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Autore: Glendora    22/03/2015    0 recensioni
Farla finita sembra davvero molto facile, soprattutto nella solitudine di una camera d'albergo a chilometri di distanza da casa. Questo, però, non sembra il destino di Ville Valo che, inaspettatamente, tra le mura di quello che sembra essere un vero e proprio girone dell'Inferno, troverà quello che ha sempre cercato, ciò che la fredda lametta di un rasoio appoggiato sulla pelle non è stata capace di dargli. Ma il fato ama giocare con le persone e Ville non è certo immune...
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Joka ilta kun lamppu sammuu ja saapuu oikea yö
niin Nukkumatti nousee ja ovehen hiljaa lyö
On sillä uniset tossut ja niillä se sipsuttaa
se hiipii ovesta sisään ja hyppää kaapin taa.

Ja sillä on uninen takki ja sininen uninen vyö
Ja unista jäätelönpalaa se pienillä hampailla syö.
Ja sillä on sininen auto ja se auto hyrrää näin:
surrur surrur ja lähtee unen sinistä maata päin.

Ja sininen sateenvarjo on aivan kallellaan,
ja sinistä unien kirjaa se kantaa kainalossaan.

Ja unien sinimaahan se lapset autolla vie
surrur surrur ja sinne on sininen uninen tie.

Ja siellä on kultainen metsä ja metsässä kultainen puu
ja unien sinilintu ja linnulla kultainen suu.
Ja se unien sinilintu, se lapsia tuudittaa.
Se laulaa unisen laulun, lala lallala lallallaa.

Avvicinandosi a Lily che dà le spalle alla porta mentre culla tra le braccia Rose per farla addormentare, Ville la osserva con un sorriso dolce dipinto sulle labbra e baciandola sul collo con delicatezza, le cinge i fianchi stringendola piano.

“Sembra che la canzone le piaccia” sussurra, guardando il visino addormentato di Rose poggiato sulla spalla di Lily.

“Sembra proprio di sì, anche se credo preferisca la tua voce!”

“Sciocchezze…”

Posando Rose nella culla, Lily le rimbocca le coperte per poi andarsi a sedere sul bordo del letto accanto a Ville che, con le mani incrociate, osserva la piccola sistemarsi comodamente nel lettino afferrando un lembo del lenzuolo.

“È identica a te! L’adoro…!” Esclama Ville, passando un braccio attorno a Lily facendola avvicinare di più a lui.

Avvolta dal braccio del marito e dalla penombra della stanza, illuminata solo dalla flebile luce dei lampioni che filtra dalla finestra, Lily si lascia andare a quel momento di tranquillità che la fa sentire bene e appagata: ce ne sono tanti di momenti così ultimamente ed ognuno è come balsamo per il suo cuore, una cura per tutti i mille pensieri che non smettono di assillarla.

“Pronta per domani?” Chiede allora Ville, che sa cosa si cela dietro al silenzio della moglie.

“Domanda di riserva?”

“Mmmh, vediamo: vuoi essere mia questa notte?”

“Questa mi piace già di più…” Sorride maliziosa lei.

“Sai che questo non cancella la prima domanda, vero?!”

“Lo so, ma al momento non saprei cosa rispondere. Mi piacerebbe tanto non essere costretta ad andare, tutto qui” prosegue Lily iniziando a giocare con la manica della maglietta di Ville.

“Ok, basta… non ci pensiamo più: dopotutto domani è ancora lontano…”

Due mesi, questo è il tempo limite concordato con l’oncologo. Solo due mesi prima di riprendere la terapia, giusto un periodo di pausa per far riprendere Lily dalla gravidanza e dal parto e poi tutto sarebbe ricominciato, ogni giorno, senza tregua, senza un attimo di respiro, con il solo obiettivo di mandare in remissione la malattia.

Due mesi passati troppo velocemente e che a Lily non sono sembrati altro che una manciata di minuti, attimi fatti di assenza di tempo, che forse non torneranno più tanto presto.

Il domani fa sempre paura e a Lily e Ville ancora di più: e se di domani non ce ne saranno abbastanza per loro?

Poggiando la mano sulla guancia di Ville, Lily lo guarda negli occhi e perdendosi nel suo sguardo decide che forse ha ragione lui: il domani può aspettare, quella notte è ancora tutta per loro, per il loro amore e per i loro corpi che si bramano e si cercano, che affondano l’uno nell’altro alla ricerca della salvezza e della pace.

One day, one night, one moment,
my dreams could be, tomorrow.
One step, one fall, one falter,
east or west, over earth or by ocean.
One way to be my journey,
this way could be my Book of Days

***

Immergersi negli abissi, andare giù, sempre più giù, fino a toccare il fondo, fino a vedere le profondità di un luogo da cui non si può più fare ritorno. Aspettare e sentire che il silenzio di quell’oscurità è più assordante di un urlo nella notte.

 Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, Lily sente il suo corpo scivolare e diventare pesante, così pesante che il pensiero di poter risalire non la sfiora nemmeno, perché come si può risalire se non ha nemmeno la forza di aprire gli occhi? Come si può combattere quando la guerra è contro un nemico invisibile che ti mangia da dentro?

