La prima volta c'è per tutti
Bene bene! Eccoci al primo capitolo! ci tengo a precisare che la storia è completa nel mio pc, ma la pubblicherò poco per volta! Non preoccupatevi, ne metterò due capitoli per volta, giuro!!
Otto di mattina.
Il piazzale della scuola era
gremito di ragazzi e ragazze, che si strattonavano, parlavano del fine
settimana, ridevano e sbadigliavano.
Piegati dalle battute stupide di
Sora, che perfino di lunedì mattina aveva voglia di deformare il viso nelle
facce più strane, un gruppetto di ragazzi se ne stava vicino al cancello della
scuola, atteggiati in maniera fighetta.
“si e poi dovevi vedere che volo
che ho fatto in disco l’altra sera! Sono scivolato in mezzo alla pista e mi sono
aggrappato alla gonna di una tipa che mi stava vicino… Dio, l’ho lasciata in
mutande! E quella che strillava, e io che ridevo!” e rideva anche in quel
momento Sora, mentre raccontava del suo fine settimana al
gruppo
“certo bravo… quanto mi devi far
vergognare..” scosse la testa suo fratello Roxas, coprendosi gli occhi con una
mano.
“ma sta zitto tu! Questo è rimasto
tutta la sera a sedere! Che cacchio ci sei venuto a fare in disco??” replicò
Sora, ridendo più di prima
“E lascialo stare! Farà come gli
pare, no?” Riku diede una pacca sulla spalla a Sora, che dato che non se la
aspettava, si sbilanciò addosso a Zexion, che era intento nella lettura di un
vero e proprio tomo.
“sta attento Sora! Mi è quasi
caduto il libro…” fece con la sua solita aria calma e distaccata, come non
appartenesse a questo mondo.
Sora stava per replicare, quando la
sua attenzione, come quella dei presenti, fu catturata dall’arrivo di un tipetto
truzzetto, abbracciato ad una ragazza che stava scrivendo qualcosa su un
foglietto; la tipa porse il foglio al ragazzo, e poi si allontanò da lui
lanciandogli un bacio, e facendogli il segno del telefono con le
dita.
Il ragazzo dai capelli biondo
cenere le fece un occhiolino, poi si girò verso il gruppetto, e mostrando il
segno della sua ennesima vittoria fece
“Demyx colpisce ancora!! Mi ha
lasciato il suo numero!”
“Fa vedere!” Sora glielo strappò,
impaziente, dalle mani, e lesse le cifre che componevano quel numero “che razza
di fortuna! Ma perché tutte ti sbavano dietro, Demy!! Non è giusto!!”
“semplice!” fece Demyx sfilando il
biglietto di mano a Sora “perché io sono il più figo della
scuola!”
“si, forse dopo di lui però…” tutti
i presenti si voltarono a guardare il tipo indicato da Zexion, che nemmeno aveva
staccato gli occhi dal libro.
Col suo cappotto nero, i capelli
ingellati e quei tatuaggi da vero figo sul viso, seguito dalla sua banda di
teppisti, Axel fece il suo consueto ingresso a scuola. Tanti si chiedevano
perché continuasse ad andarci, tanto era quello che si può definire un bullo,
seguiva le lezioni una volta su mille, rispondeva male ai professori, e aveva
più “reati” lui sulla condotta di un ladro professionista! Eppure, la sua
presenta era davvero fascinosa, questo non gli si poteva negare! Accanto a lui
camminava spavalda una ragazza bionda, dagli occhi verdi di foglia e due ciocche
alzate tipo ciuffetti ribelli; dietro di loro c’era il resto della banda: un
biondino dai mille orecchini, che ogni due minuti si passava la mano sui capelli
cortissimi e un tipo dai capelli di un innaturale colore rosa.
Inutile dire che l’intera scuola si
scansò a farli passare; alcune ragazze indicarono timidamente qualcuno dei
membri del gruppo, altre si strinsero dietro dei regalini che si erano
ripromesse così tate volte di tentare di porgere ad Axel.
