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Autore: Kagome 95    25/03/2015    1 recensioni
Adesso è tutto diverso!
Kagome, Inuyasha , Sango, Miroku e Rin fanno parte di un gruppetto di ragazzi 17enni che frequentano il penultimo anno del liceo scientifico Seinan.
La protagonista, nonché unica narratrice di questa F.F., è Kagome che ci narrerà le varie vicende che accadranno. Posso già dirvi che la nostra eroina è la ragazza del nostro Inuyasha. Ma Cosa accadrà??
Chi è che entrerà a far parte delle loro vite sconvolgendo quello che sembrava essere perfetto??
Ma.... Se alla fine Kagome s'innamorasse di un altro? E chi sarebbe???
MIRACCOMANDO! Non perdetevi questa favolosa Saga ( o forse dovrei chiamarla trilogia) dove non mancheranno colpi di scena!
Spero di avervi incuriosito, vi lascio alla mia storia.
Un grande bacio a tutti voi e non scordatevi di lasciarmi qualche recensione Mi raccomando! Saluti dalla vostra Eriet ( Kagome 95)
Genere: Comico, Parodia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Sango, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'High School Loves'
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Story Notes:

ATTENZIONE: QUESTA FAN FICTION NON INTENDE IN ALCUN MODO ISTIGARE I LETTORI A FUMARE, USARE DROGHE, ASSUMERE CERTI TIPI DI ATTEGGIAMENTI O QUANT'ALTRO. NELLE VICENDE NARRATE RASSICURIAMO CHE NESSUN PERSONAGGIO è STATO MALTRATTATO DALL'AUTRICE ( fatta eccezione di Kikyo che non la sopporto...). QUALSIASI RIFERIMENTO A EVENTI, FATTI O PERSONE REALMENTE ESISTITE E' PURAMENTE CASUALE.
Saluti By Eriet



<‘Chissà che stanno facendo…’ pensai seduta in sala d’aspetto. ‘ed io che speravo, per una volta, che non sarebbe successo nulla ‘ sospirai chinando il capo il segno di sconfitta ripensando a quel che successe poche ore prima.
Fui trascinata dal fratello maggiore del mio ragazzo nella sala adibita allo judo.“ ecco ragazzi, vi presento un ex campione  mondiale, mio grande amico” iniziò a presentarlo il maestro entusiasta.” Alla tenera età di 15 anni ha frantumato tutti i titoli mondiali e tutt’ora è rimasto imbattuto!”  raccontò quel stano essere con occhi pieni d’ammirazione per quel demonio “ ma è anche un maestro in altre arti “ degli strani cuoricini aleggiavano intorno a quel ragazzotto tutto muscoli in modo così stupido. “ Sesshomaru Taisho-Sama” lo presentò ai bambini come fa con un fenomeno da baraccone.
“Cosa!?” sia io che mio fratello Souta chiedemmo increduli.’ M-ma perché anche lui' balbettai osservando quel piccolo monello dai capelli neri ' ha reagito in quel modo?’ guardai quel colosso in malo modo. Sesshomaru chiuse gli occhi ignorando quel commento. Odiavo quel suo comportamento pacato quanto la sua egocentricità. La cose che mi bruciava era che lo stava facendo solo per assaporare gli sguardi di ammirazione dei bambini! Era un MALEDETTO ODIOSO. Trattenni la rabbia aspettando una risposta con impazienza, dovevo capire come conosceva Souta a tutti i costi. 
Il ‘teppista’ riaprì i suoi occhi con aria annoiata.“ ragazzino” disse gelidamente osservando il mio fratellino che sbiancò tutto d’un colpo.
“ s-Si?” balbettò sudato portandosi addosso tutti i riflettori.
“ sarebbe lei, giusto?” chiese il suo interlocutore afferrandomi per il polso così da spingermi verso di se.
“ S-Sesshomaru, lasciami immediatamente!!” urlai cercando di liberarmi. Non aveva alcun diritto di trattarmi in quel modo. “ ti ho detto LASCIAMI!” lo spinsi e con violenza caddi con il fondo schiena per terra. Fece un male della malora.
“ V-voi la conoscete?” Chiese Souta tra i miei lamenti di dolore. “ S-Sorellona, t-tu conosci questo signore!?” esclamò entusiasta.
“ purtroppo” risposi ridendo nervosamente.
“scusa, ma che succede?” intervenne il maestro di Judo mentre i bambini guardarono il mio fratellino con eccitazione.
“ tks, alzati “ mi porse la mano Sesshomaru chinandosi verso di me.
