che stava ricevendo il pacco dal postino, ma Amano era più veloce e riuscì a prendere il pacco. Ringraziò il postino e gli sbattè la porta in faccia. Subito dopo arrivò Yuno che riuscì a prendere il bambino e a tenerlo stretto per non farlo scappare, nonostante egli continuasse a dimenarsi.
Portarono Rei nella camera del ragazzo e chiusero la porta. Ormai non poteva scappare…

-Yukki, uccidiamolo, non ha scampo.-

-NO, Yuno! Prima hai stordito mia madre, non voglio che accada un altro casino. Ora… facciamo come ha detto Jack, va bene?-

Parlò duramente, quasi severo a Gasai. Lei si sentì un po’ male mentre Rei, ora seduto sul letto continuava a guardare stupito i due, dato che non capiva cosa volevano fare.
Yukiteru andò al PC che aveva nella scrivania e fece partire la video chiamata. Dopo qualche secondo Jack apparve nello schermo del computer. Non c’era nessun’altro assieme a lui, ma Jack affermò che presto li avrebbe raggiunti anche Kasugano.

-Ce l’abbiamo fatta: abbiamo Rei e il pacco.-

-Bel lavoro. Hai per caso un coltello?-

-Sì.-

-Bene. Ora devi tagliare lentamente i lati col coltello, con cautela.-

Una volta preso il coltello il ragazzo seguì i consigli di Jack: taglio con delicatezza il pacco e una volta finito tolse quello che aveva all’interno: un quaderno a colori, il Diario di Rei, una fiala con un adesivo della quarantena a cui era collegato un filo molto sottile, ed infine una siringa. Fece vedere il contenuto a Jack, e quest’ultimo si concentrò sulla fiala, la quale aveva una descrizione del contenuto all’interno.

-E’ un variante del gas nervino. Quando viene respirato esso attacca il sistema nervoso. Prima si arriva ad una forte tosse, vomito, sudorazione, poi si arriva alla contrazione dei muscoli, fino ad arrivare alla morte. Siete stati fortunati a non averlo respirato.-

-Tu sei… un altro dei giocatori?-

Il bambino era rimasto zitto per tutto il tempo, ma appena vedette Bauer si illuminò, ricordandosi di averlo già visto. Così si avvicinò allo schermo del computer

-Sì, sono Zero. Mi chiamo Jack Bauer. E tu dovresti essere Reisuke Houjouh, vero?- disse lui in modo pacato a Rei.

-So cosa hai passato negli ultimi giorni. E cosa stai passando tutt’ora. Mi spiace per tua madre… e per tuo padre. So quanto significa perdere qualcuno che vuoi bene.-

A quel punto Rei si fermò. In un secondo gli tornarono in mente i suoi genitori, e con essi i belli e brutti momenti che aveva passato insieme a loro. E ora non c’erano più… era solo.

-Ho visto cos’è successo ai tuoi genitori. Noi tutti eravamo lì quando è successo,  non solo tua madre e tuo padre, ma anche altre persone non ci sono più. Capisco che voglia uccidere Yukiteru, Yuno, o me… -

Rei abbassò il capo e gli scese una lacrima. Non piangeva da quando aveva saputo che i suoi genitori non c’erano più. E ciò lo rendeva triste.

-Rei. Guardami negli occhi. Fa male, perdere un amico o un tuo familiare. E’ normale, fa parte di tutti noi. Ma credimi, vendicarti, o uccidere quelli che ti hanno portato i tuoi genitori… non è la soluzione.-

In quel momento arrivò Kasugano. Appena la vide Jack le fece spazio per apparire nella videocamera e anche lei si rivolse al bambino

-Rei. Ti ricordi di me?-

-Sei… il capo di mamma e papà?-

-Sì, sono io. Non sai quanto mi dispiace. Tua madre e tuo padre erano delle brave persone, li ho conosciuti. Ma ti prego, ti scongiuro, fermati. Non sai quello che stai facendo. Mamma e papà non avrebbero voluto questo.-

-Rei, ascoltaci: io, Kasugano, Yukiteru e Yuno stiamo cercando di fermare tutto questo, altrimenti moriranno tante altre persone innocenti. Capisci cosa sto dicendo? Ti chiediamo di venire con noi. Ti proteggeremo.-

Jack guardava ininterrottamente Rei, supplicandolo di accettare la loro richiesta. Di restare al sicuro. Per un momento pensava di esserci riuscito.
Ma lui guardò Bauer con uno sguardo diverso: era un ghigno malefico, da pazzo. Prese dalla tasca un piccolo oggetto nero, di forma rettangolare.

