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Autore: bridgetvonblanche    22/03/2015    2 recensioni
La stringi forte tra le tue braccia, lasciando così che i vostri cuori tornino a comporre all’unisono quella splendida melodia d’amore ed i vostri sguardi si perdano in quel mare di baci e carezze che tu non vedevi l’ora di regalarle.
[Piccola raccolta di One-shots] [ObitoxRin]
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Minato Namikaze, Naruto Uzumaki, Obito Uchiha, Rin | Coppie: Obito/Rin
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nessun contesto
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[I wish I could give you everything]

See her pretty face 
run my fingers through her hair.

La tiepida luce mattutina filtra silenziosa attraverso le tende della camera, raggiungendo prima le lenzuola bianche del letto, superando poi il cuscino, la parte sfregiata del tuo viso ed infine posarsi indisturbata sulle palpebre sottili che, nonostante il fastidio quasi insopportabile, si ostinano a proteggere i tuoi occhi da quell’improvviso chiarore, nella vana speranza di riuscire a protrarre il tuo riposo per ancora qualche minuto.

Distendi un poco le braccia, cercando di sgranchire i muscoli fin troppo rilassati del tuo corpo prima di emettere un sonoro sbadiglio, cominciando a guardarti intorno con fare quasi spaesato, accorgendoti presto di non essere solo.

Trattieni il respiro quando noti qualcosa - o meglio, qualcuno - riposare beatamente accanto a te, precisamente sul tuo petto nudo, probabilmente cullata dal battito del tuo cuore, che ora minaccia di uscirti dal petto.

-Rin-

Sussurri il suo nome a denti stretti, cominciando schiaffeggiare il tuo viso e punzecchiandoti ripetutamente le guance, incredulo.
La paura che tutto questo possa essere solo una finzione ti opprime, impedendoti di respirare regolarmente.
Vorresti scattare in piedi e correre fuori per capire se i raggi che hanno colpito i tuoi occhi questa mattina siano reali; vorresti sapere se il canto degli uccelli che percepisci provenire da un punto indefinito all’esterno della stanza, non è solamente il frutto della tua quantomai fervida immaginazione.
Vorresti portare la tua mano sul viso angelico della ragazza che, nonostante tutti i tuoi spasmi, dorme ancora accoccolata dolcemente al tuo fianco anche se sai che ogni movimento troppo avventato potrebbe svegliarla, potrebbe svegliare entrambi.

Osservi incantato la sua espressione serena ed improvvisamente non riesci più a contenere la tua sete di risposte: con le dita cominci ad accarezzarle i capelli lisci e sottili che sfuggono leggeri dalle tue mani, ma che non svaniscono, non si dissolvono.

-Obito-

Il tuo nome pronunciato dalle sue labbra, la voce ancora impastata dal sonno che finora l’ha avvolta è la più splendida delle melodie che le tue orecchie avessero mai avuto occasione di ascoltare.
Persino gli uccellini hanno interrotto il loro canto, rimanendo più volentieri attenti ad ascoltare le vostre parole.

-Che cosa ci fai sveglio a quest’ora?-

La sua espressione curiosa e quei suoi grandi occhi che scrutano dolcemente i tuoi, accarezzando ogni centimetro del tuo viso riescono a mandare le tue guance in fiamme, costringendoti presto a spostare l’attenzione verso il muro bianco del soffitto sopra le vostre teste.
Sospiri piano, sperando con tutto te stesso che lei non si accorga del colorito che si è improvvisamente impresso sul tuo volto: come è possibile che Rin riesca a avere questo effetto su di te anche a distanza di anni?

Lasci che alcuni secondi trascorrano nel silenzio più assoluto, carico però di un’emozione che non sapresti mai spiegare attraverso le parole, scandito solamente dalle lancette della sveglia accanto al tuo comodino. 
Decidi solo dopo qualche minuto di schiarirti un poco la voce prima di riportare nuovamente il tuo sguardo su di lei, cogliendo così l’occasione per ammirarla con maggior attenzione.