“ non ho bisogno del tuo aiuto” scostai la sua mano con scarso tatto e mi rialzai a fatica.
“ ragazzina” soffiò acido quello stupido facendomi andare su tutte le furie.
“ sai che lo conosco anche io, sorellona?” i suoi occhi brillavano di luce propria ”se non fosse stato per lui non credo sarei qui adesso !“ sorrise sinceramente quello scemo di un bambino imitando le mie compagne all'uscita di scuola. A quanto sembrava anche Souta era finito nella sua rete… come un fesso....
“ probabilmente” accennò un sorriso quel bastardo dai capelli argentei avvicinandosi al piccolo credulone. “ eppure non è solo merito mio” affiancandolo, poggiò la mano destra sulla fronte di mio fratello “ è anche colpa della vostra ‘adorata mammina’ “   mi guardò come se volesse prendermi in giro.
Di colpo Souta arrossì “ i-io “ si girò chinandosi verso quel colosso d’un metro e novanta “ perdonatevi se vi ho mentito ma..” cercò di dire ma Sesshomaru lo interruppe scompigliandogli i capelli .
“ non devi” disse allontanando la sua possente mano dalla quella testolina piccola e rotondetta. “Se avessi avuto una sorella tanto apprensiva, anch’io avrei desiderato che lei fosse tale “ concluse quel pallone gonfiato sembrando quasi umano. Non avevo capito bene di cosa stessero parlassero, so solo che Souta lo ringraziò ed io mi sentii in imbarazzo. Non che mi importasse cosa facesse quel piccolo idiota di 10 anni ma era ridicolo che si comportasse in quel modo. Mi sentivo solo fuori posto. Senza troppi indugi iniziò la lezione e per volere del ‘Campione Supremo di Judo’ mi dovetti sedette accanto a lui così d' assistere alla lezione. Seduti in ginocchio, con alle nostre spalle verso il muro di legno, guardammo i piccoli imitare il maestro al meglio dello loro capacità.
“ si può sapere perché devo stare qui?” gli sussurrai all’orecchio sperando di non disturbare la lezione.
“ non ti piacciono i posti in prima fila?” mi guardò quel mostro con fare seducente.
“ mmmmhh” avvampai sentendomi una stupida. Non avrei dovuto parlare con lui.
“ allora?” sorrise l'ammaliatore prendendomi il mio mento tra 2 dita.
“ Mi fai solo venire il volta stomaco” mi sentii male, non potevo credere che si riferisse a se stesso.
“ c’è gente che pagherebbe solo per questo” mi lasciò infastidito “ lo sai, ragazzina? “ lo smacco fu un sonoro ceffone per la sua autostima.
“ povere disperate,” commentai io guardando alla mia sinistra divertita “ povero pallone gonfiato” lo guardai dritto negli occhi sperando di averlo fatto cadere da suo piedistallo. Sesshomaru inaspettatamente sorrise compiaciuto.
“ è il tuo ragazzo perfetto, dov’è?” si avvicinò nuovamente al mio viso con superbia, conosceva questo gioco meglio di me “ non l’ho visto da nessuna parte “ quel ghigno si allargò quando il mio disagio d'averlo nuovamente così vicino. Porta il mio viso verso al mia sinistra. Mi sentii morire dentro “Non ti ha ancora cercata, vero ?“ quel diavolo sussurrò al mio orecchio. Sentii qualcosa stringermi il petto, iniziò a bruciarmi il cuore. Rise quel maledetto di me “ come sospettavo “ soffiò tornando al suo posto come se avesse vinto qualcosa di inappagabile.  Non aveva idea di come diavolo sapesse che Inuyasha non mi avesse contatto. Non sembrò che stesse bleffando e di colpo capii. Era stato sicuramente quell'impiastro dalla bocca larga. “ è stato Souta!? “ esclamai senza accorgermene. “ non è vero ?!“ avevo le lacrime agli occhi per la profonda frustrazione che stavo patendo. Lui non poteva prendersi gioco di me in quel modo. Tutti si voltarono verso di me tranne il demonio dagli occhi d'oro. Mi sentii così ridicola. Capresi che forse era questo il suo unico intendo, prendermi in giro. Non avevo idea del perché mi odiasse talmente tanto, forse era tutto un trucco per vendicarsi del adorato suo fratellastro? oppure era per essermi immischiata nella sua vita? Sigillai i miei occhi avendo solo il desiderio di scappar via di lì.
“ Se riuscirai a battermi”all'improvviso il fratello maggiore di Inuyasha si alzò in piedi “ ti rivelerò come ho fatto” mi lanciò una sguardo pieno di sfida  “ che ne dici, ragazzina? “ si diresse verso il centro della sala mettendosi la mani in tasca.
