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Autore: _sesshomary    25/03/2015    2 recensioni
E se Kikyo e Kagome fossero entrambe vive? Inuyasha oltre ad affrontare il cattivo dovrà affrontare i suoi sentimenti.
Alcuni personaggi cercherò di mantenerli come nella storia reale, mentre altri vorrei provare a cambiarli anche fisicamente. Chissà se riesce bene. Spero di avervi incuriositi. Se vi va leggetela, e se non vi piace ditemi cosa non va e cercherò di migliorare.
CITAZIONE DAL CAPITOLO 17:
"Da un lato avrebbe voluto essere centinaia di anni avanti nel tempo per poter stare con Kagome dall’altro invece sentiva il peso della promessa fatta a Kikyo che lo manteneva con i piedi saldi in questa epoca."
Genere: Azione, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Una giovane ragazza stava tornando da scuola aveva lunghi capelli neri e gli occhi di un bel marrone, sembravano di cioccolata. I lineamenti del viso erano delicati e aveva un fisico asciutto con una linea perfetta. Stava attraversando il cortile davanti casa sua, un vecchio tempio shintoista. Alla sua destra c’era un albero millenario, il dio albero, e alla sua sinistra, all’aria aperta un vecchissimo pozzo.

Ad un tratto sentì un grosso rumore provenire dal pozzo *, si avvicinò ma non vide nulla. Si avviò così verso casa dimenticando il rumore appena sentito. Entrata in casa trovò sua madre in cucina intenta a preparare il pranzo, si avvicinò a lei
–Posso aiutarti mamma?- le disse con voce dolce. –Certamente tesoro- Rispose lei con altrettanta dolcezza. Apparecchiarono la tavola e chiamarono il fratello e il nonno per pranzare.

Quando furono tutti seduti a tavola il nonno prese la parola – Sapete ragazzi miei, si dice che un tempo, proprio qui dove c'è adesso il nostro tempio, viveva una bellissima sacerdotessa che possedeva una sfera, chiamata sfera dei quattro spiriti, ma è stata costretta a distruggerla perché la potenza della sfera non faceva altro che provocarle problemi…-

Il nonno però fu interrotto da sua nipote -Nonno, ci hai già raccontato molte volte questa storia, poi ci mostri le sfere che vendi al tempio e ne regali una a me e una a Sota, ormai ne abbiamo collezionato a decine, non ti sembra di esagerare?-  disse la giovane annoiata da questa storia – Alcune sfere ho dovuto regalarle alle mie amiche, ne avevo troppe- Continuò.

Il nonno però non demorde –Kagome cara, dovresti sapere che possedere le mie sfere non ha lo stesso effetto della sfera della leggenda, le mie sfere sono dei porta fortuna-

-Papà, Kagome ha ragione, non dovresti esagerare con questa storia, entrambi hanno almeno una delle tue sfere stai tranquillo, e adesso finiamo di mangiare- lo interruppe la figlia. E il povero nonno riprese a mangiare in silenzio.

Appena finito di mangiare Kagome corse via in cortile e si sedette sul bordo del pozzo. Dopo pochi minuti sentì qualcosa che la attraeva verso il fondo, ma non ci fece molto caso, l’intensità dell’attrazione si faceva sempre più forte fin quando lei non perse l’equilibrio e cadde nel pozzo.

Si aspettava di cadere a terra con forza invece si sentì sollevare da una profonda luce blu. Intorno a lei riuscì a vedere pezzi di un cadavere che cadevano con lei, fino a che non venne adagiata lentamente sul fondo del pozzo.
E adesso come avrebbe fatto a risalire?
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Il giorno dopo l’incontro con il demone Inuyasha era andato a trovare Kikyo che aveva riaperto gli occhi all’alba di quella giornata, ma era però ancora sdraiata sul futon, non aveva ripreso le forze per rialzarsi.

