Cap.2
A palazzo
Napa
posò Reghina a terra, si inginocchiò e socchiuse
gli occhi.
“Ora
restate qui, principessina. Vi porterò subito il
re” disse. Si alzò, chinò il capo ed
uscì. Reghina si sfilò il mantello, lo
calpestò ripetutamente e corse verso la finestra.
Alzò il capo osservandone la
maniglia, allungò la coda blu notte e la fece scattare.
Salì sul davanzale,
alzò il capo trovandosi dinnanzi un balcone e avvolse la
coda attorno ad una
delle colonnine in marmo. Fece leva, saltò e
atterrò sul davanzale, dietro una
delle due parti della finestra aperta.
Una
bambina si voltò di scatto, tenendo una sfera di
energia in mano.
“Chi
è là?” chiese.
Reghina
uscì allo scoperto, dimenò la coda e la
legò
attorno alla vita.
“Mi
avevano lasciato sola” disse.
La
bambina abbassò la mano, batté le palpebre.
“Una
bambina”. Sorrise, si avvicinò e si
voltò. “Lory!
Prendi dei biscotti per la nostra ospite!”.
Una
seconda sayan sobbalzò, annuì più
volte e deglutì,
arrossendo.
“Sì,
principessa Veki!”. Veki annuì, vide Lori uscire
e sogghignò.
“Quella
serva non è tanto sveglia” disse.
Reghina
gonfiò le guance, strinse i pugni coperti dai
guanti rosa.
“…E
tu sei cattiva” borbottò.
Veki
strinse le labbra, si passò la mano tra i capelli
a caschetto.
“E tu cosa
sei, eh? Una mezzosangue? Una tsufuru? Un qualche strano incrocio? Non
dovresti
parlare così alla principessa dei sayan”.
Reghina
si sporse sulle punte degli stivaletti, rizzò il
mento.
“Io
sono una principessa! La principessa degli
tsufuru!”.
Veki
sbuffò sonoramente, si lisciò il mantello rosso.
“Tipico.
Avete offerto una tregua perché siamo
migliori di voi. Ti faranno sposare quell'idiota di mio
fratello?”.
Reghina
la spinse con forza, Veki indietreggiò
aggrottando le sopracciglia e Reghina le frustò un braccio
con la coda.
Veki
gemette, creò una sfera di energia e la lanciò
contro la bambina.
Reghina
strillò coprendosi il capo con le mani, sentì
un tonfo e riaprì gli occhi vedendo le gambe di Napa.
Napa
la sollevò, la mise sulla sua spalla e si chinò.
“La
principessina è nostra ospite, principessa Veki.
Non dovreste comportarvi così” disse. Veki
incrociò le braccia.
“Ha
cominciato lei. Io avevo chiesto a Lory di
prendere dei biscotti” borbottò.
Napa
ridacchiò, si alzò.
“Per
fortuna non è successo niente”, disse,
“però ora
andremo dal re e faremo le presentazioni come d'etichetta”.
Aggiunse, severo.