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Autore: kuchi    24/03/2015    1 recensioni
Dalla serie della nickelodeon.
" c'è qualche problema? Ho detto qualcosa che non va?" chiese lei visto che non rispondeva.
"No no no. Senti la situazione è assurda " sbottò Miky
"Eh?"
"Punto primo come hai fatto a spuntare di fronte a me senza che me ne accorgessi ma soprattutto non ci vedi per caso?"
....................
Intanto il t-phone stava continuando a suonare .
Miky rispose alla chiamata
“ pronto?”
“ MIKY SI Può SAPERE DOVE DIAVOLO SEI FINITO?”
Il povero Miky dovette allontanare il telefono dal suo povero orecchio
“ accidenti Leo che hai da urlare?”
“ c’è che sono passate due ore da quando ci siamo separati e tu non si ancora ritornato al rifugio”
“ digli che quando arriverà si troverà un bel bernoccolo in testa” anche Raph era preoccupato
“ sto arrivando sto arrivando “ e riattaccò .Uffa , se fossero stati Raffaello o Leonardo non avrebbero fatto tante scene.
Tratto dal primo capitolo.
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Scusate l'attesa ma sono stata fuori casa per una settiman ^_^. Eccomi con un altro capitolo e un nuovo disegno, Buona lettura e spero vi piaccia.

Intanto il resto della banda non sa ancora niente di tutta questa storia.
Infatti proprio in quel momento Leo era andato nella sua stanza per la meditazione.
Come ormai succedeva da giorni aspettò di sentire la sua voce.
“Amai” provò a chiamarla ma ancora niente. Strano , forse ha avuto da fare .Leo si fece un po’ triste, ma cosa poteva farci. Non poteva avvertirlo , oltre a quella strana sincronia non avevano altro mezzo di comunicazione. Quanto avrebbe voluto avere il suo numero di telefono e poterla vedere solo una volta.
“eccomi”
Finalmente la sua voce
“ehi. Ti ho disturbato?”
“ no è che… oggi faccio fatica a concentrami “
Leo si fece attento. Sentiva  che c’era qualcosa che non andava :
“è successo qualcosa di grave?”le chiese sperando che gli avrebbe risposto.
“ non lo so “ disse lei “ forse ho fatto qualcosa che ha fatto arrabbiare mia sorella. Credo che mi odi”
“ dai , questo non può essere possibile. Tra fratelli si litiga ma non ci si può odiare”
“lo spero….sta di fatto che non è tornata a casa e sono preoccupata” disse lei
“ mi dispiace . Vorrei poter fare qualcosa per te”
“ti ringrazio ma … “
“non vuoi crearmi fastidi?” la anticipò lui. Ormai aveva capito come ragionava . Era la classica persona per cui gli altri avevano la precedenza. Anche lui era un po’ così a causa del suo ruolo di leader.
“non dovresti tenerti sempre tutto dentro. Sono sicuro che ci sia un sacco di gente che potrebbe aiutarti se solo glielo chiedessi”
“ma io……” le vennero in mente le parole di Rea – sai benissimo che noi non la pensiamo così-
“ posso aiutarti io . Basta ch e tu me lo chieda”le disse Leo
Hitomi era turbata .Le sue parole , la sua voce…… avrebbe voluto cedere. Ma come poteva?”
“ ti ringrazio. Ma sono sicura che le cose si aggiusteranno” niente , non cedeva” devo andare , voglio aspettare il ritorno di mia sorella”
“ capisco. A domani allora”disse Leo un po’ amareggiato.
Ci era quasi riuscito , stava per conquistare la sua fiducia. Ma era inutile restare li a piangersi addosso . Così uscì dalla stanza della meditazione per tornarsene in salotto. Forse era meglio rilassarsi con i suoi cartoni preferiti.

“ma che….?” Esclamò Leo.
In salotto non c’era nessuno , ovvero,. sembrava che fossero tutti scappati all’improvviso. La tv accesa col gioco di MIky che stava  andando avanti da solo , nessun segno di Raph e c’era troppo silenzio in giro.
Ma dov’erano tutti?
Intanto nel laboratorio di Donnie c’era la folla scomparsa.
Il maestro Splinter era stato chiamato per poter parlare con Rea ed Hime di una questione urgente a quanto pareva .
“ buongiorno Maestro Splinter “ salutò educatamente Rea
“ ben tornata. Lei è un’altra delle tue sorelle?” chiese il maestro
Hime non rispose , era troppo occupata a trattenersi dal piangere dalla visione che aveva di fronte , un topo geneticamente modificato e aveva il sospetto che avesse una storia diversa dagli altri.
