Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Sabira    23/03/2015    0 recensioni
c'è chi non crede alla magia, pensando ad essa come all'invenzione di qualcuno per dare spiegazioni a cose inspiegabili, avvenute nel corso del tempo. C'è chi pensa invece che si sia estinta o che esiste solo in poche piccole cose, come i sogni. Oggi siamo lontani dal poter credere che esista qualcosa che l'uomo non può controllare, capire, spiegare... ma questo qualcosa c'è e ci sarà sempre, anche se probabilmente le persone che non sono in grado di utilizzarlo lo assoceranno a miti, leggende, storie ormai dimenticate nei secoli.
Maya era una ragazzina allegra, dai folti e ricci capelli neri e scintillanti e i grandi occhi di un rosso acceso. Viveva in una grande metropoli con i suoi genitori, andava a scuola, rideva con le amiche...insomma, era una normalissima ragazza di tredici anni, o almeno così credeva, finché un giorno le cose cambiarono. Vi narrerò una storia, una storia ambientata ai “tempi nostri” una storia di magia, di amicizia, ma anche di dolore e frustrazione. La storia di Maya e di molti altri amici che, come lei, studiarono in una scuola fuori dall'ordinario, una scuola per persone “speciali”, da poteri soprannaturali.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era passato ormai un mese dalla morte dei suoi genitori ma, come ogni notte, Maya continuava a sognare quel giorno. Dopo il suo svenimento fu portata all'ospedale a al suo risveglio l'unica cosa che seppero dirle con certezza era che i suoi genitori erano morti in seguito a quell'incidente, ma che erano stati trovati solo i loro corpi, non c'era il corpo del proprietario dell'auto. Ora, la sventurata, viveva con la zia Mey in campagna in una vecchia casa che aveva difronte un'altra vecchia casa, ma abbandonata.
Come di certo non ci si può aspettare da una tredicenne che a perso i genitori il mese prima, era strano vederla sorridere sempre, come se non potesse essere più felice di così, infondo ormai era sola: la zia, anche se buona e gentile con lei, passava la maggior parte del suo tempo rinchiusa nel suo studio che era davvero un mistero per la piccola. Quel giorno però zia Mey dovette uscire, nonostante il brutto tempo, diretta fuori città per questioni a lei sconosciute.
Passò diverso tempo e dai i nuvoloni grigi iniziò a cadere la pioggia, ma quando il rumore del tuono invase tutto Maya corse nello studio della zia e si chiuse dentro. Lei aveva molta paura dei tuoni, ma questo era il suo piccolo segreto, non lo sapeva nessuno perché era davvero inimmaginabile che una ragazza dagli occhi rosso acceso avesse paura di qualcosa di così infantile, come era inimmaginabile che sorridesse così tanto, lei lo sapeva che era strano associare i suoi occhi al suo sorriso. Un tuono scosse i suoi pensieri ed allora iniziò a guardarsi intorno, in cerca di in posto in cui sentirsi al sicuro, il suo sguardo corse su un grande libro al centro della scrivania, il titolo diceva “La legenda dei rosso sangue” , lo afferrò e scivolò sotto la scrivania, lo aprì ed iniziò a leggere.
-All'inizio di tutto non c'è mai niente, all'inizio del mondo non c'era niente, all'inizio di un libro non c'è mai niente, all'inizio niente era sempre e solo niente. Con la nostra nascita, il niente si trasformò pian piano; nacquero piccoli villaggi, poi grandi città... tutto però si divise in due semplici parti: il bene e il male, niente più: niente sfumature, niente grigi. Poi successe qualcosa, nacque qualcuno, era un figlio sia del bene che del male, a chi doveva appartenere? Dove doveva vivere?
Col crescere il bambino iniziò a sviluppare poteri soprannaturali, ma divenne malvagio e potente, così potente che solo altri come lui avrebbero potuto battere. Molti allora si procrearono, con la speranza di avere come figlio un salvatore e partirono per combattere il nemico, alla fine tornarono solo in due, entrambi con grandi occhi rosso sangue. Oggi si racconta che non può esistere più di un rosso sangue in vita, perché il potere di entrambi potrebbe portare addirittura alla distruzione del mondo. In seguito altri “mezzosangue” nacquero, ma nessuno di loro aveva gli occhi rossi. Anche i primi discendenti dei rosso sangue non erano dotati degli stessi occhi rossi e per ora questa resterà solo una leggenda ma...- la lettura fu interrotta dallo sbattere della porta.
-Zia Mey?- chiamò -sei tu, zia Mey?- uscì dallo studio e vide la porta sbattere, poi si sentì afferrare con forza da qualcuno alle sue spalle.

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Sabira