“ C-Cosa!?” balbettai io incredula.” È come potrei batterti!?” gli urlai infastidita sperando fosse andato fuori di testa.
“ userò solo la mano destra” dichiarò quel buffone mentre tutti i bambini si disposero in una fila orizzontale dietro la sua persona tanto imponente.
“ Ma è una ragazza…." sentii dire alla mia sinistra " Sesshomaru vuoi davvero fare una cosa del genere?” preoccupato disse il maestro dagli occhi ceruli al suo beniamino.
“ Vuoi sfidarmi tu al suo posto?” scoccò una sguardo al suo interlocutore che immediatamente ritirò l’accusa pieno di terrore.“ Se muoverò un solo passo avrai vinto tu ” spiegò quel maledetto diavolo tentatore “ semplice, no?” chiuse i suoi occhi altezzosamente.
“Grrrr”scoppia dalla rabbia, Anche se era un dio nelle arti marziali non voleva dire che io fossi così tanto debole. “ vuoi forse prendermi in giro “ mi diressi a passo spedito verso di lui.
“ assolutamente” rispose il fratello maggiore di Inuyasha senza schiudere gli occhi. " ma se vincerò io.." proseguì ma intervenii
“ Ti faccio vedere io pallone gonfiato!” tentai di dargli un pugno ma lui me lo bloccò.
“ Tks" soffiò seccato "è quella la chiami forza?” domandò mentre io indietreggiai per l'orrore, non credevo fosse così agile .
“ sta zitto!!” ero fuori di me e senza accorgermene tentai ripetutamente di colpirlo. Qualsiasi cosa facessi era troppo potente. I bambini esultava e Souta ovviamente faceva il tifo per me. Ad un certo punto blocco entrambe le mie mani con una sola mano.
“ troppo lenta “ mi allontanò appena ma nel modo di arretrare misi un piede in fallo.
“i-io..” dissi spettando di cadere al suolo ma lui mi chiamò per nome bloccando la mia caduta. Mi ritrovai sul suo petto, il suo braccio era intorno alla mia vita e i miei capelli tutti scompigliati mi coprivano la vista. Un sussulto generale fece stupire i presenti.
“state bene?” chiese quel bastardo con la massima gentilezza aggiustando i capelli.
“ si, lasciami” supplicai mentre il mio intero corpo iniziò tremare inspiegabilmente. Sentendomi soffocare dalla sua presenza, lo spinsi via così da rialzarmi in piedi. Odiavo sentirlo così vicino a me.
“ dichiaro Kagome Higurashi vincitrice dell’incontro!” esclamò il maestro entusiasta. Fui più confusa che persuasa dall’idea d’essere io la vincitrice.
“ Dovevo aspettarmelo” soffiò Sesshomaru infastidito “ non credevo fossi così intelligente” mi diede la spalle.” e subdola” concluse acidamente mentre gli altri mi acclamavano.
“ fermo!” lo presi per il braccio “credi sul serio che possa fatto apposta!?” cercai conferma nei suoi occhi privi di sentimento.” Avresti potuto lasciami cadere” conclusi infastidita non riuscendo a vedere le sue iridi d'orate. Mi dava tremendamente fastidio quella situazione.
“ Forse il tuo bastardino l’avrebbe permesso “ disse con inumana fermezza. “ma io no.” Terminò serio più che mai. Non riuscii a capire se l’avessi dovuto prendere come complimento o meno. Be...La sua spiegazione alla fine per la sua affermazione precedente? Aveva tirato ad indovinare.... GIà! Mi raccontò che conosceva bene il suo adorato fratellino e che sicuramente non mi aveva risposto perché aveva un avversione verso il cellulare. Non ci credetti più di tanto però me lo feci bastare, non avevo voglio di ricadere in uno dei suoi monodrammi. Infine, grazie alla mia “ vittoria”, (diciamo così)  dimostrai ai bambini che nessun avversario è troppo forte se si usa l’intelletto ( anche se era stata solo fortuna...).  Conclusa la lezione il Campione dagli abiti scuri mi disse che avrebbe pensato stesso a mio fratello. Quel piccolo stupido lo prese subito per mano così da trascinarlo con se nello spogliatoio così da non permettermi d'obbiettare...

Sospirai annoiata guardando l’orario del mio cellulare a libro. Si erano già fatte le sei.
“ eccoci!!” finalmente usci Souta dalla porta di legno. “ sorellona!” corse entusiasta verso di me e notai che non avesse con se la borsa che gli avevo prestato.
