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Autore: Chichi Zaoldyeck    25/03/2015    3 recensioni
Gon decide di iscriversi a Facebook per trovare qualcuno con cui scambiare due parole, la sua ultima storia d'amore è stata molto deludente e grazie ai suoi amici Kurapika e Leorio ha ritrovato la forza di andare avanti e di ricominciare... Non sa che troverà molto di più! Buona lettura! QUESTA STORIA È VECCHIA, L'AVEVO FINITA NEL 2016, L'ULTIMO CAPITOLO L'AVEVO ELIMINATO PER SBAGLIO E HO DOVUTO RIMETTERLO :"")
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Gon Freecss, Killua Zaoldyeck, Kurapika, Leorio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Allora? Che aspetti a raccontarci ? Perché era ancora a casa tua stamattina? Non avete fatto niente? Lui non ti... - 
- Kurapika calma! Non ti ho mai visto così agitato, se mi fai parlare vi racconterò tutto - disse Gon interrompendo Kurapika, poi cominciò a raccontare. 
- Allora, ieri a pranzo abbiamo parlato del più e del meno, per conoscerci un po' meglio, e abbiamo parlato di un ipotetica relazione e lui mi voleva conoscere appunto perché gli sono sembrato diverso dagli altri e lui vorrebbe fare le cose seriamente con me se ce ne sarà la possibilità, e io una gliela voglio dare, ieri sera l'ho invitato a casa per un po' di compagnia, so che magari poteva essere una mossa azzardata magari era un serial killer (nda: ci hai preso in pieno Gon ahahah) e voleva farmi fuori ma il mio istinto mi ha suggerito che non c'era da aver paura e infatti così è stato, così siamo arrivati davanti casa mia e... - fece una lunga pausa facendo morire i due dalla curiosità. 
- E cosa? ti è saltato addosso? Ha cercato di colpirti? Di farti del male? - chiese Kurapika in preda al panico come se fosse sua madre. 
- Kurapika stai calmo e lascia finire di parlare Gon. - disse Leorio con tono pacato. 
- Grazie Leorio, insomma per farla breve... ecco lui... cioè noi... o insomma ci siamo baciati!... - 

I due rimasero a bocca aperta increduli davanti alle parole dell'amico. Baciati, si erano baciati, si conoscevano da appena due giorni e si erano già baciati, ok che a Gon faceva bene uscire con altri ragazzi e questo Killua deve averlo proprio stregato, aveva raccontato che avevano parecchie cose in comune e che avevano un feeling abbastanza intenso però secondo loro baciarsi il giorno stesso che si erano conosciuti dal vivo non gli sembrava molto giusto, più che altro per quello che aveva passato Gon pensarono che si era buttato un po' troppo in fretta ma rispettarono la sua scelta. 

- Gon, noi siamo contenti che tu abbia trovato un ragazzo con cui vai così d'accordo, però ti vogliamo ricordare di tenere gli occhi aperti e di stare attento, ti vogliamo molto bene e siamo diventati molto più protettivi nei tuoi confronti, e non perché sei il più piccolo tra noi ma perché ti abbiamo visto soffrire veramente tanto e non vogliamo che ti succeda di nuovo lo stesso. - disse Leorio con voce calma e sincera. 
- Tranquillo Leorio, vi ringrazio per essermi stati accanto nei miei momenti più difficili, ma ora finalmente la mia testa è a posto, ho lasciato alle spalle tutto il mio passato per poter riuscire a crearmi di nuovo un presente e voler crearmi un futuro con qualcun altro che mi ami veramente, so di chi posso e non posso fidarmi e sento che di Killua potrei fidarmi anche se la sua famiglia è abbastanza strana. - 
- Hai conosciuto la sua famiglia? - chiese Kurapika. 
- No, e che prima di venire qui stavo chiudendo il cancelletto di casa mia e ho visto Killua sul suo tetto che parlava con una donna, penso che fosse sua madre e lui gli urlava cose tipo " siete tutti ossessivi con me" " dovete lasciarmi vivere la mia vita" e sua madre gli ribatteva con " dobbiamo sapere con chi esci, se fossero persone cattive pronte a farti del male?" e lui ha detto una frase che mi ha lasciato un po' perplesso: " NO! Voi non dovete assolutamente conoscere le persone con cui esco visto che finisce sempre male per loro." - disse Gon gesticolando con le mani. 
- Uhm devo dire che non ha proprio una famiglia modello da quel che ho capito, e quella frase li non mi piace per niente. - disse Kurapika con un velo di preoccupazione nella voce. 
- Vorrei parlargliene ma non voglio che pensi che sia un impiccione e sia stato li apposta ad ascoltarli. - disse Gon con un velo di tristezza in volto. 
- Ora non pensarci, mangiamo qualcosa e domani mattina penserai a che fare, ora siamo solo noi ed è una vita che non facevamo un uscita a tre e ho voglia di divertirci un po' come ai vecchi tempi! - disse Leorio per sdrammatizzare un po' la situazione. 
- Va bene ragazzi però se non vi dispiace dopo la cena vorrei tornare a casa. - 
- Uhm e va bene, tanto lo sappiamo che sei preoccupato per lui e vuoi andare a vedere come sta! - disse Kurapika sorridendogli. 
- Non vi si può nascondere nulla! Siete fantastici, prometto che la prossima uscita c'e ne andremo in giro come ai vecchi tempi! - 
- E magari la prossima uscita sarà a quattro! - disse Leorio facendo l'occhiolino a Gon. 