-Grazie Inuyasha- sussurrò la sacerdotessa. La sorellina le aveva raccontato tutto quello che le era successo appena si era svegliata.

-Non ho fatto nulla- Rispose il mezzo demone mentre distoglieva gli occhi da quelli della sacerdotessa.

-Sorella Kikyo è il momento del cambio delle bende- disse allegra Kaede -credo che Inuyasha debba uscire- Il mezzo demone non si fece ripetere quelle parole e uscì. Era felice di aver rivisto i suoi occhi aperti.

La piccola Kaede tolse le vecchie bende alla sorella e iniziò a lavarla con panno imbevuto d’acqua. Quando ebbe finito iniziò a spalmarle sul torace l’unguento che le era stato dato con una delicatezza infinita.

-Senti molto dolore sorella?-

-No Kaede, riesco a sopportarlo se resto sdraiata, più tardi però riproverò ad alzarmi- Kikyo non riusciva a stare immobile senza far nulla.

-Sorella, ma non sei ancora guarita, sentirai molto dolore– disse Kaede mentre finiva di fasciarla e di rivestirla.

-Tranquilla mi aiuterai tu, e potremmo chiedere anche ad Inuyasha di sostenermi- Kaede annui e rimase seduta in silenzio. Pochi minuti dopo si alzò e si mise a preparare l’infuso per la sorella.

Inuyasha era sull’erba appena fuori dalla capanna e guardava il cielo, pensava a quella donna e al modo in cui si erano conosciuti.

Flashback:
Inuyasha era accasciato sul manto erboso, ferito gravemente dopo un lungo combattimento con un demone che era fortunatamente riuscito ad uccidere. Si sentiva a pezzi e non riusciva a muoversi, si era sforzato troppo per uccidere quel demone. Mentre cercava di riposare sentì dei passi avvicinarsi, non sembrava un demone, erano passi lenti e delicati, come quelli di una donna. Dopo pochi minuti si trovo davanti una donna stupenda, dai capelli e gli occhi scuri che facevano un bellissimo contrasto con la sua candida pelle.

-Hai bisogno d’aiuto mezzo demone?- gli disse appena lo vide

-Tsk, io non ho bisogno d’aiuto, non sono un semplice umano, tra qualche giorno sarò completamente guarito- rispose lui con un tono irritato per essersi sentito chiamare mezzo demone.

- Va bene, allora ritorno sui miei passi- gli rispose la donna.

Da quel momento lui non era riuscito a dimenticare quella donna. Così dopo essersi ripreso decise di cercarla e la trovò. Le si era avvicinato e lei lo guardava tranquilla -Ci rincontriamo– gli disse, mentre lui distoglieva lo sguardo dal suo. –Come mai da queste parti mezzo de…- Non riuscì a concludere la parola poiché Inuyasha era scappato via. Non riusciva a capire il comportamento strano del mezzo demone, ma non se ne curò molto e rientrò nella sua capanna.

Il mezzo demone non voleva però allontanarsi troppo da lei, era rimasto affascinato perché lei non aveva mai avuto paura di lui, così rimase sull’albero millenario lì vicino ad osservarla.

Un giorno la donna era uscita in cerca di erbe e lui decise di seguirla, lei se ne accorse subito e dopo un po’ che lo sentiva dietro di lei gli disse –Come ti chiami?-

-Inuyasha- rispose lui senza pensare. E continuò a seguirla fino a che non ebbe finito il suo giro.

-Io sono Kikyo, ci si vede- gli disse prima di rientrare in casa.

Da quel momento la sua casa era diventata l’albero millenario e quando poteva seguiva sempre quella donna.


Fu scosso da quei ricordi da un rumore di passi, era Kaede che correva verso di lui. Si fermò di colpo –Mia sorella vuole il tuo aiuto, le piacerebbe alzarsi, ma io da sola non riesco ad aiutarla- il mezzo demone senza proferire parola si alzò e si diresse verso la capanna.

