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Autore: Fuocqua    17/12/2008    0 recensioni
Questa è una FF che avevo iniziato a scrivere che ancora andavo alle elementari, quando il quinto libro doveva ancora uscire, poi l'ho continuata a scirvere nel corso degli anni di tanto in tanto. L'ho appena ritrovata, quindi ho deciso di pubblicarla, spero vi piaccia. Tratta di come io mi ero immaginata il sesto anno di scuola, con un sacco di personaggi nuovi e un mucchio di cavolate. Spero vi piaccia.
Genere: Parodia, Demenziale, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Neville Paciock, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera a Hoguarts che confusione! C’era una grande festa per la vittoria del Grifondoro e la tavola era strapiena di cose buone. Harry e gli altri erano felici più che mai, avevano cominciato proprio bene, e si diceva che i Bhimashena erano i più forti! La sera seguente mentre Harry, Ron e Hermione finivano i loro compiti si avvicinò al loro tavolo Ange. La ragazza disse: “Ciao, sapete cosa mi è successo oggi?” gli altri dissero di no e lei continuò: “Sono andata al lago e mi volevo fare il bagno. Perciò mi sono immersa…quando ho visto una grotta da dove provenivano strani rumori, io mi sono spaventata e sono scappata. Harry potresti andare nella grotta a vedere che cosa c’è?” Harry le chiese un attimo per riflettere, chiese consiglio ai suoi due amici che dicono che secondo loro poteva andare, non credevano ci fosse rischio, quindi decise di recarsi al lago il giorno dopo alle verso le quattro. Così il giorno dopo, come previsto, Harry si immerse nel lago e trovò subito la grotta: vi entrò dentro e dopo qualche secondo toccò terra. Si asciugò le vesti e si avventurò nella grotta. Dopo diversi minuti che camminava Harry venne colpito da qualcosa e perse i sensi. Quando si risvegliò si trovava incatenato. Una voce che, purtroppo, non gli è nuova disse: “Salve Harry, contento di essere qui?” e subito si sentì una risata stridula e acuta: Harry era finito nel nascondiglio di Voldermort! Un brivido di terrore percorse Harry cosa doveva fare? E che intenzioni aveva il suo nemico? Harry rispose: “Bhe almeno non sono dai Dusley”, ignorandolo, il suo nemico riprese a parlare: “Sorpreso vero? Non ti saresti mai aspettato di trovarmi qui! Prima di metterti in cella voglio farti una domanda, come mai due anni quando ci siamo battuti, perché quando si sono scontrati i due incantesimi si è attivato il prior incantor?” Harry ci pensa un attimo poi disse: “Strano, anch’io volevo chiederti la medesima cosa”, l’altro disse: “Dammi subito la tua bacchetta, credo che quella potrà rivelarci molte cose” “Ma ti sei completamente rincitrullito? Ma secondo te sono così idiota? Ma hai una pentola di semolino al posto del cervello, oh?” “Come osi rivolgerti a me con questo tono, sei un piccolo arrogante, Crucio, così impari, devi avere più rispetto di quelli più anziani di te” Harry cadde a terra contorcendosi per il rumore, poi si rialzò e rispose “Uh, scusa mi ero dimenticato che hai circa 70 anni, non è forse ora di andare in pensione” “Crucio, sei proprio uno stolto a continuare a comportarti così, comunque se non mi darai la bacchetta di tua spontanea volontà, la prenderò io con la forza” si avvicinò a Harry e prese la bacchetta del ragazzo e la esaminò con molta attenzione. Voldermort rimase un attimo perplesso, poi sembrò essere sbalordito, tirò fuori la sua bacchetta e le mise vicine, le osservò attentamente, infine disse: “Ora capisco, le nostre bacchette sono uguali.” Harry rispose: “Ah è vero, me lo aveva detto il negoziante, mi sono sempre chiesto come mai sono uguali.” Voldermort allora disse: “Forse io lo so! Quando tua madre rimase incinta aveva due gemelli però, io le feci un incantesimo in modo che almeno uno di essi diventasse come me. Io non avevo una moglie, ma volevo avere un erede degno di me, comunque temevo che rimanendo in una famiglia come quella non sarebbe diventato come desideravo, così un giorno la incontrai e le rivelai cosa avevo fatto. Tua madre si arrabbiò, naturalmente, così quando i due gemelli vennero alla luce lei mi diede quello che era stato colpito in pieno dal mio incantesimo, lei però non sapeva che anche l’altro, che saresti tu, avrebbe avute annidate nel profondo del suo animo tutte le mie qualità. La prova che quello che dico è vero sono proprio queste due bacchette!”