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Autore: Smiry90    16/12/2008    0 recensioni
Camminava per i corridoi e la gente si scansava per farlo passare, entrava nella mensa e subito era libero di scegliere a quale tavolo sedersi, alzava un dito e tutti erano pronti ad eseguire ogni suo ordine. Perché? Per paura. Per rispetto. Per semplice imitazione di chi diceva che con lui non si scherzava. Eppure… quanti amici aveva avuto? Seguaci, tanti. Ma amici? Uno, forse. Quanti amori? Molti… ma quanti di essi erano veri? Eccoci con una nuova yaoi! Sta volta AxelXDemyx!!
Genere: Generale, Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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La prima volta c'è per tutti

La prima volta c'è per tutti

 

Bene bene! Eccoci al primo capitolo! ci tengo a precisare che la storia è completa nel mio pc, ma la pubblicherò poco per volta! Non preoccupatevi, ne metterò due capitoli per volta, giuro!!

 

Otto di mattina.

Il piazzale della scuola era gremito di ragazzi e ragazze, che si strattonavano, parlavano del fine settimana, ridevano e sbadigliavano.

Piegati dalle battute stupide di Sora, che perfino di lunedì mattina aveva voglia di deformare il viso nelle facce più strane, un gruppetto di ragazzi se ne stava vicino al cancello della scuola, atteggiati in maniera fighetta.

“si e poi dovevi vedere che volo che ho fatto in disco l’altra sera! Sono scivolato in mezzo alla pista e mi sono aggrappato alla gonna di una tipa che mi stava vicino… Dio, l’ho lasciata in mutande! E quella che strillava, e io che ridevo!” e rideva anche in quel momento Sora, mentre raccontava del suo fine settimana al gruppo

“certo bravo… quanto mi devi far vergognare..” scosse la testa suo fratello Roxas, coprendosi gli occhi con una mano.

“ma sta zitto tu! Questo è rimasto tutta la sera a sedere! Che cacchio ci sei venuto a fare in disco??” replicò Sora, ridendo più di prima

“E lascialo stare! Farà come gli pare, no?” Riku diede una pacca sulla spalla a Sora, che dato che non se la aspettava, si sbilanciò addosso a Zexion, che era intento nella lettura di un vero e proprio tomo.

“sta attento Sora! Mi è quasi caduto il libro…” fece con la sua solita aria calma e distaccata, come non appartenesse a questo mondo.

Sora stava per replicare, quando la sua attenzione, come quella dei presenti, fu catturata dall’arrivo di un tipetto truzzetto, abbracciato ad una ragazza che stava scrivendo qualcosa su un foglietto; la tipa porse il foglio al ragazzo, e poi si allontanò da lui lanciandogli un bacio, e facendogli il segno del telefono con le dita.

Il ragazzo dai capelli biondo cenere le fece un occhiolino, poi si girò verso il gruppetto, e mostrando il segno della sua ennesima vittoria fece

“Demyx colpisce ancora!! Mi ha lasciato il suo numero!”

“Fa vedere!” Sora glielo strappò, impaziente, dalle mani, e lesse le cifre che componevano quel numero “che razza di fortuna! Ma perché tutte ti sbavano dietro, Demy!! Non è giusto!!”

“semplice!” fece Demyx sfilando il biglietto di mano a Sora “perché io sono il più figo della scuola!”

“si, forse dopo di lui però…” tutti i presenti si voltarono a guardare il tipo indicato da Zexion, che nemmeno aveva staccato gli occhi dal libro.

Col suo cappotto nero, i capelli ingellati e quei tatuaggi da vero figo sul viso, seguito dalla sua banda di teppisti, Axel fece il suo consueto ingresso a scuola. Tanti si chiedevano perché continuasse ad andarci, tanto era quello che si può definire un bullo, seguiva le lezioni una volta su mille, rispondeva male ai professori, e aveva più “reati” lui sulla condotta di un ladro professionista! Eppure, la sua presenta era davvero fascinosa, questo non gli si poteva negare! Accanto a lui camminava spavalda una ragazza bionda, dagli occhi verdi di foglia e due ciocche alzate tipo ciuffetti ribelli; dietro di loro c’era il resto della banda: un biondino dai mille orecchini, che ogni due minuti si passava la mano sui capelli cortissimi e un tipo dai capelli di un innaturale colore rosa.