“ si. Lei si chiama Hime. Hime , Hime….” La richiamò Rea
“ ah si scusa. E’ un vero piacere conoscerla maestro Splinter” salutò Hime.
“ oooooooooooh , lei è quella con cui parlava quella volta Michelle” disse MIky elettrizzato
“esatto . Hime lui è Michelangelo”  li presentò Rea
“ salve. E’ così lui è l’amichetto di Michelle ah ah ah sono due gocce d’acqua “
“ tornando a noi  , di cosa volevate parlarmi ?” chiese Il maestro
“ giusto. Volevo chiederle il permesso di far rimanere Hime qui per qualche giorno “ chiese Rea
“mmm….una richiesta alquanto insolita. Posso sapere il perché?”
Ecco la nota dolente.
“ potremmo parlare in privato maestro se…non le crea disturbo?”chiese Rea
“certo che no. Ragazzi vi dispiacerebbe lasciarci soli? “
“ noooo uffaaaaaa. Io volevo ascoltare” piagnucolò Miky
“ e smettila “ disse Raph colpendolo con un pugno sulla testa.
Così tutti e tre ritornarono in salotto.
“ragazzi…” Esclamò Leo raggiungendoli “ma dove eravate tutti?”
“nel laboratorio di Donnie” disse Miky
“ e perché?”
“ bhe ci sono Rea e la sorella , che ha trovato Donnie ,che volevano parlare col maestro Splinter di qualcosa che però non hanno voluto dirci “ tentò di spiegare Miky , ma con scarsi risultati considerando la faccia di Leo
“ come scusa?”
“ aaah Leo meglio che ti siedi perché è una cosa lunga da spiegare” gli disse paziente Donnie.

Intanto nel laboratorio
“ sono tutto orecchi “ disse il maestro Splinter
“ Prima di tutto voglio ringraziarla per averci accettate come amiche dei suoi ragazzi anche se non sapeva niente di noi “ iniziò Rea “ ma a quanto pare le nostre famiglie sono legate da un bizzarro destino. Proprio per questo voglio che lei sappia tutta la nostra storia .”
“ procedi allora” la esortò Splinter
“ Noi non siamo sorelle di sangue , non veniamo dalla stessa famiglia l’unica cosa che ci accomunava era l’essere sole. Io ero un’orfana , da quando ho memoria sono stata sempre in un orfanatrofio. Erano gentili con me ma… eravamo poveri. Poi all’età di 10 anni circa ci siamo accorti che avevo dei problemi di salute. Il mio corpo si stava indebolendo. Mi facevo male con niente e se giocavo con gli altri bambini poi dovevo rimanere ferma a letto per mesi a causa di varie fratture. Così fui costretta ad isolarmi per la mia sicurezza e anche  perché le cure poi costavano troppo. “ non le piaceva ricordare quei momenti , ricordava perfettamente la tristezza che provava stando ad una finestra guardando i suoi amici giocare . “ però stando sola mi sono ingegnata per passare il tempo e così che scoprii di aveva anche qualcosa di buono , avevo una mira eccezionale . Non era questione di vista , anche ad occhi chiusi sapevo dov’era il bersaglio e lo centravo. Era un dono che avevo.” Ricordava quei pochi momenti di felicità che provava quando con una pallina riusciva sempre a centrare un cerchio disegnato sul muro “ ma la mia malattia stava degenerando, anche stare in piedi mi comportava delle microfratture alle gambe. Era un inferno. Poi un giorno una bambina si avvicinò a me , l’avevo vista spesso in giro ma non avevo mai avuto l’opportunità di parlarle o giocarci. A quanto pareva era una bambina speciale , non ci dissero mai il perché. Era una bambina molto bella e timida ma venne comunque da me e cominciò a farmi compagnia ed io gliene ero davvero grata. “
“posso dedurre che quella bambina fosse la famosa Hitomi giusto?” disse sorridendo il maestro Splinter “quando i miei ragazzi parlano io ascolto sempre cosa dicono “
“ immagino. SI era Hitomi. Non mi faceva solo compagnia ma mi sentivo anche meglio . Poi un giorno Hitomi disse che forse poteva aiutarmi a stare meglio ma che non dovevo dirlo a nessuno. Stava appena cominciando a scoprire i suoi poteri e aveva deciso di usarli per aiutare me. E ci riuscì…. Certo non potevo tirare pugni o fare judo ma almeno potevo stare in piedi , potevo toccare le cose e abbracciare le persone. Potevo ricominciare a vivere. Poi Hitomi mi spiegò che cosa aveva fatto e delle sue grandi capacità e mi disse anche che tra poco sarebbe stata adottata da un famiglia molto ricca.Non mi sembrava molto felice della cosa .E fu li che presi la mia decisione. L’avrei sempre protetta grazie alla forza che lei stessa mi aveva ridato. Hitomi andò dalla sua nuova famiglia e non la vidi per qualche anno . Mi ero molto preoccupata del fatto che non si fosse mai fatta sentire, non era da lei. Così appena ne ebbi l’occasione me ne andai dall’orfanatrofio e andai da lei. Fu uno spettacolo orribile. La villa era in fiamme ma non sentivo grida o gente che scappava . Era un silenzio agghiacciante. Decisi di entrare per trovare Hitomi ma….me la trovai proprio all’entrata mentre cercava di uscire portando qualcosa con se. Rimasi scioccata ,  era in lacrime, dimagrita e sfinita. Io l’aiutai ad uscire da li e mi accorsi che aveva un bambina con se identica a lei.”