. Harry rimase un po’ scioccato, ma poi si riprese e disse: “Storia molto interessante, peccato che io non creda ad una sola parola di quello che hai detto, adesso puoi ridarmi la mia bacchetta, prego?” “No” risponde il nemico, Harry preoccupato ribatté: “Ma me lo avevi promesso” “Harry sei proprio ingenuo: non bisogna mai fidarsi del nemico!” e scoppiò in una risata terrificante, poi disse al mangiamorte che era di guardia alla porta: “Lucius, portalo in una cella e divertiti pure quanto vuoi, ma ricorda che non deve morire”, Malfoy rispose con la sua solita voce strascicata: “Con immenso piacere, padrone”, detto questo afferrò Harry e lo portò dentro a una cella. “Bene, bene Potter, finalmente sei alla nostra mercé. Sognavo da tanto tempo questo momento, potrò divertirmi a torturarti.” scoppiò in malefica risata. Harry aveva paura, troppa paura, sapeva di non avere speranze, che la sua vita sarebbe durata ancor poco, ma non avrebbe pianto, né chiesto pietà, si sarebbe dimostrato un vero uomo. “Fa pure Malfoy, ma sappi che io non ho paura e qualsiasi cosa tu mi farai io non piangerò, anzi riderò” disse con fierezza Harry “Non credere di stupirmi con questi discorsi, non sai quante volte ho sentito gente parlare come te e poi urlare dal dolore e invocare la propria madre” e così dicendo estrasse la propria bacchetta e diede inizio ad un’immane tortura che sfinì Harry e lo fece urlare come non mai. Dopo un’ora che la tortura era finita, passò proprio davanti alla cella Draco Malfoy, a Harry quindi venne un’idea e si mise a ridere. Malfoy chiese: “Perché ridi? Ti diverte tanto essere in prigione?” Harry rispose: “No, solo che vedendoti mi è venuto in mente quando per San Valentino hai mandato quel biglietto d’amore ad Ange e lei l’ha completamente stracciato. Ridevo per questo…comunque se tu mi aiuti a uscire di qui e a recuperare la mia bacchetta potrei darti qualche consiglio” l’altro acconsentì, quindi Harry gli disse: “Dunque per piacere a una ragazza bisogna farla sentire importante ed essere molto romantici, per esempio mandarle dei fiori e dei dolci. Capito?” l’altro annuì, se ne andò e tornò con la bacchetta di Harry e gliela consegnò, poi lo fece uscire da un passaggio segreto. La sera Harry raccontò tutto ai suoi amici che rimasero perplessi, poi Hermione disse: “Non dovevamo fidarci di Ange, come abbiamo potuto essere così sciocchi?!” in quel preciso momento entrò Ange e subito impallidisce a vedere Harry poi si scosse disse: “Allora c’è qualcosa in quella grotta?” Harry rispose: “No non c’è niente puoi stare sicura” poi tutti si ritirarono nei loro dormitori. Il giorno seguente Harry e i suoi amici andarono nel bagno di Mirtilla Mal Contenta, perché era il giorno in cui si sarebbe dovuta finire la pozione…ma scoprirono che la pozione era stata rovesciata. Ron subito disse: “Mirtilla, perché ci hai rovesciato la pozione?” “Non sono stata io, è stata quella degli arredamenti!” replicò il fantasma “Quella degli arredamenti?” chiese stupito Harry “Sì, non vedi che ha spostato il lavandino?” i tre si voltano e… o no Ange aveva riaperto la camera dei segreti! “Cosa facciamo?” chiese Hermione “Ci conviene far finta di niente!” disse Ron “Ma sei pazzo? Se fa uscire il basilisco!” disse Harry “Ma se l’hai ucciso al secondo anno” lo contestò Ron “Sì, hai ragione lasciamo stare” acconsentì Harry “MA NON CAPITE? POTREBBE FAR ENTRARE DEI MANGIA MORTE DALLA CAMERA.” disse Hermione “E’ vero! Diciamolo a Silente dopo pranzo” propose Harry, gli altri acconsentirono. A pranzo erano tutti molto allegri: ormai mancavano solo tre settimane alla fine della scuola, ma si rattristivano molto dopo che i prefetti ricordarono loro che la settimana seguente ci sarebbero stati i terribili esami. Poco prima che il pasto terminasse la professoressa McGrannit si alzò e, richiamando l’attenzione degli studenti, disse: “Ragazzi, silenzio, silenzio. Ho degli annunci da darvi: oggi, domenica sei giugno, ci sarà la partita: CASABLU-MONTEBIANCO, mentre domenica prossima si disputerà la finale. Inoltre vi volevo comunicare che il professor Silente ha vinto un viaggio alle Hawaii, è già partito, tornerà tra due settimane. E’ tutto.” “Oh no, Silente è via, come facciamo adesso?” chiese Ron “Non ne ho la più pallida idea”rispose Harry “Dovremo discuterne col professor Lupin, oggi stesso, credo che la questione si stia andando a deteriore in un modo incredibile” affermò Hermione.
  
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