Inutile dire che l’intera scuola si scansò a farli passare; alcune ragazze indicarono timidamente qualcuno dei membri del gruppo, altre si strinsero dietro dei regalini che si erano ripromesse così tate volte di tentare di porgere ad Axel.

Demyx storse il naso al loro arrivo, fissando lo sguardo sul rosso

“che cazzata… avere tanto rispetto di quel tipo!” ridacchiò Demyx, incrociando la braccia ed appoggiandosi da fighetto al cancello della scuola, continuando a fissare Axel.

“Demy sei impazzito! Smettila subito di fissarlo! Quello ti apre in due come una cozza!” Roxas tentò di farlo ragionare prima che fosse tardi… ma ormai era già troppo tardi…

Axel aveva posato i suoi occhi verdi bottiglia su Demyx, che continuava a fissarlo con stampato in faccia un sorrisetto provocatorio. Il rosso si stava avvicinando a passo deciso verso di lui; era incredibile come riusciva a rimanere un perfetto “bello impossibile” in ogni momento, tanto che tutti i presenti sembravano pendere da ogni suo movimento.

Demyx non sembrava per nulla preoccupato dall’incedere di quello che avrebbe potuto forse appenderlo al muro ed usarlo come centro per le freccette, e quando Axel gli si fermò davanti sputandogli il fumo della sigaretta addosso, lui fece una smorfia disgustata.

“che hai da guardare ragazzino?” gli fece il rosso senza mutare la sua espressione da bulletto

“sai, non pensavo che da vicino fossi così buffo, Axy!!” Demyx rise, tanto che i suoi amici pensarono fosse impazzito e ridesse per non piangere, data la morte imminente che lo aspettava.

“lo sai con stai parlando, vero?” Axel, forse spinto da una qualche divina grazia, si limitò ad alzare un sopracciglio e a tirare dalla sigaretta.

“oh si che lo so!! Però scusi se ho dimenticato l’inchino vostra altezza!”

“ei Axel, questo piccoletto forse cerca il modo di evitare qualche compito finendo all’ospedale… perché non lo accontenti e basta? Tanto è sufficiente un pugno alla stomaco per quel ragazzino” la ragazza bionda scoppiò il palloncino di gomma che aveva gonfiato poco dopo aver parlato, appoggiandosi accanto a Demyx, che la guardava con uno sguardo idiota.

“Io non sono mica il Dalai Lama che faccio di certi favori ai ragazzini” fece Axel rigirandosi, dando le spalle a Demyx “pensaci tu Larxene” disse poi sbadigliando. Prima che Demyx si potesse rendere conto di cosa volesse dire il rosso, si ritrovò piegato in due dal pugno energico ricevuto in pieno stomaco dalla ragazza; mentre lui si contorceva a terra il gruppo di Axel fece la sua uscita di scena, e un brusio generale prese forma, dal quale fu possibile distinguere qualche “che stupido” “si è fatto picchiare da una donna!”.

Riku e Sora lo aiutarono a rialzarsi, mentre lui ancora tossiva per il colpo incassato

“sei un idiota…” fece Zexion, ancora sprofondato nel suo tomo

“sta zitto Zeku…” gli rispose Demyx a mezza bocca, sputando della saliva che gli era rimasta in gola

“Zexion ha ragione! Ma che diavolo ti è saltato in testa di sfidare Axel a quel modo? Quello ti spezza in due e sei stato davvero graziato che l’abbia lasciato fare a Larxene!” Roxas aveva preso ad urlare, mentre il fratello gli batteva una mano in testa leggermente

“su su Roxy, calmati dai!”

