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Autore: fighters    26/03/2015    0 recensioni
alessitimia: Non avere parole per esprimere i propri sentimenti.
Già, perchè i sentimenti non sono mai semplici da spiegare: ognuno di loro richiede un atteggiamento diverso, tempi e reazioni differenti, e ogni sentimento, grande o piccolo che sia, scrive anche solo poche righe del libro della nostra vita.
E' quello che questi sei ragazzi cercheranno di mostrarci: in un'estate dedicata al divertimento, l'amore e l'amicizia, cercheranno di scoprire sè stessi, e si renderanno conto di essere l'uno diverso dall'altro, con pensieri propri e sentimenti diversi, maturando inevitabilmente, nella calda e frizzante aria di Ibiza.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Giada


<< Uffa ci mancava il guasto all'aereoporto! Oggi non poteva andare peggio, mi sono svegliata tardi, non potendo fare colazione, ho un mal di testa atroce e ora? La notizia dei voli annullati.

Proprio non è giornata! >>

"Oddio! Non mi sono accorta che sto parlando ad alta voce."

Mi guardo intorno facendomi piccola piccola: meno male che c'è un gran chiasso e nessuno si è accorto del mio sfogo.

Finalmente arrivata al bancone, dopo una fila interminabile prendo i sei frappè: quattro al cioccolato e due alla fragola.

Sono piu di 20 minuti che mi sono allontanata, si staranno preoccupando. Forse è meglio tornare!

Nel giro di mezz'ora le persone in aereoporto si erano moltiplicate, è diventato impossibile camminare, soprattutto con un vassoio pieno di frappè in mano! 

Cercando di passare tra la folla a mó di ninja facendo le acrobazie più assurde, un uomo dalla pancia enorme dietro di me uscito dal nulla, con la sua delicatezza da elefante, mi da distrattamente una spinta facendomi perdere l'equilibrio e cadere in avanti.

"Di bene in meglio!" Sbuffo.

Ciò di cui non mi sono accorta però, e che realizzai solo dopo aver alzato la testa e visto lo sguardo assassino di uno completamente imbrattato di frappè dalla testa ai piedi, fu che, cadendo, avevo praticamente fatto una doccia di fragola e cioccolato ad una persona.

Persona che,tra l'altro, è un ragazzo fumante di rabbia!

"Oddio" deglutisco.

Lo scruto per alcuni secondi senza sapere cosa dire: ha i capelli mori e spettinati che gli danno un'aria molto sexy, occhi socchiusi per la rabbia ma si riesce a vedere bene il loro riflesso scuro; indossa una camicia scollata bianca... beh era bianca, ora sembra un motivo floreale; dei jeans blu chiari e delle vans nere.

<< S-scusa mi dispiace..I-io..>>

<< Se magari stessi piu attenta quando cammini! >> Dice fulminandomi con lo sguardo e tirando la camicia per vedere meglio il danno.

"Ehi ehi ragazzo, stai calmo!"

Mi rialzo cercando di tenere l'equilibrio, non ci stavo capendo piu nulla, è successo tutto troppo velocemente.

<< Guarda cosa mi hai combinato, ora come faccio? >>

" Ma non è colpa mia!!"

<< I-io non l'ho fatto apposta...>> borbotto dispiaciuta e infastidita.

<< Ci mancherebbe solo questo! >> guardandomi fisso negli occhi e aggiungendo infine:

<< Adesso tu mi dai il tuo numero e io ti mando il conto della lavanderia! >>

" Cooosa?! Ok, si, l'ho sporcato, ma fino a questo punto..."

<< Emh... ok, dammi il tuo telefono >> e inizio a digitare il numero.

Riprende il suo telefono dalle mie mani e se ne va, non rivolgendomi nemmeno lo sguardo e, mentre si allontana lo sento bofonchiare:

<< Tze! Ma tu guarda questa! >>

"Aaaah che nervosooo! Non solo non l'ho fatto apposta,ora devo comprare nuovamente i frappè e in più devo pagare la biancheria a quel cafone! Ma cosa ho fatto di male per meritarmi tutto ciò?"