Demyx storse il naso al loro
arrivo, fissando lo sguardo sul rosso
“che cazzata… avere tanto rispetto
di quel tipo!” ridacchiò Demyx, incrociando la braccia ed appoggiandosi da
fighetto al cancello della scuola, continuando a fissare
Axel.
“Demy sei impazzito! Smettila
subito di fissarlo! Quello ti apre in due come una cozza!” Roxas tentò di farlo
ragionare prima che fosse tardi… ma ormai era già troppo
tardi…
Axel aveva posato i suoi occhi
verdi bottiglia su Demyx, che continuava a fissarlo con stampato in faccia un
sorrisetto provocatorio. Il rosso si stava avvicinando a passo deciso verso di
lui; era incredibile come riusciva a rimanere un perfetto “bello impossibile” in
ogni momento, tanto che tutti i presenti sembravano pendere da ogni suo
movimento.
Demyx non sembrava per nulla
preoccupato dall’incedere di quello che avrebbe potuto forse appenderlo al muro
ed usarlo come centro per le freccette, e quando Axel gli si fermò davanti
sputandogli il fumo della sigaretta addosso, lui fece una smorfia
disgustata.
“che hai da guardare ragazzino?”
gli fece il rosso senza mutare la sua espressione da
bulletto
“sai, non pensavo che da vicino
fossi così buffo, Axy!!” Demyx rise, tanto che i suoi amici pensarono fosse
impazzito e ridesse per non piangere, data la morte imminente che lo
aspettava.
“lo sai con stai parlando, vero?”
Axel, forse spinto da una qualche divina grazia, si limitò ad alzare un
sopracciglio e a tirare dalla sigaretta.
“oh si che lo so!! Però scusi se ho
dimenticato l’inchino vostra altezza!”
“ei Axel, questo piccoletto forse
cerca il modo di evitare qualche compito finendo all’ospedale… perché non lo
accontenti e basta? Tanto è sufficiente un pugno alla stomaco per quel
ragazzino” la ragazza bionda scoppiò il palloncino di gomma che aveva gonfiato
poco dopo aver parlato, appoggiandosi accanto a Demyx, che la guardava con uno
sguardo idiota.
“Io non sono mica il Dalai Lama che
faccio di certi favori ai ragazzini” fece Axel rigirandosi, dando le spalle a
Demyx “pensaci tu Larxene” disse poi sbadigliando. Prima che Demyx si potesse
rendere conto di cosa volesse dire il rosso, si ritrovò piegato in due dal pugno
energico ricevuto in pieno stomaco dalla ragazza; mentre lui si contorceva a
terra il gruppo di Axel fece la sua uscita di scena, e un brusio generale prese
forma, dal quale fu possibile distinguere qualche “che stupido” “si è fatto
picchiare da una donna!”.
Riku e Sora lo aiutarono a
rialzarsi, mentre lui ancora tossiva per il colpo incassato
“sei un idiota…” fece Zexion,
ancora sprofondato nel suo tomo
“sta zitto Zeku…” gli rispose Demyx
a mezza bocca, sputando della saliva che gli era rimasta in
gola
“Zexion ha ragione! Ma che diavolo
ti è saltato in testa di sfidare Axel a quel modo? Quello ti spezza in due e sei
stato davvero graziato che l’abbia lasciato fare a Larxene!” Roxas aveva preso
ad urlare, mentre il fratello gli batteva una mano in testa
leggermente
“su su Roxy, calmati dai!”
“calmati un cacchio Sora! Ha
rischiato di farsi ammazzare per la sua alzata di
ingegno!”
“in effetti non sei stato un
genio…” Riku scosse la testa
“mi ha fatto fare una figura di
merda” Demyx tirò un calcio al cancello, ringhiando ai commenti che gli volavano
dietro “quel bastardo! Tanto me la paga!”
