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Autore: Saya chan    14/02/2005    2 recensioni
Kagome diventa improvvisamente triste ed assente...i suoi sorrisi sono forzati e i suoi gesti sono così innaturali...cosa c'entra Naraku con lei?Perchè la vuole portare via con sè?Dietro quegli occhi spenti e rassegnati si nasconde un terribile segreto portato nel cuore per tre lunghi anni...E Inuyasha dovrà combattere per scoprire finalmente chi ama davvero..Kikyo o Kagome...
Genere: Malinconico, Mistero, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Il segreto di Kagome

                                                                            Il segreto di Kagome 

 

Capitolo 9    

 

 

Kagome corse per quel tratto di strada che la separava dal pozzo.Finalmente si era sfogata.Finalmente aveva detto tutto quello che doveva dire ai suoi familiari.Finalmente ora poteva andare incontro al destino che l’attendeva.Però intanto sentiva l’ansia crescerle dentro.Non sapeva come e quando Naraku avrebbe attaccato,ma non voleva neanche pensarci.Le faceva troppo male.Ad un tratto si mise a camminare.Voleva aspettare il più possibile prima di tornare nella Sengoku Jidaii.Ma non poteva sfuggire al suo destino.Doveva affrontarlo e basta.Mentre stava salendo e scendendo le scalinate che la conducevano al tempio shintoista,sentì una voce pronunciare il suo nome.

 

-Higurashi!-urlò.Era Hojo.

 

Kagome si girò di scatto e vedendo il suo compagno di classe,non potè fare a meno di sbuffare.

 

“Ci mancava solo Hojo a concludere alla grande la giornata”pensò Kagome.

 

Hojo le si avvicinò un poco e cominciò a parlarle e a farle domande sulla sua salute.

 

-Ciao Kagome,come va la tua gastrite?-chiese il ragazzo.

 

-G-gastrite?- “Il nonno non sa più cosa inventarsi!”-Comunque sono guarita,grazie.-rispose Kagome.

 

-Oh,benissimo!Vuoi venire a fare una passeggiata con me adesso?-chiese Hojo.

 

-Adesso?Uh,bè……..- “Io devo andare in un’altra epoca,NON POSSO!”

 

Senza neanche lasciarle il tempo di rispondere,Hojo prese per un braccio Kagome e la fece correre.I due ragazzi scesero le scalinate velocissimi senza neanche cadere (e devo capire come abbiano fatto!by me).Poi,arrivati in strada,si fermarono.Kagome rimase offesa dal gesto di Hojo,non le aveva neanche lasciato il tempo di parlare!E se lei non avesse voluto andare con lui?E se lei in quel momento avesse avuto qualcos’altro di più importante da fare?Tipo,ritornare nell’epoca Sengoku?Infatti era proprio quello il suo scopo……..

 

-Andiamo al parco?-chiese Hojo.

 

-Uh?Va bene…….-.Ormai Kagome era rassegnata.

 

Percorsero la strada che portava al parco più vicino in assoluto silenzio.Arrivati,si sedettero sulla panchina più vicina a loro.Stettero zitti per un bel po’ di tempo,senza neanche accorgersi che era passata circa una ventina di minuti (ma come hanno fatto?!Io sarei schiattata subito!by me).Kagome non ce la faceva più a reggere quella situazione (ah ecco volevo ben dire!).Si sentiva a disagio.Decise di rompere il ghiaccio e parlare apertamente a Hojo.

 

-Senti Hojo……..-cominciò.

 

-Aspetta Higurashi…….-.

 

Il ragazzo le si avvicinò pericolosamente.Il suo viso si trovava a pochi centimetri da Kagome.Lei era imbarazzatissima.

 

“Kamisama,che cavolo fa adesso questo qui?!Non vorrà mica baciarmi!”pensò Kagome.

 

Intanto i volti dei due ragazzi erano sempre più vicini……..Kagome stava esplodendo.Hojo le mise una mano sulla fronte e le toccò delicatamente i capelli.Intanto Kagome lo guardava sudata da sotto (ovviamente Hojo aveva il volto sopra quello di Kagome perché si era alzato un po’ dalla panchina.by me).Una dolce carezza coccolò la fronte di Kagome.Durò qualche secondo,poi la mano del ragazzo ritornò al suo posto.

