Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: SaraEManuel95    26/03/2015    2 recensioni
Katherine ha ventisette anni, è la proprietaria di un pub molto conosciuto a Log Angeles, è una donna piena di impegni e dopo l’ennesima relazione finita male decide di lasciar stare l’amore, anche se così piena di impegni è molto legata alla famiglia, ed è proprio al terzo matrimonio del nonna che incontra David. David ha trent’anni ed è un poliziotto, dopo varie delusioni amorose è diventato uno di quegli uomini dai quali è meglio stare alla larga, ma qualcosa cambia quando al matrimonio della nonna incontra Katherine. Ma non è tutto come sembra, la loro non sarà da cuori e fiori, e l'amore a volte si presenta come l'ultima cosa alla quale avessi mai creduto.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 14

Andiamoci a preparare che ti porto a cena fuori sta sera “ disse David stringendomi ancora di più verso di lui, eravamo seduti sul divano a guardare la tv, eravamo soli in casa visto che i miei avevano deciso di portare i bambini, che ormai avevano sei mesi, a fare un giro al parco giochi
“ mi piacerebbe tanto, ma come facciamo con i bambini? “
“ in realtà ho parlato con i tuoi e li tengono loro sta sera, e poi oggi è 4 Dicembre “

Lo guardai corrugando la fronte “ eh allora? “ chiesi io non capendo a cosa si stesse riferendo
“ Katherine Zoe Miller, così mi ferisci, oggi è il nostro terzo mesiversario “
Rimasi a bocca aperta, davvero se lo ricordava? Mi diedi dell’idiota, ma come avevo fatto a non pensarci?
“ oh Dio David hai ragione io ti giuro, non ci avevo proprio pensato “
“ piccola, stai tranquilla, insomma quando sta mattina mi sono svegliato e ho guardato il calendario ho pensato che  proprio il quattro di tre mesi fa’ ti avevo baciato e ti avevo fatto mia, e subito dopo mi sono detto: David ma come cazzo hai fatto a ricordartelo? Così ho organizzato una cosa tranquilla, ma se ti sembra troppo possiamo disdire “
“ non mi sembra troppo, mi sembra perfetto “
sorrisi e lui mi baciò, come al solito la passione scoppiò tra di noi incontrollabile ma lui si staccò prima che la situazione scoppiasse

“ok, diamoci una calmata gattina, o col cazzo che ti faccio uscire da questa casa “
Cominciai a ridere, mi alzai e sculettando cominciai a salire al paino di sopra
“aah mi fai morire prima o poi “ mi urlò lui
“ è quella la mia intenzione “ dissi prima di chiudermi la porta alle spalle, ok, che i giochi abbiamo inizio. Dopo una lunga doccia, avevo lisciato i capelli e applicato le extension così che i capelli mi arrivassero fino alla vita, mi ero truccatala leggermente e avevo scelto di indossare un tubino blu, con le bretelle nere, la scollatura a cuore ed era lungo fino a metà coscia, diciamoci la verità, ero un po’ più corto della metà coscia ma David se lo meritava un regalino no?! Comunque avevo anche indossato delle calze nere e le mie decolté di Louboutin, che avevo pagato un sacco di soldi e che avevo messo solo un paio di volte, e quando scesi le scale mi ricordai il perché, erano davvero scomode, comunque David era già in macchina così chiusi tutte le finestre, misi l’allarme e presi la mia giacca lunga, così da nascondere fino al momento giusto, il mio vestito, uscii dal cancello e l’Audi di David era proprio lì fuori, con tranquillità salii al mio posto
“ sei bellissima “ mi sussurrò lui

“ ti ringrazio “ dovresti vedere il resto.
Eravamo in macchina da soli dieci minuti quando cominciai a muovermi sul sedile e sventolandomi la mano in faccia facendo finta di sentire caldo
“ tutto bene amore? “ appena finì di parlare, il mio cuore cominciò a battere sempre più forte e il caldo cominciai a sentirlo davvero
“ si, è solo che fa’ un caldo tremendo qui dentro “
“ levati la giacca, ho acceso i riscaldamenti prima “