Nessuno osava interromperla , Splinter era semplicemente incredulo da quel racconto ed Hime bhe,….aveva ascoltato quella storie troppe volte.
“ mi disse  solo che dovevamo nasconderci al più presto. Poi quando fummo al sicuro mi raccontò cosa le fosse successo. Quella famiglia l’aveva adottata per uno scopo preciso. Sapeva delle sue immense capacità e voleva sfruttarle per avere il potere assoluto. Hitomi non ha solo poteri curativi ma il suo potere più grande e la sua risonanza. Può entrare in contatto con le persone  in modo profondo portandole anche ad annullare se stesse . Può cambiare i loro pensieri e le loro idee. Può trasformare il più feroce dittatore in un santone benefattore o viceversa. Ma a lei non era mai interessato quel lato dei suoi poteri . L’hanno analizzata , usata come cavia perché miravano a duplicarla”
“duplicarla?” chiese Splinter
“ si. Si immagini un esercito di persone con quel potere ai proprio ordini. Ma per fortuna non era una cosa semplice e fallirono a parte…..”
“ …me” concluse Hime
“ tu?”
“si io sono l’unica copia rimasta in vita. Ma non ho nemmeno lontanamente le capacità di Hitomi . Lei mi volle salvare perché aveva visto che ero viva, non gli interessava se fossi solo un prodotto da laboratorio , lei voleva crearsi da sola la propria famiglia. “
“ e ci è riuscita no? “ disse Rea sorridendo
“ ragazze questa storia è a dir poco sconcertante e noi ne abbiamo viste tante. Ma ancora non capisco la vostra strana richiesta”
“ oh bhe…. A quanto pare Hitomi è entrata in contatto con Leo”disse Rea arrossendo
“Leonardo?”
“si. Praticamente possono entrare in contatto col pensiero se così vogliamo dire e…a quanto pare hanno legato molto”
“ma davvero?” disse sorridendo Splinter. Adesso capiva dell’improvviso buon umore di suo figlio.
“il problema è che nessuno dei due sa chi sia l’altro “
“ e perché?”
“Hitomi  pensa che essere in contatto con lei sia pericoloso , a causa delle innumerevoli persone che la cercano e Leo …bhe immagino che non pensa che il suo aspetto sia adeguato a lei”
“ capisco”
“ il priblema è che Hime adesso ha visto i ragazzi e purtroppo tra lei e Hitomi c’è una sintonizzazione spontanea che le permette di leggerle il pensiero senza volerlo “
“ oh….” La cosa si faceva sempre più complicata
“ ma a quanto pare Donnie è riuscito a creare una schermatura talmente perfetta che in questo laboratorio anche il loro contatto svanisce. Quindi io le chiedo di far stare Hime qui finchè non riuscirò a fa incontrare quei due in tranquillità … glielo devo” disse Rea disperata. Capiva che era una richiesta sciocca, era una cotta tra adolescenti ma era importante.