“si certo, e poi ti serve il the
vestito da cameriera…”
“Zexion vuoi smetterla di leggere
quel cazzo di libro una buona volta?” Riku si voltò verso Zexion che aveva fatto
l’ennesimo commento senza nemmeno degnarsi di alzare gli occhi dal suo
libro
“perché dovrei? È più interessante
che vedere Demyx picchiato da quella tipa…”
Demyx lanciò un altro calcio al
cancello “vaffanculo Axel! Vedrai se non mi vendico!”
Mentre brontolava incomprensibili
mugolii, Sora iniziò a trascinarlo per un braccio all’interno della scuola,
seguito dai suoi compagni.
Durante le lezioni Demyx sembrò
abbastanza calmo, almeno così parve a Riku, che gli sedeva vicino; lo vide
scarabocchiare qualcosa su un foglietto, e pensò che finalmente gli fosse
passata la rabbia per la figura fatta poco prima.
Non appena suonò la campanella, si
fiondarono tutti fuori dalle aule, ridendo delle solite battute di Sora; Demyx
se ne stava in silenzio, senza ridere né rispondere, contemplava solo quel
foglietto e ogni tanto ci passava dei ritocchi di matita. Quando Riku esausto
gli chiese che diavolo stesse disegnando, Demyx allargò un radioso sorriso e
saltò mostrando a tutti la sua opera
“trovato! Trovato! Guardate che
figata!”
“ma che roba è?” Sora fece per
strappare di mano a Demyx l’ennesimo foglietto, ma Riku arrivò prima di lui, e
perse qualche secondo a fargli delle linguacce, mentre Demyx gongolava fiero
della sua trovata.
Quando Riku ebbe finito di sfottere
Sora e guardò il disegno di Demyx, i presenti pensarono che gli occhi del
ragazzo sarebbero saltati dalle orbite da un momento all’altro, e la curiosità
di vedere che cosa avesse disegnato di tanto osceno Demyx crebbe in tutti,
compreso Zexion.
“che ci dovresti fare con questo,
Demy?”
“è bello vero?! Gli somiglia?” rise
Demyx, saltellando
“fa vedere capellone! Da qua dai!”
mentre Sora tentava di raggiungere Riku almeno con le unghie, dato che il
ragazzo gli aveva messo una mano sulla fronte e se lo teneva lontano, lui mostrò
il foglietto agli altri, che ebbero la sua stessa
reazione.
“ma questo è Axel!!” urlò Roxas,
mandandosi di traverso il panino che stava mangiando
“io non lo urlerei tanto forte
idiota!” fece Riku con sarcasmo
“wow! Demy sei un artista! Guarda
come somiglia ad Axel! E poi il vestitino attillato gli sta benissimo! Fa
schiattare dalle risate!” Sora rantolava con le lacrime agli occhi per il
ridere
“ma si può sapere che ci vuoi fare,
Demy?” Zexion aveva finalmente staccato gli occhi dal libro e fissava quelli
oltremare di Demyx
“è semplice” fece lui sorridendo
malignamente “un grandioso dipinto sul muro davanti alla
scuola!”
Ci fu un secondo di
silenzio
“tu… sei… pazzo…” fece Riku sconcertato e consapevole che
avrebbe ricevuto quella risposta
“sei un genio!!” Sora iniziò a
battergli la mano sulla spalla “è fighissimo! Sai come si incazza quando lo
vede! Ci sarà da ridere!”
“sei malato Sora???” sbottò Roxas
“quello lo frantuma! Ho sentito dire in giro che l’ultimo che ha provato a
fregarli il parcheggio per la moto lo ha picchiato talmente tanto che è dovuto
andare da un chirurgo per rimettersi a posto la faccia!!”
“storie a cui solo tu puoi
credere…” fece Sora, imitando poi la sua voce “aiuto! Axel cattivo mi vuole
mangiare! Salvatemi! Sono una povera principessina indifesa!”