Io annui e iniziai a sbottonarmi un bottone alla volta e molto lentamente lo sfilai, ma David stava guardando dritto sulla strada e non aveva assistito al mio spettacolino così parlai
“ oh si, adesso va’ molto meglio “ cercai di tirar fuori la mia voce, quella che in teoria doveva sembrare seducente, e forse lo era davvero, perché David si girò verso di me sorridendo ma appena si accorse del mio vestito, per poco non gli uscirono gli occhi dalle orbite e cominciò ad aprire e chiudere la bocca come se volesse dire qualcosa, ma le parole non gli uscirono dalla bocca
“ tutto bene amore? “ gli chiesi accavallando le gambe ed il vestito si tirò ancora più su, forse avevo esagerato un po’, ma se non lo facevo per il mio uomo per chi altro?
“ s-si, io sto... bene “
“ ti conviene guardare la strada “ gli dissi sorridendo, lui voltò velocemente la testa tornando a guardare davanti a lui, ma lo vedevo che ogni due secondi mi guardava con la coda dell’occhio, mi mossi di nuovo e senza farlo apposta, non diciamo cazzate l’avevo fatto apposta eccome, tirai ancora di più su il vestito,e per poco non mi si vide il completo blu di pizzo, lui deglutì rumorosamente e si mosse sul sedile, così tirai fuori la mia ultima arma, mi spostai i capelli mettendoli tutti dalla parte destra così da rendere più visibile la scollatura a cuore che risaltava il mio seno
“ eh no è, anche questo no “ disse David guardandosi e mordendosi il labbro inferiore, ed io morii lì in quella macchina a lui bastava quello per essere così seducente, lo vidi guardare prima a destra e a sinistra, poi fece inversione a “u” ritrovandosi sull’altra corsia, facendomi sballottare in macchina
“ David ma sei matto? “ urlai per lo spavento “ e poi dove stiamo andando, hai sbagliato strada? “
“ no, stiamo tornando a casa “
“ a casa? Ma... “
“ fanculo il ristorante, ti voglio. Ora. “
“ ma non avevi fame? Ti sei lamentato per tutto il pomeriggio “

Stavo cercando di tirarla per le lunghe, ma non perché non volessi andare a letto con lui, anzi avevo fatto tutto questo apposta, ma perché volevo stuzzicarlo un po’
“ certo che ho fame, ma non di cibo “ mi guardò e i suoi occhi sembravano bruciare di passione, tornò a guardare la strada, la sua mano destra però si posò sul mio ginocchio e lentamente salì sempre più su, con una piccola botta mi fece aprire le gambe e con un semplice gesto mi ruppe le calze
“ David ma sei matto? Bastava che mi dicessi di toglierle “
Lui non rispose, spostò il mio intimo e cominciò a massaggiarmi, dovevamo tornare a casa, ora. E alla fine a c’eravamo arrivati, ma non prima di aver fatto sesso in garage, nella macchina ovviamente, ma non era finita lì, avevamo fatto l’amore sul tappeto della sala hobby, ed eravamo lì ora, felici e appagati, io ero sdraiata su di lui con le braccia incrociate sul suo petto e l testa poggiata su di esse, che lo guardavo mentre lui, mi accarezzava la schiena
“ sai, credo di non aver mai provato qualcosa di così forte per qualcuno, insomma abbiamo fatto sesso in macchina e dopo cinque minuti l’amore sul tappeto, non l’ho mai fatto con nessun’altra, quello che provo quando sono con te è qualcosa di unico, mi fa’ sentire diverso, felice, me stesso. Con te so’ che non devo nascondermi perché a te vado bene così come sono, te ne ho fatte passare tante e non ho una bellissima reputazione eppure hai deciso di fidarti di me, sei la donna più bella, gentile, simpatica, intelligente, altruista che io conosco, e sei una mamma fantastica, mi ha regalato la gioia più grande della mia vita, i bambini, e te, mi hai donato una famiglia“ mi sussurrò lui, non sapevo cosa rispondere o fare, io lo amavo tantissimo, l’unica cosa che feci fu guardarlo mentre le lacrime mi scendevano sugli occhi, lui cercò di asciugarle e mi baciò “ Kath, credo che io mi stia innamorando di te “ sta volta lo baciai io e in quel bacio, in quello scontro di denti e lingue che danzavano insieme cercai di trasmettergli tutto l’amore che provavo nei suoi confronti, e lui sembrò accorgersene, mi strinse di più verso di lui e stavamo per iniziare il terzo round, ma sentii la porta aprirsi, e la voce dei miei genitori ci arrivò due secondi dopo, entrambi scattammo in piedi e in una velocità impressionante raccogliemmo i nostri vestiti e scattammo di sopra, appena ci chiudemmo in camera iniziammo a ridere come due adolescenti,  dopo qualche altro bacio mi vestii velocemente e scesi di sotto dai miei piccoli, e appena chiusi la porta della nostra stanza, mi sembrò di sentirlo parlare da solo
“ merda, sono fottuto, mi sono innamorato davvero “.
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: SaraEManuel95