Svogliatamente torno indietro, riprendendo i frappè e mi dirigo verso i miei amici, facendo, questa volta attenzione ad ogni minimo movimento della gente che mi circondava.

<< Eccomi, scusate ma c'era una fila lunghissima>>. Poso i frappe sul tavolo e mi appoggio sullo schienale della sedia, mentre rivolgo il mio sguardo a Luana, facendo la mia tipica faccia da "ti devo raccontare una cosa" e lei, cogliendomi al volo, ricambia con una faccia da " non sai cosa ti devo dire io".

<< Credevamo ti eri persa! >> Dice Michela.

<< Sarebbe stato meglio! >> Le rispondo acidamente roteando gli occhi.

<< Calma Giada hai il fiatone, siediti e raccontaci.>>

<< Guarda Massimo, forse è meglio che non parlo! >>

Finiti i nostri frappè e lasciate le valigie in macchina, decidiamo di trascorrere il pomeriggio in giro per i negozi. A differenza di Massimo e Lorenzo che ad un certo punto si sono volatilizzati. Molto probabilmente saranno andati al Game stop.

Conoscendoli bene, sicuramente saranno andati li!

Presa Luana da parte, ci raccontiamo tutto ciò che ci era successo, tanto da rimanerci sconvolte a vicenda. 

<< Che fortuna Lu, beata te! >>

<< Mica tanto... Quello stronzo me le ha fatte girare! >>

<< Almeno non ti è successo ció che è capitato a me! >>

Dopo la chiacchierata con Luana, mi tenevo in disparte mentre le altre camminavano davanti a me per i negozi, ridendo e commentando i vestiti. Io preferivo guardarmi intorno distrattamento e lasciar vagare il pensiero. La mia mente torna nuovamente a quel ragazzo; è stata la ciliegina sulla torta nella mia giornata di merda... eppure anche se mi aveva trattata male, qualcosa in lui mi attraeva, forse la sua pelle abbronzata, i suoi lineamenti, i suoi occhi? Beh di sicuro non la sua arroganza!

"No Giada, no! È di sicuro il tipico ragazzo bello ma stronzo, non hai visto come ti ha trattata? Lo sai,non devi più farti trattare male. Lo avevi giurato. Dopo la tua storia con Nicolas, non avresti più permesso a nessuno di trattarti come lui ha fatto. "

Caccio via i miei pensieri, non voglio rimuginare nel passato.
Voglio solamente salire su quell'aereo e chiudere gli occhi lasciandomi queata giornata alle spalle.

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Si sono fatte le 18 e il suono dell'altoparlante riesce a far zittire la folla.

<< I voli possono riprendere regolarmente, il problema è stato risolto, ripeto i voli possono riprendere regolarmente. Ci scusiamo per l'attesa.>>

"La prima notizia buona!"

Contenti ci dirigiamo verso la nostra macchina per riprendere le valigie.

<< Era ora! Non ce la facevo più a fare sotto e sopra per quei negozi >> dice esausto Lorenzo.

<< Soprattutto con voi ragazze. >> conclude Massimo scocciato.

<< Ma zitti che ad un certo punto siete scomparsi>> rivolgendomi a lui, dandogli una gomitata su un fianco e facendogli la linguaccia.

Lui ricambia con un bacio sulla fronte.

Adora la mia smorfia, dice che sembro una bambina.

<< No, no io ho visto delle borse bellissime! >>

<< Martì tu sei fissata con le borse! >>

<< E tu Michè, sei fissata con Valerio!>>.

Diciamo in coro ridendo tutti insieme.

<< Ragazzi muoviamoci, oppure non partiamo proprio più >> ci mette tutti in riga Luana e prendendomi sotto braccio, i dirigiamo verso il nostro aereo.

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Finalmente sono seduta, facendo un favore alle mie gambe che non avevano fatto altro che chiedermi pietà. Dal finestrino riesco ad ammirare un tramonto bellissimo, ed sono pronta a fare il mio sonnellino tanto atteso.