“calmati un cacchio Sora! Ha rischiato di farsi ammazzare per la sua alzata di ingegno!”

“in effetti non sei stato un genio…” Riku scosse la testa

“mi ha fatto fare una figura di merda” Demyx tirò un calcio al cancello, ringhiando ai commenti che gli volavano dietro “quel bastardo! Tanto me la paga!”

“si certo, e poi ti serve il the vestito da cameriera…”

“Zexion vuoi smetterla di leggere quel cazzo di libro una buona volta?” Riku si voltò verso Zexion che aveva fatto l’ennesimo commento senza nemmeno degnarsi di alzare gli occhi dal suo libro

“perché dovrei? È più interessante che vedere Demyx picchiato da quella tipa…”

Demyx lanciò un altro calcio al cancello “vaffanculo Axel! Vedrai se non mi vendico!”

Mentre brontolava incomprensibili mugolii, Sora iniziò a trascinarlo per un braccio all’interno della scuola, seguito dai suoi compagni.

Durante le lezioni Demyx sembrò abbastanza calmo, almeno così parve a Riku, che gli sedeva vicino; lo vide scarabocchiare qualcosa su un foglietto, e pensò che finalmente gli fosse passata la rabbia per la figura fatta poco prima.

 

Non appena suonò la campanella, si fiondarono tutti fuori dalle aule, ridendo delle solite battute di Sora; Demyx se ne stava in silenzio, senza ridere né rispondere, contemplava solo quel foglietto e ogni tanto ci passava dei ritocchi di matita. Quando Riku esausto gli chiese che diavolo stesse disegnando, Demyx allargò un radioso sorriso e saltò mostrando a tutti la sua opera

“trovato! Trovato! Guardate che figata!”

“ma che roba è?” Sora fece per strappare di mano a Demyx l’ennesimo foglietto, ma Riku arrivò prima di lui, e perse qualche secondo a fargli delle linguacce, mentre Demyx gongolava fiero della sua trovata.

Quando Riku ebbe finito di sfottere Sora e guardò il disegno di Demyx, i presenti pensarono che gli occhi del ragazzo sarebbero saltati dalle orbite da un momento all’altro, e la curiosità di vedere che cosa avesse disegnato di tanto osceno Demyx crebbe in tutti, compreso Zexion.

“che ci dovresti fare con questo, Demy?”

“è bello vero?! Gli somiglia?” rise Demyx, saltellando

“fa vedere capellone! Da qua dai!” mentre Sora tentava di raggiungere Riku almeno con le unghie, dato che il ragazzo gli aveva messo una mano sulla fronte e se lo teneva lontano, lui mostrò il foglietto agli altri, che ebbero la sua stessa reazione.

“ma questo è Axel!!” urlò Roxas, mandandosi di traverso il panino che stava mangiando

“io non lo urlerei tanto forte idiota!” fece Riku con sarcasmo

“wow! Demy sei un artista! Guarda come somiglia ad Axel! E poi il vestitino attillato gli sta benissimo! Fa schiattare dalle risate!” Sora rantolava con le lacrime agli occhi per il ridere

“ma si può sapere che ci vuoi fare, Demy?” Zexion aveva finalmente staccato gli occhi dal libro e fissava quelli oltremare di Demyx

“è semplice” fece lui sorridendo malignamente “un grandioso dipinto sul muro davanti alla scuola!”

Ci fu un secondo di silenzio

“tu… sei… pazzo…”  fece Riku sconcertato e consapevole che avrebbe ricevuto quella risposta

“sei un genio!!” Sora iniziò a battergli la mano sulla spalla “è fighissimo! Sai come si incazza quando lo vede! Ci sarà da ridere!”

“sei malato Sora???” sbottò Roxas “quello lo frantuma! Ho sentito dire in giro che l’ultimo che ha provato a fregarli il parcheggio per la moto lo ha picchiato talmente tanto che è dovuto andare da un chirurgo per rimettersi a posto la faccia!!”