Eppure Lily ci prova e lo fa con tutta se stessa, perché non può pensare che la vita sia solo sofferenza, dolore e oscuro tormento: quella che sta vivendo non è vita, ma è una tortura e lei deve trovare il modo di liberarsi da quelle catene che ancorano il suo corpo nel baratro, deve cercare di aprire le sue ali e volare là dove pulsa vibrante la vita.

Lo deve fare per Ville che ogni giorno la guarda sperando di poterla di nuovo vederla sorridere, lo deve fare per Rose, per non perdersi le sue piccole scoperte, per gioire insieme a lei di ogni conquista, ma soprattutto lo deve fare per se stessa, perché arrendersi sarebbe come voltare le spalle al suo passato, ai suoi genitori e a quella vita che non ha smesso di fluire in lei, anche quando ha tentato di farla finita.

Lily ha bisogno di credere che tutto quello che sta facendo non è vano, che le cure, le trasfusioni, i capelli che cadono non siano solo effetti collaterali di una lotta che non ha alcuna speranza di essere vinta. Ha bisogno di credere che tutto quello che sta passando ha un motivo e quel motivo è solo e semplicemente la vita: la vita che poi potrà vivere, libera da ogni dolore insieme alle persone che ama.

Sette mesi.

Sette lunghi mesi e ancora non si è arresa.

Non lo farà mai.

Finché avrà fiato in corpo, non smetterà nemmeno per un secondo di combattere e di tenere duro.

Hai scelto la persona sbagliata con cui combattere, brutto bastardo: non vincerai tu.

Non mollare, è questo quello che deve fare. Non è una cosa difficile dopotutto, faticosa questo sì, ma non difficile, non quando la ricompensa è un giorno privo di dolori e nausee che può passare con la sua bellissima figlia dagli occhi color verde dorato che sa farle scoprire il sapore delle piccole , che sia la gioia dei primi passi o l’emozione di sentire la sua prima parola, oppure con l’amore della sua vita che con il suo sorriso dolce riesce a farle dimenticare per un attimo tutto quello che sta succedendo, facendola sentire ancora viva.

Se c’è una luce al di là della coltre di nebbia e tenebre nella quale è sprofondata, di sicuro ha le sembianze di Rose e Ville: loro sono la sua Luce, loro il motivo per cui non può permettersi di fallire.

No day, no night, no moment,
can hold me back from trying.
I'll flay, I'll fall, I'll falter,
I'll find my day may be, Far and Away.
Far and Away.

***

All’inverno la primavera, l’estate e l’autunno, per poi tornare ancora una volta all’inverno che con la sua stretta di gelido metallo avvinghia la città, lasciandola sotto una coltre di candida neve che danza leggera cadendo dal cielo.

Ormai Ville non chiede neanche più a Lily come si sente perché sa già la risposta. Gliela legge negli occhi incorniciati da occhiaie violacee che spiccano sulla pelle ancora più bianca e trasparente, la può vedere nella stanchezza che, giorno dopo giorno, la consuma lasciandola priva di energie, la percepisce nei respiri faticosi e nelle lacrime amare che versa quando crede che lui non la sta guardando.

Un anno, altri 365 giorni passati a lottare e a combattere, interminabili ore che sembrano non voler passare mai, ma che una volta lasciate alle spalle, si cerca sempre di poter riavere indietro, piccoli momenti di felicità da aggiungere ai ricordi sbiaditi di quella che sembra essere solo una favola per bambini.

Ville rincorre quei momenti felici per donarli a Lily, per farle capire che c’è ancora qualcosa per cui valga la pena lottare, li raccoglie passo dopo passo senza farsene sfuggire nemmeno uno, perché tutto è importante e tutto merita di essere ricordato.

Sono questi momenti a cui entrambi si aggrappano per evitare di cadere di nuovo: un picnic in giardino con gli amici che lottano insieme a Lily e Ville senza abbandonarli mai, un disegno di Rose che mostra il foglio pieno di colori alla madre che, con orgoglio, appende il capolavoro al frigorifero con una calamita a forma di girasole, una canzone nuova nata durante una notte di temporale quando nulla sembra poter calmare Rose, se non la voce calda e profonda del padre.

“Canta ancora papà” ha chiesto Rose, mentre stringeva Lily tremando di paura.

E Ville ha cantato, per tutta la notte, finché tutti e tre non si sono addormentati abbracciati nel lettone, vinti dalla stanchezza e con il sorriso sulle labbra, mentre un pallido sole faceva capolino all’orizzonte rischiarando la giornata.

Giornate belle e giornate brutte. Si riduce tutto a questo: prendere le giornate belle e conservarle nel profondo del cuore, buttare via quelle brutte sperando che non tornino mai più.

One day, one night, one moment,
with a dream to believe in.
One step, one fall, one falter,
and a new earth across a wide ocean.
This way became my journey,
this day ends together, Far and Away.