I tre finirono la cena tra chiacchere e risate. Non passavano una serata così da molto tempo, un po' perché Gon si sentiva sempre il terzo incomodo e non era proprio in vena di uscire con una coppia anche se sapeva benissimo che Kurapika e Leorio lo rispettavano e non avrebbero mai fatto cose sdolcinate davanti a lui in quel suo momento di fragilità, però ora che era entrato Killua nella sua vita si sentiva tutto scombussolato, tutte le emozioni si contrastavano, sentiva che più avanti avrebbero potuto fare davvero uscite a quattro se tra di loro fosse andato tutto bene, un po' perché sapeva che dopo la scuola i due amici andavano a fare dei lavoretti e avevano solo la sera per stare un po' tra di loro ma il più delle volte erano quasi sempre stanchi morti e dovevano anche studiare per il giorno dopo quindi di tempo per stare tranquilli ne avevano ben poco, a volte pure nei week-end non riuscivano a stare molto insieme perché o uno o l'altro doveva fare ore extra a lavoro. Uscirono dal ristorante e presero al volo l'ultimo autobus visto che vivevano in periferia e i negozi ristoranti e tutte le comodità erano in pieno centro della città gli autobus passavano poco e nulla, giusto qualcuno nella mattina e al pomeriggio, la sera se andava bene ne passavano due se no se perdevi il primo dovevi fartela a piedi. Dopo molte fermate finalmente scesero dal mezzo e percorsero il viale che portava alle loro case, i primi a fermarsi furono i due amici, si salutarono affettuosamente per poi vedere Gon allontanarsi ma non più di tanto per raggiungere casa sua. Aprì il cancelletto di casa e lo richiuse, salì le scale ma si sentiva strano, sentiva un aura pesante nell'aria e in un primo momento pensò subito a Hisoka ma il pensiero si scacciò via dalla mente appena si sentì toccare il braccio, con uno scatto prese quello che pareva essere un nemico e lo buttò a terra pronto per tirargli un pugno ma appena vide il volto dell'individuo si bloccò. 

- Ahia Gon! si saluta così l'amico che ti ha aspettato sul tetto di casa per tutta la serata?! - disse Killua con il volto triste e sconsolato, forse perché era ancora arrabbiato per la discussione avvenuta prima con la madre. 
- Scusami Killua!! Non avrei mai immaginato che fossi tu, come mai mi hai aspettato tutta la sera? - Ma Killua non rispose, il suo volto si rigò di lacrime, non riuscì a trattenersi e scoppiò in un pianto fortissimo quando sentì che Gon lo stava abbracciando ricambiando con una stretta più forte e entrarono in casa, magari Killua si sarebbe aperto un po' di più e avrebbe potuto aiutarlo. 
- La mia famiglia mi odia, si aspettano grandi cose da me, voti massimi, nello sport devo essere il numero uno, devo diventare un hunter professionista in poco tempo, devo comportarmi come vogliono loro, non devo avere nessun altro tipo di amicizie o peggio ancora relazioni. Ora ti dirò una cosa che ha fatto scappare tutti quelli che prima erano miei amici, la mia famiglia è nota perché siamo dei famosi assassini, almeno loro lo sono, vogliono che diventi come loro ma io non lo voglio, voglio poter vivere come un ragazzo normale e avere la licenza non per uccidere ma per esplorare tutti i luoghi di questo mondo. Se sgarro vengo frustrato da mio fratello e tenuto nei sotterranei per due giorni. Ogni tanto mio padre riesce a farli ragionare e a lasciarmi in pace ma come hai visto tu stesso non si riesce più di tanto. - disse Killua tra un singhiozzo e l'altro. 
Si era lasciato andare completamente con Gon, sentiva dentro lui che doveva dirlo, doveva sfogarsi con qualcuno su cui poteva contare e fidarsi e sapeva che quel qualcuno era proprio il ragazzo moro davanti a lui con quei occhioni pieno di dolcezza che lo osservavano mentre gli stringeva le mani. 

