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Autore: SaraEManuel95    25/03/2015    2 recensioni
Katherine ha ventisette anni, è la proprietaria di un pub molto conosciuto a Log Angeles, è una donna piena di impegni e dopo l’ennesima relazione finita male decide di lasciar stare l’amore, anche se così piena di impegni è molto legata alla famiglia, ed è proprio al terzo matrimonio del nonna che incontra David. David ha trent’anni ed è un poliziotto, dopo varie delusioni amorose è diventato uno di quegli uomini dai quali è meglio stare alla larga, ma qualcosa cambia quando al matrimonio della nonna incontra Katherine. Ma non è tutto come sembra, la loro non sarà da cuori e fiori, e l'amore a volte si presenta come l'ultima cosa alla quale avessi mai creduto.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 13

“ quindi vi siete baciati? “ mi chiese Cheyenne sedendosi sul divano accanto a me
“ esatto “ risposi accavallando le gambe
“ e avete dormito insieme “ continuò Giada
“ già “
“ ma non avete fatto nient’altro “
disse in fine Angelina
“ non mi ha neanche sfiorata “
La mattina dopo che io e David ci eravamo baciati, avevo immediatamente invitato le mie amiche a pranzare da me, così da potermi confidare con loro
“ quindi ora cosa siete? “
“ non lo so’ Angelina, credo ancora amici “
“ Kath, ti ha praticamente detto che vuole di più “
“ lo so’ Giada, ma ho paura ok? E se va male? “
“ e se invece va bene? “
“ Cheyenne ha ragione, ascolta sorellona, in tutta la tua vita ti sei sempre chiesta : e se va male? Quante volte invece hai fatto il contrario? “
“ mai “
“ e non credi sia arrivato il momento di lasciarti andare? “
“ Cheyenne, non è così semplice, ho avuto così tante relazioni che ormai per me, ogni azione, ogni gesto che fa’ un uomo nei miei confronti è così scontato che non mi fa’ nessun effetto, invece quando sono con lui è come se tutto il mondo si rivoluzionasse, ogni volta che mi tocca mi sento più leggera e il mio stomaco fa’ una cosa strana, è come se diventa più pesante, e poi le mie gambe, Dio diventano di gelatina e non riesco più a capire o a pensare a niente, è frustante “
“ ti sei innamorata “
dissero tutte e tre insieme
“ impossibile, non provavo queste cose quando stavo con James “
“ perché non eri innamorata di lui “
constatò Cheyenne e aveva ragione, a pensarci bene non credo di essermi mai innamorata sul serio, e se fosse proprio David il primo? Sarebbe così male? Certo che no, ma continuo ad avere paura
“ non so’ che fare, sul serio “
“ per me ti conviene aspettare, e vedere cosa succede “
“ non ascoltare Giada e fidati di tua sorella, fai qualcosa, buttati “
“come tu stai facendo con Roman giusto “
disse Giada prendendo in giro mia sorella e da lì si cambiò totalmente discorso, e questo fu un bene visto che riuscii a liberare la mente, dalle mie mille paranoie, almeno per un pomeriggio che passammo in giro a fare shopping, e mi costrinsero a comprare tantissima roba per me, oltre che per i bambini. Tornammo a casa verso le sette di sera, e dopo aver sistemato tutte le cose, e aver fatto mangiare e poi messo i bambini a letto, ci buttammo tutte e quattro sul divano del salone, stavamo ridendo e scherzando quando la porta si aprii e dall’ingresso comparse David con un enorme mazzo di rose rosse, non sapevo cosa dire o fare e ci pensò mia sorella al posto mio
“ oh mio Dio, cuore di ghiaccio ti ha portato delle rose “
“ oh, ma quanto sei carino “ continuò Cheyenne battendo le mani in un mini applauso
“ anche Chris me le porta sempre, o almeno lo faceva “ disse Giada iniziando a ridere seguita dalle altre
“ ehm ragazza, in realtà l’ho trovate fuori alla porta “ il silenzio, ecco cosa seguì quella affermazione, ma venne spezzato dalle mie risate, come mi ero solo potuto passare per la testa che erano da parte di David? Mi alzai e gli andai incontro, presi il mazzo di rose e cercai il bigliettino
“ se non sono di ice-man qui presente, chi te le manda? “     
Trovai il bigliettino e lo lessi, ma appena arrivai alla fine, sentii le forze lasciare il mio corpo, non poteva essere lui, non di nuovo, mi poggiai con la mano libera al muro
“ Kath, stai bene? “ mi chiese David avvicinandosi a me,

senza rispondere andai in cucina e buttai le rose nel cestino per poi schiacciarle con il piede
“ dammi quel bigliettino “ Cheyenne mi si avvicinò e mi tolse il foglietto di carta dalle mani, quando finì di leggerlo, si volto verso le altre e disse “ è tornato “ si voltarono verso di me e si avvicinarono abbracciandomi e sussurrandomi parole do conforto, non poteva essere, in quel momento non ero lì e i suoi, le voci, mi sembravano così distanti
“ si può sapere di chi cazzo parlate! “ urlò David sbattendo i pugni sul tavolo lasciandoci tutte impietrite, nello stesso momento dalla radiolina sentii i bambini piangere, scrollai la testa e mi ripresi
“ vi dispiace se ci vediamo domani? “ chiesi io alle mie amiche, loro annuirono e dopo un veloce saluto salii di sopra e cercai di calmare Hope e Aaron, neanche mi accorsi di piangere finché non sentii una mano sulla mia spalle e la voce di David, poi le sue braccia mi avvolsero, e mi sentii di nuovo al sicuro

“ dammi i bambini, ci penso io, tu siediti “
E così feci, mi raggomitolai sulla poltrona e chiusi gli occhi, tentati con tutte le mie forze di scacciare quei ricordi così dolorosi e quel viso che mi aveva fatto tutto ciò, ma risultò quasi impossibile, cercai di rilassarmi e mi addormentai. Mi sveglia sdraiata sul mio letto, con la testa sopra il petto di David, che nel frattempo mi toccava distrattamente i capelli, mentre parlava al telefono
“ voglio un nome, subito... non mi interessa... me ne frego di quello che dice il procuratore...ti ho detto che devi trovarmi quel cazzo di nome “ alzai la testa e lo guardai, era al telefono e camminava nervoso per tutta la stanza

accorgendosi che ero sveglia congedò la persona con cui stava parlando e mi sorrise “ hey, ti senti meglio? “
“ si, diciamo così e a proposito mi dispiace di essere crollata in quel modo, i bambini stanno bene vero? “
“ certo, non è successo niente Kath non devi scusarti. Vuoi dirmi cosa è successo? “

Mi tirai su così da sedermi accanto a David, non volevo però rompere il contatto con lui, cosi mi rannicchiai al suo fianco, dove mi sentivo protetta
“ ho perso la verginità a diciassette anni, e non per mio volere, stavo con questo ragazzo da un po’ e dopo una lunga litigata, mi ha costretto ad andare a letto con lui, l’ho lasciato appena ho potuto, ma dopo qualche giorno ero a casa da sola, non chiedermi come ma è entrato e mi ha picchiata, ringrazio Dio che mio zio Josh aveva dimenticato le sue chiavi a casa perché se non fosse per lui, non so’ neanche se fossi qui ora “
David mi strinse di più a se “ che fine ha fatto quel bastardo? “
“ era maggiorenne, l’hanno arrestato, ma a quanto pare è uscito “
“ posso leggere quel bigliettino per favore? “
io annui e lo estrassi dalla tasca dei jeans per porgerglielo, lui lo lesse e poi lo poggiò sul comodino
“ quello lo prendo io, farò qualsiasi cosa per proteggere te e i bambini chiaro? Domani porto quel pezzo di carta al distretto e ci penserò io da oggi in poi, devo farti solo un ultima domanda, mi serve qualche informazione su di lui, ricordi qualcosa? “
“ e come potrei dimenticarlo? “

 
  
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