“ capisco. Devo ammettere che la vostra storia ha dell’inverosimile , ma vorrei solo soddisfare una mia personale curiosità se permettete. Invece Michelle , com’è entrata nella vostra famiglia”
“ bhe… mentre cercavamo l’ennesimo posto sicuro trovammo questa bambina in lacrime . Ci accorgemmo che li vicino era pieno di detriti e
anche che c'era molta confusione. Persone infuriate armate di mazze che cercavano qualcuno. Fu così che Hitomi le chiese se era lei che stavano cercando. Lei ci disse di si. Allora decidemmo di portarla con noi ma lei non voleva seguirci. Era terrorizzata , diceva solo "non posso , vi distruggerei "e senza volerlo con un piede cercò di fare resistenza ma creò un cratere praticamente . Anche lei aveva una forza sconosciuta che a quanto pare non riusciva a controllare. Allora capimmo che aveva creato un disastro senza volerlo ma che quelle persone le stavano dando la caccia. Fu Hime a reagire. È sempre stata la più svelta ed intelligente e con un colpo ben piazzato la fece svenire e scappammo. Col tempo ha imparato a controllarsi e in più Hime le ha costruito degli stivali speciali che canalizzano meglio la sua forza. " concluse Rea
" bene. Posso essere soddisfatto , voi avete dimostrato di avere fiducia in me raccontandomi cose tanto intime su di voi e quindi voglio contraccambiarla dandovi il permesso di stare qui. " 
"La ringrazio infinitamente maestro "disse Rea 
"Naturalmente non racconterò niente ai ragazzi , credo che sia qualcosa che dobbiate confessare voi stesse" 
"Lo credo anche io. Bene adesso ho un'altra cosetta  da fare ,parlare con Leo." 
" non credi di star correndo un po' troppo? Sei esausta e sai meglio di me che il tuo corpo ha bisogno di riposo più degli altri" le disse Hime 
" e va bene. Torno a casa e ti porto le cose necessarie " disse Rea 
"Manda Michelle sono sicura che sarebbe superfelice di giocare un po' col suo amichetto " 
" hai ragione. Va bene allora noi ci vediamo domani e se hai bisogno di qualcosa fammelo sapere " disse Rea poi insieme al maestro tornarono in salotto dove c'erano i quattro fratelli in un silenzio quasi anomalo. 
"Ragazzi abbiamo finito. Donatello fai in modo che la nostra ospite sia comoda e che abbia tutto il necessario " 
"Si sensei " e si fiondó nel laboratorio 
" Leonardo accompagna a casa Rea per favore " disse il maestro ,voleva darle l'occasione di parlargli . 
" ma....   posso farlo io " disse Raph 
" non preoccuparti  sarai stanco ,in fondo per colpa mia sei in giro da stanotte . Tanto tornerò domani " disse Rea ,aveva capito l'intento del maestro 
" e va bene, Come volete voi. “E si mise seduto tenendo il broncio 
" allora avviamoci , sarai stanca anche tu" disse Leo 
" un pochino. A domani ragazzi , ah Miky  tra un po' farò venire Michelle " 
" siiiii ci divertiremo un mondo " disse Miky contento 
" ma ti avviso non farle mangiare troppe schifezze" 
" e va bene" 
Così si avviarono verso l'uscita lasciando un Raph abbastanza arrabbiato. 


Donnie era nel laboratorio e stava cercando di mettere un po' in ordine , volevo renderlo vivibile per una ragazza. Intanto Hime  se ne stava seduta senza dire molto ,  immersa nei suoi pensieri, aveva un' aria molto triste. 
" tutto bene?" le chiese 
" posso farti una domanda ?" 
" certo" 
" ti sei mai sentito inutile, un peso , qualcosa che non dovrebbe nemmeno esistere ?" 
" bhe .. A volte è capitato. Tra i miei fratelli io sono il meno forte ,l'unico mio pregio è il mio cervello ma non sempre  è necessario . però il sensei mi ha fatto capire che ognuno di noi ha delle qualità e quindi ha uno scopo e un modo per rendersi utile e questo è il mio"rispose Donnie sperando di tirarle un po' su il morale.. 
"Capisco " rispose semplicemente 
" sai io credo che le tue sorelle ti vogliano veramente molto bene , mi è bastato vedere lo sguardo di Rea , si vede che è preoccupata " 
" Rea è fatta così , la sua premura è che tutti stiano bene ..tranne lei. Molto spesso si trascura " 
"Quindi mi stai dicendo che quella preoccupata sei tu" disse Donnie sorridendo. Le ricordava un po' Raph , sempre a fare il duro ma sotto sotto si preoccupa per tutti. 
"Sei davvero un cervellone. Aaaaah e va bene se devo restare qui almeno non voglio che sia tempo sprecato. Prima ti aiuteró  a mettere a posto , dopo voglio sapere tutto sulla vostra storia e sul mutagene e per ultimo voglio sapere tutto il progetto su questa schermatura" disse Hime con uno strano fuoco negli occhi , ci sarebbe stato da divertirsi. 
   
 
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