- Hey, la vita è la tua e loro non possono imprigionarti per sempre, anche se loro vogliono che tu diventi un assassino se il tuo desiderio non è diventarlo io non ho problemi, ma con questo non voglio dire che se tu volessi diventare un assassino io ti lascerei, certo non ne sarei entusiasta ma rispetterei la tua scelta, ma solo se la fai a fin di bene e non uccidi persone innocenti, devi cercare di ribellarti insieme all'aiuto di tuo padre e anche al mio s---. 
- Gon non riuscì a finire la frase che Killua gli tappò la bocca. 
- NO! tu non devi assolutamente entrare in questa cosa, non dovrai mai conoscere nessun membro della mia famiglia e io farò di tutto affinché loro non ti conoscano e capiscano che abbiamo qualcosa in comune. - 
- Ma perché? Io voglio aiutarti e mi fa male vederti così... - 
- Perché si. E' meglio per tutti. Ti prego, ti farò conoscere mio padre ma nessun altro perché so che di lui posso fidarmi e gli dispiace anche a lui come mi trattano. Ma per favore non farti mai vedere davanti casa mia o che abbiamo una conversazione al di fuori della scuola. Comunque, dovrei chiederti un favore, se stanotte posso passarla qui...- 
- E va bene, come ti ho detto rispetto le tue scelte, certo che puoi dormire qui! Scusami ma i tuoi ti vedono che vieni qui, di sicuro mi avranno già controllato. - - Finché non ti parlano e tu non li incroci andrà tutto bene. - 
- Ora capisco la frase che hai urlato a tua madre, Killua, sono loro che hanno fatto del male ai tuoi amici? - 
-.... Si... ma non li hanno uccisi perché glielo impedito, però gli hanno fatto molto male e ovviamente loro hanno smesso di parlarmi, giustamente. - 
- Dai non parliamone più, ora andiamo su di sopra a cambiarci e ad andare a letto a vedere un po' la tv - disse Gon porgendogli la mano per salire su in camera. 
- Grazie Gon... - disse Killua arrossendo. 
- Figurati - disse Gon porgendogli un delicato bacio sulle labbra. 

Un bacio che divenne lungo, le mani sui fianchi e i corpi che si avvicinarono sempre di più, poi si staccarono e andarono su di sopra per cambiarsi. Gon prese dal suo armadio un pigiama viola chiaro per il suo ospite. 
- Per cambiarti vai pure in bagno, io mi cambio di qua e sistemo il letto - disse Gon indicandogli la porta del bagno. 
- Va bene... non so proprio come ringraziarti, mi stai facendo un grossissimo favore. - e scomparì dietro la porta del bagno. 

Dopo una decina di minuti uscì dal bagno con il pigiama prestatogli dall'amico, stava proprio divinamente. - Eccoti! dai vieni che stanno facendo un film comico così ci facciamo due risate! - disse Gon facendogli cenno di venire sul letto. 

- Eccomi qua! - disse Killua balzando sul letto come un gatto e facendo scappare una risata a Gon. Finirono il film tra le risate per poi darsi la buonanotte. 

- Buonanotte Killua! - 
- Buonanotte Gon. - disse Killua afferrando il viso di Gon per stampargli un bacio sulle labbra, Gon ovviamente ricambiò. 

Ma Killua non lasciò staccare Gon, continuava a premere le sue labbra sulle sue, pian piano si mise sopra di lui e sbatté la lingua sulle sue labbra per farle schiudere e dargli il permesso, Gon le schiuse un po' e Killua infilò la lingua dentro e cominciarono a farle danzare insieme, ma quando sentì le mani di Killua andargli verso i pantaloni per sfilarglieli si accorse che stava esagerando e lo fermò subito. 

- Killua no! - gridò Gon, il volto leggermente pallido e spaventato. 
- Gon... tu mi piaci tantissimo... mi sto trattenendo più che posso... ma sei irresistibile... - 
- Allora la tua era solo una scusa per rimanere qui a dormire. - Gon cambiò faccia. 
- Assolutamente no! solo che è difficile starti accanto senza fare nulla, mi piaci un casino sia fisicamente che caratterialmente. - 
- Killua, anche tu mi piaci molto, ma... non me la sento per ora... - 
- Tranquillo, dovevo chiederti se te la sentivi, mi dispiace Gon... - il volto di Killua si rattristò. 
- Non preoccuparti! - disse Gon prendendogli il viso e baciandolo. 
- Scusami ancora, buonanotte! - disse Killua in fretta e furia e girandosi sul fianco senza far vedere quanto era diventato rosso in volto per averlo chiamato così. 
- Buonanotte Killua! - disse Gon girandosi dall'altra parte.


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Salve gente! Ho visto che questa storia sta avendo un discreto numero di visualizzazioni, vi voglio ricordare che fa sempre piacere ricevere recensioni, almeno a me danno la carica per andare sempre avanti con la storia perché è bello vedere i proprio lavori apprezzati da tanta gente, quindi ricordatevi che dire la vostra, sia in modo negativo, costruttivo, consigli, o positivo fa sempre piacere! Spero di leggere qualche recensione in più :3
   
 
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