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Autore: Aliak    25/03/2015    4 recensioni
Giappone, epoca attuale. La storia sembra che sta per ripetersi.. Una comune ragazza di 15 anni, la Shikon no Tama è ricomparsa. Kagome, ignara di tutto questo, sarà coinvolta in una guerra che esiste da secoli, nascosta e celata all'occhio umano, di cui solo pochi conoscono la verità. Il pozzo mangia ossa è ormai sigillato, l'accesso all'epoca Sengoku non esiste più. Eppure una figura proveniente dal passato si riaffaccerà, nella vita dell'unica donna che abbia mai amato. Inuyasha inaspettatamente ritroverà Kagome, che credeva ormai persa per sempre. I ricordi di una vita passata insieme torneranno, potrà un'amore che trascende il tempo, superare anche questa ennesima prova? Ormai Inuyasha è un demone completo, potrà provare gli stessi sentimenti verso di lei?
NB: Questa è una fiction Kagome/Inuyasha, ma non saranno presenti Sango Miroku e Koga (non prendetela a male) ma ci saranno presenti personaggi, che sono comparsi nelle altre due mie fiction, in realtà questo è il seguito di Rift, anche se sarà anche una storia completamente a parte.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio, Sesshoumaru, Shippou | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'Passato - Presente - Futuro'
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Il pomeriggio venne passato a studiare, un modo per contrastare l'attacco di demoni se ne fossero arrivati altri, guardai il mio bambino attaccato al seno che ciucciava tranquillo ignorando quello che gli succedeva tutto intorno, sopotutto quello era il bello di essere bambini non aver problemi da risolvere paure, vivere la vita ignorando come sia il mondo al di fuori, perché si è troppo piccoli per capire cosa realmente succede. Mi sollevai dal divano, decidendo di andare nella mia stanza, in quel momento non volevo più ascoltare quei discorsi. Salì le scale, per poi raggiungere le mie stanze, solo allora notai la figura di Electra seduta, accovacciata vicino alla mia porta, con il viso nascosto nelle ginocchia, apparentemente sembrava esserci addormentata in quella posizione. Non sembrava ferita quanto meno, mi avvicinai a lei, per poi toccar un braccio, sobbalzò di colpo sollevando infine le iridi bi-crome su di me, pian piano si era di nuovo rilassata, riconoscendomi probabilmente l'avevo presa alla sprovvista, in un momento in cui nel sonno i sensi erano attutiti. 

-Tutto bene?- la vidi semplicemente annuire, senza riuscir a parlare, sembrava tesa come una corda di violino, pronta a rompersi da un momento all'altro, si era scostata dalla porta in modo da permetterci di entrare, la invitai a fare lo stesso, e dopo un po' entrò con molta esitazione. 

-Mi dispiace.- mi voltai a guardarla, dopo che aveva pronunciato quelle parole. 

-Non è colpa tua, non lo potevi sapere, non credo che nessuno ti dia la colpa di quello che è successo.- era rimasta sulla porta, a testa china, senza guardarmi negli occhi, rifugiandosi nel silenzio. 

-Come ti senti?- provai a cambiare discorso, magari finalmente si sarebbe rilassata di più, senza pensare a altro, la porta alle sue spalle venne aperta, e la figura di Inuyasha entrò all'interno, la vidi chiudersi in se stessa quasi volesse scomparire da quel luogo, annientandosi, Inuyasha allungò una mano verso di lei, e la vedi tremare leggermente, la poggiò sulla testa accarezzandola appena cercando di tranquillizzarla. 

-Non ce l'ho con te, tranquilla- disse, lentamente si stava rilassando sotto quel tocco, si staccò, poco dopo per poi uscir dalla stanza, lasciandoci da soli. 

-Che cosa faremo?- sbuffò sonoramente sedendosi vicino a me, la morbida coda mi avvolse delicatamente, Akihiro aveva allungato le manine cercando di afferrarla, sapevo perfettamente che gli piaceva, ne era affascinato lo poggiai sopra la stessa, si rannicchiò in posizione fetale per poi addormentarsi profondamente. 

-Dobbiamo trovare un modo per distruggerla, se non è bastato fino a ora il desiderio giusto mi domando, come possiamo fare..- sentì le sue forti braccia cingermi delicatamenteDopo tutto quel tempo non ero riuscita, a raccontargli della profezia del messaggero di Kami, no avevo mai trovato le parole, con la quale cominciare il discorso, intraprendendolo senza fatica. 

-Devo dirvi una cosa.- sussurrai a bassa voce 

-Ai parlato al plurale quindi, immagino che non parli solamente di me- annuì a quelle parole, impercettibilmente. 

-Lo devono sapere anche gli altri, e soprattutto Kaara e Daisuke.- Inuyasha mi guardava perplesso, e di certo non gli davo torto. 

-Kaara!- chiamò alzando appena la voce, avevo percepito dei passi in corridoio probabilmente era lei, la porta venne aperta rivelando la sua figura. 