“fottiti Sora! Può anche darsi che
la storia sia romanzata ma che Axel non scherza è vero! Lo sanno tutti a scuola
che giri loschi ha, non è un tipo con cui scherzare! Personalmente non sfiderei
a credere che abbia fatto anche fuori qualcuno!” le ultime parole Roxas le aveva
pronunciate a mezza bocca, quasi timoroso di dirle. Si voltò per cercare assenso
negli altri, e vide Riku annuire, mentre Zexion era già sprofondato di nuovo nel
suo libro
“e di qualcosa Zeku!!” urlò
isterico Roxas, stile scolaretta
“sei sicuro di volerlo fare?” fece
Zexion pacato
“certo che lo faccio!!” annuì
Demyx, battendosi un pugno sul petto “ e lo faccio sta
sera!”
“sei impazzito del tutto?!” Riku
gli tirò una sberla dietro la testa “così quello schizzato lo capisce subito che
sei stato tu! Sei l’unico folle in tutta la scuola che abbia deciso di sfidarlo
oggi!”
“appunto!” sorrise Demyx
“appunto
che?”
“se lo capisce, magari mi picchia.
E io mi rialzo e gliene faccio un'altra. E un’altra ancora e ancora! Prima o poi
dovrà ammettere che sono uno tosto e dovrà abbassare la
cresta!”
“ti sei bevuto il cervello” quella
di Riku fu una constatazione più che una domanda, ma vedendo gli occhi decisi di
Demyx capì che ormai non c’era più nulla da fare… era deciso ad andare fino
infondo nella sua folle idea. “allora ti accompagno”
“eh?” Demyx alzò un
sopracciglio
“anche io!” Sora si batté un pugno
sul torace
“sei impazzito Sora? Ti vuoi far
ammazzare??” Roxas tentò di fermarlo
“Roxy te e Zeku ci vuole che ci
coprite sta sera! Diremo alle famiglie che dormono tutti da noi, e voi due
dovete fare in modo che non si accorgano che siamo usciti, ok?” continuò Sora,
sentendosi l’artefice di quel piano
“ma sei pazzo? Lo sai che qui,
oltre alla faccia spaccata da Axel rischiate anche una denuncia??Zeku diglielo
anche tu ti prego!”
Zexion fece spallucce, senza
guardarlo, e Roxas si sentì molto irritato dal suo modo di fare “grazie mille!”
incrociò le braccia al petto e mise il muso.
“dai Roxy non fare così…” Demyx si
chinò su di lui e gli prese il viso tra le mani “dai che non lo posso vedere il
tuo visetto imbronciato!”
“non mi trattare come se fossi un
bambino Demy! È una follia, lo sai vero?”
“si… ma è una follia che devo
fare…” gli occhi di Demyx sembrarono diventare seri, e per un momento Roxas non
capì più nulla; anche Riku e Sora si guardarono perplessi, cercando di cogliere
il senso di quelle parole.
“eh…” Roxas sbuffò sconfitto “e va
bene… vi copriremo…”
“grazie Roxy!! Sei un amico!” Demyx
iniziò a saltellare, felice come una pasqua
“no, io sono solo uno scemo, peggio
di voi! Ecco cosa sono!” ma le risate degli altri avevano già preso a scorrere
dalle loro bocche, argentine e allegre.
“allora da noi alle sette ok? Cena
con la pizza e poi missione axales!” rise Sora
“missione che?” Riku si piegò in
una smorfia
“be ho fatto la fusione tra Axel e
murales! Carino, no?”
“ingegnoso! Davvero!” Demyx gli
passò una mano tra i capelli, spettinandolo; era l’unico che poteva apprezzare
quelle battute stupide.
Il suono della fine della
ricreazione li richiamò in classe; nessuno seguì una parola, tutti intenti ormai
a pensare alla grande Missione Axales!
This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder