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Autore: Ardis87    14/02/2005    3 recensioni
Vedremo i Bladebreakers in una grande avventura fantasy!!!!!è la mia 1° fanfiction...commentatela! è la storia di un sogno ad occhi aperti...
Genere: Avventura, Demenziale, Fantasy, Mistero, Romantico, Song-fic, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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AMARE E LOTTARE

(che titolo del cavolo...=__=  scusatemi ma non mi viene in mente niente di meglio...)

 

 

Questo è il quartultimo chap! è più che altro un intermezzo prima dell’avvenimento decisivo, che per ovvi motivi non potevo mettere subito “”^^

Ringrazio:

Mystika;  perchè è una grande e un’amica, nonchè il sostegno morale che non mi fa desistere dallo scrivere;

Kay; che ha commentato ^^ e scrive molto bene! Sono contenta che ti piaccia questa piccola ff...

 

Mi raccomando, non perdete i prossimi due chap, saranno cruciali! E già che ci siete, commentate!

 

-la storia-

 

I due erano ormai ufficialmente una coppia. Gli altri li prendevano un po’ in giro, ma erano contenti per loro.

Erano felici anche perchè la loro missione si avviava al termine: avevano scovato le tracce del grosso dell’esercito worrior, e avevano eliminato tutti gli altri gruppi più piccoli. Ormai solo quella schiera li separava dalla vittoria, che secondo Amy  era quasi certa : i loro incantesimi si erano perfezionati, avevano raggiunto un livello tecnico altissimo e una potenza smisurata.

Ora riuscivano a stancarsi di meno nel combattere. Ciononostante la loro allenatrice li esortava a non abbassare la guardia: in battaglia una sola distrazione può essere fatale.

I guerrieri rimasti erano alcune centinaia e qui stava il problema: dividerli in altri gruppi era impossibile, specie ora che c’era il terrore a tenerli uniti.  Come potevano fare a scontrarsi contro tanti guerrieri in una volta sola? Erano sì migliorati al punto da poter rischiare lo scontro diretto, ma ciò rappresentava comunque un pericolo più grande di tutti quelli corsi fino a quel momento.

Ad ogni scontro venivano feriti, più o meno gravemente. I poteri guaritori di ognuno di loro finora erano bastati, ma cosa sarebbe successo se,una volta sola, non fossero stati sufficienti? Tutti fingevano di non pensarci, ma in realtà erano preoccupati e volevano solo che quella guerra finisse il prima possibile.

Ardis e Kei sognavano un futuro insieme, anche se non se l’erano mai detto, e gli altri pensavano di trovare lavoro nell’ambito sportivo. Ognuno di loro rincorreva un sogno.

 

Stabilirono insieme di attaccare tutto l’esercito due giorni dopo all’alba. A turno uno di loro sarebbe rimasto fuori dalla battaglia e, quando gli altri fossero stati stanchi, avrebbe creato una barriera protettiva e avrebbe coperto loro la ritirata. Erano molto più veloci nella corsa dei Worrior, quindi con questo sistema erano sicuri di poter risolvere in modo veloce e indolore tutta la faccenda.

Durante il giorno spiarono i nemici. Cercavano di allontanarsi il più in fretta possibile, verso zone abitate, ma trovandosi in Siberia la faccenda presentava qualche problema...inoltre avevano organizzato turni di guardia, così che i blader non avevano potuto attaccarli nel sonno come avevano sperato.

Camminavano tutto il giorno, ammazzando loro stessi quelli fra loro che erano troppo deboli o stanchi per reggere il passo. Tutto ciò sarebbe sembrato orribile a un qualsiasi essere umano, se non avesse saputo che ogni membro di quel popolo crudele avrebbe fatto lo stesso anche al proprio figlio.

In mezzo a quella durezza l’amore fra Kei e Ardis risaltava ancora di più. Era un amore purissimo, ma non nel senso di “casto”...anzi, i due si desideravano ardentemente e, la sera prima della battaglia decisiva, poterono finalmente appagare il loro desiderio. I due si imboscarono (nel vero senso della parola! ; ) in un boschetto vicino al loro accampamento e lì, fra mille sospiri e carezze, si diedero l’uno all’altra con tutto il fuoco dell’amore che avevano in corpo.

 

Rei li aveva visti allontanarsi, ma aveva intuito e non si era intromesso, e ora rifletteva.

Erano abbastanza grandi e maturi per decidere del loro destino. Era sinceramente contento per loro...eppure era turbato. La loro storia non assomigliava minimamente a quelle che lui o altri avevano vissuto: a vederli, anzi, non sembravano neanche una coppia. Sembravano nello stesso tempo due compagni di squadra, due sposi, due migliori amici e due amanti. Il loro rapporto era...diverso, non era come quello che normalmente si stabilisce fra due persone innamorate. Non coinvolgeva solo l’attrazione fisica, nè l’affinità di carattere, nè la simpatia reciproca...c’era qualcos’altro che li rendeva perfetti l’una per l’altro...ma cosa?

Ormai non riusciva neanche a immaginarsi l’uno senza l’altra. Stavano assieme tutto il tempo, come se fossero diventati una cosa sola. Un po’ questo lo rattristava: avrebbe voluto anche lui trovare una persona che lo capisse così profondamente, che lo amasse così intensamente...sospirò, ripensando all’unica ragazza che avesse mai veramente amato....

 

Ardis si svegliò. Era ancora nuda, e aveva il viso affondato nei capelli di Kei, che si era messo sotto di lei per non schiacciarla. Lui dormiva profondamente e al chiaro di luna i suoi lineamenti perfetti sembravano ancora più belli....il suo respiro era così calmo e regolare, e le sue braccia erano ancora avvolte attorno alla sua vita e alle sue spalle, in un gesto affettuoso e protettivo.

I loro corpi erano quanto più possibile a contatto e si trasmettevano il loro calore, che diventava uno solo...

alla ragazza venne quasi da piangere per la dolcezza di cui aveva pieno il cuore. Due piccole lacrime le solcarono le guance, ma lei subito le asciugò e continuò ad osservare il suo amato. Lo faceva ormai da mesi, eppure non se ne stancava mai. Quanto lo amava...avrebbe dato tutto per lui...

Sarebbe rimasta per sempre con lui. Al suo mondo, ormai, pensava sempre meno. E aveva preso la sua decisione: avrebbe trascorso il resto della sua vita a Esphenora.

Le dispiaceva per la sua famiglia e i suoi amici, ma sentiva che il suo posto era lì: con l’Aquila Bianca, la sua amica inseparabile grazie a cui aveva potuto realizzare tutti i suoi sogni (essere una combattente, usare la magia, maneggire la spada...le tre cose che aveva sempre desiderato...) ; con Kei, il ragazzo che amava; e con Amy, che per lei era come una sorella maggiore, con Takao, il simpatico imbranato, con Rei, il riflessivo e inquieto, con Max, l’allegro e dolce...li sentiva come veri amici,si fidava ciecamente di loro... Cos’avrebbe mai potuto desiderare di più dalla vita?

Sorridendo si strinse ancora di più a Kei e si riaddormentò beata.

Non fece caso alla voce interiore che la chiamava disperatamente per avvertirla...

 

Il giorno dopo, poco prima dell’alba, tutti si alzarono e sbrigarono gli ultimi preparativi. Affilarono le lame, casomai ce ne fosse stato bisogno, e indossarono le armature che avevano riparato il giorno prima.

Si rilassarono e si guardarono sorridenti: quello era l’ultimo sforzo, erano sicuri di farcela.

Arrivarono silenziosamente alle spalle del nemico. Takao si schiarì la voce.

- Eh-ehm...amici! Ho qualcosa da dirvi!-

- Takao, niente cazzate di prima mattina!-replicò Kei alzando gli occhi al cielo,fingendosi esasperato.

-Kei, non mi pare che tu abbia ragione di essere scorbutico...-ribattè maliziosamente il giapponese.

-Comunque... ALL’ ATTACCO!!!!!-

-Questo dovevo dirlo io!- si lamentò Amy.

-Su,sai com’è... mania di protagonismo e di fare il capo...i soliti malanni del nostro Takao!-la consolò Rei.

Poi tutti gli corsero dietro dando inizio alla battaglia.

Squartare, bruciare, scagliare, uccidere...la lotta iniziò come sempre.

Gli incantesimi prodotti erano sempre più forti e si abbattevano senza tregua sui Worrior che urlavano rabbiosi. Ogni tanto uno dei blader veniva ferito lievemente, e allora un compagno gli faceva barriera intorno e lo curava.

Nonostante la spropositata inferiorità numerica, comunque, i blader stavano avendo nettamente la meglio.

C’era però qualcosa che non quadrava...i nemici perdevano guerrieri su guerrieri, eppure non ricevevano rinforzi. Perchè? Loro erano sì spietati, ma non stupidi e sapevano che solo con un esercito unito potevano avere una piccola speranza. Dov’erano allora tutti gli altri?

A un certo punto, dopo averne uccisi almeno due centinaia, i blader notarono una bassa rupe che nascondeva uno stretto passaggio a un’altra zona piana. Dopo aver eliminato i nemici rimanenti, i nostri constatarono che, siccome le tracce portavano là, il grosso dell’esercito doveva trovarsi al di là.

Tutto aveva l’aria di un’imboscata. Capivano che i nemici puntavano ormai tutto sull’astuzia per vincere.

Dopo aver preso tutte le precauzioni possibili, scesero la rupe e entrarono nel passaggio, mentre Takao e Max coprivano loro le spalle. Dominava un silenzio irreale...strano, perchè solitamente niente era più rumoroso di un gruppo di Worrior.

Ma la vera sorpresa fu che non successe niente. Non c’era neanche una trappola, anche se il luogo sarebbe stato ottimo. Non c’erano guerrieri nascosti, nè sulla rupe nè sulle pareti del passaggio.

Il gruppo si riunì, attraversarono il passaggio, che scendeva sottoterra e poi risaliva, convinti di trovare il nemico dall’altra parte che li aspettava...

e quando risalirono rimasero di sasso.

Dove avrebbe dovuto trovarsi il grosso dell’esercito nemico ... c’erano solo immense file di cadaveri worrior.

 

  
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