-Inuyasha mi aiuteresti ad alzarmi? Non ho più voglia di stare immobile- lui in silenzio si avvicinò a lei, con delicatezza la mise seduta, le passo il suo braccio sotto il suo e la tirò su lentamente.

La donna al suo abbraccio si senti percorrere da un brivido. Non erano mai stati così vicini, ma la vicinanza era piacevole, nonostante sentisse dei dolori per le ferite che aveva.

Si incamminarono lentamente e si avvicinarono al pozzo mangia ossa. La fece sedere con la schiena poggiata al pozzo e lui si affiancò a lei.
-Sai Inuyasha, è molto piacevole stare in tua compagnia, sei molto gentile ad aiutarmi a riprendermi, mia sorella da sola non sarebbe in grado di fare quello che stai facendo tu-

-Io non ho nessun problema ad aiutarti, anzì mi dispiace di essere fuggito via quel giorno, probabilmente se non lo avessi fatto tu staresti bene-
-Inuyasha io sto bene grazie a te- disse la donna guardandolo nei due bellissimi occhi dorati

-Non è vero, tu stai male per colpa mia, quindi da adesso prometto che ti proteggerò sempre, non voglio che ti accada nulla di male- non abbassò lo sguardo, ma lo incatenò a quegli occhi scuri. I loro visi si facevano sempre più vicini quando sentirono delle urla provenire dal pozzo.

-Mamma, Sota, Nonno, aiutatemi a risalire. Maledizione sono caduta qui dentro come una stupida. Aiutatemi vi prego non riesco a risalire-
Inuyasha immediatamente si alzò e guardò nel pozzo –Chi è la?- urlò.

-Chi sei? Mi aiuteresti ad uscire?-

Il mezzo demone guardà Kikyo, che gli fece un cenno con la testa. Si butto giù nel pozzo prese la ragazza in braccio e la portò su. Quando fu fuori la ragazza si guardò intorno spaesata – Ma… ma… dove sono??-

-Nel villaggio Musashi, chi sei?- le disse Kikyo con voce tranquilla.

-Non siamo a Tokyo?- la ragazza era ancora più spaesata e non sapeva cosa fare. Fissò con occhi sgranati il mezzo demone che dopo averla lasciata scendere dalle sua braccia era rimasto fermo davanti a lei, aveva degli occhi magnetici. Quando i loro sguardi si incrociarono, lei si mise a guardare altro e arrossì.

-Cara ragazza qui non esiste nessuna Tokyo, vieni dentro la mia capanna che ti do qualcosa da bere e cerchiamo di capire qualcosa in più- continuò Kikyo.

-La ringrazio, ma vorrei tornare a casa- rispose la ragazza e si avviò verso il bosco alla ricerca della sua famiglia. Inuyasha così si avvicinò a Kikyo, la prese e la riportò dentro la capanna. Era ora di cenare.

La ragazza girovagava per il bosco. Era stata proprio una stupida, si era sempre seduta alle estremità del pozzo, ma non era mai caduta dentro, quel giorno invece aveva sentito come qualcosa che la attraeva all’interno ed aveva perso l’equilibrio. E ora si ritrovava chissà in quale parte del mondo.



°°°°°°°°°°
Angolo dell'autrice:
Salve a tutti, probabilmente essendo all'inizio della storia ho una buona ispirazione e oggi sono riuscita a scrivere tranquillamente questo capitolo. 

* Il tonfo sentito è il demone che è riuscito ad attraversare il pozzo grazie alla sfera nel corpo di Kagome che lo aveva come attratto a se visto che lei in quel momento si trovava vicino al pozzo.

La parte scritta in blu è un flashback di Inuyasha. 
Vorrei ringraziare SarahKagome e Maria76 per le loro recensioni nel primo capitolo e nel prologo. E voglio ringraziare anche chi ha deciso di seguire la mia storia, e chi la legge soltanto.
Spero vivamente vi possa piacere.
   
 
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