-Non mi serve protezione, e non mi serve il vostro aiuto! Io sono un èlite, e gli èlite non hanno bisogno di NESSUNO!-

Premette un pulsante che c’era in quel piccolo oggetto e ne uscì una piccola lama. Era un coltello a serramanico. Attaccò Yukiteru, che era vicino a lui, e gli fece un lungo taglio sul braccio.

-AHHH!-

-YUKKIIII!-

Yuno scattò verso Rei e lo scaraventò dall’altra parte della stanza. Prese il coltello che Rei aveva perso e si avvicinò lentamente a lui. Jack e Kasugano guardavano la scena e cercarono in tutti i modi di fermarla

-YUNO! FERMATI SUBITO!-

-SECONDA! NON TOCCARE REI!-

Sembrava non poter far nulla ma Jack gli tornò in mente una cosa: era l’unico modo possibile per fermare Yuno. Prese il microfono vicino a lui e lo mise nell’orecchio, contattando uno degli uomini di Kasugano fuori dalla casa di Yukiteru.

-Sono Bauer! Entrate subito in casa e mettete in custodia il bambino, ORA! Si trova nella camera di Amano e state attenti alla ragazza: ha un coltello!-
Ma Yuno aveva sentito Jack, così si avvicinò alla porta e la chiuse a chiave. Poi lentamente si avvicinò a Rei che la guardava con uno sguardo spaventato

-Tu… Non devi toccare YUKKI!!-

Caricò il colpo e affondò il coltello nel suo petto. Rei cominciò a tremare e a perdere molto sangue.

-Se… Seconda…-

Gasai tolse il coltello dal suo petto e lo pugnalò di nuovo. Poi un altra, e un’altra volta ancora.
Il corpo di Rei rimase lì, a terra, senza vita ricoperto di sangue. Aveva uno sguardo vuoto, gli occhi e la bocca spalancati. Dopo qualche secondo però scomparve davanti a Yuno…
Il suo corpo non c’era più, rimasero soltanto i pupazzetti di stoffa che teneva sempre in mano e l’enorme chiazza di sangue che macchiava il pavimento.
Yuno lasciò il coltello, si avvicinò a Yukiteru , seduto sul letto che premeva sulla ferita inflittagli dal bambino, e lo abbracciò.

-Yuno, cos’hai fatto?-

-Va tutto bene Yukki. L’importante è che tu sia salvo.-

Jack e Kasugano erano scioccati. La sacerdotessa aveva distolto lo sguardo, portandosi le mani nelle labbra, Bauer invece si era allontanato parlando con i suoi uomini dal microfono.

-E’ troppo tardi… non ce l’ha fatta… Tornate al tempio.-

Dopo essersi tolto il microfono dall’orecchio si avvicinò al computer e strillò a Gasai

-COSA DIAVOLO HAI FATTO?!-

Lei si staccò da Yukiteru e si rivolse con uno sguardo serio a Bauer

-Non te lo ripeterò un’altra volta, Jack. Io… farò qualsiasi cosa per proteggere Yukki!-

E staccò la chiamata.
Jack si diresse fuori, all’aperto.
Non voleva credere a ciò che aveva fatto Yuno: aveva tolto la vita ad un bambino di soli 5 anni. Si avvicinò ad un albero del giardino e una volta lì diede un forte pugno alla pianta.
Poi si sedette, appoggiando la schiena sull’albero. Non sapeva veramente cosa fare. Poteva salvare Rei in qualche modo, ma se non fosse stato per Gasai sarebbe riuscito a portarlo via da lì. E non avrebbe avuto un morto sulla coscienza. Cercò di non pensarci, ma aver mandato a morte un bambino così giovane lo fece star male, talmente male che era sul punto di vomitare.

Restò lì per qualche minuto a pensare a cosa avrebbe fatto. Ma diversi pensieri gli rimbombavano in testa, senza trovare soluzione. Più pensava, più credeva che forse salvare gli altri concorrenti dal Survival Game non era per nulla possibile.
Non si accorse di Kasugano che era dietro di lui, ma se ne accorse appena lei si sedette vicino. Lei rivolse lo sguardo per qualche secondo e si rigirò, perdendosi ancora una volta nei suoi pensieri.
Kasugano gli strinse la mano, cercando di confortarlo.

-Stai bene?-

Ci fu un po’ di silenzio. Non aveva voglia di parlare su quanto accaduto, ma sospirò e rispose alla sua domanda.

-No.-
   
 
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