“ ehi “ risposi per vedere dietro di lui Sesshomaru con sulla spalla destra quello che stavo cercando. Avevo voglio di sgozzare quel piccolo impiastro. Anche se era gentile non doveva assolutamente approfittarsene in quel modo. 
Quando incrociai i suoi occhi splendenti, però, udii il suono di un campanellino echeggiare per tutta la stanza. Inspiegabilmente sentii alzarsi una brezza. Il vento mi investi ed un brivido percosse la mia schiena come un lampo in ciel sereno.
“ grazie, signor Sesshomaru” sghignazzò il piccolo furbetto facendomi tornare alla realtà.
“ non devi” il colosso poggiò davanti a me l’oggetto. Sentii qualcuno lamentarsi che una delle finestrella che si era aperta all’ improvviso . “Kagome, stai bene?” mi chiese avvicinandosi a me quell’ impiccione statuario.
“ si!” esclamai prendendo quella stupida borsa rossa e nera. “ dobbiamo andare, quindi!!”  agii d’impulso e senza pensare mi voltai.
“ Attenta!” mi avvisò Sesshomaru afferrandomi il polso.
“ ti ho detto che non devi toccarmi!!” urlai con tutto il fiato che avevo in gola. Tirai in dietro la mano con ira e mi voltai. D’avanti a me spuntò una ragazza con un vassoio pieni di roba. Inevitabilmente ci scontrammo rovinosamente.
“S-Sorellona” preoccupato mi chiamò Souta. Ero completamente ricoperta da capo a piedi di bibite gassate, gelato e schifezze di vario genere. Mi sentii un idiota e nonostante quella ragazza mortificata si scusasse non riuscii a trattenere le lacrime.
“ è stata colpa mia” intervenne il diavolo dagli occhi d’oro facendomi rialzare. “ non avrei dovuto trattenerla” spiegò alla ragazza mortificato. “ Souta, porta tua sorella alle docce delle ragazza” unii la mia mano con quella del piccolo “ è in fondo a destra” gli diede il borsone indicandoci la direzione.
“Si” annuii trascinandomi via con se.
“ non vi dovete preoccupare, non è successo nulla” ripeté ancora una volta quello stupido. Mi sentivo un bambina incapace che non aveva saputo reagire.  Ci sedemmo sulla panca e iniziai a fissare con insistenza il pavimento. Non avevo voglio di parlare. Era tutto colpa di quel stupido di Sesshomaru.
“Tutto bene?” domandò il mio fratellino preoccupato.
“ Anche se mi facessi la doccia non posso rimettermi questi vestiti” gli spiegai tristemente facendogli vedere com'erano conciati.
“ Una doccia però non ti farà male, non credi?” mi sorrise quel pidocchio strappandomi un sorriso . “ è poi per fortuna ho utilizzato solo un asciugamano “ me lo porse premuroso una volta uscito dalla borsa.
“ G-Grazie...” lo abbraccia in segno di riconoscenza “ e adesso, esci per cortesia” gli tirai le guance in malo modo.
“ okay” aveva le lacrime agli occhi. Pronta per entrare nelle docce mi fiondai sulla prima libera.
‘ e va be’ aprii l’acqua sperando che non si fosse raffreddata. Per mia fortuna era al punto giusto. ‘ quanto meno domani non dovrò lavami ’ commentai passandomi lo shampoo sue capelli. ‘però’ ripensai a quella brezza e a quel rumore così strano ‘ che cosa sarà stato?’ domandai a me stessa preoccupata. ‘ sarà solo stata la mia immaginazione’ mi sciacquai la testa e con la spugnetta mi passai sul corpo il bagno-doccia al muschio verde. ‘ bleh’ commentai per via dell'odore ma era meglio di niente.’ Più tosto' chiusi l'acqua 'vorrei sapere perché Inuyasha ancora non mi ha cercato’ gridai mentalmente uscendo fuori di li. “Brutto idiota” mi passai l’asciugamano sui capelli. Guardandomi allo specchio feci lo stesso movimento rotatorio più volte togliendo più acqua possibile . “ la sfiga d’avere i capelli lunghi” sussurrai sperando che nessuno mi sentisse. Rendendoli umidi avvolsi il pezzo di stoffa intorno al mio corpo. Anche se un po' corto feci finta di nulla. Avevo solo bisogno che mi coprisse quel tanto che basta per non beccarmi un malanno. ‘ speriamo che le sorprese siano finite.’ Oltrepassai alcuni armadietti e arrivando a qualche metro dalla panca dove avevo lasciato la mia roba udii qualcosa.