“storie a cui solo tu puoi credere…” fece Sora, imitando poi la sua voce “aiuto! Axel cattivo mi vuole mangiare! Salvatemi! Sono una povera principessina indifesa!”

“fottiti Sora! Può anche darsi che la storia sia romanzata ma che Axel non scherza è vero! Lo sanno tutti a scuola che giri loschi ha, non è un tipo con cui scherzare! Personalmente non sfiderei a credere che abbia fatto anche fuori qualcuno!” le ultime parole Roxas le aveva pronunciate a mezza bocca, quasi timoroso di dirle. Si voltò per cercare assenso negli altri, e vide Riku annuire, mentre Zexion era già sprofondato di nuovo nel suo libro

“e di qualcosa Zeku!!” urlò isterico Roxas, stile scolaretta

“sei sicuro di volerlo fare?” fece Zexion pacato

“certo che lo faccio!!” annuì Demyx, battendosi un pugno sul petto “ e lo faccio sta sera!”

“sei impazzito del tutto?!” Riku gli tirò una sberla dietro la testa “così quello schizzato lo capisce subito che sei stato tu! Sei l’unico folle in tutta la scuola che abbia deciso di sfidarlo oggi!”

“appunto!” sorrise Demyx

“appunto che?”

“se lo capisce, magari mi picchia. E io mi rialzo e gliene faccio un'altra. E un’altra ancora e ancora! Prima o poi dovrà ammettere che sono uno tosto e dovrà abbassare la cresta!”

“ti sei bevuto il cervello” quella di Riku fu una constatazione più che una domanda, ma vedendo gli occhi decisi di Demyx capì che ormai non c’era più nulla da fare… era deciso ad andare fino infondo nella sua folle idea. “allora ti accompagno”

“eh?” Demyx alzò un sopracciglio

“anche io!” Sora si batté un pugno sul torace

“sei impazzito Sora? Ti vuoi far ammazzare??” Roxas tentò di fermarlo

“Roxy te e Zeku ci vuole che ci coprite sta sera! Diremo alle famiglie che dormono tutti da noi, e voi due dovete fare in modo che non si accorgano che siamo usciti, ok?” continuò Sora, sentendosi l’artefice di quel piano

“ma sei pazzo? Lo sai che qui, oltre alla faccia spaccata da Axel rischiate anche una denuncia??Zeku diglielo anche tu ti prego!”

Zexion fece spallucce, senza guardarlo, e Roxas si sentì molto irritato dal suo modo di fare “grazie mille!” incrociò le braccia al petto e mise il muso.

“dai Roxy non fare così…” Demyx si chinò su di lui e gli prese il viso tra le mani “dai che non lo posso vedere il tuo visetto imbronciato!”

“non mi trattare come se fossi un bambino Demy! È una follia, lo sai vero?”

“si… ma è una follia che devo fare…” gli occhi di Demyx sembrarono diventare seri, e per un momento Roxas non capì più nulla; anche Riku e Sora si guardarono perplessi, cercando di cogliere il senso di quelle parole.

“eh…” Roxas sbuffò sconfitto “e va bene… vi copriremo…”

“grazie Roxy!! Sei un amico!” Demyx iniziò a saltellare, felice come una pasqua

“no, io sono solo uno scemo, peggio di voi! Ecco cosa sono!” ma le risate degli altri avevano già preso a scorrere dalle loro bocche, argentine e allegre.

“allora da noi alle sette ok? Cena con la pizza e poi missione axales!” rise Sora

“missione che?” Riku si piegò in una smorfia

“be ho fatto la fusione tra Axel e murales! Carino, no?”

“ingegnoso! Davvero!” Demyx gli passò una mano tra i capelli, spettinandolo; era l’unico che poteva apprezzare quelle battute stupide.

Il suono della fine della ricreazione li richiamò in classe; nessuno seguì una parola, tutti intenti ormai a pensare alla grande Missione Axales!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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