-Cosa succede?- domandò guardandosi intorno 

-Chiama anche gli altri, e falli venire qui.- l'espressione sul viso si fece preoccupata, non gli davo torto, come poteva non esserlo. In pochi minuti ci avevano raggiunto tutti, compresa Elctra, che si nascondeva dietro Sean, ci eravamo tutti seduti, aspettando il momento in cui avrei parlato, non sapevo esattamente da dove cominciare, non era un argomento facile. 

-Parla se ci hai fatto venire qui, vuol dire che c'è qualcosa di importante- mi incitò Kaara, seduta poco distante da Sean insieme al suo compagno. 

-Ti ricordi il primo giorno, che siete tornati a Tokyo, portando con voi il piccolo Masaru, da poco nato?- domandai sperando di prendere tempo, anche se sapevo che sarebbe stato inutile, con un cenno di assenso mi invitarono a continuare, avevo tutti gli occhi puntati su di me, e questo mi rendeva nervosa, avrei voluto che in quel momento Akihiro si svegliasse, e piangesse non riuscivo facilmente a affrontarlo, ma sembrava che anche i cuccioli fossero in attesa, in silenzio. 

-Ebbi una premonizione, durante la stessa, mi sono trovata al cospetto di una strana creatura, di luce diceva di essere un messaggero della Kami, e..- sentì inuyasha sfiorarmi delicatamente invitandomi a continuare, tutti erano con il fiato sospeso, notavo molte facce perplesse fra i volti a me conosciuti. 

-Cos'è Kami?- domandò incerta Electra 

-Con Kami, si intende Amaterasu è la dea del sole nella nostra religione.- spiegai brevemente, dopotutto non lo poteva sapere di certo, almeno l'avevo aiutata a togliere un dubbio. 

-Allora gli dei esistono?- domandò di seguito, quindi nelle loro terre non credevano negli dei, o forse semplicemente era lei a non credere negli stessi, non sapevo come rispondere a tale domanda. 

-Anche nostro padre, quando andò a cercare l'essenza del Meidon, incontrò un messaggero della stessa sotto le mentite spoglie di Rin- parò Sean 

-Che cosa è successo nell'incontro? Ti ha spiegato come distruggerla?- domandò ansioso Inuyasha al mio fianco, scossi il capo per poi continuare. 

-In realtà non ha spiegato esattamente come riusciranno a distruggerla, ha solo detto che..- non avevo il coraggio di continuare, con quelle parole, mi erano morte in bocca. 

-Riusciranno?- domandò Daisuke perplesso, annuì lievemente. 

-Disse, che il sangue di demone mischiato a aura sacrale, poteva distruggere la sfera, ma nello stesso tempo, mi disse che senza l'aiuto di Masaru, e i suoi grandi poteri, sarebbe stato inutile. Non so cosa esattamente voleva dire, è stata molto vaga. Ha solo detto, di proteggere la sfera, finché non sarebbero stati abbastanza grandi da poter riuscire nell'intento, e di non permettere che nessuno la contaminasse- ecco ci ero riuscita, e ora attendevo la reazione degli altri, vidi le mani di Daisuke chiudersi in pugni serrati, le nocche delle mani, diventarono bianche mentre l'espressione sul viso di Kaara, era indecifrabile non riuscivo a capire se fosse arrabbiata, o altro. In quel momento, devo ammetterlo mi faceva paura. Sentivo anche alle mie spalle Inuyasha che si era irrigidito, aveva smesso di accarezzarmi, incominciavo a temere il peggio, sentì Kaara ringhiare. 

-Lo sai da ben 8 mesi, e non l'hai detto, non ti è sorto il dubbio, che forse era importante saperlo da subito.- sobbalzai notando gli occhi, che erano diventati rossi, Sean l'aveva afferrata per un braccio, stringendolo con forza cercando di tenerla, e quello non era di certo un buon segno. 

-Kaara calmati, non era una cosa facile da dire- non erano nemmeno tanto convinte, quelle parole che erano uscite dalle labbra di inuyasha. 

-Quando l'avresti detto? Quando ormai la sfera, sarebbe finita in mano sbagliate o quando sarebbero stati ormai adulti, e avrebbero dovuto affrontare una notizia del genere, e controbattere la stessa. Sapendolo già da prima avremmo potuto muoverci da subito, nel modo più giusto trovando soluzioni, invece l'hai nascosto anche quando siamo stati da Marius- in quel momento avrei tanto voluto, diventare invisibile o avere la capacità di tele-trasportarmi, da qualsiasi altra parte, ma lontano da lì, non potevo controbattere le parole di Kaara, aveva ragione ero stata codarda.  

-Li volevo proteggere- dissi con la voce rotta dal pianto 

-Non so quanto possa averli protetti, non averlo saputo prima.-  

 



Ps: Finalmente la nostra Kagome ha avuto il coraggio di parlare. yeeeeeeeee, l'avevo detto avevo già quasi finito l'intero capitolo, mancava l'ultima parte, ma ho lavorato fino alle 8 e mezza, e fra cena e altro mi sono allungata fino a ora, beh vedrò di aggiornare presto la storia, forse domani pomeriggio, o forse domani sera.  

Ora, vi lascio baci 
Aliak 

   
 
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