Non è cambiata di una virgola, la tua Rin: quel sorriso genuino, la sua allegria.. Persino il modo in cui ti osserva, probabilmente divertita dal tuo essere ancora così impacciato, è esattamente lo stesso di quasi dieci anni prima, quando  nessuno dei due avrebbe mai potuto immaginare che un giorno vi sareste svegliati insieme, abbracciati l'uno all'altra nelle stesse candide lenzuola.

-Mi stavo semplicemente godendo lo spettacolo, ma credo di essere appena stato interrotto-

Le sussurri, avvicinandoti con delicatezza, sollevando un poco il suo viso in modo da poterne osservare ogni espressione.
Vorresti vederla arrossire data la breve distanza che vi separa, divenuta chiaramente insopportabile per entrambi; e sorridi sornione quando, dal suo sguardo visibilmente imbarazzato, scopri che le tue parole ed i tuoi gesti hanno sortito l’effetto desiderato su di lei che invano cerca di divincolarsi dal tuo sguardo profondo e dalla tua stretta sul braccio.

-Posso continuare a dormire, se è questo ciò che desideri-

Era forse una provocazione, la sua?

Socchiudi soddisfatto i tuoi occhi per un solo, impercettibile istante, allargando poi le labbra in un sorriso compiaciuto di fronte al suo coraggioso tentativo di tenerti testa.
Inizi così a solleticare le sue guance con baci leggeri e sfuggenti, assaporandone il profumo e la morbidezza che le contraddistingue nettamente dalle tue, ruvide e consumate, avvicinandoti un poco alla volta, al tuo vero obiettivo: le sue labbra calde che già sai, presto sfioreranno le tue.

-No, adesso inizia il secondo tempo- hai a malapena il tempo di sussurrarle, prima che le vostre bocche si scontrino, esattamente come avevi previsto.

Anzi no, questo è molto meglio di quanto tu stesso potessi mai immaginare.
Perché Rin non è solamente una tua allucinazione.
La puoi sentire, la puoi toccare
Ne percepisci ogni respiro, ascoltando ogni suo battito.

Rin è viva.
Ed è accanto a te.

E ora che non sei qui,
non riesco neanche a pensare.
Mi manchi
Quando imparerò a stare senza di te?

 

****
 

Bridget's wall:

Ho scelto così di dare il via ufficile ad una breve raccolta di one-shots sulla mia OTP preferita dell’intera serie di Naruto.

At the break of dawn, all’alba.
Simbolo dell'inizio di qualcosa di nuovo.
E così eccoli, i miei due precious abbracciati l’uno all’altra, cullati solamente dai rumori della natura che si risveglia insieme a loro.
 
Ho scelto di immaginarmi come sarebbe potuta andare se Rin non avesse mai dovuto sacrificarsi, se Obito fosse arrivato in tempo, se lui e Kakashi fossero cresciuti insieme continuando i loro allenamenti con Minato fino a diventare due grandissimi jonin.
So che, giustamente, “con i se e con i ma la storia non si fa” e so anche perfettamente che forse è proprio grazie al suo percorso lontano dal villaggio della Foglia che Obito è riuscito a diventare un grande ninja, combattendo fino alla fine per ciò in cui per tutta la vita ha creduto (se non la smetto di scrivere queste cose mi metto a piangere, aiuto)
Lui voleva riportare indietro Rin, con ogni mezzo, qualsiasi cosa questa sua presa di posizione avesse comportato.
E penso che questo si anche uno dei motivi, se non il primo, per cui ho imparato ad amare tanto questa coppia ed i personaggi di Obito e Kakashi che io trovo di grande spessore psicologico.
La canzone che apre e chiude la storia verrà ripresa anche nei prossimi testi, diciamo che sarà il leitmotiv di tutta la raccolta (ma il titolo lo scoprirete solo alla fine ;D) 
 
Ora la smetto di sproloquiare come al solito, spero che l’inizio vi abbia incuriosito!
Aspetto le vostre prime impressioni, pareri e commenti riguardo tutto quello che ho detto, scritto e sottoscritto (lol)
 
Alla prossima precious,
Pace, amore e Tsukuyomi Infinito.
 
bridget.
  
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