Sono sfinita!

Seduta affianco a me c'è Luana, con già le cuffie nelle orecchie; avanti Michela e Martina che spettegolano del più e del meno. 

Se non si è capito, loro sono le più pettegole del gruppo. Sono sempre le prime che conoscono uno scoop.

Delle volte mi spaventano.

Invece dietro ci sono Massimo e Lorenzo, che discutono di un gioco per Xbox, dove purtroppo sono stata costretta giocare anche io insieme a loro. Era il compleanno di Lorenzo. Massimo mi aveva obbligata a giocare altrimenti mi avrebbe buttato in piscina. Capite la mia situazione. Ho dovuto per forza!

Come è finita poi la partita? Ovviamente ho perso.

Prima di cadere in un sonno profondo, decido di alzarmi per andare al bagno.

Il bagno divideva l'aereo in due parti. La 2° classe e la 1° classe.

Tiro distrattamente la porta scorrevole con aria assonnata, quella del bagno, ma è chiusa. Busso. Una voce maschile mi risponde.

<< Occupato >>.

Bene.

Passati 10 minuti, quando giá cominciavo a spazientirmi, la porta si apre. "Sia lodato il cielo!... Oh cazzo. Credo di aver cantaro vittoria troppo presto".

Avanti a me si è fermato, immobile, quello che oggi è stata la mia 'ciliegina sulla torta'.

Si avete capito bene: proprio lui, il ragazzo dei frappè!

"Oh no, anche qui no!" 

<< Non dirmi che anche tu vai ad Ibiza! >>

<< Beh, a quanto pare...>> rivolgendomi a lui in modo sarcastico e alzando gli occhi al cielo.

<< Hai pure la faccia tosta di essere ironica? >> Mi guarda con occhi a fessura e con un sorriso compiaciuto.

"Ma come si permette! Anche se cosi è esageratamente bello, non comanda lui"

<< Si, la ho!>> Lo provoco. Voglio stare al suo gioco. Non mi interessa. Di certo lui non è nessuno per dirmi in che modo devo rispondere. 

Gli ho giá chiesto scusa, in più gli ho dato anche il mio numero.

Cosa vuole ancora? Forse lo so... un bello schiaffo!

Fá una risatina. 

"Si sta divertendo? Ride di me?"

Si avvicina lentamente. Faccio per indietreggiare quando sento la mia schiena toccare la parete. 

Mette le mani appoggiate al muro, all'altezza della mia testa, bloccandomi.

"Aiuto!" Non so se sono impanicata o imbarazzata. So solo che stavo bruciando. 

Inizia avvicinando il suo viso verso il mio. Sempre più vicino. Troppo vicino.

"Ugh!" Deglutisco.

Poi si inclina verso destra e avvicina la sua bocca al mio orecchio, sussurrandomi: << Sei proprio carina quando fai la permalosa >>. 

Il suo respiro accarezza il mio orecchio, facendomi arrossire ancora di più, provocandomi un brivido su tutto il corpo.

"Eeeh? Cosa ha detto? Sono carina? Oggi si scanna contro di me e ora dice che sono carina? 

Socchiudo la bocca, non riuscendo a parlare.

Mi sorride, dopo di che si allontana da me levando le sue braccia dalla parete e se ne va verso la 1° classe.

Rimango per qualche minuto ancora con la schiena rivolta verso la parete. Immobile. Sento qualcosa allo stomaco e un calore tale che potrei bruciare una persona.

" Oddio! Ma cosa mi sta succedendo? Mi sto trasformando come la 'torcia umana' nei Fantastici 4? " 

Riprendo un pò "coscienza", e con lo sguardo assente torno al mio posto, facendo finta di nulla e pensando.

" Chissá quanto costerá quella camicia, ecco perchè se l'è presa cosí tanto. Forse è di marca...Beh se si è permesso un viaggio in prima classe!" 

Dopo una breve conversazione con Luana, mi addormento.
   
 
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