***

“Lily, purtroppo ho cattive notizie.” La voce dell’oncologo non ha nulla di confortante ed il suo sguardo non fa che confermare la sensazione di Lily, che si prepara a ricevere qualsiasi notizia abbia in serbo per lei.

“Forza, non giriamoci intorno: che succede?” sistemandosi il cuscino, Lily si mette seduta cercando di mantenere un’espressione il più calma possibile.

È il 31 dicembre e Lily non si è fatta accompagnare da nessuno alla seduta di chemioterapia: sono tutti impegnati con le prove per il concerto di fine anno al Tavastia e non voleva costringere Vedrana, Leena o Natali a passare con lei anche quella giornata, dando loro un po’ di tregua in modo da potersi godere i preparativi di quel grande evento che tutta la Finlandia sembra aspettare.

Peccato che quello sembra essere l’unico giorno in cui ha davvero bisogno di qualcuno al suo fianco…

“Il tuo tipo di leucemia è diventato resistente ai farmaci” inizia a dire lui, sedendosi ai piedi del letto di Lily senza mai distogliere lo sguardo.

“Quindi?” Chiede concentrandosi sul suo respiro.

“Quindi devo cambiarti la terapia e aumentare le dosi, oppure potremmo pensare ad un trapianto di midollo…”

“Ho bisogno di sapere con quale delle due opzioni ho la possibilità di vedere mia figlia crescere.”

“Non ti posso dare nessuna certezza, mi spiace: al momento aumentare la dose di medicinale può essere più deleterio che altro, sei troppo debilitata e un trapianto potrebbe non essere comunque risolutivo. Nelle tue condizioni un intervento è rischioso, se vogliamo tentare questa strada dovremmo fermarci con la terapia finché non sarai abbastanza forte per reggerlo, ma questo potrebbe aggravare ancora di più la situazione, rendendo inutile anche solo tentare” risponde rammaricato, non potendole dare la risposta che cerca.

“Perfetto… allora basta. Voglio tornare a casa e stare con mia figlia e mio marito. Non ne posso davvero più di tutto questo.”

“Ma Lily, ragiona…”

“No. Non voglio ragionare e non voglio diventare una cavia da laboratorio. Voglio solo godermi la mia famiglia finché posso… non credo sia così difficile da capire. Basta Luuka, basta…”

“Cosa devo dire a Ville?”

“Niente. Assolutamente niente. Inventati una balla, menti, fingi, non mi interessa, l’importante è che non sappia nulla: gli ho già fatto abbastanza male. E guai a te se ti azzardi a farne parola con Aoki…”

“È un tuo diritto farlo, ma sappi che non approvo. Potremmo almeno provare…”

“Per poi ridurmi ad un’ameba in un letto? No, grazie. Sai che non riesco nemmeno a prendere in braccio Rose perché non ho la forza per farlo? Non voglio che lei si ricordi di me in questo modo: ha solo due anni e io mi sono persa metà delle cose che ha fatto perché stavo male… non posso più sopportare tutto questo, è diventato troppo per me. Voglio essere una brava mamma per lei, voglio che si ricordi di me come una persona con la quale poteva giocare, divertirsi e non come quella costretta a stare in un letto, sempre troppo debole per fare qualcosa insieme a lei.”

Ormai Lily ha deciso e nulla può farle cambiare idea: non si tratta più di vivere o morire, ormai la questione è morire in un letto d’ospedale con tubi che escono da ogni parte del corpo, oppure morire con un minimo di dignità cercando di dare tutto l’amore possibile alle persone che non hanno mai smesso di lottare accanto a te. Lei ha scelto la seconda opzione, nessuno può biasimarla per questo.

“Solo una cosa…”

“Tutto quello che vuoi.”       

“Quanto tempo?”

“Se non si aggrava ulteriormente direi un anno, forse uno e mezzo, ma è molto difficile che siano di più.”

“E se invece dovesse aggravarsi?” Chiede chiudendo gli occhi per trattenere le lacrime.

“Dipende, ma direi cinque o sei mesi.”

“Ok…” Risponde lei con un sospiro senza nemmeno accorgersi di star piangendo.

“Vuoi che chiami Ville per farti venire a prendere?”

“No, se mi vede così capirebbe immediatamente che c’è qualcosa che non va… e poi ha definitivamente deciso che non prenderà la patente, è troppo imbranato per passare la pratica! Ora… ora chiamo un taxi e tornerò dalla mia bambina” singhiozza mestamente, cercando di non fare rumore.

Stringendola tra le sue braccia, Luuka cerca di consolarla come meglio può almeno fino all’arrivo di uno dei suoi amici. Non è affatto facile trovarsi nella situazione di Lily e sa quanto le costi fare quella scelta, ma è una scelta dettata dall’amore e forse questo può bastare a renderla l’opzione giusta, ammesso che ci sia giusto e sbagliato in un momento del genere.

Lei vuole solo vivere il tempo che le resta con la figlia e il marito.

 

This day ends together, Far and Away.
Far and Away.

 

 

   
 
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