“ Kagome?”  Sentii la voce di Sesshomaru chiamarmi e prontamente mi nascosi  dietro i cassettoni di metallo. Avevo il cuore in gola.
Lo sentii entrare ' lurido bastardo' pensai iniziando a sbirciai che stesse facendo quel pazzo. ‘ brutto porco pervertito!!’ gridai mentalmente assistendo a quella scena.  D’un tratto lo vidi guardarsi in torno e notai che avesse qualcosa tra le mani. Poggiò quelle cose che aveva in mano sul mio borsone ed usci. Incuriosita mi avvicinai. Non so come avesse fatto ma era riuscito a trovarmi un cambio completo.. c’erano perfino le scarpe e…. la b-biancheria intima ancora i-imballata?!? Dopo quella terribile scoperta ( …. Ci penso tutt’ora ragazzi....) dovetti vestirmi usarli per forza. Sembrava un completo montato da uno stilista. Intimo incolore, leggings neri, un vestitino giallo non molto corto e a maniche lunghe. L'adorabile e semplice scollo a v della veste mi stava d’incanto. Incalzai le ballerine nere e mi preparai per uscire. Gettando il cellulare in una delle tasche, caricai tutto sulla spalla e uscii.
“ finalmente sorella” mi ammonì mio fratello infastidito “ perché ci hai messo tanto si può sapere?” mi strattonò la gonna. Avevo voglia di sgozzarlo.
“ lo so, ti chiedo scusa” gli accarezzai la testa facendo finta di nulla per quella volta.
“ ti stanno bene a quanto vedo” si intromise Sesshomaru avvicinandosi a noi.
“ non so come tu abbia fatto ma grazie” chinai appena il busto porgendogli le sue scuse. Se l'avessi ascoltato non sarebbe successo nulla.
“ non devi” soffiò il signorino seccato “ mi ha detto Souta “ proseguì prendendo il borsone “ che dovevate andare alla gelateria più buona della città, giusto?” chiese conferma al bambino sotto di me.
“ si, si” annuì più volte.
“ visto quello che è successo, credo sia il minimo che ve lo offri io ” mi spiegò sperando che scherzasse. “ non credete entrambi?” quel stupido di un impiccione aveva fatto un patto col diavolo senza neanche saperlo.
“ Sii!!!” esclamò eccitato il mio fratello non riuscendo a credere che fosse vero.  Mettendosi la borsa per tracolla aspettò una mia risposta.
“ ma la gelateria dei fiocchi d’oro è lontanissima da qui “ gli spiegai preoccupata.
“ Fiocchi d’oro” fece strada verso l’uscita il pallone gonfiato “ pensavo avessimo detto: la Migliore di Tokyo, ragazzina” trattenne la porta aspettando che passassimo.
‘idiota.’ Pensai superandolo, altro che cavaliere era solo un lupo travestito da pecora. “ ti seguiamo” gli disse aspettando che si affiancasse a noi.
“ molto bene” accennò un sorriso con aria dissoluta. E così camminammo fianco a fianco. Era strano vederlo in questo modo eppure aveva un aria così tranquilla. Nonostante sapesse che non fosse realmente colpa sua stava accontentando Souta ugualmente. Mi imbarazzai quando voltandosi notò che lo stavo fissando. So che era stupido ma a Sesshomaru la cosa non dispiacque affatto e tutto ciò mi irritò parecchio. Erano sicuramente passate le 6 da un pezzo e mi chiedevo dove fosse finito Inuyasha.
“ siii, gelato! Gelato!” esclamò febbricitante Souta dondolando le nostre mani ancora unite. Il centro era ancora pieno di persone e senza accorgercene arrivammo vicino alla piazza centrale.“ Wow! Quante insegne!!” indicò le centinaia di cartelloni pubblicitari.
“ già” soffiai io infastidita da tutta quella eccitazione.
“ non ti piace qui?”mi chiese il fratellastro di Inuyasha.
“ non ho detto questo” soffiai infastidita. Era più ficcanaso di Souta.
“ da questa parte” Mi prese per un braccio trascinandoci via con se.
“m-ma aspetta!” Corse verso un semaforo arancione che stava per diventare rosso “ tu sei pazzo!!” urlai mentre quel piccolo birbante pensava fosse un gioco. Fortunatamente riuscimmo ad attraversarlo in tempo.
“ arrivati” si fermò davanti ad un immenso palazzo. Finita mi piegai sulle ginocchia per riprendere fiato. Quando rialzai il mio sguardo non riuscii a crederci.
"WoW" disse Souta stupefatto. Eravamo di fronte all’ Haagen-Dazs, la più costosa e famosa gelateria della città.
   
 
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