 

-Ecco,adesso hai la frangetta a posto…….-disse a bassa voce Hojo.

 

-Uh,grazie…….-rispose ancora rossa Kagome.

 

Passò qualche secondo e tutto ritornò come prima.La tensione che si era verificata originariamente,si era riverificata anche adesso.I due ragazzi erano immersi nel più totale impaccio.Ad un certo punto Hojo sussurrò una frase che Kagome non sentì neanche.E aveva fatto bene a non farlo,altrimenti le sarebbe sorto un altro problema e ancora più impotenza.

 

-Ti amo……….-

 

-Cosa hai detto?-chiese incuriosita la ragazza.

 

-Io?Non ho neanche parlato!-finse Hojo.

 

Ma Kagome non si arrendeva.

 

-Ma sì,TU HAI DETTO QUALCOSA!-

 

-MA NON è AFFATTO VERO!-ribatté il ragazzo.

 

-MA Sì CHE è VERO!-insistette la ragazza.

 

-NO CHE NON LO è!-

 

-Sì INVECE!-

 

-NOOOOO!-

 

-Uff,non importa,facciamo finta che non sia successo niente,altrimenti qua non finiamo più!-concluse alla fine Kagome.

 

-Sì,hai ragione……-completò Hojo.

 

Alla fine Kagome si alzò di scatto,stanca di quella silenziosa attesa.Cosa l’aveva portata a fare Hojo nel parco se poi non aveva spiccicato parola?!Voleva forse farle ascoltare i suoni della natura?Nella Sengoku Jidaii ne sentiva fin troppi.Il ragazzo la squadrò con lo sguardo,domandandosi mentalmente del perché di quella reazione.

 

-Hojo,io devo andare…….ho una cosa importante da fare,ci vediamo prossimamente……-disse Kagome sbrigativamente.

 

-Ma,Higurashi…….-balbettò il ragazzo.

 

-Ciao,ci si vede………-concluse la ragazza.Poi si diresse verso la strada e sparì.

 

Hojo era rimasto spiazzato.Non si aspettava da Kagome quella reazione.C’era rimasto davvero male.

 

-Kagome,un giorno riuscirò a conquistare il tuo cuore……..e riuscirò anche a dirti quello che provo per te……..è una promessa questa…….-disse.Poi si alzò dalla panchina e anche lui si avviò verso casa.

 

Kagome intanto stava salendo le gradinate che la portavano al pozzo.Non vedeva l’ora di ritornare nell’epoca di Inuyasha.Ormai si era abituata troppo a quel mondo incontaminato.Tokyo le sembrava estranea.Quelle luci e quei colori ora avevano perso qualsiasi significato per lei.Finalmente arrivò in cima,ma non potè fare a meno di fermarsi e di dare un’ultima occhiata alla sua città,al luogo dove era nata e aveva vissuto 15 anni della sua vita.

 

-Non ti rivedrò mai più……..ADDIO!-disse.

 

Poi avanzò un poco e rivolse un ultimo sguardo alla sua casa natale,dove aveva vissuto tante belle emozioni assieme alla sua famiglia.Non potè fare a meno di farsi sfuggire una lacrima in quel momento.Sapeva che le sarebbe mancato da morire quel luogo,ma non poteva farci nulla.Avrebbe voluto dare un ultimo sguardo alla sua camera,ai tanti bei ricordi che l’avvolgevano,ma non poteva ripresentarsi ai suoi familiari solo per quello.Avrebbe voluto dare un ultimo saluto a Sota,il nonno e la mamma,ma sapeva che le avrebbe fatto troppo male farlo.Quindi decise di salutarli in loro assenza.

 

-Ciao mamma,ciao,nonno,ciao Sota……..vi ho sempre voluto bene e ve ne vorrò sempre……-disse con voce rotta,poi procedette verso il pozzo.

 

Arrivata,aprì il portone in legno e si avvicinò con un po’ di esitazione alla cavità.Prima di sparire per sempre dalla sua epoca,volse un ultimo sguardo alla porta e,sospirando,disse.

 

-Addio epoca mia!-.E saltò giù.

 

 

È demenziale……

 

 

 

 

 

 

 

                        

  
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